L’Inter ritrova la vittoria al Meazza, superando per 1-0 il Torino. Partita decisa dal gol di Palacio nel primo tempo. Grazie a questo successo i nerazzurri si portano a un solo punto di distanza dalla Fiorentina, quarta in campionato con 45 punti. Per gli uomini di Ventura sembra invece sfumare definitivamente il sogno di un piazzamento in zona Europa League. Dopo un avvio incerto i nerazzurri guadagnano campo e passano in vantaggio. Il Torino non risponde al colpo subito, ma l’Inter non si scompone. Nella ripresa il ritmo si alza a sprazzi, ma le difese la fanno da padrone. La squadra di Mazzarri ritrova la vittoria a Milano, riuscendo a superare un avversario in difficoltà grazie a un gol realizzato nel primo tempo. L’organizzazione e la tensione messa in campo dai nerazzurri permette loro di controllare il gioco e il risultato. La prestazione insufficiente di oggi conferma lo stato negativo della squadra. Poco carattere e molte indecisioni rischiano di estromettere i granata dai conti, ma i principi tattici resistono dando la possibilità a Cerci & co. di restare in gara. Qualche incertezza nel finale rovina una prestazione sicura e impeccabile.



Inter – Torino ha chiuso il primo tempo sul parziale di 1-0. Decide la rete messa a segno da Palacio alla mezzora. Per la sfida odierna Walter Mazzarri deve fare a meno degli infortunati Alvarez, Chivu e Mariga e degli squalificati Samuel e Juan Jesus. Il tecnico toscano schiera i suoi con il 3-5-2, riproponendo Icardi in attacco con Palacio. Davanti a Handanovic si dispongono Campagnaro, Ranocchia e Rolando, mentre a centrocampo Guarin, Cambiasso e Hernanes accompagnano le discese di Jonathan e Nagatomo titolari sulle fasce. Gianpiero Ventura rispondedisponendo i suoi uomini a specchio. I granata arrivano alla sfida di San Siro decimati in difesa. Bovo, Maksimovic, Glik, S. Masiello, Pasquale e Larrondo sono indisponibili e così Ventura improvvisa un trio difensivo composto da Darmian, Rodriguez e Moretti a protezione di Padelli. Sugli esterni Basha e Vesovic, mentre in zona nevralgica troviamo Vives, El Kaddouri e Kurtic. In attacco i gemelli del gol Immobile e Cerci. Arbitra Calvarese della sezione di Teramo. L’avvio di gara propone due squadre accorte che provano a mantenere il possesso palla, ma gli spazi mancano. L’Inter dopo una lunga fase di possesso prova a far male, ma la difesa granata è ben disposta e resiste all’assalto. La prima occasione del match si registra al 13esimo quando un’uscita biricchina di Handanovic regala a Immobile la chance per sbloccare il match. L’attaccante napoletano si fa prendere dalla foga e non trova lo specchio dal limite. La risposta dei padroni di casa arriva qualche minuto dopo grazie a un tenace intervento di Hernanes che dopo aver recuperato palla su Vesovic aziona Palacio in area. Tocco corto per Guarin che tira a botta sicura colpendo il corpo di Moretti che respinge. Guarin inizia a trovare gli spazi giusti puntando spesso Moretti e Farnerud. Dopo una serie di dribbling ai loro danni offre un cross puntuale per Palacio che di testa trova lo specchio, ma anche la parata plastica di Padelli. L’Inter continua a offendere e alla mezzora trova la rete che sblocca il match. Palacio si allarga sulla sinistra ottenendo palla e puntando alla porta avversaria. Nella sua corsa verso il gol l’argentino trova Cambiasso pronto all’uno-due che lo proietta in profondità con un tocco morbido. Palacio non arresta la sua corsa indovinando un colpo di testa che inganna Padelli e lo scavalca gonfiando la rete. Il Torino subisce il contraccolpo del gol subito, ma evita il tracollo prima dell’intervallo. Hernanes nel finale ci prova da fuori area, ma non trova la porta. GUARIN 7 ICARDI 5,5 MORETTI 6,5  DARMIAN 5,5



Mostra nuovamente incertezze nelle uscite alte, rischiando di regalare il gol del vantaggio a Immobile. Per il resto sicuro e preciso.

