Quali dubbi condizionano ancora i due allenatori a poche ore dall’inizio di Napoli-Juventus? Sono pochi, a dire il vero, soprattutto per quanto riguarda Rafa Benitez: i titolari azzurri dovrebbero già essere tutti sicuri. Qualche piccolo dubbio in più per Antonio Conte, ma anche il mister bianconero sembra avere fatto le sue scelte: Isla, Marchisio e Llorente sono da considerare titolari quasi sicuri, dopo i dubbi degli scorsi giorni. Solo piccole chance di indossare una maglia da titolare al loro posto sono rimaste rispettivamente a Lichtsteiner, Pirlo e Giovinco, ma sono percentuali di dubbio molto basse.



Alcune importanti assenze condizioneranno le formazioni del big-match di questa sera Napoli-Juventus. Sul fronte partenopeo, Rafa Benitez dovrà fare a meno di Rafael, per il quale la stagione è finita, e poi di Zuniga e Maggio – ormai consuete assenze sulle fasce, mentre una notizia molto positiva è il recupero di Mertens almeno per la panchina. In casa dei bianconeri, naturalmente l’assenza più pesante per Antonio Conte sarà quella dello squalificato Carlos Tevez, capocannoniere del campionato. Da diverso tempo poi le scelte sono obbligate in difesa, perché continuano ad essere assenti sia Barzagli sia Ogbonna. Infine, nemmeno Peluso e Pepe potranno far parte della spedizione al San Paolo.



Alle ore 20.45 di oggi grande posticipo allo stadio San Paolo: si gioca Napoli-Juventus, sfida tra terza (61 punti) e prima in classifica (81). Malgrado la grande distanza in termini di punti, la partita non è assolutamente scontata; anzi, i bianconeri non vincono da tempo al San Paolo che resta un campo difficilissimo anche per loro, che devono rinunciare a Tevez e giovedi volano a Lione per l’andata dei quarti di Europa League. I partenopei vogliono continuare a inseguire il secondo posto e per farlo devono vincere questa sera, la Juventus a conti fatti può anche permettersi un rallentamento ma la voglia di Conte di chiudere quanto prima il discorso scudetto metterà sul chi vive la sua squadra. Arbitra Orsato. 



Ecco le principali parole di Rafa Benitez nella conferenza stampa di ieri: “Qui si sente l’importanza di questa partita, a me piace avvertire il calore della gente che dà la carica. E’ una gara speciale per tutti i napoletani. Qui tutti vogliono vincere questa partita. Vogliamo vincere per continuare ad inseguire l’obiettivo del secondo posto, magari con tre punti saremo più vicini alla Roma. Sarà difficile battere la Juventus, ma abbiamo fiducia. Non dirò cosa dobbiamo fare di preciso perché Conte di sicuro starà ascoltando, ma di sicuro dobbiamo fare tutto benissimo. Non mi aspettavo di essere a venti punti dalla Juventus, ma loro hanno la rosa più forte di questo campionato perché hanno il fatturato maggiore. Noi stiamo facendo bene, ma Roma e Juventus stanno facendo grandi cose. Potevamo fare ancora meglio, questo ci fa rabbia. Il prossimo anno le cose andranno diversamente. Però, dobbiamo avere più qualità e conoscendo meglio la rosa sarà più facile intervenire sul mercato con tre o quattro innesti importanti. Lavoriamo con l’idea di trovare giocatori da Napoli per puntare al massimo, a prescindere dal budget che ovviamente varierà tra secondo e terzo posto. Vogliamo arrivare a poter competere ogni anno con i bianconeri. Conta molto la testa e partire forte. Vincere ti dà sicurezza e l’atteggiamento in campo ne risente. Possiamo batterli: l’atteggiamento nostro sarà quello giusto e avere i tifosi accanto ci dà fiducia. Mertens? Sta bene, si è allenato con la squadra. E’ in forma ed è un giocatore disponibile. Per vincere dobbiamo fare una prestazione di massimo livello per provarci. La nostra è una buona stagione, ma vediamo che per vincere dobbiamo fare molto meglio, come stanno facendo Juve e Roma. Non possiamo permetterci nessun passo falso. La crescita del gruppo dipende dalla mentalità vincente”. Confermato Henrique sulla fascia destra di difesa, torna Ghoulam a sinistra (era squalificato). Nessun dubbio per le altre posizioni in campo: Higuain a Catania si è riposato e stasera ovviamente ci sarà, Callejon e Insigne saranno le due frecce esterne con facoltà di puntare la porta, Hamsik il collante tra centrocampo e attacco. 

