La Roma supera il Milan per 2-0 grazie alle reti messe a segno da Pjanic nel primo tempo e da Gervinho nella ripresa. I rossoneri frenano così la loro corsa verso l’Europa League dopo cinque vittorie consecutive: gli uomini di Seedorf avevano avuto un buon approccio al match con i capitolini non in grado di trovare il bandolo della matassa. Alla lunga il divario tra le due squadre si è notato e giustamnte i tre punti sono andati ai padroni di casa. Nella Roma grande partita di tutto il centrocampo con De Rossi e Pjanic in gran forma assieme ad un dirompente Nainggolan. Bene anche Castan nel cuore della difesa. Luci e ombre per Ljajic e partita leggermente sottotono per Totti che arriva comunque alla sufficienza. Gervinho si salva grazie alla zampata del 2-0 in una gara non proprio entusiasmante. Nel Milan c’è la sensazione che ci sia molto da lavorare in attesa del derby della prossima settimana. Retroguardia troppo molle quando gli avversari decidono di affondare. Rami non al top così come Muntari in mediana poi sostituito. Kakà va a corrente alternata mentre Balotelli risulta il peggiore dei suoi con una partita pessima. Honda ha corso molto ma a vuoto, Taarabt si è dannato l’anima fino al termine del match.



In un insolito anticipo del venerdì all’Olimpico di Roma si affrontano Roma e Milan due squadre dai destini molto diversi tra loro. Se i primi giocheranno le ultime quattro partite della stagione sperando nella difficile quanto improbabile rimonta sulla Juventus, i secondo hanno obbiettivi molto più concreti: risalire almeno fino al sesto posto (attualmente in coabitazione con il Parma) per raggiungere il traguardo dell’Europa League. Clarence Seedorf sta riuscendo nel miracolo: l’olandese da quando ha ereditato una rosa a pezzi è riuscito a rimettere il Diavolo sulla retta via e dovessero scapparci i tre punti pure al termine di questa sfida, le vittorie consecutive in campionato per i rossonero salirebbero a sei. Garcia non vuole gettare la spugna e nonostante la Juventus si stia avvicinando al terzo titolo consecutivo l’ambiente capitolino spinge i suoi idoli a lottare con il coltello tra i denti sino alla fine. Andiamo ad analizzare i due schieramenti. I padroni di casa schierano il 4-3-3 privo di alcuni elementi chiave. In porta c’è De Sanctis, in difesa troviamo Maicon, Toloi, Castan e Dodò. I tre di centrocampo portano il nome di De Rossi, Pjanic e Nainggolan. In attacco c’erano dei dubbi ma il tecnico francese ha preferito Ljajic a Florenzi che partirà dalla panchina: completano il reparto Gervinho e capitan Totti. Il Milan non cambia pelle e si schiera con il 4-2-3-1 teorico che sulla carta ama trasformarsi a seconda delle esigenze in un accorto 4-4-2. Abbiati tra i pali, Bonera (e non Abate), Rami, Mexes e Constant a comporre la linea difensiva. Al posto dello squalificato De Jong spazio a Muntari che affiancherà Montolivo: nel tridente al sostegno di Balotelli troviamo Honda, al rientro dopo lo stop, Kakà e Taarabt. In un Olimpico gremito per le grandi occasioni la Roma non inizia come aveva fatto vedere nelle ultime partite. Gli uomini di Garcia fanno girare palla ma mancano gli inserimenti e la velocità nei passaggi. Il Milan dall’altra parte aspetta pazientemente dietro la linea del pallone pronto a ripartire per far male. Dodò all’11 pasticcia e lascia un pericoloso via libero a Kakà (5): il brasiliano si invola verso la porta ma al momento di concludere trova una grande scivolata di De Rossi (6,5) a sventare la minaccia. Crescono i rossoneri con un attivo Muntari a fare legna in mezzo al campo. Sugli sviluppi di un corner Taarabt (5) batte corto con la sfera che arriva a