Vince il Borussia Dortmund (2-0), ma in semifinale ci va il Real Madrid che all’andata aveva vinto 3-0. E’ il verdetto del Westfalenstadion, che sorride a un Carlo Ancelotti che però questa sera andrà a letto con incubi in giallonero e tante, tantissime cose da dire ai suoi giocatori. Perchè la verità è questa: le merengues sono in semifinale per la quarta volta consecutiva, ma la squadra che davvero avrebbe meritato la posta piena questa sera era quella tedesca, che esce a testa altissima di fronte a un pubblico sensazionale come sempre. E’ stato l’ennesimo capolavoro di Jurgen Klopp, capace di tirare fuori il 150% da giocatori come Manuel Friedrich, finito ai margini del calcio, il trentunenne Kirch, il giovane Jojic arrivato a gennaio, il terzino sinistro Durm che l’anno scorso vedeva il campo con il bincolo. Senza Gundogan, Subotic, Kehl, Sahin, Blaszczykowski, Schmelzer, Bender, il Dortmund ha dominato e sfiorato un’impresa che sarebbe stata straordinaria. Il Real Madrid lo scorso anno aveva preso quattro gol da queste parti: evidentemente non ha imparato la lezione. Cristiano Ronaldo non ha giocato: il problema al tendine lo infastidiva troppo, altrimenti nel secondo tempo Ancelotti l’avrebbe mandato subito in campo. Non può bastare questo, tuttavia, per spiegare un crollo simile; la squadra non ha giocato, si è limitata a fare melina ogni volta che il pallone transitava dalle sue parti pensando forse di avere già la semifinale in tasca, e solo in un paio di occasioni nella ripresa ha provato a segnare sul serio, ma prima Bale ha sprecato un diagonale mancino da ottima posizione, poi Benzema si è fatto scippare da Hummels quando aveva già saltato Weidenfeller. Prima ancora l’episodio che stava davvero cambiando tutto: cross di Coentrao, Piszczek apre troppo l’alettone, rigore. Ronaldo non c’è: sul dischetto va Di Maria che scivola e si fa parare la conclusione da Weidenfeller. Il Borussia Dortmund ha reagito nell’unico modo che aveva a disposizione: ha attaccato e attaccato, cercando di stare compatto dietro ma puntando sempre la porta. Poco importa che i due gol siano stati regali avversari, perchè sono arrivati: minuto 24, Pepe di testa lancia Reus a tu per tu con Casillas, tocco a scavalcare il portiere e piatto a porta vuota. Minuto 37, Illarramendi in maniera folle serve all’indietro dove c’è Reus che si invola, palla per Lewandowski che centra il palo ma viene gratificato dal tap-in ancora del numero 11. Il Madrid è alle corde: perde un’infinita di palloni assurdi sulla trequarti difensiva, sembra una squadra di categoria inferiore davanti a ottantamila tifosi ostili per la prima volta nella sua storia. Quando inizia il secondo tempo si pensa che le parole di Ancelotti, il blasone e il livello dei giocatori in maglia bianca e l’ingresso di Isco per un pessimo Illarramendi facciano la differenza. E invece, è pure peggio. Perchè con il passare dei minuti la pressione giallonera si fa più intensa, e tra il 60′ e il 70′ il Real vive un momento di orrore puro quando calciatori tedeschi spuntano da tutte le parti. L’occasione clamorosa arriva al minuto 65: Reus, sempre lui, punta la difesa blanca che si apre come il burro e arretra invece di aggredire. Palla che canta, parla e suona per il taglio centrale di Mkhitaryan che in velocità affronta Casillas e lo salta: il muro giallo e tutto il Signal Iduna Park sta già esplodendo, ma il suo tiro è sul palo e il tentativo immediato di Grosskreutz si infrange sulla difesa. Più tardi ancora l’armeno si fa ipnotizzare da Casillas a pochi passi dalla porta, e qualche minuto più tardi il numero 1 del Real Madrid compie un grande intervento sulla girata di Grosskreutz. Alla fine passa il turno il Real Madrid; ma se dalle parti del Bernabeu pensano di vincere la Decima dovranno lavorarci su. Tanto. (Claudio Franceschini)
Il Borussia Dortmund sfiora il 3-0! Il Real Madrid sbanda vertiginosamente: dopo due ottime occasioni per Bale (sinistro in diagonale fuori misura) e Benzema (Hummels gli toglie palla in scivolata), i gialloneri ripartono alla grande e al 65′ minuto ancora uno straripante Reus taglia a fette la difesa spagnola e serve una palla geniale per Mkhitaryan che taglia centralmente. L’armeno salta Casillas sulla sinistra e poi conclude rapidamente, ma il suo tiro a porta vuota centra il palo; sul controcross del numero 10 Grosskreutz spara in porta con Casillas ancora mezzo sdraiato, ma la difesa mura. Ma il Westfalenstadion ribolle e adesso ci credono tutti.
