Amichevole di lusso Spagna-Italia, stasera a Madrid. Ci saranno tanti campioni nelle due formazioni, ma anche alcuni assenti. Nella lista dei convocati azzurri spiccano le mancanze di due nomi come Daniele De Rossi e Mario Balotelli. Il centrocampista della Roma paga il pugno rifilato ad Icardi nella partita contro l’Inter: tre giornate di squalifica in serie A ed ecco il codice etico a sbarrargli le porte della Nazionale. Per l’attaccante del Milan invece l’assenza è dovuta ai noti problemi fisici che lo hanno escluso anche dal big-match di domenica contro la Juventus. In casa iberica sottolineiamo invece l’assenza dei tre spagnoli che si stanno rendendo protagonisti nel nostro campionato. Il c.t. Del Bosque non attinge dalla serie A, per cui sono rimasti in Italia i vari Borja Valero, José Maria Callejon e Fernando Llorente. L’unica eccezione è Pepe Reina, già praticamente certo di un posto tra i 23 per il Brasile.
Tanti campioni daranno vita questa sera a Spagna-Italia, amichevole di lusso che si giocherà al Vicente Calderon di Madrid. Difficile identificare un solo personaggio per entrambe le squadre, ma proviamo a scegliere gli elementi che potrebbero fare la sorpresa. Forse sarà banale, ma è inevitabile citare l’attaccante dell’Atletico Madrid che debutta proprio nel suo stadio e proprio con l’Italia, contro cui aveva giocato un anno fa, ma con la maglia del Brasile. Nel frattempo Costa ha cambiato idea (grazie al fatto di non avere mai giocato partite ufficiali) e ora eccolo pronto a guidare i campioni in carica ai Mondiali proprio nel “suo” Brasile, passando da un nuovo test con gli azzurri. Gli occhi del mondo saranno su di lui nei prossimi mesi, ma ha le qualità per diventare un personaggio della manifestazione iridata. Pochi giocatori della rosa a disposizione del c.t. Prandelli hanno qualità come il biancoceleste, magari spesso sottovalutato ma che potrebbe essere decisivo anche per la spedizione iridata. Già in Confederations Cup era stato protagonista: se si ripetesse ai Mondiali, potrebbe entrare in una nuova dimensione, e con lui e Cerci l’Italia avrà un tridente con due esterni di assoluto valore.
Stasera alle ore 22.00 allo stadio Vicente Calderon di Madrid di gioca Spagna-Italia, amichevole di lusso che certamente spicca nel programma di questo mercoledì dedicato alle Nazionali. Test di lusso in vista dei Mondiali Brasile 2014 per gli azzurri contro la squadra che è campione del Mondo e d’Europa in carica, ma anche ennesima sfida fra le due squadre negli ultimi anni, dopo il doppio incrocio agli Europei 2012 e la semifinale della Confederations Cup 2013 che hanno sempre sorriso (più o meno nettamente) agli iberici. Di certo non potrà essere una “normale” amichevole fra due delle squadre più importanti del mondo: ci si attende il massimo impegno da parte di tutti, e possibilmente anche grande spettacolo in una partita che avrà puntati addosso gli occhi del mondo. Eccovi le ultime notizie sulle due squadre e le loro probabili formazioni per l’incontro Spagna-Italia, che sarà diretto dall’arbitro ucraino Aranovskiy.
Così ha parlato Del Bosque nella conferenza stampa alla vigilia della partita: “Apprezzo Prandelli sul codice etico, potremmo adottarlo anche in Spagna. Polemiche su Diego Costa? È sempre accaduto con qualsiasi giocatore nuovo abbia integrato il gruppo: l’esordio di Diego in nazionale non è stato diverso, ha fatto rumore. Spero si troverà bene con la Spagna. Llorente è un giocatore che stimiamo molto e si è sempre comportato benissimo con noi. Sono contento che stia facendo bene con la Juventus, ma abbiamo tanti attaccanti e non possiamo convocare tutti: sono fuori anche Villa, Torres, Soldado… Continuiamo comunque a seguirlo. Qualsiasi risultato esca da questa amichevole non potrà influire su quello che accadrà al Mondiale, quindi non concordo con l’idea di Prandelli che non avrebbe voluto giocarla. Mi aspetto di incontrare l’Italia con cui pareggiammo nei gironi dell’Europeo e poi in Confederations Cup. Quella della finale di Kiev a Euro 2012 non era a posto fisicamente, c’erano giocatori infortunati come Chiellini. Me la immagino come un’avversaria forte, con cui dar vita a una partita intensa. Abbiamo solo due date per preparare il Mondiale, dobbiamo giocare a Siviglia e a Washington, dopo la sfida con l’Italia. Ma abbiamo un gruppo solido”. Tutti i riflettori sono su Diego Costa, che alle proprie spalle potrà contare su Pedro, Xavi e Iniesta: c’è di peggio nella vita… La Spagna è fortissima in ogni reparto, basti pensare a Xabi Alonso-Busquets sulla mediana oppure a Casillas in porta e Sergio Ramos in difesa: i campioni di tutto vogliono essere grandi protagonisti anche in Brasile.