Bonera (6): dalla distanza il terzino prova la conclusione parata in due tempi da De Sanctis (6). I primi segni della Roma si notano intorno 21 e a suonare la carica ci pensa Dodò (5) il quale prova un destro che non finisce di molto sopra la porta difesa da Abbiati (6). La chance più grande capita però sui piedi di Ljajic (6). L’ex Fiorentina dialoga con Pjanic (7) ed effettua in area uno slalom rapidissimo ma al momento della battuta Rami (5) si immola e concede il corner. Dodò nella Roma non gioca una grande partita e una sua incomprensione con Castan (6,5) regala un altro contropiede, questa volta a Balotelli (5). Supermario entra in area ma non riesce a girarsi, tallonato da due uomini giallorossi. Altra azione sfumata. Le due squadre sono vive anche se negli ultimi venti metri effettuano un elevato numero di errori con schemi e manovre complicate.  Quando lo 0-0 sembrava il risultato più appropiato ci pensa Pjanic a rompere il ghiacco. Il centrocampista della Roma riceve dal limite dell’area e segna in slalom un gran gol dopo essersi bevuto tre giocatori rossoneri; Muntari (5,5), Montolivo (5,5) e Rami si fanno saltare dal bosniaco che arrivato davanti ad Abbiati lo batte con un facile tiro ravvicinato.  La gara è viva ma di occasioni se ne contano davvero troppo  poche senza considerare i numerosi errori da parte di entrambe le formazioni. Le due squadre sembra non vogliano rischiare più di tanto e questo influisce direttamente sullo spettacolo. Equilibrio assoluto nel primo tempo di Roma-Milan rotto soltanto da un colpo di genio di Miralem Pjanic. VOTO ROMA  6 Si salvano solo per il risultato i padroni di casa. La manovra degli uomini di Garcia non è nitida e soltanto nel finale si notano scaglie della vera Roma. Il centrocampista tuttofare è il migliore in campo non soltanto per la rete messa a segno. Lotta e recupera palloni vitali. Poi si beve mezza difesa del Milan e porta i suoi sull’1-0. Due errori che potevano costare carissimi: nei retropassaggi fa venire i brividi visto che regala un contropiede e mezzo agli avversari per sua fortuna sprecati. Abulica la squadra di Seedorf. I rossoneri non creano neppure un’occasione anche se c’è da dire che la difesa si difende bene sino alla rete di Pjanic. In questo episodio si nota tuttavia la fragilità del club meneghino. Uno dei migliori è il terzino rossonero. Schierato a destra non sbaglia quasi niente e spesso attacca la profondità. In un marasma di insufficienze si fa notare in modo positivo. Eppure aveva giocato discretamente ma un difensore come lui non può farsi saltare così come accaduto sul gol della Roma. Errore grave per il francese.



ARBITRO (Tagliavento 5,5) Non sbaglia le decisioni che prende anche se usa un metro di giudizio tutto suo. Non ammonisce inizialmente Balotelli e De Rossi per contrasti piuttosto duti poi sventola il giallo a Muntari ( ci poteva stare) e a Honda (spropositato).

Nel primo tempo è uno spettatore non pagante. Si scalda i guantoni su un tiro neppure troppo pericoloso di Bonera poi si gode lo slalom di Pjanic. Anche nella ripresa il lavoro scarseggia.

Dalle sue parti c’è Taarabt, un cliente difficile. Eppure il brasiliano non si lascia scomporre e cresce con il passare dei minuti. Non fa cose eccezionali ma basta per ricevere gli applausi convinti dell’Olimpico ().



Chiamato a sostituire Benatia in questo finale di stagione, il ragazzo non si intimorisce. Gioca con l’esperienza di un veterano. Colpito da un pestone nel finale finisce zoppicando.

Muro della roccaforte giallorossa. Balotelli rimbalza sulla sua possente mole. Non sbaglia un intervento in una serata che lo vede protagonista in positivo.

