Barcellona e Real Madrid si affrontano ancora nella finale di Coppa del Re che ha già visto queste due corazzate trovarsi di fronte due volte in questa stagione; in entrambe le sfide di Liga la vittoria andò ai blaugrana. Per quanto riguarda la Coppa del Re, i precedenti dicono tre vittorie a testa con l’ultima andata alle Merengues nel 2011. La tensione è alle stelle perchè El Clasico è la partita che ognuna delle due fazioni sogna di vincere.
Il Barcellona viene presto messo sotto da un più fresco Real Madrid capace di creare due grandi palle gol con Bale i cui tentativi finiscono sul fondo di un soffio. All’11’ un pallone perso da Dani Alves consente alle Merengues di ripartire in contropiede: tre tocchi e gli uomini di Ancelotti mandano Di Maria a tu per tu con Pinto. La conclusione dell’argentino (in sospetta posizione di fuorigioco) non appare irresistibile ma piega comunque i guantoni di Pinto. I blaugrana non riescono a reagire e non possono bastare un paio di cross invitanti di Jordi Alba e Fabregas per riaggiustare una partita disputata con lo spirito sbagliato. Il possesso palla c’è ma non si può parlarare di Tiqui-Taqa perchè i passaggi sono lenti e prevedibili. Nessuno si inserisce e le giocate di Iniesta restano fini a sè stesse. Messi non si fa quasi mai vedere e quando al 41′ ha sul piede il pallone del potenziale pareggio lo calcia malamente fuori da posizione invitante.
Nella ripresa il copione non cambia e il solito Bale in contropiede fa vedere le sreghe ai blaugrana. Se ne va il gallese servito da Carvajal, salta di netto Busquets e lascia partire una puntata che non inquadra lo specchio della porta di un soffio. Poco dopo è sempre lo stesso ex Tottenham ad avere una grande chance con una girata dal limite alta di pochissimo. Il Barcellona improvvisamente cresce e i suoi palleggiatori escono dall’ombra; i giocatori di Martino non riescono a creare però occasioni degne di nota. Anzi è il Real che in contropiede fallisce per un paio di volte la chance del raddoppio con Bale, sassata respinta da Pinto, e prima con Benzema, tiro salvato dallo stesso Pinto in corner. Proprio da calcio d’angolo i catalani trovano il pareggio con Bartra al 67′. Lo stesso difensore si era già fatto vedere scaldando i guantoni a Casilals con un tiro dalla distanza. Dicevamo del pareggio: in mischia Pepe si perde Bartra salito dalle retrovie che di testa trafigge per la prima volta in questa Coppa del Re Casillas e rimette tutto in parità. Il finale è un thriller pazzesco perchè all’80’ il Real trova il palo sulla sua strada: fa tutto bene Modric che salta Busquets e calcia a colpo sicuro trovando il legno sulla sua strada. Quando i supplmentari sembravano ormai imminenti arriva il gol di Bale: “Mr 100 milioni di euro” riceve palla a centrocampo e se ne va in un’azione stile rugby. Bartra prova a contrastarlo facendo fallo sulla corsia mancina ma il giocatore del Real è incontenibile e, dopo esser entrato in area, è freddo a battere Pinto per la gioia di Ancelotti. L’occasione più grande capita però a Neymar che a due minuti dal termine del match potrebbe pareggiare i conti ma spreca incredibilmente. Xavi attiva il radar e serve rasoterra il brasiliano che a tu per tu con Casillas coglie il legno pieno. Dopo 3′ di recupero i Blancos possono festeggiare la vittoria del trofeo. È invece notte fonda per il Barcellona sempre più ingarbugliato in una crisi mistica senza apparenti uscite.
Al minuto 85, al Mestalla, Barcellona 1 Real Madrid 2. Gareth Bale spaventoso: prende palla all’altezza della metacampo sulla fascia sinistra, aggira Batra come fosse un birillo ed entra in area di rigore dove batte Pinto con un tocco di punta che passa sotto le gambe del portiere. Manca poco ormai: il Real Madrid è vicino alla conquista della vittoria della Coppa del Re 2013-2014.
