Udinese-Juventus finisce sul risultato di 0-2 e completa il quadro della trentatreesima giornata di campionato. Allo stadio Friuli di Udine vanno a segno Sebastian Giovinco e poi Fernando Llorente, sempre nel primo tempo. In classifica la Juventus conferma la sua leadership portandosi a quota 87 punti, gli stessi che totalizzò in tutto il campionato scorso. L’Udinese invece resta a quota 38 ma è già salva. Le due squadre torneranno in campo assieme a tutte le altre nel prossimo turno, che si disputerà la vigilia di Pasqua sabato prossimo (19 aprile): alle ore 15:00 l’Udinese riceverà il Napoli mentre alle 19:00 la Juventus affronterà il Bologna, senza Lichtsteiner che era diffidato ed è stato ammonito.
Antonio Conte affronta la sestultima giornata di campionato confermando il 3-5-2. Davanti a Buffon si dispongono Caceres, Ogbonna e Chiellini, sugli esterni Lichtsteiner e Asamoah, mentre in zona nevralgica troviamo Pogba, Pirlo e Marchisio. In attacco il tecnico pugliese risparmia Tevez, inserendo Giovinco al fianco di Llorente. Anche Bonucci resta a riposo, al suo posto viene inserito Angelo Ogbonna, al rientro dopo un infortunio. Guidolin risponde agli avversari con un modulo a specchio: Scuffet tra i pali, linea difensiva composta da Heurtaux, Danilo e Domizzi, larghi a centrocampo Basta e Gabriel Silva, in mediana Yebda, Allan e Pereyra, là davanti Bruno Fernandes affianca Totò Di Natale. Fuori per infortunio Lazzari e per squalifica Badu. Arbitra Rizzoli della sezione Aia di Bologna. Gli ospiti partono bene, trovando subito lo spazio per imporre il proprio gioco. L’atteggiamento dell’Udinese sembra chiaro: aggressione alta quando la palla circola nella metà campo avversaria, copertura bassa quando la Juventus avanza nella propria metà campo. La squadra di Guidolin si difende bene, mantenendo le giuste distanze dagli avversari e costringendo la capolista a sporadiche discese sulle fasce. In una di questa Asamoah brucia in velocità Dusan Basta portandosi in area e proponendo un cross a metà altezza respinto da Domizzi. La Juventus cresce con il passare del tempo, riuscendo a sfondare per vie centrali. Una rapida azione imbottita di numerosi tocchi di prima proietta Lichtsteiner in area. Lo svizzero però al tiro preferisce un cross impreciso che rompe le speranze dei compagni. Il gol è nell’aria e dopo pochi minuti arriva: Giovinco conquista palla sulla destra all’altezza del limite dell’area. Dopo una brusca sterzata verso il centro l’attaccante conclude verso il palo più lontano sorprendendo Scuffet che non ci arriva. L’Udinese accusa il contraccolpo e Giovinco prova a infierire. Dalla fascia sinistra disorienta gli avversari con una serie infinita di finte per poi provarci dalla distanza con un destro violento deviato da Scuffet in angolo. Sugli sviluppi del corner c’è il raddoppio: Pirlo tocca basso verso il limite, mandando in tilt la difesa friulana che si scompone, Marchisio di prima cerca Ogbonna che non riesce a concludere ma tocca quel poco che basta per attivare Llorente che da pochi passi non sbaglia. L’Udinese prova a reagire, ma gli spazi per la manovra non vengono creati. Così la Juventus cerca il terzo gol invano. Nel finale di tempo, Heurtaux ci prova con un destro violento da fuori area. Tiro impreciso che finisce largamente fuori.
La Juventus riesce a gestire fin dall’avvio il match. Le iniziali sfuriate degli uomini di Guidolin vengono controllate senza particolari problemi. Il fattore in grado di scombussolare l’andamento del match resta Seba Giovinco. L’attaccante di Beinasco scatta palla al piede in situazione di contropiede costringendo Heurtaux al fallo che gli garantisce un ammonizione. Lo stesso Giovinco rischia la doppietta poco dopo. Chiellini dopo una lunga trama offensiva non trova compagni liberi da servire e decide di sfondare palla al piede, portandosi sul fondo. Il vice-capitano della Juventus serve Giovinco libero al suo fianco che in pochi attimi conclude verso l’angolo basso più lontano, centrando il palo. La girandola di sostituzioni viene inaugurata da Guidolin che richiama Yebda per Muriel. Conte risponde inserendo Isla per Lichtsteiner, ammonito salterà la prossima gara, e convertendo la coppia d’attaccanti facendo entrare gli scalpitanti Vucinic e Osvaldo. Nel finale di gara un paio di pericoli in contropiede risvegliano Buffon. Domizzi all’88esimo si invola palla al piede penetrando dalla sinistra, ma il suo tiro impatta sulla rete esterna. Poco dopo Muriel sguscia via in area riuscendo a concludere da posizione favorevole, ma il tentativo del colombiano rimbalza sul palo. Sugli sviluppi dell’azione ci riprova Pereyra, ma Chiellini salva tutto. (Francesco Davide Zazatwitter@francescodzaza



