Lo stadio Olimpico ospita oggi alle ore 15 Torino-Udinese, partita valida per la 35^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014. I granata sono alla ricerca di una vittoria per continuare a sognare un posto in Europa League, i friulani invece non hanno più obiettivi di classifica avendo raggiunto la salvezza ma non potendo più centrare la sesta posizione. Le motivazioni potrebbero quindi fare la differenza in questa sfida; arbitra Valeri.



Come sempre Giampiero Ventura non ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida; non lo ha mai fatto, in particolare questa giornata potrebbe davvero significare molto per il Torino che ha la possibilità di scavalcare il Milan e mettere pressione alle avversarie. Il tecnico genovese ritrova Cerci che aveva saltato l’ultima giornata per squalifica; si ricompone dunque la coppia con il capocannoniere Immobile, i due hanno segnato 33 gol ed è richiesto loro un ultimo sforzo. Sulle corsie Maksimovic e Darmian, in mezzo la conferma del terzetto Kurtic-Vives-El Kaddouri che ha fatto molto bene da gennaio in avanti (cioè da quando lo sloveno è arrivato dal Sassuolo). Anche nel reparto arretrato non ci sono novità: Bovo, Glik e Moretti sono ormai una linea difensiva rodata e oggi avranno il compito di far fronte agli inserimenti dei centrocampisti dell’Udinese, oltre che contenere la velocità di Muriel.



L’unico limite nel Torino è stato forse rappresentato dalle seconde linee. Gazzi, uno dei pretoriani di Ventura, dopo essere rientrato dalla squalifica non ha trovato molto spazio e non ha così garantito il suo solito rendimento in mezzo al campo, mentre Barreto e Meggiorini che erano stati grandi protagonisti nel brillante Bari 2009-2010 hanno incontrato tante difficoltà ogni volta che sono stati chiamati a sostituire Cerci e Immobile. Rientra Larrondo, altro giocatore che non ha fatto sentire troppo il suo contributo; Tachtsidis ha trovato la scorsa domenica il suo primo gol in maglia granata e quindi anche fiducia in più per questo finale di stagione.



Si allunga la lista degli indisponibili per Ventura: sono fuori dai giochi Pasquale e Salvatore Masiello che difficilmente torneranno in campo prima che sia finita la stagione, Farnerud è stato operato al legamento crociato e lo rivedremo soltanto a settembre, fuori anche Guillermo Rodriguez e Basha, che invece potrebbero riuscire a recuperare per le prossime partite.

Francesco Guidolin sa bene che non è facile dare motivazioni a una squadra che non ha più interessi di classifica. Per questo nella conferenza stampa della vigilia ha parlato di “passione e orgoglio, con i quali dobbiamo provare a finire al meglio la stagione”. Nei giorni scorsi si è parlato di un possibile addio del tecnico veneto alla panchina dell’Udinese; lui ha toccato l’argomento dicendo che “ho le idee molto chiare per il futuro, ma le dovrò confrontare ascoltando il giudizio de club”. Intanto prepara questa partita di Torino: dovrebbe vedersi la difesa a 4 con Danilo e Bubnjic centrali, sulle corsie Heurtaux e Gabriel Silva con la conferma di Simone Scuffet tra i pali. A centrocampo dunque solo tre uomini: ad Allan il compito di interdire e di essere il primo uomo a prendere palla dai difensori, insieme a lui agiranno Badu e Pinzi. Nel modulo ad albero di Natale i due trequartisti saranno invece Pereyra, uno dei più positivi per tutta la stagione, e Bruno Fernandes che ha dato il suo ottimo contributo emergendo come uno dei migliori giovani del nostro campionato. Unica punta sarà Luis Muriel, che invece ha deluso: tra infortuni e una forma mai davvero trovata, il colombiano ha steccato la stagione della consacrazione.

Non sono tantissime le alternative per Guidolin; più che altro ci sono alcuni giocatori che non hanno avuto troppe possibilità di giocare e che quindi sono arrugginiti. Nico Lopez e Lazzari sono forse i più pronti, l’uruguayano ha mostrato qualche lampo di classe ma anche il fatto di essere forse ancora troppo leggero per la categoria. Zielinski sembrava promettere molto bene ma poi è stato poco utilizzato, lo stesso vale per Maicosuel che all’inizio della stagione giocava e stupiva in positivo, poi senza un’apparente ragione è stato relegato nell’angolo buio della panchina. Chissà che Guidolin non decida di utilizzarlo per questo finale di stagione.

