Dalla terra alla… terra. Terminato il torneo ATP Master 1000 di Montecarlo con la vittoria di Stanislas Wawrinka nel derby svizzero contro Roger Federer, si va a Barcellona, altra tappa di preparazione verso il Roland Garros. Il Trofeo Conde de Godò vale meno (è un 500), ma il protagonista è sempre lo stesso: Rafael Nadal, che ha trionfato in otto delle ultime nove edizioni, con la sola eccezione del 2010 quando vinse Fernando Verdasco. Fabio Fognini è presente nel tabellone, dopo il bye avuto al primo turno (è la terza testa di serie) se la vedrà con Santiago Giraldo; ma la grande attrazione è ovviamente il numero 1 al mondo. Che, per una volta, fa parlare di sè perchè perde. Dall’inizio dell’anno, Nadal non ha vinto nulla se non il torneo di Rio De Janeiro. Gli sono sfuggiti tutti i trofei importanti e, in particolare, quello di Montecarlo. Perchè eravamo sulla terra, e perchè aveva giocato nove finali consecutive vincendone otto. Così, in tanti hanno cominciato a chiedersi se Rafa non abbia ancora qualche problema alla schiena, la stessa schiena che gli impedì di combattere ad armi pari contro Wawrinka nella finale degli Australian Open, quando ha mancato l’appuntamento con il quattordicesimo Slam in carriera (sarebbe diventato il terzo giocatore nella storia a vincere ogni prova Major per almeno due volte). Lui non ha negato la versione dei fatti: “Sono il giocatore che ha perso più occasioni a causa degli infortuni, e quando accade senti un po’ di insicurezza” ha detto nella conferenza stampa di introduzione del torneo di Barcellona, dove farà il suo esordio domani. Però, ha anche detto che non intende piangersi addosso e che “nessuno vince sempre e nemmeno io, ho perso e continuerò a farlo ma non sono decaduto e non ho nulla da rimproverarmi. E poi, tutti i giocatori del circuito tranne uno vorrebbero essere nella mia condizione”. A chi si riferiva Rafa? Con tutta probabilità a Roger Federer che, avendo vinto 17 titoli dello Slam, non ha certo bisogno di ritrovarsi sul tetto del ranking ATP a differenza per esempio di un Wawrinka che rimane il maggior vincitore di questo inizio 2014 e che sta provando la scalata in classifica. A tal proposito, Nadal ha fatto sapere che “non credo ci sia stato un cambio ai vertici. Vero, Stan ha iniziato l’anno molto bene, ma i giocatori che sono stati in finale sono sempre gli stessi”. Come dire: il mio regno non è ancora finito. 



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