Alle ore 15 di oggi lo stadio Armando Picchi ospita Livorno-Lazio, partita valida per la 35^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014. I labronici hanno assoluto bisogno di una vittoria se vogliono mantenere intatte le loro già difficili speranze di salvezza; i biancocelesti possono sorpassare il Milan al sesto posto in classifica e continuare così a inseguire il posto in Europa League. Arbitra De Marco.
Torna Davide Nicola sulla panchina del Livorno; terminato il regno di Di Carlo, il tecnico artefice della promozione dello scorso giugno si ripresenta con un modulo leggermente diverso rispetto a quello della sua prima esperienza; la difesa è sempre composta da tre uomini con Emerson a guidare e Valentini-Castellini a fungere da sparring partner. A centrocampo linea a quattro, con Biagianti e Duncan in mezzo, la conferma di Mesbah sulla sinistra e Leandro Greco che allarga la sua posizione, diventando a tutti gli effetti un jolly che può giocare anche in posizione avanzata, trasformando lo schieramento in una sorta di trequarti con tre uomini, per cui in fase di possesso si potrebbe vedere anche un 4-2-3-1 (Mesbah si abbasserebbe sulla linea della difesa). Dietro all’unica punta, che dovrebbe essere Belfodil, ci sono Siligardi e Paulinho; sono gli uomini che hanno segnato di più nel Livorno e quelli a cui Nicola chiederà le reti per la salvezza.
A disposizione del tecnico non ci sono troppi giocatori; panchina corta e con poche alternative, la maggior parte delle quali sono peraltro in difesa. Corda, Gemiti e Leandro Rinaudo difficilmente verranno impiegati, a meno che Nicola non sia nella posizione favorevole di dover difendere un risultato e voglia inserire un giocatore arretrato in più, per blindare il suo reparto. Gli altri uomini a disposizione hanno giocato poco o nulla; come Borja, che avrebbe dovuto avere ben altro rendimento e invece non è stato quasi mai utilizzato. Come lui Mosquera, ma chissà che entrambi non trovino adesso la fiducia per aprire a grandi prestazioni e salvare la squadra.
Non ci sono squalificati, ma Nicola deve fare a meno – oltre che dello sfortunato capitan Luci, fuori da tempo – del difensore Ceccherini, del laterale Mbaye e di Emeghara, che avrebbe fatto molto comodo per giocare sulle ripartenze; tutti e tre possono comunque sperare di rientrare per la partita di Udine, un’altra finale sulla strada verso la salvezza.
Edi Reja insegue l’Europa League ma come sempre deve fare i conti con una rosa corta e decimata dagli infortuni. Berisha confermato tra i pali, si vede Pereirinha sulla corsia sinistra con Lulic riportato al suo ruolo naturale di terzino sinistro, con licenza di spingere. In mezzo Biava e Cana formano la coppia che guida la difesa; a centrocampo la conferma del trio Onazi-Biglia-Ledema, tutti e tre hanno compiti più che altro di impostazione e sarà il giovane nigeriano a doversi sacrificare maggiormente in copertura, aiutato da Mauri che abbandona il ruolo di finto centravanti e gioca a ridosso delle punte. Che saranno, per questa partita, Candreva e Keita: il tecnico friulano rimane senza centravanti a disposizione, perciò entrambi dovranno essere bravi a stringere verso il centro alternativamente, con l’altro che invece allargherà il campo per permettere le incursioni di Mauri e dello stesso Onazi, bravo a buttarsi nello spazio creato.
In realtà una prima punta di ruolo ci sarebbe: Brayan Perea ha dimostrato di saper fare questo ruolo, ma evidentemente Reja non si fida ancora troppo nonostante il colombiano abbia dimostrato nel corso della stagione di avere i numeri giusti. Ciani e Cavanda sono le alternative per la difesa, insieme a loro c’è anche il giovane Serpieri, leader della Primavera che ha appena vinto la Coppa Italia. A proposito di ciò, altri due protagonisti della squadra di Simone Inzaghi vanno in panchina, e cioè Crecco e Minala per i quali non è la prima volta. C’è Alvaro Gonzalez, e c’è Felipe Anderson che è stato importante nel pareggio conquistato in extremis contro il Torino.
