Al Camp Nou Barcellona-Atletico Madrid finisce 1-1: incredibile ma vero, tra le due squadre si tratta del quarto pareggio in altrettante partite della stagione. L’equilibrio non si sblocca: i Colchoneros dimostrano che perforare la loro difesa è impresa ardua, i blaugrana però ci riescono e tengono aperto il ritorno, pur se Diego Simeone e i suoi hanno un vantaggio e potranno chiudere sullo 0-0 per accedere alla semifinale. E’ partita stupenda fin da subito, anche se nel primo tempo di occasioni enormi non ce ne sono e si perdono subito due protagonisti: Piqué si fa male all’osso sacro e viene sostituito da Bartra, poco dopo anche Diego Costa, già non al meglio, deve abbandonare avendo sentito tirare il flessore. Dicevamo: poche emozioni nei primi 45 minuti, tanta rabbia agonistica e un ritmo infernale, ma le uniche conclusioni degne di nota sono di David Villa (bravo Pinto) e Iniesta, murato da Godin con Courtois che sembrava battuto. Neymar appena prima dell’intervallo fa tutto da solo e manda alto. Nel secondo tempo il ritmo resta lo stesso: l’Atletico Madrid ha il grande merito di sbloccare la partita e Diego Ribas da Cunha è l’uomo del destino, perchè è lui il sostituto di Diego Costa. Destro secco da 25 metri, pallone all’incrocio dei pali, nulla da fare per Pinto. Il gol dovrebbe galvanizzare i Colchoneros, che però non possono tenere lo stesso livello di pressione per 90 minuti e iniziano a stancarsi; il Barcellona emerge subito, se lasci un metro di spazio a gente così finisce male. Courtois si deve superare una volta, poi due; alla terza non può nulla perchè il pallone di Iniesta è uno spettacolo, Juanfran si addormenta e Neymar è una volpe nel partirgli alle spalle, girare sul secondo palo e fare 1-1. A questo punto i Colchoneros tentano solo sortite in contropiede, ma Sergio Busquets arpiona tutto in contropiede e sono i blaugrana a provarci: Sanchez viene stoppato da Godin appena prima di completare la virata e calciare, poi ancora Courtois vola su una punizione di Messi (che sarebbe terminata fuori). Finisce 1-1 ed è giusto così: bellissime e bravissime entrambe le squadre, anche se alla fine il possesso palla del Barcellona supera il 60% l’Atletico Madrid ha dimostrato un’organizzazione che poche squadre in Europa si possono permettere. Tra otto giorni si replica al Vicente Calderon: non vediamo l’ora.
Al 72′ minuto di gioco Barcellona 1 Atletico Madrid 1. E’ un super gol quello di Neymar, soprattutto è spettacolare la palla di Iniesta: esterno destro dalla trequarti per il taglio da sinistra di Neymar che sfugge a Juanfran e prima che il centrale possa rimpallargi la conclusione lascia partire un destro a giro che beffa Courtois sul palo lungo. Torna in partita il Barcellona.
Al 56′ minuto di gioco Barcellona 0 Atletico Madrid 1. Il destino è beffardo: Diego Costa si infortuna e lascia spazio a Diego Ribas da Cunha, sembra un fattore negativo per i Colchoneros e invece l’ex fantasista della Juventus si inventa una super conclusione con il destro che si infila all’incrocio dei pali sul palo corto, superando Pinto che non poteva fare nulla. Il vantaggio dell’Atletico Madrid è preziosissimo perchè fuori casa: adesso si attende la reazione veemente del Barcellona. Che c’è già: Fabregas arriva al colpo di testa con parata di Courtois, ma l’arbitro aveva visto un fallo in precedenza.
Riparte dal risultato di 0-0 Barcellona-Atletico Madrid: nessun cambio, ma nel primo tempo i blaugrana hanno dovuto inserire Bartra per Pique e i Colchoneros sono stati costretti a mandare in campo l’ex juventino Diego in luogo di Diego Costa. Due infortuni illustri: per ora le due squadre proseguono nel loro incredibile equilibrio stagionale: nei tre precedenti ci sono stati tre pareggi con appena due gol segnati, nella prima sfida. Sarà così anche stasera?
