Incroci pericolosi. Non solo due delle squadre più forti dell’intera Champions League si trovano davanti in quella che invece di una semifinale potrebbe tranquillamente essere una finale anticipata ma al Bernabeu si gioca una sfida nella sfida. Cristiano Ronaldo contro Ribery, Ancelotti contro Guardiola. I due tecnici non si erano mai affrontati prima d’ora e c’è da dire che la tana delle Merengues porta bene al catalano: per lui mai una sconfitta in questo stadio.
In avvio giocano praticamente solo i tedeschi con un giro palla ottimo a cambiare il gioco da una parte all’altra del campo dove i vari Robben e Ribery dovrebbero esaltarsi nell’uno contro uno. Usiamo il condizionale perchè i due assi non riescono a concretizzare le trame bavaresi. Le poche occasioni nascono sempre dallo stesso schema: Kross o Lahm devono cercare l’inserimento degli esterni che dal fondo hanno il compito di apparecchiare per i tiratori posizionati al limite dell’area. Tattica che non paga visto che Pepe e Sergio Ramos innalzano un muro solido. In contropiede il Real Madrid fa malissimo e al primo affondo passa in vantaggio: Coentrao sulla sinistra mette in mezzo per il liberissimo Benzema che a porta vuota sigla l’1-0 con un tap-in facile facile. Le Merengues costruiscono altre due palle gol clamorose gettate al vento: prima ci pensa Ronaldo a mandare alto da posizione centrale un suggerimento di Benzema poi è il turno di Di Maria che quasi da zero metri riesce a spedire alle stelle un traversone al bacio di Isco.
Nella ripresa il Real ininizia a pressare gli avversari che non riescono a farsi pericolosi. A dire il vero i secondi 45′ di gioco regalano poche occasioni ad eccezione di un paio di tiri fulminei di Cristiano Ronaldo: in entrambi i casi bravo Neuer a non fari sorprendere. I bavaresi creano un reticolato di passaggi che serve a poco. Gli ospiti si fanno vivi nell’ultimo quarto d’ora quando con gli ingressi di Gotze e Muller resuscitano un reparto offensivo effervescente. È proprio Muller che fa venire i brividi con una girata terminata fuori di un niente. All’83’ dormita collettiva di Coentrao e Modric che danno il via libera a Robben che mette in mezzo per Gotze il quale colpisce a colpo sicuro: miracolo di Casillas che evita il pareggio. Non succede più niente fino ai minuti finali quando su una sponda di Mandzukic Muller viene ostacolato da Xabi Alonso da due passi dall’estremo difensore spagnolo: Webb fa proseguire e le immagini sembrano dare ragione al fischietto inglese. Dopo 4′ il Real ottiene la vittoria su un Bayern Monaco deludente. La sfida è ancora aperta perchè l’1-0 non da garanzie assolute in vista del ritorno all’Allianz Arena. (Federico Giuliani)



Al termine del primo tempo Real Madrid 1 Bayern Monaco 0. La squadra tedesca ha gestito la palla per quasi tre quarti della prima frazione ma ne ha cavato “solo” 9 calci d’angolo (a uno) e un salvataggio di Fabio Coentrao su Robben. Le Merengues hanno badato più al sodo e confermato la dura legge del gol. Cosa ci regalerà il secondo tempo? 



Siamo sempre 1-0 al Santiago Bernabeu, Real Madrid-Bayern Monaco è una partita nella quale le due squadre attaccano in maniera diretta e senza fronzoli. Dopo aver subito il gol i bavaresi non perdono tempo e si lanciano in avanti alla ricerca del pareggio già nel primo tempo: si va naturalmente da Arjen Robben, grande ex dell’incontro. L’olandese va con la sua solita azione: tocchi ripetuti con il sinistro, rientro sul piede preferito e botta diretta verso la porta. Ma Fabio Coentrao lo conosce: lo aspetta lì, e gli rimpalla la conclusione.