Al 68′ minuto di gioco Barcellona 1 Real Madrid 1: la rete del pareggio è del giocatore che non ti aspetti, Marc Bartra. Azione che nasce direttamente da calcio d’angolo: tutti dentro a saltare, Xavi pennella in area di rigore dove Bartra spunta e di testa infila all’incrocio dei pali alla sinistra di Casillas. Partita in perfetta parità: adesso si punta ai supplementari.
Riparte Barcellona-Real Madrid (0-1, gol di Di Maria), e Gareth Bale esce dagli spogliatoi per rientrare direttamente in partita come un fulmine: discesa sulla fascia destra e spunto tra due difensori passando in mezzo in uno spazio angusto, poi tiro con la punta del piede per cogliere di sorpresa Pinto e palla appena fuori. Dall’altra parte Messi subisce fallo da Pepe e guadagna una punizione vicina al limite dell’area: la sua conclusione è però fuori bersaglio.
E’ finito il primo tempo al Mestalla di Valencia: il risultato è Barcellona 0 Real Madrid 1. Il tema è chiaro: i blaugrana fanno possesso e premono, ma non hanno la scintilla giusta e non riescono a finalizzare. Così, i blancos ripartono veloci e fanno paura. Così è nato il gol di Angel Di Maria, con una ripartenza dalla sinistra che ha trovato l’argentino bravo a incrociare; e così Carlo Ancelotti ha chiesto di giocare ai suoi, a maggior ragione ora che il Barcellona si deve alzare e scoprire per pareggiare. Solita tensione in campo (ammoniti Pepe e Neymar), due ottime occasioni nel primo tempo, una per parte: contropiede letale del Real Madrid con Di Maria che fa il vuoto a sinistra e mette al centro per Isco che tira a botta sicura, ma Jordi Alba con una grande diagonale gli mura il tiro. Dall’altra parte Iniesta libera finalmente il destro appena dentro l’area di rigore, ma manda a lato. Neymar e Messi appaiono spenti: il Barcellona dovrà fare di più per mettere paura a questo Real Madrid.
Al 30′ minuto di gioco Barcellona 0 Real Madrid 1. I blaugrana tentano una reazione diretta dopo aver subito la rete di Di Maria, ma non riescono a impensierire la difesa del Real Madrid anche se hanno alzato il baricentro e adesso fanno decisamente più possesso palla (62%). Da segnalare l’immancabile battibecco: questa volta protagonisti Neymar e Pepe, entrambi ammoniti. I blaugrana puntano a pareggiare prima dell’intrvallo: potrebbe fare tutta la differenza del mondo riuscire a chiudere il primo tempo con la partita del tutto riaperta, mentre il Real Madrid sa bene che più passa il tempo e più alte sono le possibilità che la qualità dell’attacco avversario si abbassi.
All’11’ minuto di gioco Barcellona 0 Real Madrid 1, gol di Angel Di Maria. L’argentino capitalizza una veloce azione di contropiede, riceve il passaggio da sinistra e scarica in rete un bel diagonale. Quarto gol in questa edizione della Copa del Rey per Di Maria, l’undicesimo complessivo della sua stagione. Inizio in salita per i catalani.
