Oggi è il giorno della Freccia Vallone, classica belga di ciclismo caratterizzata dal difficilissimo arrivo in vetta al Muro di Huy, salita breve ma molto dura che si trova nell’omonima località della Vallonia, la parte francofona del Belgio. Proprio un vallone è il principale favorito per il successo in questa corsa: stiamo parlando naturalmente di Philippe Gilbert, vincitore domenica dell’Amstel Gold Race, annunciato in una forma strepitosa, che potrebbe mettere un altro sigillo sulla corsa che ha già vinto nel 2011. I rivali però saranno tanti in questo secondo appuntamento del cosiddetto ‘Trittico delle Ardenne’, con la speranza che pure i corridori italiani, da Damiano Cunego a Vincenzo Nibali, possano essere finalmente protagonisti in una classica, come quest’anno finora non ci è ancora riuscito. Per presentare la Freccia Vallone 2014 abbiamo sentito il grande ex ciclista Andrea Tafi. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Come vede la Freccia Vallone 2014? Sarà una gara difficile come al solito, di grande valore tecnico come tutte le grandi classiche del Nord e di grande fascino.
Gilbert sarà il favorito principale? Direi di sì, per come sta correndo mi sembra il favorito principale, il corridore in grado di fare una gara migliore di tutti gli altri.
I suoi avversari quali potrebbero essere? Penso che Kwiatkowski e Valverde siano i corridori che abbiano maggiori possibilità di mettere in difficoltà Gilbert e conquistare il successo alla Freccia Vallone.
I corridori italiani cosa potranno fare? Mi auguro che ci sia una bella prova da parte loro, mi aspetto una buona gara in particolare da Ulissi e Cunego.
Sarà il muro di Huy il punto decisivo della corsa? Direi di sì, qui si decide la corsa.
Come si deve affrontarlo? E’ uno strappo che bisogna affrontare in testa, cercando di essere al comando per essere protagonisti fino in fondo.
Ci potrebbero essere altre difficoltà importanti? Le condizioni atmosferiche come al solito possono essere determinanti, come sono fondamentali l’approccio delle varie squadre e le motivazioni di ogni singolo ciclista.
Davide Rebellin, vincitore per tre volte di questa classica, a 43 anni correrà ancora la Freccia Vallone… Ho corso con Davide, complimenti a lui che a 43 anni ha ancora la forza per disputare questa classica con l’intenzione di fare una bella figura. Vuol dire che con lo spirito giusto si può affrontare il ciclismo a qualsiasi età.
Facciamo però un po’ troppa fatica nelle classiche…
E’ un momento difficile, anche se all’Amstel i nostri giovani non si sono comportati male. Sarà quindi importante che Federazione e sponsor investano per scoprire e valorizzare giovani talenti.
Il suo pronostico sulla Freccia Vallone? Come ho detto prima Gilbert sembra avere una marcia in più, credo che possa far bene anche se logicamente penserà anche alla Liegi-Bastogne-Liegi di domenica. Se però si trovasse in condizione di poter vincere non si tirerà certamente indietro! (Franco Vittadini)