Risultato che cambia in Real Madrid-Bayern Monaco grazie al gol di Karim Benzema che manda diretta in estasi la tifoseria del Blancos, preoccupata proprio quando i bavaresi sembravano avere in mano la gara. Il Real Madrid passa in vantaggio grazie ad una azione di rimessa in cui Modric innesca una grande ripartenza sulla sinistra e mette in mezzo basso per Benzema che non si fa pregare e fa secco Neuer



Real Madrid-Bayern Monaco chiude i primi dieci minuti di gara in un clima infuocato. Diretta con grande polso dall’arbitro Webb, la partita tra Real Madrid e Beyern Monaco è di velocità ipersonica. Chi ha indissolubilmente legato Pep Guardiola al tiqui-taca dovrà aggiornare i propri archetipi perchè se pure il Bayern fa possesso e circolazione di palla corre a mille all’ora e il Real Madrid di Ancelotti riesce a capirci poco, anche se in difesa non corre grandissimi pericoli, deviando il fiume del gioco bavarese sulle corsie esterne dove riesce a farlo morire. Ma è quasi rugbistico il gioco del Bayern, perchè il Real Madrid non riesce a ripartire proprio mai

Carlo Ancelottyi e Pep Guardiola hanno comunicato le formazioni ufficiali di Real Madrid-Bayern Monaco, andata della seconda semifinale di Champions League. La diretta della partita del Santiago Bernabeu inizia tra pochi attimi: ecco allora le scelte dei due allenatori per la prima sfida. 1 Casillas; 15 Carvajal, 3 Pepe, 4 Sergio Ramos, 5 Fabio Coentrao; 19 Modric, 14 Xabi Alonso, 23 Isco; 22 Di Maria, 9 Benzema, 7 Cristiano Ronaldo. A disposizione: 25 Diego Lopez, 2 Varane, 12 Marcelo, 16 Casemiro, 24 Illarramendi, 11 Bale, 21 Morata. Allenatore: Carlo Ancelotti 1 Neuer; 13 Rafinha, 17 J. Boateng, 4 Dante, 27 Alaba; 39 Kroos, 21 Lahm, 31 Schweinsteiger; 10 Robben, 9 Mandzukic, 7 Ribéry. A disposizione: 32 Raeder, 25 Zingerle, 8 Javi Martinez, 19 Gotze, 23 Weiser, 25 T. Muller, 14 C. Pizarro. Allenatore: Pep Guardiola 

Real Madrid-Bayern Monaco è una sfida che anche se non darà stasera il brivido di una eliminazione diretta, non è certo priva del fascino di una grande classica (anche se Real Madrid-Bayern Monaco, grande classica non è). Se nella semifinale di ieri abbiamo assistito a due modi di intendere il calcio molto simili e votati alla grande organizzazione tattica votata a non far giocare l’avversario, in Real Madrid-Bayern Monaco gli stili sono direttamente opposti. Nella semifinale di andata del Bernabeu la chiave tattica sarà chiara, al di là del fattore campo: le merengues di Carlo Ancelotti giocano in velocità, pochi tocchi e in porta, verticalizzazioni continue che non derivano dal possesso palla a oltranza ma bensì dal recupero della sfera per poi innescare gli esterni che partono a cento all’ora per fare male alla difesa avversaria (un esempio? Il gol di Di Maria nella finale di Coppa del Re). Spesso e volentieri ci sono anche acuti individuali di Bale e Cristiano Ronaldo, con Benzema che rimane dentro l’area per finalizzare. Nel Bayern Monaco invece Pep Guardiola ha portato alcuni dei dettami del Barcellona: la sua filosofia secondo cui gli avversari non possono segnare se non hanno il pallone è rimasta intatta, dunque possesso e circolazione cercando di allargare a dismisura il campo. Poi, i solisti: Robben e Ribéry hanno licenza di trattare il pallone dalla riga laterale e accentrarsi. Il francese cerca maggiormente lo scambio per trovare il fondo e rimettere in mezzo, l’olandese rientra sul sinistro per calciare. Lo sanno tutti, ma in pochi lo fermano. Guardiola dovrà essere bravo a non lasciare troppo spazio dietro la linea difensiva: qualora il Real Madrid recuperasse il pallone andrebbe a nozze. 