Barcellona-Real Madrid sta per cominciare: la diretta della finale di Valencia va in scena tra pochi minuti, e Gerardo Martino e Carlo Ancelotti hanno comunicato la formazioni che scenderanno in campo per l’ultimo atto della Coppa del Re 2013-2014. Ricordiamo le assenze di Victor Valdes e Piqué nei blaugrana, di Arbeloa, Khedira e Cristiano Ronaldo nei blancos. 13 Pinto; 22 Dani Alves, 14 Mascherano, 15 Bartra, 18 Jordi Alba; 6 Xavi, 16 Sergio Busquets, 8 Iniesta; 10 Messi, 4 Fabregas, 11 Neymar. A disposizione: 25 Olazabal, 5 Puyol, 21 Adriano, 17 Song, 24 Sergi Roberto, 7 Pedro, 9 Sanchez. Allenatore: Gerardo Martino 1 Casillas; 15 Carvajal, 3 Pepe, 4 Sergio Ramos, 5 Fabio Coentrao; 19 Modric, 14 Xabi Alonso, 23 Isco; 22 Di Maria, 9 Benzema, 11 Bale. A disposizione: 25 Diego Lopez, 2 Varane, 16 Casemiro, 18 Nacho, 21 Morata, 24 Illarramendi, 39 Willian Josè. Allenatore: Carlo Ancelotti
I pronostici della supersfida Barcellona-Real Madrid, valida per la finale della Copa del Rey 2013-2014 e a breve in diretta allo stadio Mestalla di Valencia. La SNAI quota la vittoria del Barcellona nei 90 minuti a 2,35, il pareggio (è gara secca, si potrebbe andare ai supplementari) a 3,70 e la vittoria del Real Madrid al 90′ a 2,70. Under 2,5 quotato a 2,50, Over a 1,47, Gol a 1,38 e NoGol a 2,80. Combinazioni risultato parziale/finale: il successo del Barcellona in entrambe le frazioni di gioco (combinazione 1-1) è quotato a 3,75, quello dopo pareggio all’intervallo (X-1) a 5,25 e quello in rimonta nella ripresa (2-1). Il pareggio del Real Madrid dopo vantaggio Barça all’intervallo (combinazione 1-X) è quotato 14,00, quello in entrambi i tempi di gioco (X-X) a 5,75 e quello blaugrana dopo vantaggio Real al 45′ (2-X) a 14,00. La vittoria del Real Madrid in rimonta nella ripresa (combinazione 1-2) è quotata a 20,00, quella dopo pari all’intervallo (X-2) a 6,00 mentre quella in entrambe le frazioni (2-2) a 4,75. Somma gol finale: lo 0 è quotato a 18,00, l’1 a 5,60 e il 2 a 4,00; 3 a 3,70, 4 a 4,60 e superiori a 3,60. Risultato esatto, prima quelli possibili pro Barcellona: 1-0 quotato a 10,00, 2-0 a 15,00, 2-1 a 8,50, 3-0 a 25,00, 3-1 a 16,00, 3-2 a 20,00, 4-0 a 50,00, 4-1 a 35,00, 4-2 a 40,00 e 2.4 a 80,00. Possibili pareggi: 0-0 quotato a 18,00, 1-1 a 6,50, 2-2 a 10,00, 3-3 a 30,00, 4-4 a 80,00. Possibili risultati pro Real Madrid: 0-1 quotato a 10,00, 0-2 a 16,00, 1-2 a 9,00, 0-3 a 30,00, 1-3 e 2-3 a 20,00, 0-4 a 75,00, 1-4 a 40,00, 2-4 a 50,00, 3-4 a 80,00.
Il Clasico è sempre il Clasico. Barcellona-Real Madrid sfugge a ogni analisi tattica diretta, sia essa valida per il campionato, per la Champions League o per la finale di Coppa del Re, come accade questa sera. Tuttavia le due squadre hanno un’impronta ben definita, e il loro modo di giocare è estremamente diverso; dunque qualcosa che ci possiamo aspettare c’è. I blaugrana non hanno abbandonato del tutto il tiki taka; certo con Gerardo Martino è diminuito e si vedono molti più cambi di campo a sventaglio o verticalizzazioni semi-immediate, ma il concetto di possesso palla a oltranza e controllo della gara rimane. E allora, anche questa sera a Valencia il Barcellona si muoverà così, soprattutto perchè arriva dalla bruciante sconfitta di Granada, vuole lasciare il segno e dimostrare di essersi rialzato e deve perciò essere autoritario fin da subito. Per contro il Real Madrid giocherà sulle ripartenze: non c’è Cristiano Ronaldo e può fare tanta differenza, ma anche con Bale e Di Maria si possono impostare contropiede veloci ed efficaci. Entrambe vogliono allargare il campo: il Barcellona per sfruttarne tutta l’ampiezza e permettere a Iniesta e Xavi di buttarsi centralmente e creare lo spazio per Messi, il Real Madrid per aprire corsie a Bale che partendo da destra può rientrare sul mancino, oppure dall’altra parte può arrivare al limite e tirare. Dunque attenzione agli esterni: lì si può decidere la partita, così come in mezzo dove i blancos hanno la tecnica e la qualità giuste per saltare il pressing del Barcellona.