La buona notizia per Benitez è il ritorno di Mertens: toccato duro a Firenze, il belga ha saltato la trasferta di Catania ma ha stretto i denti e recuperato. Tuttavia non sarà in campo dal primo minuto, perchè non sta ancora benissimo. Pandev due anni fa segnò una doppietta alla Juventus, e potrebbe essere di nuovo utile pur se questa volta partirà dalla panchina. Attenzione a Duvan Zapata, che ha fiducia dopo la prima doppietta italiana. Anche Dzemaili è pronto: il suo dinamismo a centrocampo potrebbe servire. Behrami sarà mandato in campo qualora ci sia da lottare in mezzo, magari per preservare un risultato favorevole.

Zuniga sembra aver recuperato: è fuori dalla lista degli infortunati, ma non è stato convocato da Benitez perchè ovviamente non è ancora al top. Sulla via del rientro anche Christian Maggio il cui pneumotorace è ormai sotto controllo, stagione finita invece per Rafael Cabral, che si è rotto il legamento del ginocchio nel corso della trasferta di Europa League sul campo dello Swansea.

Come sempre Antonio Conte non ha parlato in conferenza stampa; la sua Juventus si prepara al momento decisivo della stagione, perchè questa partita potrebbe essere decisiva per le sorti dello scudetto (in caso di vittoria sarebbe fatta) ma giovedi si va a Lione, per un’Europa League che non era certo una priorità nel momento in cui è arrivata l’eliminazione dal girone di Champions ma lo è diventata con la vittoria di Firenze, perchè adesso il traguardo è molto più vicino e la finale casalinga è una realtà ben più tangibile di quanto non lo fosse a dicembre. Nonostante questo si onora la partita del San Paolo, che rispetto alla Gerland resta ancora più importante: in difesa c’è sempre Caceres ad affiancare Bonucci e Chiellini, a centrocampo ci sono i mezzi pesanti con Pirlo a dettare il ritmo e la coppia Vidal-Pogba a proteggergli il fianco e rendersi pericoloso con gli inserimenti. Lichtsteiner e Asamoah sulle fasce, mentre davanti sembra che il favorito per affiancare Fernando Llorente sia Osvaldo, che ha la grande occasione di segnare il primo gol in campionato (lo scorso anno segnò con la maglia della Roma qui al San Paolo).

Non gioca dunque Marchisio, che però ha recuperato e a tutti gli effetti dovrebbe essere titolare in Europa League. C’è anche Mirko Vucinic: il montenegrino ha voglia di farsi valere al di là del suo possibile futuro, che dovrebbe essere lontano da Torino. Rimane l’unico attaccante a disposizione insieme a Sebastian Giovinco, che nelle ultime uscite ci ha messo tanto impegno e ha ritrovato – così pare – il feeling con i tifosi. Mattiello e Penna completano la panchina arrivando dalla Primavera, occhio a Isla che sta particolarmente bene e potrebbe essere un’arma importante per il secondo tempo. 

Squalificato Carlos Tevez: assenza pesante, finora l’Apache ha saltato pochissime partite e solo quando è stato costretto. Mancherà il suo peso in attacco, i suoi 18 gol e la sua voglia di lottare. Insieme a lui sono sempre fermi Barzagli e Ogbonna – entrambi sulla via del recupero – fuori anche Peluso e l’ormai “desaparecido” Simone Pepe, mentre ultimamente si è fermato anche Fabio Quagliarella che sembrava poter giocarsi un posto da titolare.

 

 25 Reina; 4 Henrique, 21 Fernandez, 33 Raul Albiol, 31 Ghoulam; 88 Inler, 8 Jorginho; 7 Callejon, 17 Hamsik, 24 L. Insigne; 9 Higuain. All. Benitez

A disp: 80 Doblas, 15 Colombo, 16 Mesto, 13 Bariti, 5 Britos, 2 Réveillère, 85 Behrami, 20 Dzemaili, 22 Radosevic, 14 Mertens, 19 Pandev, 91 D. Zapata

Squalificati: –

Indisponibili: Rafael C., Zuniga, Maggio

 1 Buffon; 4 M. Caceres, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba, 22 Asamoah; 14 Llorente, 18 Osvaldo. All. Conte

A disp: 30 Storari, 34 Rubinho, 42 Penna, 33 Isla, 20 Padoin, 8 Marchisio, 38 Mattiello, 9 Vucinic, 12 Giovinco