Si riparte al Signal Iduna Park: Borussia Dortmund 2 Real Madrid 0. Carlo Ancelotti ha già operato un cambio: fuori un pessimo Illarramendi, dentro Isco per dare più sostanza al tridente offensivo e qualità in mediana, dove scala Di Maria. Il Dortmund con nu gol porterebbe la partita ai supplementari; per il momento Cristiano Ronaldo rimane in panchina con un problema in campo, Ancelotti non lo rischia ma potremmo vederlo in campo qualora le cose peggiorassero sensibilmente.
Al 37′ minuto di gioco Borussia Dortmund 2 Real Madrid 0. Clamoroso al Westfalenstadion: un Real Madrid irriconoscibile regala un’altra ripartenza, questa volta Illarramendi serve all’indietro dove c’è solo Reus. Parte a mille all’ora il numero 11 giallonero che dentro l’area serve a sinistra per Lewandowski, tiro immediato che termina sul palo ma sul tap-in è ancora Reus a scaraventare in rete. Blancos frastornati e adesso il Muro Giallo è ufficialmente in partita: si mette male per Ancelotti, serve un gol a Klopp per i tempi supplementari.
Al 24′ minuto di gioco Borussia Dortmund 1 Real Madrid 0. Il gol che riapre i giochi è di Marco Reus: gol sbagliato gol subito, la legge continua a essere valida. A spianare la strada al numero 11 giallonero è un clamoroso errore di Pepe, che invece di servire Casillas con un comodo colpo di testa manda in porta l’avversario, bravissimo a saltare il portiere con un tocco e calciare nella porta vuota anticipando anche Mkhitaryan che si era avventato in area di rigore. Qualificazione forse non ancora riaperta, ma il Real Madrid deve cambiare atteggiamento.
Al 16′ minuto di gioco il Real Madrid ha avuto un grossa occasione per metterci una pietra sopra. Cross dalla fascia sinistra di Coentrao, Piszczek devia con un braccio aperto rispetto al corpo e l’arbitro Skomina decreta il calcio di rigore per le Merengues. Dal dischetto va Angel Di Maria che però scivola al momento della battuta: il sinistro che ne esce è comunque forte ma non abbastanza angolato, Weidenfeller intuisce il lato e respinge con un braccio. Subito dopo clamorosa occasione per il Borussia Dortmund: cross basso di Reus, Mkhitaryan da centro area può calciare a colpo sicuro ma manda fuori con il destro.
Le formazioni ufficiali della partita Borussia Dortmund-Real Madrid, a breve in diretta al Westfalenstadion di Dortmund. Modulo 4-2-3-1 per i tedeschi che schierano l’inedita coppia di centrocampo Kirch-Jojic, mentre in attacco rientra Lewandowski. 4-3-3 per il Real di Carlo Ancelotti che rinuncia almeno inizialmente a Cristiano Ronaldo, in panchina anche perché non al 100% fisicamente. Tridente Di Maria-Benzema-Bale Borussia Dortmund (4-2-3-1): 1 Weidenfeller; 26 Piszczek, 2 Friederich, 15 Hummels, 37 Durm; 21 Kirch, 14 Jojic; 19 Grosskreutz, 10 Mkhitaryan, 11 Reus; 9 Lewandowski In panchina: 20 Langerak, 25 Papastathopoulos, 18 Sahin, 7 Hofmann, 23 Schieber, 34 Ducksch Allenatore: Jurgen Klopp Real Madrid (4-3-3): 1 Casillas; 15 Carvajal, 4 S.Ramos, 3 Pepe, 5 Coentrao; 24 Illarramendi, 14 X.Alonso, 19 Modric; 22 Di Maria, 9 Benzema, 11 Bale In panchina: 25 D.Lopez, 2 Varane, 18 Nacho, 16 Casemiro, 23 Isco, 7 C.Ronaldo, 21 Morata Allenatore: Carlo Ancelotti Arbitro: Skomina (Slovenia)
Tatticamente, Borussia Dortmund-Real Madrid è una partita che si presenta molto interessante. Abbiamo visto anche all’andata come il tema fosse quello della squadra spagnola arrembante e dei gialloneri pronti a far male con le ripartenze. La sfortuna e un po’ di imprecisione hanno impedito di segnare almeno un gol alla squadra di Jurgen Klopp, che però questa sera sarà sorretta e spinta dal pubblico di casa e avrà forse più efficacia. Il tecnico tedesco dice di essersi ispirato a Sacchi, che ha infuso conoscenze e dettami anche ad Ancelotti; tuttavia l’allenatore emiliano non è ancora riuscito a dare un gioco ben preciso al suo Real Madrid, che per il momento è un insieme di strepitoso talento individuale laddove il Dortmund è una macchina ben oliata che si muove in sincrono. Torna Lewandowski: questo può fare tutta la differenza del mondo, anche se una difesa raffazzonata e gli spazi tra le linee che il Borussia strutturalmente concede possono essere regali per gli spagnoli, che non aspettano altro che colpire in velocità per segnare il gol della sicurezza.