Ci mette la solita grinta. Ottime scelte in fase difensiva, sempre preciso negli interventi.

(dal 29’ s.t. ANDREOLLI 6 Il suo ingresso porta la passione necessaria per concludere il match senza distrazioni. )

Rigenerato e concentrato. Il difensore ex Bari sbroglia diverse situazioni restando un cliente scomodo per Immobile.

Si impegna affondo non lasciando nulla al caso. Prezioso in un paio di interventi precisi nel secondo tempo.

Attento e ben disposto. Molto utile soprattutto in fase difensiva.



Dona fantasia e rapidità alla manovra nerazzurra, riuscendo a costruire un discreto numero di azioni da solo. Esplosivo.

(dal 24’ s.t. KOVACIC 5,5 Cerca con ossessione il gol, sbagliando troppe volte. L’Inter lo aspetta, non si capisce ancora per quanto…)

Dopo un primo tempo da incorniciare conosce una leggera flessione nella ripresa, ma resta comunque dinamico e propositivo.

Prova a prendere per mano la squadra, ma non riesce ancora a trovare gli spazi giusti per colpire. La posizione in campo non convince, ma è in forma. (Dal 44’ s.t. TAIDER s.v.)

Qualche indecisione in fase difensiva non sporca una prestazione positiva in entrambe le fasi.

Si muove bene senza palla, ma raramente trova l’occasione giusta per concludere. Sempre attivo e pronto.

Azzanna spesso gli esterni aiutando efficacemente la squadra nella circolazione palla. Da una sua iniziativa arriva il gol che decide il match.

All. MAZZARRI 6 La squadra mostra maggiore consapevolezza tattica e concentrazione costante. Il quarto posto è a un solo punto e i margini di miglioramento sono lì tutti da guadagnare.

Si fa sorprendere dal gollonzo di Palacio. Prova a riscattarsi nel corso del match, mostrando sicurezza.

Risponde bene all’emergenza difensiva  che lo porta a occupare un nuovo ruolo. Acquisisce sicurezza con lo scorrere del cronometro.

Resiste alle cariche avversarie non perdendo la bussola e indovinando diverse uscite.

Ritorna dall’infortunio senza postumi. Sceglie con coraggio, non facendosi ingannare dagli avversari.

Il debutto in A non è dei migliori. Si ritrova a ricoprire un ruolo tatticamente difficile da interpretare. Ci mette il fiato, manca l’attenzione.

Affonda spesso il tackle, ma con scarsa efficacia. Da sottolineare comunque il costante apporto alla manovra offensiva. (Dal 40’ s.t. MEGGIORINI s.v.)

Corre molto spingendosi spesso oltre le linee di centrocampo. Prova a proporre diverse soluzioni in profondità per le punte, ma non trova la misura giusta.

(dal 20’ s.t. TACHTSIDIS 5,5 Non recupera i palloni che Ventura gli chiede, riuscendo a guadagnare un ammonizione ingenua.)

Gara piuttosto incolore. Non offre la solita tenacia che lo contraddistingue convincendo il tecnico a fare a meno di lui.

(dal 12’ s.t. EL KADDOURI 5,5 Si inserisce poco arrivando spesso in ritardo lì dove i compagni lo cercano.)

Non riesce a emergere. Si propone troppo poco non trovando gli spazi giusti.

Trova i movimenti giusti per imbarazzare la difesa avversaria. Non trova però l’assistenza necessaria a costruire qualcosa di importante.

Taglia sovente in area, muovendosi molto. A lungo resta però fuori dal gioco dei granata.

All. VENTURA 5,5 La squadra necessita di una scossa. La velocità di gambe e di ragionamento non è più quella dell’andata, ma c’è tempo per recuperare.

(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)