E’ Novak Djokovic il primo finalista del torneo ATP Master 1000 di Miami, e il serbo numero 2 del ranking non deve nemmeno giocare la sua semifinale: Kei Nishikori ha infatti annunciato il suo ritiro a causa di un problema all’inguine (ne sapremo di più nei prossimi giorni), lasciando anche un messaggio – ovviamente via social network – nel quale si dice deluso, specialmente per tutti i suoi fan. E’ un vero peccato: il giapponese aveva giocato sin qui un grande torneo, liberandosi di David Ferrer e Roger Federer dando nuova vita alla leggenda degli uomini del Sol Levante che non si arrendono mai e sono dei combattenti nati. Tant’è: in bocca a lupo a lui, e comunque congratulazioni a Djokovic per l’ennesima finale in un Master 1000. Il serbo se la vedrà con uno tra Rafa Nadal e Tomas Berdych.
E’ tempo di semifinali al torneo ATP Master 1000 di Miami. Due partite che ci auguriamo intense, e che potrete seguire come sempre su Sky Sport 2 (canale 202 del satellite) a partire dalle ore 20 italiane (in Florida saranno le 15); garantito anche lo streaming video grazie a Sky Go, applicazione gratuita riservata a tutti gli abbonati. In più avete a disposizione gli aggiornamenti di Twitter, grazie all’account ufficiale del circuito ATP @ATPWorldTour. Se in campo femminile abbiamo già la finale (Serena Williams contro Na Li, precedenti 10-1) e se ad aprire la giornata di oggi sarà il doppio femminile con la semifinale che vede in campo Martina Hingis in coppia con Sabine Lisicki (la svizzera può vincere il primo torneo dal singolare a Tokyo 2007), nel Master 1000 maschile dobbiamo ancora stabilire quali saranno i due finalisti. Le partite sono imprevedibili: si parte con Kei Nishikori-Novak Djokovic (precedenti 1-1). Il serbo è chiaramente favorito, ma il giapponese allenato da Michael Chang ha battuto consecutivamente due Top 5, annullando quattro match point a David Ferrer e rimontando un set a Roger Federer. E’ in grande fiducia e il suo costante movimento unito alla variazione dei colpi può mettere in difficoltà Nole, che ha vinto questo torneo in tre occasioni (e in quattro finali giocate). Si prosegue poi con Rafael Nadal-Tomas Berdych: bravo il ceco (finalista nel 2010 quando perse da Andy Roddick) a far fuori in due set Alexandr Dolgopolov (con tre ace nel tie break del secondo parziale), ma adesso parte 3-17 nei precedenti contro il suo avversario, avendo perso le ultime 16. Vale forse la pena ritirare fuori quella famosa frase che Vitas Gerulaitis pronunciò dopo aver finalmente battuto Jimmy Connors? Forse, si vedrà. Per ora diciamo che Rafa ha dovuto recuperare un set a Milos Raonic, che ha giocato un ottimo incontro e da lunedi sarà nuovamente nella Top Ten; ma intanto è uscito sconfitto 6-4 2-6 4-6, non riuscendo a contrastare l’indiavolato ritmo da fondocampo del numero 1 al mondo. Il quale non ha ancora il trofeo di Miami in bacheca: ha giocato tre finali e le ha perse tutte, nel 2005 contro Roger Federer, nel 2008 contro Nikolaj Davydenko e nel 2011 contro Djokovic. La cosa positiva è che ha recuperato tanti punti in classifica: lo scorso anno stava ancora recuperando la forma migliore dopo il lungo stop, aveva dominato a Indian Wells e scelto di non giocare in Florida per arrivare al top alla stagione sulla terra. Scelta azzeccata.