Squalificati: Tevez

Indisponibili: Barzagli, Ogbonna, Pepe, Peluso, Quagliarella

 

Arbitro: Orsato

Grande sfida al San Paolo domenica sera alle ore 20,45: si gioca Napoli-Juventus, posticipo domenicale della 31^ giornata di Serie A 2013-2014 che si chiuderà poi lunedi. Partenopei terzi, bianconeri in testa: incredibilmente i punti di distanza sono 20 (61 contro 81) e allora il Napoli non può più concorrere per lo scudetto, ma certamente i temi e gli ingredienti per una grandissima serata ci sono tutti. Intanto il fatto che la Juventus non ha mai vinto a Napoli nella gestione di Aurelio De Laurentiis, ma per contro i partenopei hanno sempre pareggiato nelle sfide casalinghe contro Antonio Conte. Poi la grande rivalità tra le due squadre, che rappresentano anche il Nord e il Sud del Paese; e il ritorno ad alti livelli di una sfida che ha infiammato la seconda metà degli anni Ottanta. All’andata la Juventus si imposero con un netto 3-0: i partenopei sono a caccia di rivincita, con la Roma che dà un occhio alla sfida in ottica secondo posto ma anche per mantenere vive le flebili speranze di scudetto. Arbitra Orsato.

I tifosi del Napoli lamentano il fatto che da agosto a oggi gli obiettivi stagionali dei partenopei si siano modificati verso il basso: si parlava di scudetto e della possibilità di vincere tutto, poi si è passati a provare a vincere in Europa, adesso si parla di Coppa Italia (il Napoli è in finale contro la Fiorentina). In due partite consecutive giocate al San Paolo i partenopei hanno perso quasi tutto: l’eliminazione subita dal Porto negli ottavi di finale di Europa League, poi lo 0-1 incassato dai viola che ha allontanato ancora una volta la Roma. Il terzo posto dovrebbe quantomeno essere preservato, ma è chiaro che ci sia un po’ di delusione per un’annata che si pensava potesse essere migliore. Il Napoli ha comunque due punti in più di quanto avesse raccolto a questo punto della stagione; tira in porta tanto quanto la Juventus, ma controlla il pallone un minuto a partita meno dei bianconeri e soprattutto occupa l’area avversaria per il 2,5% in meno. Il problema? La positività dei passaggi, che è del 69,5%: spesso e volentieri i partenopei sono imprecisi nelle ripartenze e nell’ultimo tocco che deve mandare il giocatore in porta, cosa che naturalmente abbassa le possibilità di andare a rete. Si punta ancora sui gol di Gonzalo Higuain (14 in campionato) e José Maria Callejon (11), mentre Benitez ritrova Dries Mertens che però non è al meglio e si accomoderà in panchina, lasciando a Lorenzo Insigne la fascia sinistra offensiva. Ballottaggio per il centrocampo, come al solito: Jorginho e Inler però sono quasi certi del posto con Dzemaili che dovrebbe partire ancora una volta da seduto.

Le ultime tre partite giocate hanno leggermente abbassato le medie stratosferiche della Juventus: sono comunque arrivati 9 punti e questo è segno della concretezza di una squadra che spesso e volentieri non va troppo per il sottile e concretizza molto, a differenza degli scorsi anni quando la mole di gioco era enorme ma poi sotto porta mancava la freddezza necessaria. Anche per questo peserà tantissimo l’assenza di Carlos Tevez, capocannoniere del campionato con 18 gol: avere un finalizzatore come lui, un attaccante che spesso e volentieri si crea da solo le occasioni, è certamente un grande vantaggio. Conte pensa ad Osvaldo, anche se naturalmente la coppia con Fernando Llorente è meno rodata e si potrebbe andare incontro a qualche difficoltà. La Juventus resta comunque prima per tiri nello specchio della porta (6,7 a partita) e pericolosità (67,6%) ma ha iniziato a pagare qualcosa in termini di possesso palla (quinta) e numero di palloni giocati (quarta); si salva con la qualità (73% di positività, seconda dietro alla Roma) e alla concretezza come detto, anche se le fatiche di Europa League si stanno facendo sentire. Torna a disposizione Marchisio: andrà in campo con tutta probabilità, sacrificato Andrea Pirlo anche perchè in questo modo verrà tolto un punto di riferimento a centrocampo, un uomo che solitamente viene marcato a uomo. Dietro è tutto confermato: Barzagli e Ogbonna sono ancora fuori dai giochi, perciò sarà Caceres ad affiancare Bonucci e Chiellini.