Anche in panchina non si scherza. Alcuni esempi? Valdes e Reina portieri di riserva, Javi Martinez in difesa, Negredo in attacco e ancora una volta abbondanza spaventosa a centrocampo, da Fabregas a David Silva fino a Thiago Alcantara. Fare le sostituzioni non sarà un grosso problema per Del Bosque.
Naturalmente non ci sono squalificati, tra gli assenti vanno dunque nominati i giocatori che non sono stati convocati, tra i quali spiccano gli “italiani” Callejon e Llorente, che pure stanno facendo molto bene nel Napoli e nella Juventus. Discorso simile per Borja Valero, che però a dire il vero non ha mai fatto parte del giro delle Furie Rosse, a causa dell’incredibile abbondanza a centrocampo per la Spagna.
Queste invece sono state le principali parole di Cesare Prandelli alla vigilia dell’amichevole di lusso: “Nazionale mal sopportata? Non credo, so che quando inizierà il Mondiale saremo tutti tifosissimi dell’Italia. Le polemiche degli ultimi giorni, però, sono tempo perso ed energie sprecate. Mi sono sentito svuotato. La formazione la vedrete in campo e la capirete dall’allenamento, non abbiamo tanto tempo e giocheremo a carte scoperte. Dovremo attaccare con più giocatori, non possiamo certo pensare di difendere bassi e fare un contropiede ogni venti minuti. In passato la Spagna ci ha costretto ad arretrare, ma dovremo cercare di rimanere più alti. Cerci sarà in campo, siamo tutti curiosi di vedere i segnali che darà questo ragazzo nella sua crescita. Ci sono rischi perché affrontiamo una grandissima nazionale, ma possiamo usare questa partita per crescere. Non è un’amichevole qualsiasi, mi aspetto risposte per quanto riguarda la personalità. La Spagna è la mia favorita per il Mondiale, insieme a Germania, Argentina e Brasile. Per quanto ci riguarda, non ci sono reparti che mi preoccupano. Non c’è un problema legato all’attacco, il discorso è più generale. Semmai, considero un dato allarmante il fatto che, nell’ultimo turno di campionato, abbia giocato solo il 38% di giocatori italiani sul totale. La forbice tecnica tra Spagna e Italia forse si è allargata negli ultimi due anni, ma credo che abbiamo operato scelte con giudizio e preso una strada destinata a dare frutti in tempi non così lunghi”. In difesa debutta l’oriundo Paletta, al fianco di Barzagli e con Maggio a destra e Criscito sulla sinistra. A centrocampo sarà regista un altro oriundo: riposa Pirlo, a gestire il gioco ci sarà Thiago Motta, con Montolivo e Marchisio ai suoi fianchi. Ancora un oriundo a guidare l’attacco: Osvaldo sarà titolare in una stagione che finora gli ha riservato poche gioie, perno di un tridente che vedrà Cerci ala destra e Candreva a sinistra.
L’elenco è lunghissimo, perché Prandelli ha portato a Madrid 26 giocatori, anche per fare gruppo (vedi Chiellini) nell’ultima amichevole prima del via alla spedizione mondiale. Spiccano i nomi di Chiellini, Bonucci e Pirlo, di solito titolari, e quelli di giovani di grande valore come De Sciglio e Verratti. Anche in attacco ci sarà l’imbarazzo della scelta, dal veterano Gilardino al debuttante Immobile, passando per altri due giovani come Destro e Insigne.
Spiccano inevitabilmente due nomi, cioè l’infortunato Balotelli e De Rossi, escluso per la gomitata che è stata punita con tre giornate di squalifica in campionato e l’applicazione del codice etico in azzurro. Assente anche Rossi, convalescente dall’infortunio di gennaio, e una riflessione va fatta anche su giocatori come Ranocchia e Ogbonna, che in difesa hanno perso posizioni tanto che Prandelli si è rivolto all’oriundo Paletta.
Casillas; Juanfran, Albiol, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Xabi Alonso; Pedro, Xavi, Iniesta; Diego Costa. All. Del Bosque.
A disp.: Victor Valdes, Reina, Javi Martinez, Azpilicueta, Fabregas, David Silva, Thiago Alcantara, Koke, Cazorla, Jesus Navas, Negredo.
Buffon; Maggio, Paletta, Barzagli, Criscito; Montolivo, Thiago Motta, Marchisio; Cerci, Osvaldo, Candreva. All. Prandelli.
