La Roma batte il Milan 2-0 (reti di Pjanic e Gervinho) e sale a quota 85 punti, lasciando i rossoneri a 51. Roma-Milan è sempre una partita combattuta e accesa: lo insegna il passato visto che nella gara di andata il risultato fu un avvincente 2-2 con i rossoneri bravi a rimontare i giallorossi. Le maggiori pressioni sono, inutile girarci intorno, sui capitolini visto che se la squadra di Garcia vuol continuare a cullare l’utopia dello Scudetto deve non solo vincere sugli avversari odierni ma sperare che la Juventus non faccia punti nelle prossime sfide con club di medio-bassa classifica. Anche il Milan chiaramente sente l’importanza della gara ma non c’è aria di ultima spiaggia. Questa sera il primo tempo non regala grandi emozioni con le due squadre che giocano a viso aperto commettendo parecchi errori negli ultimi venti metri. Inizia meglio il Milan che mette apprensione ai giallorossi con un tiro di Bonera e due sgaloppate poi fermate di Kakà e Balotelli. I padroni di casa iniziano però a carburare e presto iniziano ad impensierire Abbiati. Suona la sveglia Dodò il cui tiro sorvola di poco la traversa quindi è il turno di Ljajic che entra in area dopo aver effettuato uno slalom degno di uno sciatore. Al momento del tiro, con ogni probabilità diretto verso la porta, salva tutto Rami in scivolata. Quando tutto sembrava ormai in archivio arriva la rete spettacolare di Pjanic: dormono i giocatori del Milan che si fanno saltare come birilli dalla perforazione centrale del centrocampista capitolino il quale arrivato di fronte ad Abbiati non sbaglia. La ripresa si apre su ritmi decisamente più alti rispetto ai primi 45′. Parte subito bene il Milan che per due volte sfiora il pareggio. Al 48′ Kakà guadagna il fondo sulla sinistra e serve Montolivo al limite dell’area: l’ex viola colpisce al volo ma la sfera esce di pochissimo con De Sanctis che non ci sarebbe arrivato. Passano tre minuti e il Diavolo si distende nuovamente ora con Taarabt: l’ex QPR viene però murato da Toloi al momento del tiro. L’occasione per il raddoppio capita però a Pjanic: punizione della Roma dalla destra con Totti che serve il bosniaco lasciato libero in piena area di rigore. Tiro al volo del bosniaco salvato miracolosamente da Abbiati nonostante una deviazione. Il gol è solo rimandato perchè al 64′ arriva il 2-0 firmato Gervinho. Azione stupenda dei capitolini che parte da lontano con Castan che serve Nainggolan il quale di tacco appoggia per Dodò. Il terzino lascia a Ljajic in campo aperto. L’ex Fiorentina passa la palla a Totti che non ci pensa due volte a tirare; Abbiati si salva con una bella parata ma la sfera rimane lì e Gervinho non ha problemi a ribattere a rete con un facile tap-in. Il Milan a questo punto prova a buttarsi in avanti ma Balotelli è effervesciente quindi al suo posto Seedorf inserisce Pazzini. Niente, le cose non cambiano e la Roma gioca l’ultima mezz’ora sul velluto non rischiando quasi niente ad eccezione di un tiro dal limite di Montolivo ben parato da De Sanctis. Il Milan frena la sua rincorsa verso l’Europa League mentre la squadra di Garcia sogna ancora lo sgambetto alla Juventus. (Federico Giuliani)



Roma-Milan cambia nuovamente il suo risultato grazie al gol di Gervinho che ribadisce in rete una gran botta di Totti a incrociare che Abbiati ha potuto solo murare ma non trattenere. L’ivoriano, che parte da posizione dubbia, è solissimo e ribadisce di piatto mandando la palla diretta in rete. Roma-Milan 2-0, e ora i giallorossi volano. Annotate il nome di Dodò, grandissima partita la sua e parte tutto ancora una volta da lui 



Roma-Milan riprende con i giallorossi ancora galvanizzati dal super-gol di Miralem Pjanic. Ma Abbiati è sempre molto presente e non è uno scerzo superarlo. E se la Roma attacca, il Milan con il passare dei minuti si è fatto aggressivo e con un contropiede sull’asse Kakà-Montolivo ha provocato una scarica di adrenalina tra i tifosi giallorossi. Ma la palla calciata da Montolivo si parde diretta sul fondo. Roma-Milan non cambia il risultato 

Roma-Milan, risultato parziale 1-0 E questo va per il tabellino. Ma come descrivere la cavalcata di Pjanic che spacca in due il milna palla al piede in verticale facendo secchi tre avversari con dribbling, finte e un tunnel finale a Rami per poi trafiggere Abbiati mandando la palla diretta in fondo al sacco? Non si può, si deve vedere. Olimpico in delirio, partita diretta sponda tevere. Roma-Milan 1-0 