Rimane lunga la lista degli indisponibili per Reja: squalificati Novaretti e Radu, in più non ha ancora recuperato Miroslav Klose che teoricamente si candida per rientrare alla prossima giornata ma in realtà sta già pensando al Mondiale. Stagione finita da tempo per lo sfortunatissimo Ederson, ai box per circa una settimana anche Andre Dias e Konko mentre continua ad avere problemi fisici Marchetti, che quest’anno ha giocato davvero poco. Fermo anche Helder Postiga: arrivato infortunato, ha fatto qualche fugace apparizione ma il suo contributo è stato pressochè nullo e appare piuttosto evidente che non verrà riscattato in estate.
1 Bardi; 33 Valentini, 23 Emerson, 7 Castellini; 19 L. Greco, 27 Biagianti, 41 Duncan, 11 Mesbah; 26 Siligardi, 9 Paulinho; 21 Belfodil. All. Nicola
A disp.: 22 Anania, 37 Aldegani, 77 Rinaudo, 3 Gemiti, 2 Piccini, 85 Coda, 24 Benassi, 29 Borja, 28 Bruzzi, 16 Bartolini, 14 Mosquera
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Mbaye, Ceccherini, Luci, Emeghara
1 Berisha; 17 Pereirinha, 20 Biava, 27 Cana, 19 Lulic; 23 Onazi, 24 Ledesma, 5 Lucas Biglia; 6 S. Mauri; 87 Candreva, 14 Keita B. All. Reja.
A disp.: 95 Strakosha, 2 Ciani, 39 Cavanda, 25 Serpieri, 4 Crecco, 15 A. Gonzalez, 7 F. Anderson, 58 Minala, 21 Kakuta, 34 Perea.
Squalificati: Novaretti, Radu
Indisponibili: Marchetti, Konko, Ederson, Andre Dias, Klose, Helder Postiga
La trentacinquesima giornata di serie A proporrà domani pomeriggio alle ore 15.00 la partita Livorno-Lazio allo stadio Armando Picchi della città toscana. Le due tifoserie sono divise da una storica rivalità per motivi politici, e ci auguriamo che fuori dal campo tutto vada per il meglio. In campo invece entrambe le squadre avranno grande bisogno di fare punti: il Livorno è penultimo e quindi ormai ha l’acqua alla gola, mentre la Lazio sta inseguendo la zona Europa League che si trova due punti più avanti. Stimoli e motivazioni quindi non mancheranno, e il presidente Aldo Spinelli per dare la scossa ai labronici ha richiamato in panchina Davide Nicola. Basterà per raggiungere la salvezza? Eccovi ora le probabili formazioni e le ultime notizie su Livorno-Lazio, partita che sarà diretta dall’arbitro De Marco di Chiavari.
Le statistiche di squadra inchiodano il Livorno, confermando tutte le difficoltà vissute dagli amaranto per l’intera stagione: la squadra toscana è infatti ultima per quanto riguarda possesso palla e numero di palloni giocati, penultima per supremazia territoriale e al massimo arriva al diciassettesimo posto, che ottiene nelle categorie dei tiri in porta e delle percentuali di passaggi riusciti e di pericolosità degli attacchi. Le speranze sono affidate quasi per intero a Paulinho, che con i suoi 13 gol è di gran lunga il capocannoniere della squadra: la salvezza passa da lui. Il ritorno di Nicola coincide con la scelta di un modulo 3-4-2-1 nel quale l’attaccante brasiliano affiancherà Siligardi qualche passo più indietro rispetto alla punta centrale Belfodil. Novità anche nell’assetto degli altri reparti, con la difesa a tre guidata da Emerson, mentre a centrocampo la regia sarà affidata al rientrante Biagianti.
Certamente questa non è stata la migliore stagione dei biancocelesti negli ultimi anni. Lo testimoniano pure le statistiche di squadra, certamente non esaltanti per la Lazio che al massimo ottiene il settimo posto per la supremazia territoriale. Poi, ecco gli ottavi posti per possesso palla e numero di tiri in porta, il nono posto per la percentuale di pericolosità degli attacchi e i decimi posti per numero di palloni giocati e per la percentuale di passaggi riusciti. Per buttare giù la formazione, Reja deve fare i conti con le numerose assenze fra infortuni e squalificati (Radu e Novaretti). In attacco ecco dunque la coppia Candreva-Keita, supportata da Mauri nel ruolo di trequartista. In difesa ci sarà un’occasione da titolare per Pereirinha, mentre a centrocampo ecco i due registi Ledesma e Biglia, ma a guidare il reparto sarà l’oriundo italo-argentino.