E’ rivoluzione nel mondo del calcio internazionale. Se vi eravate stupiti nel sapere che il Mondiale del 2022 in Qatar si giocherà in inverno a causa delle temperature estive troppo elevate, la nuova decisione approvata dal Congresso UEFA di stanza ad Astana potrebbe lasciarvi ancora più attoniti. Dal 2018 gli Europei saranno due: quello regolare, la cui prima edizione è andata in scena nel 1960 e che ha luogo ogni quattro anni, rimarrà al suo posto ma insieme a esso si giocherà un torneo di “preparazione”. Possibile? Sì, possibile: dalla capitale del Kazakhstan è arrivata questa notizia. Come funzionerà non sappiamo ancora: l’unica certezza è che vi prenderanno parte le 54 nazionali affiliate alla , e che la divisione prevederà 4 gironi (dunque, possibilmente, due da 14 squadre e due da 13). Da lì in poi è tutto nebuloso, o meglio non è ancora stato deciso: filtra però il fatto che la nazionale che uscirà vincitrice da questa manifestazione avrà l’accesso diretto alle edizioni seguenti dell’Europeo e del Mondiale. Di fatto questo torneo, che dovrebbe chiamarsi Campionato europeo per Nazioni, sostituirà parte delle amichevoli internazionali che già solitamente si giocano nei periodi di pausa dalle qualificazioni ai tornei principali; la motivazione ufficiale di questa competizione non è chiarissima, ma è possibile intuire che il sistema sia nato per dare lustro anche a quelle partite che altrimenti vengono viste come una scocciatura soprattutto per i club, che magari in momenti topici della stagione vedono i loro giocatori stanchi o infortunati in nome di partite che non contano nulla. Almeno così si gioca per qualcosa, anche se al momento è difficile intuire quanto questo torneo, che pure concede un posto al Mondiale, diventerà importante a livello di prestigio. Qualcosa di simile la UEFA l’aveva fatta verso la fine degli anni Novanta con l’Intertoto: di fatto si trattava dei turni preliminari per la qualificazione alla Coppa UEFA, ma c’era in palio un vero e proprio trofeo nella speranza di coinvolgere quelle squadre che avrebbero dato poco peso alle partite estive preferendo concentrarsi sulla preparazione al campionato. Sappiamo come andò a finire: non durò. Ora questa nuova invenzione che lascia aperti tanti punti di domanda: in primis, quale sarà la durata dell’Europeo-bis, perchè un torneo a gironi con 54 squadre non si risolve certo in due giorni. Facile invece che il calendario coinvolga tutto l’arco della stagione; ma così facendo le squadre “minori”, cioè quelle che nelle qualificazioni regolari non hanno mai la possibilità di emergere, andrebbero a concentrarsi unicamente sul nuovo torneo rischiando di snobbare i gironi “vecchi”, o magari il contrario; rischiando così di falsare tutto, in un modo o nell’altro. Sia come sia, ci restano quattro anni per vedere all’opera questa idea della UEFA. Nel frattempo Michel Platini ha fatto sapere che dopo l’estate deciderà se candidarsi alla presidenza della o restare a capo della Federcalcio europea per un altro mandato. Contro di lui, qualora prendesse la grande decisione, al momento ci sarebbe solo Jerome Champagne, già direttore delle relazioni esterne della FIFA; Sepp Blatter infatti non ha ancora sciolto le riserve circa un’eventuale e ulteriore candidatura.