La Juventus ottiene la sedicesima vittoria consecutiva davanti al suo pubblico, sconfiggendo il Livorno per 2-0. Fernando Llorente realizza la doppietta che risolve il match. Per il Livorno poche occasioni per riaprire il match anche nella ripresa. Gli uomini del presidente Spinelli dovranno affrontare il Chievo nel prossimo turno di A, mentre la Juventus farà visita all’Udinese. Antonio Conte per la sfida odierna conferma le indiscrezioni della vigilia: Tevez e Llorente compongono la coppia titolare in attacco, Asamoah sulla fascia sinistra, mentre a centrocampo non ci sarà Vidal, squalificato e sostituito da Marchisio. Sulla destra presente Lichtsteiner, con Pogba al finco di Pirlo pronto in cabina di regia. La linea difensiva continua a essere la stessa: Caceres, Bonucci e Chiellini, i quali giocano la settima partita consecutiva dal 16 marzo. In compenso questa volta ci saranno Ogbonna e Peluso in panchina per eventuali sostituzioni a partita in corso. Di Carlo risponde schierando i suoi con il 4-4-2: davanti a Bardi si sistemano Ceccherini, Valentini, Coda e Castellini, mentre a centrocampo troviamo Biagianti e Mesbah sulle fasce e la coppia Benassi-Duncan sulla mediana. In attacco Siligardi affianca Emeghara. Arbitra l’incontro il mantovano Gervasoni. I bianconeri partono forte con l’obiettivo di ristabilire fin da subito le distanze dalla Roma. Il Livorno appare invece ben disposto in campo e prova ad approfittare dell’eccessiva foga dei padroni di casa. Emeghara si libera al tiro dopo pochi minuti ma Buffon conferma il suo stato di grazia respingendo con classe. Gli amaranto ci riprovano poco dopo, ma il mancino di Siligardi è innocuo. Le urla di Conte convincono i bianconeri a cercare una precisione maggiore nella circolazione. Al sesto minuto Llorente apparecchia e invita Tevez al tiro. L’argentino accetta, ma Bardi risponde picche. La Juventus trova le giuste angolatura per sviluppare la manovra, arrivando con maggior frequenza al tiro. Una lunga trama avvolgente termina con il piazzato di Chiellini che dal limite colpisce male sparando la sfera in curva sud. Asamoah suona la carica facendo irruzione in area e proponendo un servizio violento su cui si avventura Lichtsteiner che sfiora non riuscendo a indirizzare in the box. Al 32esimo sale in cattedra Llorente. Il biondo attaccante arrivato dalla Spagna riceve la sfera in area spalle alla porta. Mentre arretra sterza all’improvviso verso destra, mandando fuori tempo il difensore avversario, e fa esplodere un mancino potente che spedisce la palla in rete. Il Livorno subisce il contraccolpo e la Juve non molla ma raddoppia: Pirlo dalla bandierina pesca Llorente che di testa indirizza sul primo palo sorprendendo Bardi impreparato. Gli amaranto riescono a ricompattarsi, ma la furia bianconera non conosce pause. Pogba ci prova con due bolidi da fuori area, ma prima Valentini e poi Lichtsteiner deviano sul fondo. Nel finale Carlos Tevez vuole calare il tris, ma il suo destro a giro finisce a qualche centimetro dal palo alla sinistra di Bardi.
Il Livorno prova subito a sorprendere i padroni di casa con Siligardi. L’attaccante amaranto cerca il gol direttamente da calcio di punizione, ma non riesce a centrare lo specchio. Llorente non sta a guardare e poco dopo cerca la tripletta con un destro che sfiora il palo più lontano. I bianconeri controllano senza particolari affanni il match. Bonucci muove con tranquillità la sfera verso Caceres o Chiellini senza forzare il ritmo che per lunghi tratti pare scandire una sinfonia jazz che il pubblico dello J Stadium apprezza. Pirlo da buon direttore d’orchestra qual è cerca di coinvolgere il pubblico con un tiro dalla distanza, ma non trova la porta. Duncan risponde immediatamente con una sventola dai 35 metri che ricorda i tiri ai confini del naturale di Appiah. Buffon vola e devia sul fondo. La girandola delle sostituzioni viene inaugurata da Di Carlo: dentro Belfodil e Piccini per Emeghara e Ceccherini. Conte risponde decidendo per la siesta di Tevez in vista dell’impegno di coppa in programma giovedì. Al suo posto entra un applauditissimo Giovinco. Paul Pogba nel frattempo si innervosisce. Il francese vuole a tutti i costi la settima rete in campionato, ma non riesce a trovare l’occasione giusta per colpire. Biagianti per Mosquera e Vucinic per Llorente continuano la serie di sostituzioni, poi concluse dall’ingresso di Padoin che va a rilevare Pogba esausto. Gervasoni dopo aver concesso 5 minuti di recupero si concede un periodo di riflessione che lo isola dalla realtà: rigore solare negato a Marchisio e fischio finale con 30 secondi d’anticipo. Alla capolista mancano ora 11 punti per festeggiare il 32esimo titolo in Serie A. (Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)
Si riparte allo Juventus Stadium di Torino: Juventus 2 Livorno 0. Decide la doppietta di Fernando Llorente tra il 32′ e il 35′ minuto di gioco, dodicesimo e tredicesimo gol in campionato per lo spagnolo che lo rendono il secondo miglior marcatore dei bianconeri in solitaria, staccando Arturo Vidal che, oggi squalificato, resta a quota 11. Il Livorno prepara dei cambi e, come accaduto all’inizio della partita, riparte provando a mettere pressione alla difesa della Juventus; adesso però ha due gol da recuperare e l’impresa non si presenta affatto semplice.