Alle ore 21,30 lo stadio Mestalla di Valencia ospita la finale di Copa del Rey 2013-2014: Barcellona-Real Madrid diretta dall’arbitro Mateu Lahoz. Uno spettacolo nello spettacolo: è la terza edizione stagionale del Clasico, una partita capace di infiammare tifosi e appassionati di calcio anche qualora si tratti di un’amichevole. La Copa del Rey nasce nel 1903 con il nome di Copa de Espana: tra il 1938 e il 1976 (dopo un’interruzione di due anni a causa della guerra civile) adotta invece la dicitura di Copa del Generalisimo, in onore di Francisco Franco. Poi, Copa del Rey. La formula prevede la partecipazione di 42 squadre: le 20 della Liga (Primera Division) e le 22 della Segunda Division. Eliminazione diretta fino ai sedicesimi, quando entrano in gioco le squadre della Liga: da lì andata e ritorno, a parte la finale che si gioca su campo neutro in gara secca. L’albo d’oro dice che ci sono tre squadre che dominano: il Barcellona si è aggiudicato 26 edizioni in 36 finali, l’Athletic Bilbao 23 in 35 e il Real Madrid 18 in 38, stabilendo un record per numero di finali perse. Per quanto riguarda le due finaliste, le Merengues hanno trionfato nel 2011 spezzando un digiuno lungo 18 anni, mentre il Barcellona ha vinto due volte nelle ultime cinque edizioni. A proposito: tra queste due squadre la prima finale risale al 1936, sempre a Valencia, quando a imporsi fu il Real per 2-1. Nonostante la rivalità e il dominio che le due squadre hanno inscenato in Spagna, gli episodi tra le due non sono troppi: bisogna aspettare il 1968 per trovare il Barcellona capace di vincere al Santiago Bernabeu per 1-0 (con autorete di Zunzunegui), nel 1974 vittoria invece netta dei blancos (4-0 con i gol di Santillana, Rubinan, Aguilar e Pirri) al Vicente Calderon, quindi il 2-1 di Saragozza nel 1983 a favore dei blaugrana (Munoz e Marcos al 90′, pareggio temporaneo di Santillana per le merengues), quindi nel 1990 la vittoria ancora del Barcellona per 2-0 a Valencia (Amor e Julio Salinas). L’ultimo episodio è datato 2011: al Mestalla il Real Madrid di José Mourinho riuscì finalmente ad aver ragione del Barcellona di Pep Guardiola grazie a un gol di Cristiano Ronaldo nei tempi supplementari. Dunque, i precedenti nella finale di Copa del Rey sono in perfetta parità: tre vittorie a testa. In stagione invece ha vinto due volte la squadra catalana: nell’andata di campionato 2-1 con i gol di Neymar e Sanchez (Jesé Rodriguez per il Real), al ritorno spettacolare 4-3 con tripletta di Messi (due su rigore) e sigillo di Iniesta, gol madrileni di Benzema (doppietta) e Cristiano Ronaldo su calcio di rigore. Non sarà solo la sfida tra la Pulce e il portoghese: sarà molto di più, una rivalità che affonda le sue radici nella storia e simboleggia il potere centrale spagnolo contro le forze indipendendiste (detto in maniera molto riassuntiva), un’acredine che si è sublimata sul campo essendo le due società capaci di costruire squadroni che, salvo qualche brevissima pausa nel corso degli anni, sono riuscite a rimanere sempre ai vertici del calcio spagnolo. Non sono pochi nemmeno i doppi ex: tra i più recenti Luis Figo (i tifosi blaugrana non gli hanno mai perdonato il trasferimento nella capitale, dopo aver giurato amore eterno alla Catalogna), Ronaldo, Michael Laudrup e Luis Enrique. Più in là ci sono stati il grande portiere Ricardo Zamora e Bernd Schuster, ma anche Josè Mourinho che a Barcellona fu assistente di Bobby Robson e poi dei blaugrana ha fatto un nemico giurato nel suo triennio da allenatore al