Dopo i primi 15 minuti di marca rossonera, Roma-Milan sta vedendo crescere i padroni di casa. Totti è guardato a vista da tutti i centrocampisti rossoneri, ma la fonte di gioco giallorossa non passa solo dai piedi del suo capitano. Più grintoso il Milan, meno concentrata la Roma, rispettando proprio il diverso valore della gara per entrambe le squadre. Tuttavia la più ghiotta occasione nel primo tempo capita proprio sui piedi della Roma, con una bella girata al volo di Ljajic che termina in calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner bel tiro di Dodò che spedisce la palla diretta sopra la traversa del Milan. La Roma insiste e ancora con Ljajic sfiora il vantaggio. Dopo una serpentina il serbo scocca un gran tiro dal cuore dell’area di rigore e Rami compie un vero miracolo chiudendo in scivolata e mandando ancora la palla diretta sul fondo. Roma-Milan rimane una partita affascinante, e ora c’è da emozionarsi davvero 

E’ passato un quarto d’ora allo Stadio Olimpico, e il punteggio non cambia: Roma 0 Milan 0. Ma i rossoneri stanno giocando decisamente meglio: hanno già conquistato tre angoli, pur se non hanno ancora trovato il modo di far paura a De Sanctis. Stranamente imprecisi i giallorossi: se ne accorge anche Rudi Garcia che richiama i suoi giocatori, pera desso però senza riuscire a migliorare la situazione. Il Milan attacca prevalentemente a destra, da quella parte Dodò sembra particolarmente in sofferenza. 

Rudi Garcia e Clarence Seedorf hanno comunicato le formazioni ufficiali di Roma-Milan, partita valida per la 35^ giornata del campionato di Serie A. Diamo direttamente uno sguardo alle scelte dei due allenatori per questo anticipo di lusso che si gioca allo stadio Olimpico tra pochi minuti.  26 De Sanctis; 13 Maicon, 2 Toloi, 5 Leandro Castan, 3 Dodò; 44 Nainggolan, 16 De Rossi, 15 Pjanic; 27 Gervinho, 10 Totti, 8 Ljajic. A disposizione: 28 Skorupski, 1 Lobont, 35 Torosidis, 33 Jedvaj, 46 A. Romagnoli, 11 Taddei, 94 F. Ricci, 96 Mazzitelli, 20 Bastos, 24 Florenzi. Allenatore: Rudi Garcia. 32 Abbiati; 25 Bonera, 13 Rami, 5 Mexès, 21 Constant; 18 Montolivo, 4 Muntari; 10 Honda, 22 Kakà, 23 Taarabt; 45 Balotelli. A disposizione: 59 Gabriel, 1 Amelia, 2 De Sciglio, 81 Zaccardo, 17 C. Zapata, 26 Silvestre, 28 Emanuelson, 15 Essien, 16 Poli, 8 Saponara, 7 Robinho, 11 Pazzini. Allenatore: Clarence Seedorf 

Roma-Milan, la diretta inizia tra poco. La squadra di Rudi Garcia, se vuole continuare a cullare il sogno scudetto (a dirla tutta alquanto proibitivo visto che la Juventus è distante 8 lunghezze e in palio vi sono solo 12 punti totali) non può permettersi passi falsi nella sfida casalinga contro il Milan, bensì deve pensare solo e sempre a vincere.  Garcia schiera i suoi, ovviamente, con il 4-3-3, suo marchio di fabbrica; sarà come sempre decisivo il centrocampo e i giallorossi con Nainggolan, Pjanic De Rossi sono al loro meglio (non considerando l’infortunio Strootman fuori per tutta la stagione), e affrontano da favoriti la sfida con Montolivo e Muntari, i due mediani scelti da Clarence Seedorf a protezione delle difesa. Ma in casa Milan, che deve ben guardarsi dalle incursioni del tridente d’attacco formato da Totti, Gervinho e Ljajic, attenzione al talento di Taarabt e alla classe mai doma di Ricaro Kakà, oltre ovviamente alla presenza di Super Mario Balotelli. 

C’è un ospite d’eccezione questa sera allo stadio Olimpico, per assistere a Roma-Milan. Direttamente dal paddock di Formula 1 ecco Daniil Kvyat, pilota russo all’esordio nel circuito: corre per la Toro Rosso e nonostante la giovane età ha già dimostrato di saperci fare, conquistando 4 punti nelle prime 4 gare del Mondiale 2014. Parla bene anche la nostra lingua, ed evidentemente ha una passione per il calcio e i colori giallorossi: ecco la sua foto all’esterno dello stadio Olimpico (un ormai diffusissimo selfie, secondo la moda del momento, con un paio di amici), accompagnata da un FORZA ROMA! che non ha certo bisogno di essere commentato. 