Al 34′ minuto di gioco Juventus 2 Livorno 0. Ancora Fernando Llorente che realizza la sua doppietta personale, il tredicesimo gol in Serie A e il numero 15 in stagione. Calcio d’angolo dalla bandierina di destra: cross di Pirlo sul primo palo dove Llorente si abbassa per girare di testa, Bardi non trattiene (si può parlare di mezza papera) e palla in rete per la seconda volta in tre minuti.
Al 32′ minuto di gioco Juventus 1 Livorno 0, gol di Fernando Llorente. E che gol: l’attaccante spagnolo si gira e sbatte sotto la traversa un gran sinistro che non lascia scampo al portiere del Livorno Bardi. Per Llorente si tratta del gol numero 12 in questo campionato, il quattordicesimo stagionale.
È iniziata da pochi minuti e i labronici sono partiti con la quinta direttamente ingranata: sono già due le conclusioni della squadra di Di Carlo, una con Emeghara e una con Siligardi. Niente di particolarmente pericoloso, ma per adesso è più Livorno che Juventus. Ma i bianconeri non ci stanno: Tevez si fa subito vedere su sponda di Llorente, entra in area con un taglio profondo e conclude, ma Bardi è attento e respinge. L’Apache poi non riesce a ribadire in rete di testa, ma la Juventus cresce e cerca di segnare subito per mettere la partita in discesa.
Sono state comunicate le formazioni ufficiali di Juventus-Livorno, uno dei due posticipi del lunedi e validi per la 32^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014. Le scelte dei due allenatori sono confermate: Tevez-Llorente la coppia d’attacco per Antonio Conte, mentre nel Livorno spazio al 4-4-2 con qualche scelta a sorpresa (lo spostamento di Ceccherini a terzino destro, la coppia d’attacco Belfodil-Siligardi e l’inserimento di Piccini sulla linea dei centrocampisti. 1 Buffon; 4 M. Caceres, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 6 Pogba, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 22 Asamoah; 10 Tevez, 14 Llorente. In panchina: 30 Storari, 34 Rubinho, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 33 Isla, 20 Padoin, 12 Giovinco, 9 Vucinic, 18 Osvaldo, 27 Quagliarella. Allenatore: Conte Bardi; 17 Ceccherini, 33 Valentini, 85 Coda, 7 Castellini; 2 Piccini, 27 Biaganti, 41 Duncan, 11 Mesbah; 21 Belfodil, 26 Siligardi. In panchina: 22 Anania, 37 Aldegani, 3 Gemiti, — Puccini, — Tiritiello, 16 Bartolini, 14 Mosquera, 20 Emeghara, 29 Borja, 9 Paulinho. Allenatore: Di Carlo
Juventus-Livorno ci presenta una sfida tra due formazioni che giocano in maniera simile come schieramento in campo; Di Carlo questa sera dovrebbe presentare il 4-4-2, ma poi nei fatti la sua mentalità è quella di un 3-5-2 con un centrocampo folto e volto al recupero del pallone per la ripartenza diretta. Ne sa qualcosa l’Inter: gli attaccanti toscani sanno essere molto rapidi sullo scatto e dunque dovrà essere attenta la linea difensiva bianconera a non alzarsi troppo per il fuorigioco, altrimenti sarebbe un problema andarli a recuperare. Al di là di questo il tema tattico sembra evidente: i bianconeri faranno la partita, provando a schiacciare da subito sull’acceleratore e mettere al sicuro il risultato. Come sempre agiranno sulle corsie laterali per allargare il campo, ma attenzione perchè Lichtsteiner e Asamoah sono anche molto bravi a stringere la posizione e buttarsi nello spazio. I centrali di centrocampo avranno il compito di inserirsi per aumentare gli uomini votati al gol, con il solito lavoro di Tevez che a Napoli è venuto a mancare, ovvero quello di uscire dai 16 metri per prendere palla e proteggerla, favorendo così i tagli (in particolare attenzione alla catena con Lichtsteiner). Anche Llorente sa fare benissimo questo tipo di protezione, ma oggi allo spagnolo sarà anche chiesto di sostare in area di rigore per essere pericoloso sulle palle inattive e sui cross che arriveranno dalle fasce e dalla trequarti.