Grande partita di Sebastian Giovinco. Il numero 12 juventino continua ad illuminare la serata con giocate d’alta scuola. Prima avanza sul lato destro superando di slancio due uomini, e centrando un pallone morbido alto veramente di un niente per la testa di Llorente. Poi discesa dirompente di Chiellini, che arriva in area e tocca dietro per Giovinco: l’attaccante si libera del ritorno di Basta facendo passare la palla da un piede all’altro in un fazzoletto e tira in porta, palla sul palo esterno. Poco dopo altro cambio nella Juventus: esce Lichtsteiner ed entra l’ex Isla, applaudito dai tifosi dell’Udinese che non possono averlo dimenticato. Nell’uscire dal campo Lichtsteiner impiega troppo tempo e viene ammonito: era diffidato, saltera Juventus-Bologna della prossima giornata. Nell’Udinese esce Di Natale ed entra Nico Lopez. 



Risultato ancora fermo sullo 0-2 tra Udinese e Juventus e partita che sembra essersi diretta senza scossoni verso il porto bianconero (di Torino). L’Udinese ci prova ma senza grosse occasioni all’attivo, la Juventus fa un grande giro palla in questa ripresa, ma le difese mostrano qualche affanno e arriva qualche fallo di troppo che costa il giallo a Ogbonna e a Heurtaux. Guidolin getta nella mischia Muriel per Yebda e tenta il tutto per tutto, ma oggi la davanti non pare riuscire a pungere…

Siamo arrivati all’intervallo allo stadio Friuli: Udinese 0 Juventus 2. I gol: al 16′ Giovinco, al 26′ Llorente. La capolista, oggi in maglia gialla, mostra subito di voler portarsi a casa la posta piena e parte molto forte sbloccando appena dopo il quarto d’ora cno un bel sinistro a giro di Giovinco, al secondo gol in campionato. Dieci minuti più tardi ancora la Formica Atomica chiama Scuffet alla parata, dall’angolo susseguente nasce una mischia che il portiere e i difensori non riescono a sbrogliare ispirando così il destro sotto misura di Llorente, che scrive 14 in Serie A. L’Udinese colpita nell’orgoglio prova a non mollare e prende in mano l’iniziativa, ma crea pochi pericoli a Buffon limitandosi a qualche conclusione dalla distanza (fuori misura) e un paio di palloni buttati dentro l’area che non spaventano il numero 1 ospite. La Juventus sembra in controllo e cerca, finora senza trovarlo, il terzo gol; dovrà tuttavia stare attenta alla reazione veemente dei padroni di casa, che naturalmente non ci staranno a perdere in questo modo e apriranno la ripresa provando a segnare subito per poi giocarsi con l’inerazia a favore i tempo rimanente. 



Al 26′ minuto di gioco Udinese 0 Juventus 2. Il raddoppio bianconero è stato messo a segno da Fernando Llorente, che risolve una situazione in mischia sugli sviluppi di un calcio d’angolo e realizza con un tocco di punta col piede destro, da distanza ravvicinata. Gol numero 14 in campionato per il navarro. 

