I Mondiali di pattinaggio di figura sono terminati e l’Italia ne esce assolutamente vincitrice: Anna Cappellini e Luca Lanotte hanno portato a casa un fantastico oro, Carolina Kostner ha vinto il terzo bronzo del 2014, concludendo un en plein sul podio che prosegue ormai dal 2010. E adesso? Adesso arriva il momento delle scelte, a stagione in archivio. Riassumiamo: Carolina aveva già annunciato il suo ritiro dopo le Olimpiadi di Sochi, poi ha deciso di continuare fino al Giappone, con il bronzo iridato al collo si è detta non sicurissima di smettere (ma il ritiro dovrebbe arrivare). Anna e Luca, rientrati in Italia, si sono interrogati davanti ai media circa le motivazioni utili per continuare (ma dovrebbero farlo). La domanda è d’obbligo: non ci sarà possibilità che arrivino fino ai Giochi del 2018? E se smettessero adesso: come ne uscirebbe il pattinaggio italiano, così florido in questo ultimo periodo? E come cambiano le gerarchie nel mondo, detto che Yuna Kim si è ritirata dopo Sochi e Mao Asada, pur incerta, dovrebbe appendere i pattini al chiodo? IlSussidiario.net ne ha parlato in esclusiva con Camilla Pistorello, ex campionessa italiana juniores e già in coppia con Luca Lanotte anni addietro.
Carolina Kostner dopo il bronzo a Saitama ha detto di non essere sicura del ritiro. Tu cosa ne pensi? Entrare nella sua testa è difficilissimo. Io penso che Carolina sia stanca: il ritiro è un pensiero che ha da tempo. Credo che voglia provare nuove strade, nuove soluzioni.
Dovesse farlo… Non le si potrebbe dire nulla. Ha vinto tantissimo e ha dato tanto a questo sport e al nostro movimento. Dovesse ritirarsi oggi, la scelta sarebbe del tutto condivisibile.
Non è che dopo questi tre bronzi, sotto sotto, sta pensando alla Corea? Sai, può essere. Ma il 2018 è lontano, e qualora ci arrivasse arriverebbe a competere con ragazze anche di 10 anni e passa più giovani di lei. Non lo so… ma ti ripeto, non ci sarebbe nulla da dire se smettesse qui.
A proposito: Yuna Kim ha già detto basta, Mao Asada ci pensa seriamente. Come cambia il pattinaggio con il ritiro di queste pattinatrici enormi? Credo sia inevitabile che si vada incontro a un cambio generazionale. Ovviamente non sarà facile trovare personaggi di questo livello, un po’ di tempo ci vorrà.
La Lipnitskaya sembra la più pronta, confermi? 



Sì, ma considera che fino a pochi mesi fa era praticamente una sconosciuta. Delle altre ti dico Gracie Gold: credo che in pochissimo tempo possa fare grandi risultati. 
E per quanto riguarda l’Italia? Penso sia difficilissimo che nel breve periodo emerga qualcuno pronto ad ambire alle medaglie. Ma ci sta: in questi ultimi anni abbiamo toccato il culmine, anche nella danza. Ci sono però Stefania Berton e Ondrej Hotarek: sono certa che ci daranno grandi soddisfazioni. Alle Olimpiadi ci arriveranno.
Cosa dire di Anna Cappellini e Luca Lanotte? Il loro è un oro meritatissimo e bellissimo. Sono contentissima. 
Anche loro non sono proprio certissimi di continuare… Le prossime Olimpiadi sono tra 4 anni, e 4 anni nella vita di un atleta non sono pochi. Anna e Luca però non sono ancora “vecchi”, se trovano l’obiettivo e le motivazioni giuste possono benissimo arrivarci. E poi…
Sì? Anna ha sempre avuto una grandissima determinazione e questo l’ha sempre spinta a centrare grandi risultati. Chissà che non possa servire ancora…
(Claudio Franceschini)

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