Continue emozioni al Camp Nou, ma sono tutte negative per Barcellona e Atletico Madrid: dopo Piqué, anche Diego Costa deve dare forfait. Al suo posto entra Diego: l’attaccante sente tirare il flessore mentre cerca di sfuggire a Busquets a centrocampo e si ferma da solo. Una tegola enorme per i Colchoneros, che perdono il loro capocannoinere. Da segnalare anche uno strepitoso salvataggio di Godin su un tiro a botta sicura di Iniesta che era passato in area e aveva colpito con il sinistro. Per adesso dominano comunque le due mediane: come già accaduto in campionato, anche in Champions League Barcellona e Atletico Madrid si annullano senza prevalere una sull’altra.
Non si va per il sottile al Camp Nou tra Barcellona e Atletico Madrid. La partita, ben diretta per ora dall’arbitro Brych, si sa però surriscaldando. Diversi i falli duri – soprattutto da parte dell’Atletico Madrid – che hanno portato all’infortunio di Pique, che deve abbandonare il terreno di gioco per una gran botta all’osso sacro. Brutta tegola considerando che il Barca gioca già con il portiere di riserva. Pochi minuti dopo anche Koke rimedia il giallo per un brutto fallo da dietro su Iniesta. Ma qui non si scherza, Barcellona-Atletico Madrid di Champions League è una vera lotta
Le formazioni ufficiali della partita Barcellona-Atletico Madrid, tra poco in diretta dal Camp Nou. 4-3-3 per il Tata Martino che deve schierare il secondo portiere Pinto tra i pali, dopo il brutto infortunio rimediato da Victor Valdes settimana scorsa (sette mesi di stop). Tridente d’attacco Neymar-Messi-Iniesta. 4-4-2 per l’Atletico con con l’ex juventino Tiago davanti alla difesa assieme a Gabi, e Dvid Villa in attacco con Diego Costa. Barcellona (4-3-3): 13 Pinto; 22 D.Alves, 3 Piquè, 14 Mascherano, 19 J.Alba; 16 Busquets, 6 Xavi, 4 Fabregas; 11 Neymar, 10 Messi, 8 Iniesta In panchina: 25 Oier, 15 Bartra, 21 Adriano, 17 Song, 24 S.Roberto, 7 Pedro, 9 Sanchez Allenatore: Gerardo Martino Atletico Madrid (4-4-2): 13 Courtois; 20 Juanfran, 2 Godin, 23 Miranda, 3 F.Luis; 6 Koke, 14 Gabi, 5 Tiago, 10 A.Turan; 9 Villa, 19 D.Costa In panchina: 1 Aranzubia, 12 Alderweireld, 22 Insua, 4 M.Suarez, 11 C.Rodriguez, 24 Sosa, 26 Diego Allenatore: Diego Simeone Arbitro: Brych (Germania)
Quale sarà il tema tattico di Barcellona-Atletico Madrid? Partita che promette scintille e grande spettacolo: lo dimostrano direttamente le tre partite che si sono già giocate nel corso dell’anno. Sono sempre finite in parità, e il filo conduttore è stato appunto il grande equilibrio che ne è scaturito in campo. In sintesi si potrebbe dire che l’Atletico Madrid ha le armi per bloccare il grande possesso palla del Barcellona: pressing alto come quello che praticava Pep Guardiola, un’asfissia totale che non fa ragionare gli avversari e poi gli uomini giusti per ribaltare l’azione, con Koke e Arda Turan che sanno trasformare subito l’azione da difensiva in offensiva. In più un attaccante centrale che i catalani soffrono: Diego Costa deve andare a giocare dalla parte di Mascherano e sfruttare fisico e centimetri. Attenzione però: nell’ultimo episodio del Vicente Calderon il Barcellona ha mostrato di saper fare malissimo. Basta un minuto: la qualità del tocco e del controllo è straordinaria, giocando di prima e coinvolgendo le fasce e la posizione di Leo Messi che parte in progressione da lontano si può saltare la prima linea del pressing, e a quel punto la difesa dell’Atletico può essere messa in inferiorità numerica ed essere molto meno efficace.