Al Santiago Bernabeu sarà grande spettacolo con Real Madrid-Bayern Monaco, che ci riporta direttamente a quel 2011-2012 quando, sempre in semifinale, i bavaresi si erano qualificati ai calci di rigore dopo mille emozioni. Questa sera i pronostici Snai ufficiali sembrano lasciare intendere che ci sia grande equilibrio in campo: il pareggio (3,40) favorisce i tedeschi che però dovrebbero riuscire a segnare almeno un gol, mentre la vittoria del Real Madrid è quotata 2,45 e quella del Bayern 2,80. Il fattore Bernabeu non si può cancellare, nemmeno se si è di fronte ai campioni d’Europa in carica; tuttavia a differenza della semifinale di ieri siamo di fronte a due squadre che giocano a viso aperto pur con filosofie diverse, con il gol nel sangue: Over 1,60 e Under a 2,20 mentre Goal a 1,45 e NoGoal a 2,55. Sul parziale/finale possiamo notare come le quote non siano altissime; come sempre quella più redditizia (22) riguarda la possibilità che il Bayern Monaco ribalti un eventuale svantaggio nel primo tempo per poi vincere la partita. Il risultato esatto non può non tenere in conto il fatto che due anni fa entrambe le partite erano finite 2-1: dunque, se questa sera le merengues dovessero imporsi con questo punteggio, vi farebbero vincere 8,50 volte la posta in palio 

Per presentare la diretta di Real Madrid-Bayern Monaco ci siamo affidati al giornalista Alec Cordolcini (clicca qui per l’intervista completa). Secondo lui, la partita si concluderà con un pareggio; anche perchè entrambe le squadre sentiranno la pressione, le merengues perchè non è mai facile giocare al Santiago Bernabeu e i bavaresi perchè sono campioni d’Europa, sulla carta partono con i favori del pronostico e soprattutto hanno bisogno di segnare almeno un gol per tornare all’Allianz Arena a giocarsela ad armi pari. Anche lui ha sottolineato la differenza nello stile di gioco di Ancelotti e Guardiola, e si è soffermato sulla possibile assenza di Cristiano Ronaldo, pur se il Real Madrid ha tanti giocatori che possono fare la differenza 