Non ce la fa Totò Di Natale, che deve arrendersi a un problema fisico: le sue condizioni saranno da valutare con più attenzione in settimana. Lo stesso vale per l’ormai terzo portiere Kelava, che aveva iniziato da titolare la stagione, per Benussi arrivato a tappare la falla dell’emergenza tra i pali (ma poi risultato di troppo vista l’esplosione di Scuffet) e per Domizzi.

 

 30 Padelli; 5 C. Bovo, 25 Glik, 24 E. Moretti; 19 Maksimovic, 27 Kurtic, 20 Vives, 7 El Kaddouri, 36 Darmian; 11 Cerci, 9 Immobile. All. Ventura

A disp: 23 L. Gomis, 32 Berni, 29 Vesovic, 14 Gazzi, 77 Tachtsidis, 10 P. Barreto, 69 Meggiorini, 16 Larrondo

Squalificati: J. Gillet

Indisponibili: Gui. Rodriguez, S. Masiello, Pasquale, Basha, Farnerud

 22 Scuffet; 75 Heurtaux, 5 Danilo, 6 Bubnjic, 34 Gabriel Silva; 7 Badu, 3 Allan, 66 Pinzi; 37 Pereyra, 32 Bruno Fernandes; 9 Muriel. All. Guidolin

A disp: 1 Brkic, 40 vicario, 4 Naldo, 19 Douglas Santos, 27 Widmer, 8 Basta, 14 Milnar, 20 Yebda, 21 A. Lazzari, 18 Jadson, 17 Nico Lopez, 70 Maicosuel, 94 Zielinski

Squalificati:

Indisponibili: Benussi, Kelava, Domizzi, Di Natale

 

Arbitro: Valeri

Alle ore 15 di domani pomeriggio si gioca Torino-Udinese, partita valida per la 35^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014. I granata cercano un posto in Europa League, al momento occupano l’ottava posizione con 49 punti e hanno tutte le possibilità di raggiungere l’obiettivo. I friulani sono tranquilli: con 39 punti sono salvi (non in modo aritmetico, ma quasi) ma al contempo non possono più sperare di raggiungere il sesto posto, dunque dovranno dire addio alle coppe internazionali dopo tre stagioni consecutive. L’arbitro di questo incontro è Valeri della sezione di Roma, coadiuvato da Di Pinto e Petrella.

I segreti della grande stagione del Torino sono essenzialmente due: Giampiero Ventura, che ormai ha un legame totale con la piazza ed è riuscito a trasformare una squadra che lottava per la salvezza in una formazione settima in Serie A per possesso palla, sesta per tiri nello specchio della porta e settima, ancora, per pericolosità. Una squadra che vuole comandare il gioco, non che riparte in velocità senza preoccuparsi del possesso. Il secondo segreto è naturalmente rappresentato da Ciro Immobile e Alessio Cerci: il primo è capocannoniere del campionato con 20 gol e ha dimostrato a tutti di essere bomber anche da Serie A dopo l’exploit di Pescara, il secondo di reti ne ha messe a segno 13 (non aveva mai segnato così tanto) e ha anche distribuito 9 assist vincenti. La coppia si trova a meraviglia e anche domani guiderà l’attacco dei granata, che devono rinunciare a Farnerud e Basha che lasciano scoperto il centrocampo (dentro il terzetto Kurtic-Vives-El Kaddouri, ormai rodato), ai terzini sinistri Salvatore Masiello e Pasquale (giocherà Darmian) e a Guillermo Rodriguez. Maksimovic è confermato titolare, ma avanza la sua posizione per agire sulla corsia destra a centrocampo. 

Quello che è mancato a Francesco Guidolin in questa difficile stagione è stato più che altro l’apporto degli attaccanti a supporto di Di Natale, che arrivato a 37 anni di età non può sempre garantire un bottino da 20 reti e oltre (è fermo a 11). Si scommetteva sull’esplosione definitiva di Luis Muriel dopo una grande seconda parte di 2012-2013, e invece il colombiano si è perso tra infortuni e scarsa forma fisica, ha giocato appena 1411 minuti in 23 partite (su 34) e ha portato alla causa appena 4 reti, troppo poche per pensare di cambiare le sorti di una squadra che non si è mai elevata dalla mediocrità. I giovani, Bruno Fernandes in testa, non hanno nemmeno demeritato, ma certamente non potevano far fare il salto di qualità alla formazione friulana. La difesa ha incassato tanto rispetto al passato (47 reti) anche perchè le ripartenze quest’anno non sono state troppo efficaci (dodicesima per pericolosità) e non si è dunque trovato uno sfogo positivo al recupero del pallone, un’arte nella quale è maestro Allan che però ha avuto compiti da regista che non gli competono tecnicamente. Dovrebbero essere tutti a disposizione di Guidolin (che non è troppo certo di essere confermato): in dubbio solo Pinzi e Di Natale.