Questa sera sarà grande spettacolo al Camp Nou: Barcellona-Atletico Madrid vale per l’andata dei quarti di finale di Champions League, secondo turno a eliminazione diretta. Come finirà? Difficile dirlo: i tre precedenti stagionali si sono chiusi in parità (al Camp Nou 0-0) ma i pronostici Snai ufficiali continuano comunque a concedere un minimo vantaggio ai blaugrana per il fattore campo (22 vittorie in 24 partite) e l’esperienza a questi livelli. Dunque, 1,50 per la vittoria del Barcellona e 6,25 per la vittoria dell’Atletico Madrid, mentre il pareggio si colloca più dalla parte dei Colchoneros (4,25) facendo pensare dunque, a tutti gli effetti, che i blaugrana questa sera dovrebbero e potrebbero portare a casa la posta piena, al di là del risultato. Per il quale naturalmente le quote più appetibili sono quelle che riguardano i precedenti stagionali: come detto tre pareggi, al Camp Nou era finita 0-0 e in questo caso la posta è di 13. Il Barcellona negli anni scorsi ha sempre trovato il modo di fare goleade contro i biancorossi: attenzione quindi a risultati come 4-1 (25) o 4-0 (22) anche se va detto che la squadra di Simeone è ben diversa da quella di qualche anno fa. Sul parziale/finale: la cifra che permette la vincita maggiore è quella per la rimonta dell’Atletico nel secondo tempo, in questo caso vittoria da 500 euro giocandone 10.
E’ arrivato il grande momento dei quarti di finale di Champions League. Sorteggio libero, e alla prima occasione è subito grande derby: Barcellona-Atletico Madrid, diretta dall’arbitro tedesco Brych. Era del resto nell’aria: tra le prime otto sono arrivate tre spagnole, perciò che due iberiche potessero scontrarsi subito era una casualità non troppo difficile da pronosticare. A cambiare è la sfidante dei blaugrana, abituati di solito a trovare il Real Madrid (è successo nelle semifinali del 2000-2001 e del 2010-2011): stavolta di mezzo ci sono i Colchoneros, che tornano a giocare i quarti di finale di Champions League dopo una vita (1997). E’ una sfida del tutto inedita nelle coppe europee: incredibile a dirsi, due club con questa storia non si sono mai affrontati prima (certo anche per la formula che vieta i derby nei primi turni, e anche perchè anticamente era molto più dura trovare squadre dello stesso Paese in Coppa dei Campioni e Coppa delle Coppe). In stagione ci sono state tre partite, e c’è totale equilibrio: sono terminate tutte in parità. Il Barcellona a inizio anno si è portato a casa la Supercoppa di Spagna pareggiando 1-1 al Vicente Calderon e costringendo i Colchoneros allo 0-0 al Camp Nou; poi nell’ultima giornata di andata della Liga è finita 0-0 a Madrid. Le due squadre sono in piena lotta per la vittoria del titolo in Spagna: al momento la situazione vede l’Atletico in testa con 76 punti e il Barcellona secondo con 75 (Real a 73). I biancorossi sarebbero campioni vincendole tutte, ma i blaugrana hanno la grande opportunità di arrivare a -1 all’ultima giornata e vincere in casa contro la rivale diretta per vincere la Liga per il secondo anno consecutivo, il settimo titolo nelle ultime dieci stagioni. Sarà dunque un grande duello, anche se l’esperienza potrebbe giocare un ruolo importante: mentre il Barcellona cerca la settima semifinale consecutiva e raggiunge i quarti ininterrottamente dal 2008, l’Atletico Madrid come detto manca a questo turno da 17 anni, e in semifinale non ci arriva dal 1974. In più i Colchoneros non vincono a Barcellona dal 2006: 3-1 firmato Maxi Rodriguez e Fernando Torres (doppietta). David Villa è il doppio ex del momento: 15 gol in 36 partite stagionali con l’Atletico Madrid, con la maglia blaugrana ha giocato tre stagioni con 48 gol in 119 partite, vincendo due volte la Liga e la Supercoppa di Spagna, oltre a Copa del Rey, Champions League (gol in finale), Supercoppa Europea e Coppa del Mondo per club. Ha giocato con entrambe le squadre il tedesco Bernd Schuster, capace di vincere 10 trofei con le due maglie; e anche Demetrio Albertini ha messo insieme 36 partite tra Barcellona e Atletico Madrid, 30 di queste con la squadra della capitale spagnola. Poi c’è Radomir Antic: l’uomo degli ultimi trionfi dell’Atletico prima di Simeone (doppietta campionato-coppa nazionale nel 1996) in seguito ha guidato il Barcellona centrando una grande rimonta nella Liga (da quindicesimo a sesto) ma venendo eliminato ai quarti di Champions League, non venendo confermato al termine