Mentre si avvicina la diretta di Roma-Milan, grande anticipo della trentacinquesima giornata di serie A, noi ci avviciniamo alla partita dell’Olimpico con l’opinione del grande ex rossonero Alberigo Evani, che nell’intervista di presentazione concessa a IlSussidiario.net si è detto fiducioso nelle possibilità della squadra allenata da Clarence Seedorf di tornare a casa dalla Capitale almeno con un pareggio (clicca qui per leggere l’intervista di presentazione). Evani infatti ha sottolineato che la squadra rossonera sta crescendo anche dal punto di vista del gioco, e che potrà contrastare una Roma comunque fortissima. I punti di forza dei giallorossi di Rudi Garcia sono invece il centrocampo e le ripartenze, soprattutto con Gervinho. Andrà a finire davvero così? Lo scopriremo guardando cosa succederà in campo… 

All’Olimpico è attesa un’affluenza sui 50-60 spettatori per Roma-Milan. Il pronostico della partita vede certamente la Roma favorita, ma nel calcio non si sa mai. Ad ogni modo, vediamo direttamente i pronostici Snai ufficiali. Secondo i bookmakers, quindi, la vittoria dei padroni di casa è quotata a 1.80, mentre per un eventuale exploit dei rossoneri a pagherebbe ben 4.25 volte la posta giocata. Molto alta anche la quota della X: 3.60 in caso di parità.  La doppia chance dell’1X paga appena 1.18, l’X2 molto di più, a 1.95, mentre l’12 1.24. L’Under 2,5 viene quotato da Snai a 2.10, mentre per l’Over si scende a  1.65. Almeno un gol da parte di entrambe le squadre (Goal) è una ipotesi valutata da Snai a 1.65, mentre per il No Goal si sale fino a 2.10. 