Bernabeu. La Coppa del Re è stato l’ultimo trofeo vinto da Pep Guardiola prima di lasciare Barcellona: 3-0 all’Athletic Bilbao nel 2012. I blaugrana da allora sono andati alla ricerca dell’allenatore giusto per ripartire, ma sembra evidente che siamo arrivati a fine ciclo: con Tito Vilanova era stata vinta la Liga ma il Bayern Monaco aveva rifilato sette reti in due partite nella semifinale di Champions League. Quest’anno ci si è fermati ai quarti, e in campionato la sensazione è che le speranze siano finite sabato sul campo del Granada, che ha vinto 1-0 a sorpresa e permesso il sorpasso del Real Madrid, rendendo peraltro vana una possibile vittoria casalinga contro l’Atletico all’ultima giornata, perchè appare difficile che i Colchoneros possano nuovamente rallentare. Stagione difficile e di addii: lascerà Puyol, lascerà Xavi, se ne andrà probabilmente Gerardo Martino dopo un solo anno. In più il blocco del calciomercato da parte della FIFA (ma è stato annunciato ricorso) complica i piani della dirigenza. La squadra non è più quella che incantava tutti con tiki taka, accelerazioni improvvise e dominio delle partite; è stanca e a volte senza idee, certo ha tantissima qualità ma è a una svolta nella sua storia. Si ripartirà da Messi e Neymar, e poi si vedrà. Il Real Madrid battendo l’Almeria per 4-0 ha approfittato della situazione e sorpassato: adesso ha un punto in più dei blaugrana, ma rispetto ai Colchoneros ne deve recuperare 3 che sono in realtà 4, visto lo svantaggio negli scontri diretti. Carlo Ancelotti punta però soprattutto alla Decima: manca dal 2002, per il quarto anno consecutivo le merengues sono in semifinale e questa volta non vogliono farsi sfuggire il grande obiettivo, anche se c’è di fronte il Bayern Monaco che già due anni fa aveva vinto ai rigori. Mancherà Cristiano Ronaldo, e questa è una tegola pesantissima per la squadra: si è visto che senza di lui si soffre soprattutto in personalità e carattere, anche se ha tantissimo talento e molte soluzioni alternative. Sarà naturalmente partita vera, come ci ha raccontato Paolo Condò (clicca qui per l’intervista esclusiva): magari questo è un obiettivo minore, ma potrebbe essere l’unico trofeo vinto da entrambe le squadre e allora non lo si vorrà perdere per strada. In più, la rivalità fa il resto. Negli ultimi anni le battaglie sono state epiche: dal 6-2 al Bernabeu con cui i blaugrana si assicurarono la Liga 2009 alla vittoria, piena di gol, della Supercoppa di Spagna del Real Madrid nel 2012. Dalla manita catalana del 2010 alla vittoria merengue al Camp Nou, utile per strappare la Liga dopo tre anni di dominio avversario; in mezzo, la semifinale di Champions League 2011 con il Barcellona che la spuntò nel doppio confronto. Siamo pronti ad assistere ad un un nuovo capitolo di questa saga infinita: non resta che dare la parola al campo e scoprire come finirà, la diretta di Barcellona-Real Madrid sta per cominciare…
Marcatori: 10′ Di Maria (R), 68′ Bartra (B), 85′ Bale (R)
Pinto; Dani Alves, Bartra (85′ Sanchez), Mascherano, Jordi Alba (46′ Adriano); Xavi, Sergio Busquets, Iniesta; Fábregas (60′ Pedro), Messi, Neymar. A disp: Oier, Puyol, Song, Sergi Roberto. All: Martino
Casillas; Carvajal, Pepe, Sergio Ramos, Fabio Coentrao; Modric, Xabi Alonso, Isco (87′ Casemiro); Bale, Benzema (89′ Varane), Di María (85′ Illarramendi). A disp: Diego Lopez, Nacho, Morata, Willian Josè. All: Ancelotti
Arbitro: Mateu Lahoz
Ammoniti: 2′ Isco (R), 16′ Neymar (B), 16′ Pepe (R), 52′ Mascherano (B), 87′ Xabi Alonso (R)