Alle ore 20:45 di domani il Santiago Bernabeu ospita una grande partita: la diretta Real Madrid-Bayern Monaco, andata della semifinale di Champions League 2013-2014. Sono due delle squadre più vincenti di tutti i tempi: intanto hanno in bacheca 14 Coppe dei Campioni complessive (9 i blancos, 5 i bavaresi), hanno dominato in lungo e in largo in patria (32 campionati e 19 Coppe del Re, 24 Meisterschale e 16 Coppe di Germania) e segnato epoche ben precise nella storia grazie al loro dominio, basti pensare alle cinque Coppe dei Campioni consecutive che il Real Madrid ha vinto tra il 1956 e il 1960, o le tre portate a casa dal Bayern tra il 1974 e il 1976, con tanto di blocco di giocatori fornito alla nazionale che vinse Europeo (1972), Mondiale (1974) e tornò nella finale continentale nel 1976, pur perdendola. Più che due semplici squadre: due grandi organizzazioni, due polisportive tra le più floride e vincenti in Europa e nel mondo. Che nella storia hanno dato vita a tantissimi incroci: ci sono 20 partite giocate, ma curiosamente nessuna finale. Il bilancio in Spagna dice di 7 vittorie del Real Madrid, un pareggio e due vittorie del Bayern Monaco; per tre anni consecutivi, tra il 1999-2000 e il 2001-2002, si sono sempre incontrate e per due volte ha avuto la meglio la squadra iberica, che aveva passato il turno anche nel 2004 aprendo la maledizione degli ottavi di finale per le merengues, eliminate a questo turno per sei stagioni filate (anche nel 2007 per mano del Bayern). Quello che deve far tremare Carlo Ancelotti è il dato relativo alle semifinali tra queste due squadre: per cinque volte Real e Bayern si sono incrociate nel penultimo atto della Coppa dei Campioni (o Champions League) e in quattro occasioni hanno festeggiato i tedeschi, con la sola eccezione del 2000 quando poi i blancos vinsero la coppa (l’ottava della loro storia). Il precedente più recente è della stagione 2011-2012, per l’appunto una semifinale: la prima a Monaco, vittoria 2-1 dei padroni di casa (Ribery, Ozil e Mario Gomez), la seconda a Madrid con vittoria del Real (doppietta di Cristiano Ronaldo, Robben). Si andò ai calci di rigore: ebbe la meglio la squadra di Jupp Heynckes, che però perse la finale sempre con la lotteria dagli 11 metri. Proprio Heynckes è un doppio ex: è uno degli allenatori ad aver vinto la Champions League, da allenatore, con due squadre diverse, proprio con il Real Madrid (nel 1998) e il Bayern Monaco (nel 2013, quando ha vinto tutto). Ma c’è anche Arjen Robben, acquistato nel 2007 dalle merengues per più di 36 milioni di euro, dopo 13 gol in 65 partite si è trasferito in Baviera, dove è diventato il simbolo della rinascita bavarese e dei successi europei (ha già superato le 450 partite e i 150 gol). Il Real Madrid è ancora in corsa per vincere il Triplete. Il primo dei tre trofei, se vogliamo il meno importante, è già in bacheca: la Coppa del Re è stata vinta la scorsa settimana a Valencia, battendo il Barcellona in finale (reti di Di Maria e Bale). Per quanto riguarda la Liga, la 34^ giornata in casa del Valladolid sarà recuperata il prossimo 7 maggio: per il momento i blancos sono stati scavalcati dal Barcellona al secondo posto, ma con una vittoria tornerebbero a -3 dall’Atletico Madrid. Che deve giocare proprio al Camp Nou all’ultima giornata; tuttavia il Real deve sperare che non vinca una delle altre tre partite, perchè gli scontri diretti favoriscono i Colchoneros. In Champions League il cammino dei ragazzi di Ancelotti è stato agevole, ma nei quarti la squadra se l’è vista brutta: non solo ha perso la prima partita stagionale in Europa, ma dopo aver vinto 3-0 al Santiago Bernabeu ha perso 2-0 al Westfalenstadion contro il Borussia Dortmund, rischiando di subire almeno altri tre gol e di essere eliminato. Una delle spiegazioni è l’assenza di Cristiano Ronaldo, che ha problemi al flessore e anche questa sera potrebbe non essere della partita. Il tecnico emiliano ha fatto sapere che se non sarà al 100%, il portoghese non scenderà in campo. Il Bayern Monaco rispetto all’avversario odierno ha forse meno campioni nei singoli, ma un’organizzazione ben più spiccata: il grande lavoro di Jupp Heynckes, che ha lasciato la panchina avendo vinto tutto quello che poteva vincere e riportando la Champions League in Baviera dopo 12 anni, è stato ripreso da Pep Guardiola. Che ha cercato di portare il tiki taka e i concetti che avevano reso invincibile il Barcellona nella sua nuova realtà, ma è stato bravo a non voler cambiare tutto. Si gioca con il 4-1-4-1 e certi principi sono ancora tedeschi, come quello dell’impermeabilità della difesa e della solidità del gruppo. La Bundesliga vinta con sette turni di anticipo è stata solo un antipasto anche piuttosto scontato, così come la finale di Coppa di Germania (contro il Borussia Dortmund); anche qui però non sono tutte rose e fiori, se è vero che il Bayern Monaco ha leggermente mollato il colpo dopo aver vinto il campionato e ha perso due delle tre partite giocate successivamente (l’altra l’ha pareggiata), facendo un po’ aggrottare la fronte ai tifosi che hanno penato in semifinale di Champions League, quando il Manchester United è passato in vantaggio all’Allianz Arena (poi subito ripreso, ma poteva finire peggio). L’obiettivo ora è segnato: vincere la coppa europea per il secondo anno consecutivo, un’impresa che dal cambio di nome e dall’introduzione della fase a gironi non è mai riuscita a nessuno, e che in termini assoluti non arriva dal 1990, quando la doppietta la fece il Milan di Arrigo Sacchi. Insomma: siamo di fronte a una grande partita, di quelle che fanno stare costantemente in piedi per la troppa tensione e per il succedersi degli avvenimenti. Ci auguriamo che lo spettacolo sia pari a quelle che sono le previsioni, non resta quindi che dare la parola al campo, mettersi comodi e vedere come andrà a finire questa semifinale di andata di Champions League: la diretta di Real Madrid-Bayern Monaco sta per cominciare… 

Il tabellino

19’Benzema

Casillas; Carvajal, Pepe (72’Varane), Ramos, Coentrão; Modric, Xabi Alonso, Di María; Isco (81’Illarramendi), Benzema, Ronaldo (73’Bale). A disp.: Diego López, Marcelo, Casemiro, Morata. All.: Ancelotti.

Neuer; Rafinha (66’Javi Martinez), Dante, Boateng, Alaba; Lahm; Robben, Schweinsteiger (73’Muller), Kroos, Ribéry (72’Gotze); Mandzukić. A disp.: Raeder, Zingerle, Pizarro, Weiser. All.: Guardiola.

Howard Webb

56’Isco

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