Al 16′ minuto di gioco Udinese 0 Juventus 1. Rete realizzata da Sebastian Giovinco che riceve palla appena dentro l’area, si gira elundendo la marcatura di Domizzi e batte Scuffet con un bellissimo sinistro sul secondo palo. Gol numero 2 per lo’attaccante juventino in questo campionato.

Le formazioni ufficiali della partita Udinese Juventus, a breve in diretta allo stadio Friuli di Udine. Modulo 3-5-1-1 per i bianconeri padroni di casa con Basta sulla fascia destra, Yebda nel trio centrale e Gabrile Silva a sinistra. Confermato Bruno Fernandes a supporto di capitan Di Natale. La Juventus risponde con il modulo 3-5-2: Caceres e Ogbonna in difesa, Pogba a centrocampo e Giovinco in attacco. 22 Scuffet; 75 Heurtaux, 5 Danilo, 11 Domizzi; 8 Basta, 20 Yebda, 3 Allan, 37 Pereyra, 34 G.Silva; 32 B.Fernandes, 10 Di Natale In panchina: 1 Brkic, 99 Benussi, 4 Naldo, 6 Bubnijc, 27 Widmer, 18 Jadson, 66 Pinzi, 14 Mlinar, 94 Zielinski, 70 Maicosuel, 17 N.Lopez, 9 Muriel Allenatore: Francesco Guidolin 1 Buffon; 4 M.Caceres, 5 Ogbonna, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 6 Pogba, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 22 Asamoah; 14 Llorente, 12 Giovinco In panchina: 30 Storari, 34 Rubinho, 19 Bonucci, 13 Peluso, 20 Padoin, 33 Isla, 23 Vidal, 9 Vucinic, 27 Quagliarella, 10 Tevez, 18 Osvaldo Allenatore: Antonio Conte Arbitro: Nicola Rizzoli 

Udinese-Juventus: una partita allo specchio tra due allenatori molto preparati. La chiave tattica è questa: entrambe le squadre sono in campo con difesa a tre, centrocampo a cinque e due uomini offensivi. Guidolin è stato uno dei primi a praticare questo modulo in Italia, per Conte è diventato un’arma dopo alcuni esperimenti con difesa a 4 e l’abbandono del suo 4-2-4. Detto che naturalmente in questo modo ci saranno tanti scontri individuali che i giocatori in campo dovranno vincere per alzare il baricentro (in particolare sulle fasce, dove Lichtsteiner e l’ex Asamoah possono impedire a Basta e Gabriel Silva di alzarsi troppo), la differenza nei due schieramenti sta nell’attacco: per la Juventus ci sono due attaccanti che giocano in linea, mentre nell’Udinese Bruno Fernandes agirà alle spalle di Di Natale, con compiti anche difensivi. Sarà infatti lui il primo ad andare a mettere pressione a Pirlo: se la mossa può funzionare, dall’altra parte l’Udinese rischia di avere un uomo “sacrificato”. 

La 33^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014 si chiude questa sera: i pronostici Snai per Udinese-Juventus ci dicono che i campioni d’Italia, che hanno 36 punti in più in classifica, sono decisamente favoriti (1,55) rispetto ai friulani (6,50) che pure giocano in casa e non hanno niente da perdere, potendo quindi impostare una partita mentalmente libera dalle pressioni di dover fare risultato a ogni costo. Il pareggio (3,75) sarebbe comunque utile per la Juventus che però perderebbe due punti dalla Roma e avrebbe ancora più pressione addosso; tutto sommato però avevamo detto come la squadra di Antonio Conte potesse permettersi di pareggiare una partita e perderne un’altra. Lo scorso anno finì 4-1 per la Juventus: un risultato che, si verificasse oggi, vi farebbe guadagnare 28 volte la posta in palio. All’andata invece 1-0 interno firmato Llorente nei minuti di recupero: dovesse replicare, la Juventus vi porterebbe in tasca 60 euro in caso ne aveste giocati 10. Attenzione però: come abbiamo detto i friulani negli anni passati hanno saputo bloccare i campioni d’Italia. Se due anni fa fu un intenso 0-0 (possibilità da 10), ancor prima i friulani vinsero con un 3-0 che non lasciò discussioni in merito: in questo caso la vincita sarebbe di 125 volte la giocata. Niente male, no? 