Ancora pochi minuti e poi sarà Borussia Dortmund-Real Madrid. I gialloneri devono ribaltare lo 0-3 della partita di andata, ma il compito non si prospetta affatto facile. Anche i pronostici Snai ci dicono che, nonostante il fattore campo, sono gli uomini di Carlo Ancelotti i favoriti per questa sera: è di 2,10 la quota per la loro vittoria, di 3,10 quella per l’affermazione del Dortmund, con il pareggio a 3,75. Si scommette anche sul fatto che possano esserci più di due gol (Under a 2,60 Over a 1,42) e comunque sulla possibilità che entrambe le squadre vadano a segno (Goal a 1,40 NoGoal a 2,70); un ribaltone nel risultato rispetto al primo tempo vi farebbe guadagnare 22 volte la posta in gioco qualora a realizzarlo fosse la squadra di casa; lo 0-0 per quanto abbiamo detto prima non è troppo quotato come probabilità, lo troviamo a 18 e chissà che il Real Madrid non imposti una partita difensiva riuscendo a frenare gli impeti tedeschi. Per quanto riguarda il risultato esatto, lo scorso anno i ragazzi di Jurgen Klopp avevano vinto 4-1; un punteggio che oggi non servirebbe ma che, se realizzato, varrebbe 75. Ancora di più per il 4-0 utile invece al Dortmund per andare in semifinale: in questo caso la vincita sarebbe di 1000 euro giocandone 10. Nella storia ribaltoni simili sono già accaduti: se ve la sentite di puntare sui gialloneri…
Alle ore 20,45 di questa sera lo stadio Signal Iduna Park (o più semplicemente Westfalenstadion) ospita Borussia Dortmund-Real Madrid, diretta dall’arbitro Skomina, partita valida per il ritorno dei quarti di finale di Champions League 2013-2014. Sulla carta è una partita chiusa: la qualificazione alla semifinale non dovrebbe sfuggire ai blancos, che all’andata si sono imposti con un 3-0 netto. Le reti di Bale, Isco e Cristiano Ronaldo hanno messo in ghiaccio il turno, anche se i gialloneri non hanno giocato una brutta partita e avrebbero meritato quantomeno un gol; non è però arrivato, e il Real Madrid ha saputo sfruttare le occasioni e con grande cinismo ha vinto, facendo vedere quanto concreto e cinico possa essere. La strada per la seconda semifinale consecutiva è impervia, una montagna da scalare: per riuscirci il Dortmund dovrebbe non solo vincere la partita questa sera, ma addirittura farlo con 4 gol di scarto senza subirne. Il 4-0 sarebbe utile, ma qualora le merengues riuscissero a segnare almeno una rete a quel punto i tedeschi dovrebbero realizzarne 5. Per quello che si è visto in campo nel corso della stagione pare sinceramente impossibile una grande rimonta: il Borussia Dortmund ha anche la squadra decimata da una serie di incredibili infortuni ed è già un mezzo miracolo che sia riuscito ad arrivare fino a qui (in campionato ha mollato subito, consegnando il Meisterschale con sette giornate di anticipo). Lo scorso anno non fa già più testo: allora la squadra allenata da Jurgen Klopp era uscita indenne dalle due partite del girone (2-1 casalingo, 1-1 al Bernabeu) e poi in semifinale aveva superato l’ostacolo pur perdendo 2-0 in Spagna, grazie ai quattro gol di Robert Lewandowski nel 4-1 dell’andata. A proposito: il polacco questa sera torna dalla squalifica ed è chiaro che tutto il Westfalenstadion punta su di lui, ma i tempi sono cambiati. Gli altri due precedenti risalgono al 1998 e al 2003: nella prima occasione, semifinale, il Real Madrid vinse 2-0 in casa e poi difese lo 0-0 in Germania, mentre nella seconda si trattava del secondo girone e ancora una volta fu vittoria blanca a Madrid (2-1) e pareggio a Dortmund (1-1). C’è un doppio ex in campo questa sera: si tratta di Nuri Sahin, cresciuto nel vivaio del Borussia con cui ha esordito in prima squadra risultando decisivo per la vittoria del primo titolo di Klopp, nel 2011. Venduto al Real Madrid per 10 milioni di euro, arrivò in Spagna con un infortunio ai legamenti del ginocchio e anche per questo non riuscì mai ad inserirsi; dopo un passaggio di sei mesi al Liverpool, è tornato al Signal Iduna Park