Male il terzino brasiliano. In fase offensiva le cose vanno bene ma in quelle difensive… Commette due gravi leggerezze nel primo tempo. Meglio nella ripresa ma non basta per arrivare alla sufficienza.

Determinante per il gioco che vuole Garcia. Il centrocampista corre e lotta per due in più estrae dal cilindro uno slalom d’alta scuola per sbloccare il risultato. Che la Roma se lo tenga stretto ().

La grinta di capitan futuro si fa sentire per tutto il campo. Ci sa fare sia in fase di interdizione che in quella di impostazione. Recupera una grande quantità di palloni.

Quanti rimpianti per il Milan. L’ex Cagliari si è preso in mano il centrocampo della Roma. Sbaglia qualche passaggio facile ma la sua prova è comunque buona.

Luci e ombre per il ragazzo prodigio mai sbocciato del tutto. Nel primo tempo sfiora il gol poi si prende una pausa fino alla riapparizione nel finale. Serve più continuità.

Pur senza incantare riesce a lasciare il segno. Sua la conclusione dalla quale nasce il 2-0 della Roma ().

Un punto in più per la rete della certezza. Prima del 2-0 non si era quasi mai visto.

Vittoria arrivata dopo un primo tempo non esaltante. I suoi uomini lo hanno ascoltato e alla fine i tre punti sono in cassaforte. Il progetto continua a gonfie vele.

Per poco non salva su Pjanic, beffato da Gervinho sul 2-0. Non è del tutto immune sui due gol ma si riscatta effettuando una grande parata sul bosniaco nella ripresa.

Nel primo si candidava ad essere uno dei migliori in campo ma nella ripresa smarrisce la bussola pure lui e si lascia travolgere dalla foga.

Il francese soffre la velocità di Gervinho e si fa saltare in modo facile da Pjanic sull’1-0. Cercasi solidità dei tempi migliori.

Leggermente meglio del suo collega di reparto. Non riesce comunque a trasmettere sicurezza alla difesa.

Non commette grandi errori ma non si fa praticamente mai vedere. Le sue discese si contano con il contagocce. Timido.

Inizia bene poi commette due errori da matita rossa. Rimane a guardare Pjanic che lo supera con estrema facilità poi se lo perde in occasione di un calcio di punizione ( Torna in campo dopo settimane di panchina. Colleziona minuti preziosi senza sbagliare più di tanto).

È vero, anche lui viene bevuto da Pjanic ma nel secondo tempo è uno dei pochi a prendere in mano la squadra. Sfiora il gol del pareggio e cerca la porta appena può.

Al rientro dopo uno stop, non si poteva pretendere il massimo. Il giapponese ha corso ma alla lunga le forze lo hanno abbandonato ().

Anche il brasiliano annaspa in una partita ricca di errori. Spostato sulla sinistra finisce lontano dal cuore del gioco. Meglio nei secondi 45′ anche se per il derby deve cambiare marcia.

Dopo un avvio faticoso, l’ex QPR viene fuori alla grande. Corre e aiuta i compagni. Nel finale cerca il gol con due tiri parati da De Sanctis.

Grande delusione della serata. Sbaglia di tutto e di più. Forse innervosito dai fischi dell’Olimpico in ogni caso Seedorf fa bene a toglierlo ( Tanto lavoro sporco, una girata alta ma niente che valga la pena essere ricordato. La volontà di certo non gli manca).

L’olandese questa volta incassa il ko. Dopo 5 vittorie arriva uno stop alla vigilia del derby contro l’Inter. La squadra si è smarrita dopo la rete subita e nonostante la reazione in avvio ripresa il Milan appare in una fase di decrescita.

Non ha convinto la sua direzione arbitrale. Come detto il criterio con il quale ha ammonito nel primo tempo non si è capito. Inoltre episodio dubbio in occasione del 2-0: Gervinho appare in leggero fuorigioco seppur difficile da individuare.

(Federico Giuliani)