Per presentare Udinese-Juventus, posticipo che chiude la 33^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014, ilSussidiario.net ha contattato in esclusiva Rino Marchesi, che ha allenato entrambe le squadre (clicca qui per l’intervista completa). Per lui la capolista punta spedita verso la doppietta scudetto-Europa League, ma prima c’è questa sfida contro l’Udinese che ha giocatori come Luis Muriel e soprattutto Antonio Di Natale che sono in grado di risolvere quando stanno bene. Ad ogni modo “la Juventus resta superiore”, ma occhio a qualche possibile alchimia tattica da parte di Francesco Guidolin, allenatore super capace in grado di inventarsi soluzioni interessanti e potenzialmente decisive. 

Alle ore 20,45 si questa sera la 33^ giornata del campionato di Serie A si conclude con Udinese-Juventus, diretta dall’arbitro Rizzoli. Ormai è diventato un classico l’appuntamento (spesso e volentieri doppio) del lunedi, e anche in questo caso c’è la spiegazione: il fatto cioè che i campioni d’Italia hanno giocato giovedi in Europa League e dunque, come sempre accaduto, si cerca di darle il modo di organizzare un’altra partita (peraltro con trasferta) senza che i tempi per i trasferimenti siano troppo ristretti. La situazione di classifica ci dice che la Juventus guida il campionato con 84 punti e un vantaggio di 8 lunghezze sulla seconda; e che l’Udinese ha 38 punti, è quattordicesima e ha 13 punti sulla terzultima. Dunque, di fatto per i friulani la gara ha soprattutto una valenza a livello di prestigio: la salvezza è raggiunta, l’Europa League (12 punti di ritardo e tante squadre davanti) un traguardo non più raggiungibile. Questo però non impedirà ai ragazzi di Francesco Guidolin di mettere in campo tutto il loro potenziale fatto soprattutto di orgoglio, perchè battere la capolista in una stagione difficile sarebbe un po’ come addolcire la pillola. La Juventus invece vuole chiudere al più presto il discorso scudetto: c’è una semifinale europea da giocare e si vuole evitare di arrivarci con le preoccupazioni di campionato ancora aperte. Nella storia di questa partita si contano 39 precedenti a Udine: appena 5 le vittorie interne, con 11 pareggi e ben 23 vittorie della Juventus. Che ha preso i tre punti l’ultima volta che è passata di qui: doppietta di Giovinco, reti di Vidal e Vucinic, per l’Udinese che si vide espellere Brkic dopo pochi minuti segnò Andrea Lazzari. L’anno precedente, quello del primo scudetto di Antonio Conte, era finita 0-0: era la prima di ritorno, ma si era giocata prima dell’andata perchè lo sciopero aveva fatto saltare il primo turno. Ancora nella stagione precedente era stata l’Udinese a imporsi con un netto 3-0: reti di Sanchez, Pepe e Di Natale. E’ Alessandro Del Piero il calciatore che ha segnato di più in questa sfida: sono 4 i suoi gol, mentre Fabio Quagliarella ha segnato con entrambe le maglie. A proposito: nella Juventus ci sono tanti ex dell’Udinese.  A parte l’attaccante stabiese ci sono anche Simone Pepe, fermo ai box da praticamente due anni ma decisivo nella conquista del primo scudetto di Antonio Conte; e Kwadwo Asamoah e Mauricio Isla, arrivati a braccetto nell’estate 2012. Subito titolare il ghanese, infortunato per un po’ il cileno che poi ha trovato poco spazio ma quest’anno, godendo della fiducia del suo allenatore, ha visto di più il campo e si è reso utile soprattutto in Europa. Nel passato ci sono stati anche Michele Pazienza e Marco Motta (ancora di proprietà della Juventus) e soprattutto Vincenzo Iaquinta, che ha giocato tre stagioni da protagonista con la Juventus dopo essere stato marcatore molto prolifico a Udine. Finito fuori rosa con Conte che non lo vedeva, ha infine lasciato Torino. Nel passato vanno senz’altro ricordati Franco Causio, tre anni con la maglia dell’Udinese