della stagione. Ironia della sorte, arrivò Frank Rijkaard e la storia blaugrana cambiò. Dopo la sconfitta rimediata sul campo del Valladolid per il Barcellona sembrava la fine delle speranze in campionato; così non è stato, la vittoria al Bernabeu con un roboante e spettacolare 4-3 ha rimesso in carreggiata i blaugrana che approfittando poi della sconfitta del Real Madrid a Siviglia hanno operato il sorpasso e non si preoccupano troppo dell’Atletico, visto lo scontro diretto in casa. Il 2013-2014 potrebbe essere l’ultimo di un grande ciclo: Puyol e Xavi lasceranno certamente, altri potrebbero seguire, forse non Victor Valdes che si è rotto il legamento del ginocchio nella partita contro il Celta Vigo e, operato, starà fuori sette mesi. Il club gli ha garantito che, nonostante la decisione di non rinnovare il contratto, lo terrà in rosa finchè non sarà pienamente recuperato. Una scelta che spiega la sinergia dei catalani con i prodotti del vivaio, una situazione forse unica al mondo che negli ultimi anni ha permesso al club di vincere tutto a ripetizione. In questa stagione la Champions League è stata finora una formalità, nonostante la sconfitta contro l’Ajax: agli ottavi il Manchester City è stato eliminato con un 2-0 esterno e un 2-1 al Camp Nou. Leo Messi veniva dato come in crisi, incapace di fare la differenza come prima e in rotta con lo spogliatoio; da quando è tornato segna a ripetizione, ha superato Paulino Alcantara come miglior marcatore nella storia della squadra (amichevoli comprese) e ha toccato quota 36 gol stagionali (in 36 partite). Per superare il turno serviranno però anche il miglior Neymar (14 gol in 35 partite, ma 15 assist) e un centrocampo che regga l’urto di quello colchonero. L’Atletico Madrid infatti è una potenza: dopo i successi in Europa League e Supercoppa Europea del 2010 e 2012, e della Copa del Rey 2013, la squadra guidata da Diego Simeone ha raggiunto lo stesso livello di Barcellona e Real Madrid in campionato: è stata a lungo in testa insieme al Barcellona, poi ha sfruttato i passi falsi di blaugrana e merengues e adesso è solitaria al comando di una Liga che non vince dal 1996, quando il Cholo era un centrocampista agli ordini di Radomir Antic. E’ la dimostrazione del grande lavoro svolto da Simeone, che ha messo insieme un gruppo di giocatori che non mollano mai. Sarebbe troppo facile nominare solo Diego Costa: certo il brasiliano che ha scelto di giocare per la Spagna sta mettendo insieme una stagione da sogno (33 gol in 42 partite), ma ci sono anche i David Villa, gli Arda Turan, i Koke e i Gabi che forse sono i veri segreti di una squadra che ha un centrocampo solidissimo e capace di pressare alto e non dare respiro per novanta minuti. In Champions League l’Atletico non ha quasi mai giocato negli ultimi anni, eppure insieme al Real Madrid resta l’unica squadra imbattuta in Europa: 7 vittorie e 1 pareggio (in casa dello Zenit San Pietroburgo), con gli ottavi di finale superati in scioltezza grazie al 5-1 complessivo sul Milan (1-0 a San Siro, 4-1 al Vicente Calderon). Ci attende dunque una super partita, anzi due super partite: questo è solo il primo atto. e il Barcellona vuole fare la voce grossa al Camp Nou per andare a Madrid con un vantaggio sostanziale, o comunque con due risultati su tre a disposizione. Sarà anche un test molto utile per capire come poi possano andare le cose nella Liga: entrambe spenderanno molte energie e questo potrebbe influire nella rincorsa al campionato, dove la lotta a tre impone di essere quasi perfetti. Vedremo ad ogni modo come andranno le cose, a noi non resta che metterci comodi e dare la parola al campo per gustarci un grande spettacolo: la diretta di Barcellona-Atletico Madrid, andata dei quarti di finale di Champions League, sta per cominciare…
Marcatori: 56′ Diego (A), 72′ Neymar (B)
Pinto; Dani Alves, Pique (11′ Bartra), Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Sergio Busquets, Fabregas (23′ st Sanchez); Neymar, Messi, Iniesta. A disp.: Olazabal, Adriano, Song, Sergi Roberto, Pedro. All.: Martino
Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Tiago, Gabi; Arda Turan (32′ st C. Rodriguez), David Villa (25′ st J. Sosa), Koke; Diego Costa (30′ Diego). A disp.: Aranzubia, Alderweireld, Insua, Mario Suarez. All.: Simeone
Arbitro: Brych (Ger)
Ammoniti: Koke (A), Gabi (A), Arda Turan (A), Juanfran (A), Iniesta (B), Jordi Alba (B), Diego (A), J. Sosa (A)