A disp.: Sirigu, Perin, Abate, Astori, Chiellini, Bonucci, De Sciglio, Pirlo, Giaccherini, Parolo, Verratti, Destro, Gilardino, Immobile, Insigne.
Arbitro: Aranovskiy (Ucr).
Alle ore 22 di domani sera – orario insolito, ma siamo in Spagna e qui non è una novità – al Vicente Calderon si gioca Spagna-Italia, amichevole internazionale di lusso sulla strada del Mondiale 2014. Si tratta dell’ultimo impegno prima del Brasile, perciò Cesare Prandelli e Vicente Del Bosque sono all’ultima chiamata per provare situazioni e calciatori. Cosa che dimostrano di voler fare già dalle convocazioni, che servono naturalmente per capire quali tra i giocatori ancora in bilico meritino o meno una chiamata per la Coppa del Mondo. Spagna e Italia rischiano di incrociarsi ai quarti di finale e per questo motivo avrebbero preferito evitare questa amichevole; tuttavia si sono scontrate con la difficoltà nel trovare un avversario di livello in questo periodo della stagione, e hanno così dovuto fare di necessità virtù.
La grande “attrazione” della serata è sicuramente Diego Costa. Il brasiliano dell’Atletico Madrid è in possesso di passaporto spagnolo e da subito ha manifestato la volontà di giocare per le Furie Rosse. Di fronte alla sua strepitosa stagione Del Bosque non è rimasto indifferente, e lo ha convocato per mandarlo subito in campo. Chiara l’idea: la Spagna che ha vinto due Europei e un Mondiale praticamente senza prima punta di ruolo (salvo nel 2008) proverà finalmente ad avere un centravanti di peso al centro dell’attacco. Dovesse andare male, ci sarà tempo di rimediare tornando al sistema rodato del falso nueve. Lo dimostrano le convocazioni del CT: solo due punte (Negredo oltre a Diego Costa) e un manipolo di trequartisti ed esterni offensivi che aumentano in modo esponenziale la qualità di una formazione che sembra ancora partire davanti a tutte, forse anche al Brasile padrone di casa. Ce ne sono 7 del Barcellona (manca Piqué) e solo tre del Real Madrid, mentre l’exploit dell’Atletico non si è tradotto in troppe chiamate, visto che oltre a Costa il solo Colchonero presente è Koke, in gol nel derby due giorni fa. C’è Thiago Alcantara, che in Brasile potrebbe rivestire un ruolo importante; convocati anche Pepe Reina e Raul Albiol, non Callejon che paga la troppa concorrenza nel suo ruolo ma può ancora giocarsi un posto al Mondiale.
Cesare Prandelli ha già costruito lo zoccolo duro della sua Nazionale, del quale fanno parte anche Mario Balotelli (infortunato) e Daniele De Rossi, lasciato a casa per il codice etico. Oltre a loro, tra i convocati per l’amichevole sono almeno 13 quelli sicuri di andare in Brasile; il quattordicesimo sarà Giuseppe Rossi se recupererà al meglio dall’ennesimo infortunio. Gli altri si giocano il posto, e alcuni di loro hanno questa partita per dimostrare di valere la chiamata: su tutti gli attaccanti, ruolo nel quale c’è ampia concorrenza. Prova del nove per Ciro Immobile e Mattia Destro: saranno con tutta probabilità loro ad alternarsi in campo domani sera, pur se alla fine potrebbe partire titolare Alberto Gilardino. Quasi sicura la partecipazione alla spedizione in Sudamerica di Alessio Cerci, mentre per Lorenzo Insigne e Pablo Daniel Osvaldo conterà molto il finale di stagione nei rispettivi club, anche se entrambi sono sulla buona strada. In altri reparti c’è ancora incertezza e non è escluso che nel discorso possano rientrare Ranocchia e Ogbonna, e che però pagano il fatto di giocare poco o nulla con Inter e Juventus; al momento ha molta più possibilità uno come Gabriel Paletta, alla prima convocazione con l’Italia. Torna in gruppo anche Mimmo Criscito, il grande escluso dell’Europeo: per lui la chiamata al Mondiale dovrebbe essere certa, soprattutto perchè paghiamo il deficit di terzini. A centrocampo le gerarchie sono più o meno definite; tra Verratti e Thiago Motta però solo uno potrebbe andare in Brasile. La cosa auspicabile, comunque, è che si plachino le polemiche intorno al gruppo; d’accordo che storicamente abbiamo sempre fatto bene quando siamo partiti in un clima di diffidenza, ma farsi la guerra sul codice etico e le convocazioni di giocatori non al top, al di là di chi abbia ragione, si può certo evitare.