dopo aver vinto tutto nelle 11 stagioni passate con la Juventus; e Dino Zoff, friulano e cresciuto a Udine dove ha anche giocato per due stagioni, tra i 19 e i 21 anni. L’Udinese, di questi tempi, un anno fa aveva appena iniziato una grande rimonta che, coronata da otto vittorie consecutive per chiudere il campionato, l’avrebbe portata a qualificarsi in Europa League, potendo giocare le coppe per il terzo anno di fila. Stavolta il grande ritorno non c’è stato: i problemi strutturali della squadra hanno fatto sì che i friulani tenessero sempre un profilo basso, riuscendo di tanto in tanto a piazzare qualche vittoria di prestigio ma in generale giocando un campionato piuttosto anonimo, addirittura rischiando di farsi coinvolgere nella lotta per non retrocedere. E’ stata una stagione strana: Guidolin messo in discussione forse per la prima volta, Di Natale che ha annunciato il proprio ritiro a fine anno (ma forse cambierà idea), in generale un clima di tensione in un ambiente che negli ultimi anni era stato abituato molto bene e che quindi a volte non ha accettato il calo di una squadra in realtà molto giovane, che ha dovuto lottare per trovare una sua identità. Nelle ultime cinque giornate sono comunque arrivati 7 punti che hanno allontanato il pericolo retrocessione e consegnano all’Udinese un finale di stagione tranquillo, nel quale si cercherà di migliorare il più possibile la classifica e aiutare capitan Di Natale a fare passi avanti come gol realizzati in Serie A. In casa il bilancio parla di 8 vittorie,2 pareggi e 5 sconfitte; 18 gol realizzati, 15 subiti. La Juventus in settimana si è qualificata per la semifinale di Europa League: la prossima avversaria è il Benfica, la più dura che potesse uscire dal lotto ma anche una sfida suggestiva per la capolista, che a questo punto vuole arrivare con tutte le sue forze alla finale casalinga. Innanzitutto però bisogna chiudere i conti con il terzo scudetto consecutivo, perchè resta quello l’obiettivo dichiarato della società: i punti di vantaggio sulla Roma sono 8 e Antonio Conte vuole arrivare allo scontro diretto della penultima giornata avendo già il tricolore aritmeticamente in mano, evitando di trasformare quella partita in una lunga tensione emotiva con i giallorossi che avrebbero l’inerzia dalla loro parte. Per lo scudetto servono 10 punti: non tantissimi in assoluto e il destino è assolutamente nelle mani della Juventus. Intanto la squadra ha già pareggiato i punti ottenuti nel 2011-2012 (84) ed è a -3 dalla quota con cui ha chiuso la scorsa stagione. Sarà una partita bella e intensa: all’andata l’Udinese aveva fatto soffrire la Juventus che giocava davanti alle curve dello Stadium piene di bambini, poi nei minuti di recupero un colpo di testa di Llorente aveva risolto le ostilità e regalato tre punti pesanti alla capolista. Memori anche di quel ricordo i friulani vorranno ora restituire la pariglia, vincere una partita comunque importante e migliorare la loro situazione. Non resta allora che dare la parola al campo, mettersi comodi e stare a vedere quello che succederà: la diretta di Udinese-Juventus sta per cominciare…

Il tabellino

Marcatori: 16’Giovinco, 26’Llorente

Udinese (3-5-1-1): Scuffet; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Basta, Yebda (70’Muriel), Allan, Pereyra, G.Silva; B.Fernandes; Di Natale (78’N.Lopez) (Brkic, Kelava, Naldo, Bubnjic, Widmer, Jadson, Pinzi, Maicosuel, Zielinski). All.Guidolin.

Juventus (3-5-2): Buffon; M.Caceres, Ogbonna, Chiellini; Lichtsteiner (75’Isla), Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Giovinco (82’Vucinic), Llorente (85’Osvaldo) (Storari, Rubinho, Bonucci, Peluso, Padoin, Vidal, Quagliarella, Tevez). All.Conte.

Arbitro: Nicola Rizzoli

Ammoniti: 54’Ogbonna (J), 60’Heurtaux (U), 75’Lichtsteiner (U)