Si gioca questa sera Juventus-Livorno, uno dei due posticipi del lunedi per la 32^ giornata del campionato di Serie A. I pronostici ufficiali per questa partita ci dicono ovviamente che la grande favorita è la squadra capolista, che deve vincere per tornare direttamente a +8 sulla Roma. E’ una sfida per la quale si potrebbe provare una giocata azzardata, di quelle che permettono una grossa vincita; la vittoria del Livorno è data a 20, mentre il pareggio è a 7. La vittoria della Juventus è a 1,15 e questo ovviamente invoglia poco, a meno che non ci sia una schedina multipla con altre partite o con altre giocate da questa. Per esempio: Under a 2,40 e qui si potrebbe allora scommettere su una vittoria di misura, ricordando che la Juventus nel mese di marzo ha vinto 1-0 contro Fiorentina, Genoa e Catania (e contro i viola anche in Europa League). Poi abbiamo Goal a 2,40 e NoGoal a 1,50 con le quote relative alla somma gol finale che stuzzicano non poco, per esempio il 22 per le zero reti. Volendo essere coerenti e abbinarla allo 0-0 come risultato esatto, sarebbe un altro 22. Niente male, anche se va ricordato che la Juventus nel 2007-2008 al ritorno in Serie A aveva battuto i labronici 5-1. Purtroppo questo punteggio entra sotto la voce “altro”, perciò la vincita sarebbe “solo” di 50 euro giocandone 10.
Juventus-Livorno inizia tra poco e per presentare questa sfida IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva l’ex difensore bianconero Alessandro Dal Canto, cresciuto nelle giovanili con cui ha vinto un Torneo di Viareggio (clicca qui per l’intervista completa). Per lui la difficoltà che la squadra di Antonio Conte potrebbe incontrare è quella di una formazione che ha bisogno di fare punti per inseguire la salvezza, e infatti c’è il precedente recente del pareggio al quale i labronici hanno costretto l’Inter. “A volte le squadre che lottano per rimanere in Serie A sono veramente difficili da incontrare” ha detto Dal Canto, che poi ha segnalato come Mimmo Di Carlo imposterà la squadra sulla copertura attenta per novanta minuti e le ripartenze. Nella Juventus attenzione a Giovinco che “non si discute, con il Lione ha disputato davvero un grande incontro”. E, ovviamente, non solo lui sarà da temere nella squadra bianconera.
Alle ore 19 di questa sera si gioca uno dei due posticipi del lunedi, valido per la 32^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014: Juventus-Livorno, diretta dall’arbitro Gervasoni. I punti di distanza tra i bianconeri (81) e i labronici (25) sono ben 56, eppure per una volta sono i toscani che arrivano a questa partita con il morale più alto, avendo colto un prezioso pareggio interno nella scorsa giornata che ha mosso la classifica a differenza di quanto fatto dalle concorrenti dirette per la salvezza. La Juventus invece ha perso la seconda partita in questo campionato, perdendo così terreno rispetto alla sua inseguitrice per la seconda volta nelle ultime 22 partite; naturalmente rimane largamente favorita per la vittoria dello scudetto, ma le fatiche di Europa League e un distacco che si è dimezzato nel giro di quattro giorni potrebbero giocare un ruolo importante a livello di ansia. Complessivamente comunque i bianconeri partono con una spanna di vantaggio rispetto al Livorno nella partita di questa sera; lo dice anche la storia degli scontri diretti che vede i bianconeri prevalere nettamente. I padroni di casa hanno quasi sempre passeggiato sui labronici quando si è giocato a Torino: curiosamente la prima sfida è finita 2-2 (si chiamava Prima Divisione, non esisteva ancora la Serie A a girone unico), da lì un dominio bianconero solo parzialmente interrotto, con l’unica sconfitta che risale al gennaio del 1942 quando il Livorno si impose 2-3. L’ultima volta in cui i toscani hanno fatto punti a Torino è stata nel dicembre del 1948 (2-2), poi non si è più giocato fino al ritorno del Livorno nel massimo campionato, stagione 2004-2005. La Juventus vinse 4-2, poi a finire in B fu lei; tornò subito al piano di sopra, e festeggiò la promozione vincendo per 5-1 alla prima giornata. Successo ripetuto l’anno seguente (2-0), poi tre stagioni di cadetteria per il Livorno e il ritorno quest’anno. All’andata Llorente e Tevez fissarono il punteggio sul 2-0 a favore dei campioni d’Italia; il Livorno dunque non è