Alle ore 20,45 di questa sera la 35^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014 si apre con un inusuale anticipo del venerdi: Roma-Milan diretta dall’arbitro di Terni, Paolo Tagliavento, si gioca oggi per non sovrapporsi alla cerimonia di canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, che si tiene domenica nella capitale e paralizzerà un’intera città. Entrambe le squadre hanno degli ottimi motivi per fare bene: i giallorossi hanno 82 punti in classifica e sono certi, con anche il beneficio dell’aritmetica, di aver centrato il secondo posto che significa tornare in Champions League senza passare dal playoff. Centrato il primo obiettivo della stagione, adesso c’è il secondo: provare a vincere lo scudetto, impresa difficile ma per la quale Rudi Garcia ha affermato di nutrire ancora speranze. Il Milan ha messo in atto una rimonta che, se pure non straordinaria come quella dello scorso anno, ha toccato le cinque vittorie consecutive e permesso così alla squadra di agganciare il sesto posto: 51 punti, adesso l’Europa League è una straordinaria realtà e prende sempre più piede l’ipotesi che il derby possa essere in tal senso decisivo, pur se solo unilateralmente visto che a conti fatti i nerazzurri dovrebbero avere ormai centrato l’obiettivo. All’andata era finita 2-2, e tra queste due squadre spesso e volentieri ci sono stati tanti gol. Come lo scorso anno, quando la Roma si era imposta per 4-2 segnando tre gol già nel primo tempo (Burdisso, Osvaldo, Lamela), arrotondando nella ripresa ancora con Lamela e poi rischiando di farsi riprendere quando nel finale Pazzini e Bojan avevano quantomeno ridotto lo svantaggio. Nel 2011-2012 invece a vincere 3-2 era stato il Milan, con le reti di Ibrahimovic (doppietta) e Nesta a rendere vane le marcature di Burdisso e Bojan, che aveva realizzato sempre nel finale – ma con l’altra maglia. Nella stagione precedente era stato 0-0 dolcissimo per i rossoneri: grazie a quel pareggio a reti bianche, nel quale peraltro la squadra di Massimiliano Allegri aveva meritato di più, la squadra meneghina si era laureata campione d’Italia. Abbiamo già detto di Bojan Krkic, uno dei tanti doppi ex: trovò poca fortuna in entrambe le piazze. Di certo quelli che si ricordano di più sono Carlo Ancelotti, otto stagioni all’Olimpico con vittoria dello scudetto, poi a San Siro per vincere tutto da giocatore e, in seguito, da allenatore, con tanto di doppia Champions League e Mondiale per Club; Aldo Maldera, e Agostino Di Bartolomei, autentica bandiera della Roma, capitano nato in città come poi sarebbe stato per Giuseppe Giannini e Francesco Totti. Passò anche dal Milan, dopo 11 stagioni in giallorosso: tre stagioni, ma senza vincere nulla, in un periodo nel quale i rossoneri cercavano di rialzarsi dopo anni bui (visse l’avvento di Silvio Berlusconi alla presidenza del club). Naturalmente non va dimenticato Fabio Capello, giocatore e allenatore del Milan (lui pure ha vinto tutto, sulla panchina rossonera), poi in quinquennio in giallorosso nel quale ha portato in dote lo scudetto del 2001. Otto vittorie consecutive per la Roma, che dallo scorso sabato ha raggiunto la certezza matematica di essere seconda; un risultato straordinario se si pensa alle due stagioni precedenti e ai tanti dubbi che accompagnavano squadra e società in estate. Rudi Garcia ha compiuto un lavoro eccellente dando gioco, personalità e consapevolezza al gruppo, che dopo la partenza sprint ha avuto il merito di non demoralizzarsi per aver perso la leadership del campionato ed è sempre rimasto a contatto con la Juventus. A quattro giornate dal termine della stagione lo scudetto resta possibile: dopo la sconfitta di Napoli i giallorossi non hanno più sbagliato un colpo, hanno trovato l’esplosione di Mattia Destro (13 gol, ma sarà ancora squalificato) e, pur concedendo qualcosa in più in difesa, hanno scatenato tutta la potenza dell’attacco, che ha una sola rete in meno rispetto a quello dei bianconeri. Garcia tiene alta la tensione: la Juventus gioca lunedi e, in caso di vittoria della Roma, potrebbe avere qualche tensione psicologica in più. Insomma: nella capitale sono abituati a non pronunciare la parola “scudetto” (ricordate il famoso “non succede ma se succede” del 2010?), l’allenatore francese ha spezzato anche questo rituale e parla apertamente di lotta aperta. Il Milan dal canto suo ha svoltato di recente: una stagione considerata fallimentare, con la Champions League definitivamente sfumata e l’esclusione dalla lotta tricolore già nel 2013, si sta lentamente trasformando in un’altra appassionante rimonta. Questa volta non per il terzo posto, ma per l’Europa League: al di là della convenienza di giocare una manifestazione logorante e che andrebbe comunque iniziata dal preliminare (significa preparazione diversa e spezzettata in luglio e agosto, e dover cominciare prima), c’è il prestigio di vedere comunque i rossoneri in Europa, e la soddisfazione per aver mostrato che se il gruppo è concentrato e gioca come sa i traguardi possono arrivare. Le cinque vittorie consecutive sono certo anche frutto del calendario: Chievo, Genoa, Catania e Livorno non sono certo avversarie cinque stelle, ma la serie è stata aperta dal 2-0 in casa della Fiorentina e se guardiamo i numeri troviamo 11 gol realizzati e solo uno subito (l’autorete di Abbiati a Marassi), e in più a inizio stagione e appna dopo l’arrivo di Clarence Seedorf la squadra aveva perso le sue certezze e perdeva punti un po’ ovunque. Così, tra voci di una possibile vendita del club e strategie di calciomercato ancora in divenire, il Milan cerca di navigare verso la sesta posizione; poi si vedrà. Assisteremo a una bella partita: arriva a fine stagione ma la tensione delle due squadre in campo è ancora alta per la possibilità di raggiungere altri obiettivi. Così Roma e Milan si daranno battaglia senza risparmiarsi, consapevoli anche del fatto che vincere una partita del genere farebbe tanto morale e sarebbe comunque un dato che arricchisce la stagione (pur non salvandola in termini assoluti). Non resta allora che mettersi comodi, dare la parola al campo e stare a vedere come finirà questa partita: la diretta di Roma-Milan, 35ì giornata del campionato di Serie A 2013-2014, sta per cominciare…

Marcatori: 43′ Pjanic, 65′ Gervinho

De Sanctis; Maicon (83′ Torosidis), Toloi, Castan, Dodò; Pjanic (86′ Taddei), De Rossi, Nainggolan; Ljajic, Totti (76′ Florenzi), Gervinho. A disp: Lobont, Skorupski, Jedvaj, A. Romagnoli, Bastos, Mazzitelli, F. Ricci, V. Berisha. All: Rudi Garcia

Abbiati; Bonera, Rami, Mexes, Constant; Muntari (58′ Essien), Montolivo; Taarabt, Kakà, Honda (80′ Robinho); Balotelli (68′ Pazzini). A disp: Amelia, Gabriel, Abate, De Sciglio, Zaccardo, Emanuelson, Silvestre, C. Zapata, Poli. All: Clarence Seedorf

Arbitro: Tagliavento di Terni.

Ammoniti: 32′ Muntari (M), 38′ Honda (M), 43′ Pjanic (R), 67′ Totti (R), 69′ Nainggolan (R) 79′ Rami (M)