Al torneo WTA di Charleston, categoria Premier – su terra verde – stiamo assistendo forse a un passaggio di consegne che il tennis mondiale aspettava da tempo. Certo: un torneo non fa primavera e di upset anche più clamorosi ne abbiamo visti altrove, solo perchè lo status quo venisse poi ristabilito. Ma qui nel South Carolina le cose iniziano a prendere una piega decisamente interessante. Intanto diciamo che Sara Errani, la nostra unica rappresentante in terra d’America, è al terzo turno dopo aver superato l’ostacolo Kiki Bertens, ritiratasi per altro dopo il primo set (6-3 per la bolognese); se la vedrà ora con la cinese Shuai Peng, che ha fatto fuori Madison Keys (a proposito di nuove leve) e un po’ di fastidio lo può dare, soprattutto simbolicamente rappresenta una rivale non comune avendole strappato la vetta del ranking di doppio (se è per questo, Sara e Roberta Vinci sono già al quinto posto). Ma le sorprese arrivano altrove. Serena Williams, campionessa nelle ultime due stagioni (e anche nel 2008) ha incredibilmente perso in due set (entrambi chiusi sul 6-4) dalla ceca Jana Cepelova (classe ’93). Che la numero 1 al mondo non fosse al top si era già visto a Miami, ma lì il titolo se lo era portato a casa; qui è uscita subito, anche se la sconfitta non creerà ripercussioni sulla classifica visto l’enorme vantaggio nei confronti di Na Li, che non gioca nè qui nè a Monterrey. Ancora: Teliana Pereira va già per i 26 anni, ma sta giocando il miglior tennis in carriera e stupisce vederla al terzo turno dopo aver fatto fuori una Sorana Cirstea irriconoscibile negli ultimi otto-nove mesi. E se alcune delle veterane resistono, come Venus Williams (bello lo scontro generazionale contro Eugenie Bouchard, che delle nuove leve è quella oggi più pronta) o Daniela Hantuchova, le teenager sono pronte a prendersi la loro fetta di gloria. Per esempio la croata Ajla Tomljanovic (classe ’93) impegnata in un derby di fuoco contro Jelena Jankovic. In questo senso non perdetevi la seconda partita del giorno:
Elina Svitolina, ucraina del ’94 che ha iniziato il 2014 alla grande, affronta Belinda Bencic, svizzera del ’97. Campionessa juniores di Roland Garros e Wimbledon un anno fa, autrice di una striscia di 39 vittorie consecutive nel 2013, ha esordito nel circuito WTA a meno di 17 anni e agli Australian Open ha raggiunto il secondo turno, costringendo Na Li ad un tie break. Siamo ben lontani dalla semifinale di Forest Hills di una sedicenne Chris Evert, lo concediamo; ma i tempi sono cambiati, e superstar in età da casa delle bambole non frequentano il circuito dall’esplosione di Martina Hingis. Svizzera, guarda caso. La Bencic si allena con la madre di Martina: se non è un segno del destino, ci andiamo pericolosamente vicino.
(Claudio Franceschini)