Esattamente come a Indian Wells, Alexandr Dolgopolov riceve tanti complimenti per il suo torneo e sorprende tutti, ma non centra la finale. Qui a Miami l’ucraino si ferma addirittura ai quarti: fatale la sconfitta per mano di Tomas Berdych, che lo batte . E dire che Dolgopolov, che agli ottavi aveva fatto fuori Stanislas Wawrinka, aveva anche avuto set point sul 5-4, essendo riuscito a strappare il servizio in precedenza al suo avversario. Ma Berdych non è arrivato nella Top Ten, rimanendovi a lungo, per un puro caso: sa come si fa e il suo cemento è il suo habitat naturale. Così appena la prima di servizio dell’ucraino ha iniziato a funzionare un po’ meno bene si è inserito in quell’incertezza, ha fatto il controbreak e si è assicurato il tie break, alla fine dominato. Il ceco è così in semifinale: affronterà il vincente della partita tra Rafa Nadal – che lo ha battuto nella finale 2013 di Indian Wells – e Milos Raonic, bombardiere canadese che tra tutti i rappresentanti della nuova generazione è l’unico che al momento ha confermato le aspettative, regalandosi già un viaggio nei primi 10 del ranking ATP e giocando una finale di un Master 1000 lo scorso anno a Montréal.
Anche Serena Williams ha sportivamente applaudito l’uscita dal campo di Maria Sharapova, e però la storia è sempre la stessa: la numero 1 del mondo vola in finale a Miami per la seconda volta consecutiva, mentre la russa è sconfitta e salta il quarto appuntamento in fila con l’ultimo atto. Forse meglio così, visto che nei tre anni precedenti aveva sempre perso; eppure non abbiamo potuto fare a meno di sentire un moto di tristezza per Maria, che perde la quindicesima partita in fila contro Serena Williams (fanno quasi dieci anni di sconfitte) e la sedicesima in diciotto precedenti. Peccato per lei, e per la storia: forse bisognerà aspettare il confronto numero 20 perchè la Sharapova prenda in prestito la celeberrima frase che Vitas Gerulaitis usò in conferenza stampa per “spiegare” la sua vittoria su Jimmy Connors dopo sedici kappaò in serie? Sarà così o non sarà così, certo che oggi la Sharapova ci ha sperato. Giocando un grande tennis nei game iniziali, mettendo alle corde una Williams fallosa più che mai, già successo qui a Miami a causa del vento che da sempre le dà fastidio. Masha è salita sul 4-1 potendo prendersi il primo set, ma da quel momento è come se fosse crollata di nervi; perdere così tante volte dalla stessa avversaria fa questo effetto. Così Serena, quasi per caso, si è trovata 5-4 e servizio, e naturalmente ha chiuso. In apertura di secondo set nuovo break della Sharapova per volare 2-0, ma qui la Williams ha risposto immediatamente e il servizio lo ha strappato lei stessa all’avversaria; una volta, e poi la seconda nel game finale. E’ in un’ora e 37 minuti, sotto gli occhi dell’eccentrico Richard Branson; la Williams vola a giocarsi la sua nona finale a Miami (ne ha vinte sei) e aspetta la vincente dell’altra semifinale, quella tra Na Li e Dominika Cibulkova. Maria Sharapova si appresta a giocare i tornei sulla terra avendo perso altri punti in classifica (pochi, comunque) e con il pensiero fisso di come potrà mai spezzare la maledizione di Serena. Oggi ha giocato bene, anzi benissimo a tratti, ha limitato gli errori non forzati e fatto muovere la sua avversaria: ha perso in due set. A meno che non debba aspettare il momento in cui l’altra appenderà la racchetta al chiodo… (Claudio Franceschini)
Sorprese e controsorprese a Miami, dove il torneo ATP Master 1000 e WTA Premier Mandatory si avvicina alla sua fase conclusiva. Come sempre potete seguire le partite del circuito maschile (oggi i due quarti di finale della parte alta del tabellone) su Sky Sport 2, canale 202 del satellite; e in streaming video grazie a Sky Go, applicazione gratuita riservata a tutti gli abbonati. Su Twitter (@ATPWorldTour) tutte le informazioni e gli aggiornamenti. Per quanto riguarda il torneo femminile, il canale televisivo è SuperTennis (al 224 del satellite, o su canali diversi a seconda della regione), e la web-tv tematica naturalmente garantisce lo streaming video su www.supertennis.tv. Su Twitter invece l’account ufficiale del circuito è @WTA, per tutti gli aggiornamenti anche in tempo reale delle partite. Andiamo dunque con ordine: tutti aspettavano la grande semifinale tra Novak Djokovic e Roger Federer. Il serbo ha fatto la sua parte, battendo 7-5 6-3 (in un’ora e mezza) un Andy Murray che sta ancora convivendo con qualche problemino alla schiena operata; ma più tardi lo svizzero è stato sorpreso da Kei Nishikori, che aveva già salvato quattro match point al finalista 2013 David Ferrer e contro il Re ha messo insieme una grande partita di rimonta, andando a vincere 3-6 7-5 6-4 in due ore e otto minuti. Si rifà la storia: 25 anni fa un diciassettenne Michael Chang batteva Stefan Edberg nella finale del Roland Garros tornando in vita da due set a uno sotto, ieri il piccolo americano ha nuovamente vinto la sua battaglia – questa volta sugli spalti – portando in semifinale il suo tennista, che ora sfida Djokovic pensando anche che, chissà, potrebbe fare il colpo. Oggi però è il turno di Rafa Nadal: per lui impegno non agevole contro il canadese Milos Raonic, mentre l’altra partita sarà tra l’ucraino Alexandr Dolgopolov, capace di arrivare ai quarti di Miami dopo l’inaspettata semifinale di Indian Wells, e Tomas Berdych che non ha dato scampo a John Isner. Nel torneo femminile abbiamo avuto due bellissime partite: Dominika Cibulkova ha annullato tre match point ad Agnieszka Radwanska per andare a vincere 3-6 7-6 6-3, e con questa affermazione non solo è in semifinale di un Premier Mandatory ma per la prima volta nella storia sarà nella Top Ten (dal prossimo lunedi). Affronterà Na Li nella riedizione della semifinale degli Australian Open: la cinese ha sconfitto Caroline Wozniacki in due set (7-5 7-5) durati poco più di due ore, a dimostrazione di come la danese abbia ritrovato sul cemento della Florida il suo miglior tennis. Si affrontano oggi, ma prima sul centrale sarà grande sfida tra Serena Williams e Maria Sharapova: l’americana ha un record di 15-2, non perde dalla russa dal 2004 con una striscia di 14 vittorie e soli tre set persi.