E adesso cosa succede? I Mondiali di pattinaggio di figura a Saitama sono finiti sabato. L’highlight per l’Italia, non potrebbe essere altrimenti, è la favolosa medaglia d’oro conquistata da Anna Cappellini e Luca Lanotte nella danza; ma bisogna registrare anche il bronzo di Carolina Kostner, un risultato eccezionale per un’atleta di 27 anni che dal 2010 è sempre andata a medaglia e che in questo straordinario inizio di 2014 è salita per tre volte sul gradino più basso del podio. La vittoria è andata a Mao Asada, idolo di casa al suo terzo oro iridato (ci sono anche un argento e un bronzo). Un risultato che la pone tra le più grandi della storia, perchè più ori di lei li hanno vinti solo Michelle Kwan (5) e Katarina Witt (4), almeno considerando l’epoca moderna (l’austriaca Herma Szabo ne ha 5 più due in coppia, l’ungherese Lily Kronbeger ne prese 4 consecutive tra 1908 e 1011, ma in tre di queste edizioni il podio non si completò nemmeno, tanto per dire quante erano le partecipanti). Prima delle Olimpiadi di Sochi il quadro era chiaro: Yuna Kim, Carolina Kostner e Mao Asada, ovvero le tre grandi del pattinaggio attuale, avevano già annunciato il loro proposito di ritirarsi. Poi sono arrivati i Giochi: la coreana ha vinto un contestatissimo argento (nel senso che avrebbe meritato l’oro) e ha confermato la scelta, non guardandosi mai indietro. Carolina Kostner ha immediatamente fatto sapere che ai Mondiali in Giappone ci sarebbe andata, mentre Mao Asada, la grande delusa in Russia (sesta con rimontone nel libero) ci ha rimuginato sopra qualche tempo e ha poi deciso che un ultimo giro di giostra a casa sua non le avrebbe poi fatto male. A giudicare dal risultato aveva ragione lei; solo che adesso i Mondiali sono andati in archivio, e siamo tornati a inizio febbraio. In sintesi: Carolina ha detto che ci deve pensare, tutto fa presagire un ritiro ma ancora non si sa, perchè la passione c’è ancora e chissà che questo bronzo non abbia aperto nuove prospettive. Mao Asada è stata ancora più criptica: “Pensavo di ritirarmi dopo le Olimpiadi, ma adesso non vedo perchè dovrei decidere subito. C’è tempo”. Anche lei ha però confermato che “se non hai motivazioni e obiettivi specifici è dura andare avanti”. Eh già, si torna sempre qui. Per ora sappiamo solo che Carolina e Mao parteciperanno a Stars on Ice Japan, un tour di tre settimane in Giappone (a proposito: un video che circola nel Sol Levante ha “pescato” il dialogo a bordo pista, appena prima della cerimonia di premiazione, nel quale la Kostner informa la Asada che prenderà parte allo show, e la collega-rivale le dice “Oh, anch’io!” visibilmente contenta);
Per il resto, il buio più completo. Dovessero realmente ritirarsi, il pattinaggio di figura al femminile perderebbe in un colpo solo le tre regine degli ultimi sei-sette anni, capaci di vincere un totale di 21 medaglie tra Olimpiadi e Mondiali. Un terremoto: pensate se nel mondo del tennis Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer decidessero di smettere nello stesso momento, al top della fama e con – potenzialmente – altri anni per dominare. In un modo o nell’altro però si deve andare avanti: e così ci prepariamo a un cambio generazionale. Yulia Lipnitskaya, Adelina Sotnikova, Gracie Gold, Anna Pogorilaya: il futuro è loro, ma di queste solo la prima è già all’altezza della grande sfida (forse la Sotnikova, ma si dovrà confermare: ai Mondiali era una riserva). Non ci sono nomi italiani: la speranza è che, sulla scia di Carolina Kostner, qualcuna si faccia strada prima o poi.
(Claudio Franceschini)