particolarmente fortunato in questa sfida. Ci sono dei doppi ex nella partita: il più importante è Giorgio Chiellini, pisano eppure cresciuto nel Livorno dove esordì per giocare quattro stagioni in prima squadra; ricordiamo anche Dario Knezevic, difensore croato che ha giocato due anni a Livorno, in bianconero ha messo insieme solo tre partite e poi è tornato in Toscana per altri tre anni (prima del rientro in patria nella squadra che lo aveva cresciuto). Ci sarebbe anche Vincenzo Fiorillo, lo scorso anno titolare nel Livorno promosso in Serie A; la Juventus ne ha acquistato la metà del cartellino, ma in bianconero il portiere ci deve ancora giocare. La Juventus arriva dalla sconfitta subita contro il Napoli, la seconda in questo campionato: prima di allora aveva infilato una striscia clamorosa fatta di 20 vittorie e 2 pareggi, con la quale il club aveva reagito al 2-4 subito in rimonta sul campo della Fiorentina. Finora è sempre andata così: da 0-2 a 2-2 al Bentegodi contro il Verona, poi i bianconeri avevano messo insieme sette vittorie consecutive. Antonio Conte ha voluto una squadra dominante fin da subito; forse prevedeva che in primavera il calo fisico avrebbe comportato la perdita di qualche punto, così al momento non è stato ma è anche vero che la Juventus è ancora in corsa in Europa League (inizialmente si pensava alla Champions) e che la Roma tra domenica e mercoledi ha ridotto i punti di svantaggio a 8, mettendo pressione alla capolista che vuole a questo punto arrivare allo scontro diretto dell’Olimpico – penultima giornata – avendo già chiuso il discorso scudetto, o quantomeno con un vantaggio che le permetta di stare davanti anche in caso di sconfitta. Impresa del tutto possibile ovviamente: il calendario non è difficilissimo e c’è il fattore Juventus Stadium, dove i bianconeri hanno vinto 15 partite su 15 (record per la striscia più lunga di vittorie casalinghe). Tuttavia come detto si temono cali fisici e un po’ di ansia che già in un passato recente aveva giocato brutti scherzi (stagione 2000-2001: Conte in quella Juventus ci giocava). Si punta però sul migliore attacco del campionato (67 gol) nel quale rientra dalla squalifica Carlos Tevez, 18 gol in campionato e capocannoniere. Il Livorno deve salvarsi: al momento è terzultimo in classifica, ma il pareggio insperato e in rimonta contro l’Inter (da 0-2 a 2-2) ha permesso ai labronici di essere l’unica squadra a fare punti la scorsa giornata. Certo la graduatoria non ha avuto stravolgimenti, ma in termini di fiducia e inerzia i toscani hanno fatto un bel passo avanti, soprattutto perchè fermare i nerazzurri non era probabilmente contemplato dalla tabella di marcia e si arrivava da due sconfitte consecutive (Torino e Atalanta) che avevano reso semi-inutile la vittoria nello scontro diretto contro il Bologna. La presenza di un attaccante come Paulinho, 12 gol in campionato, possono essere l’assicurazione per la salvezza: poche squadre che si giocano la permanenza in Serie A hanno un attaccante di questa portata, e se anche gli altri – Emeghara e Siligardi – riusciranno a dare il loro contributo, Mimmo Di Carlo potrà centrare l’obiettivo. Per stasera si vedrà: non è certo questa partita quella che deve condurre il Livorno alla salvezza. Tuttavia, quando mancano sette giornate alla fine del campionato bisogna approfittare di qualunque regalo il campo possa portare; per questo i labronici non vanno a Torino con l’idea di aver già perso, pur se la Juventus vuole riprendere subito la marcia e mantenere le distanze sulla Roma, sperando magari addirittura di allungare. Non resta allora che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire: la diretta di Juventus-Livorno sta per cominciare…
Il tabellino
Marcatori: 32′, 35’Llorente
Juventus (3-5-2): Buffon; M.Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba (83’Padoin), Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez (65’Giovinco), Llorente (77’Vucinic) (Storari, Rubinho, Ogbonna, Peluso, Isla, Osvaldo, Quagliarella). All.Conte.
Livorno (4-4-2): Bardi; Castellini, Valentini, Coda, Mesbah; Ceccherini (59’Piccini), Benassi, Biagianti (74’Mosquera), Duncan; Emeghara (63’Belfodil), Siligardi (Anania, Aldegani, Tiritiello, Gemiti, Bartolini, Greco, Paulinho, Borja). All.Di Carlo.
Arbitro: Andrea Gervasoni
Ammoniti: 28’Castellini