sottoscrivendo un prestito biennale. Difficile che il Real decida di riscattarlo al termine di questo periodo. Il Borussia Dortmund ha due soli obiettivi rimasti in questa stagione: difendere almeno la terza posizione in campionato per tornare in Champions League senza passare dai playoff, e vincere la Coppa di Germania. Il primo traguardo è vicino: mancano 5 giornate al termine della Bundesliga, i gialloneri sono secondi e i punti di vantaggio sulla coppia Borussia Monchengladbach-Bayer Leverkusen è di 7 punti. La vittoria sul Wolfsburg, che poteva rientrare nella corsa, porta le firme di Lewandowski e Reus. Per quanto riguarda la Coppa, bisogna aspettare la prossima settimana: i gialloneri sfidano ancora il Wolfsburg in semifinale, possono centrare il traguardo dell’ultimo atto (che si giocherà a Berlino) ma certamente la presenza del Bayern Monaco dall’altra parte del tabellone (semifinale contro il Kaiserslautern) rende più difficile sollevare il trofeo a fine anno. Gli infortuni hanno reso questa stagione particolarmente complicata per Jurgen Klopp e i suoi: sono stati giocati diversi mesi senza la coppia di centrali Subotic-Hummels (il serbo è tuttora ai box), Gundogan che era stato uno dei migliori lo scorso anno è fuori dalla prima giornata di campionato, Blaszczykowski ha riportato la rottura del crociato e ha chiuso in anticipo il 2013-2014. Un’ecatombe alla quali si sono aggiunti problemi sparsi; di certo ripetere un’annata come l’ultima era decisamente ostico, Klopp ci ha messo tutto e quantomeno ha raggiunto i quarti di Champions League, pur se con tutta probabilità il cammino si interromperà qui. Il Real Madrid in finale di Copa del Rey ci è già arrivato, e sarà un’ennesima sfida contro il Barcellona. Nel fine settimana è arrivata l’importante vittoria sul campo della Real Sociedad, che era considerata una delle partite più ostiche nella Liga; il 4-0 è ancora più prezioso perchè ottenuto senza il contributo di Cristiano Ronaldo. Tuttavia, anche Atletico Madrid e Barcellona hanno fatto il loro dovere; così, quando mancano 6 giornate al termine della Liga, la situazione è rimasta la stessa e cioè con le merengues che devono recuperare due punti ai blaugrana e tre ai Colchoneros, ma hanno gli scontri diretti a sfavore in entrambi i casi e dunque, nei fatti, le lunghezze sono tre e quattro. In Champions League però si vola: finora sono arrivate otto vittorie in nove partite, i blancos sono una delle due squadre ancora imbattute in Europa e come detto la semifinale dovrebbe essere ormai cosa fatta. Il fatto che ci debba nuovamente essere un sorteggio per stabilire il tabellone rende ancora inestricabile l’enigma; questo però potrebbe essere l’anno buono per il Real Madrid per vincere una Decima che manca dal 2002. C’è l’esperienza di Carlo Ancelotti (due Coppe dei Campioni da giocatore, due Champions League da allenatore) che potrebbe risultare decisiva, e c’è un Cristiano Ronaldo che è forse alla sua migliore stagione in carriera per numeri e decisività. Ci aspetta comunque una bella partita: forse scontata nell’esito della qualificazione, ma Jurgen Klopp ha tanto orgoglio e di certo non lascerà nulla di intentato, spinto dall’impressionante muro giallo dei suoi tifosi. Non resta allora che metterci comodi, dare la parola al campo e stare a vedere come finirà questa partita: la diretta di Borussia Dortmund-Real Madrid sta per cominciare…
24′ Reus, 37′ Reus
Weidenfeller; Piszczek (35′ st P. Aubameyang), M. Friedrich, Hummels, Durm; Jojic, Kirch; Grosskreutz, Mkhitaryan, Reus; Lewandowski. (Langerak, Papastathopoulos, Sahin, Hofmann, Schieber, Ducksch). All.: Klopp
Casillas; Carvajal, Sergio Ramos, Pepe, Fabio Coentrao; Illarramendi (1′ st Isco), Xabi Alonso, Modric; Di Maria (28′ st Casemiro), Benzema (47′ st Varane), Bale. (Diego Lopez, Nacho, Cristiano Ronaldo, Morata). All.: Ancelotti
Arbitro: Skamina (SLO)
Ammoniti: Sergio Ramos (R), Xabi Alonso (R), Carvajal (R), Casemiro (R), Reus (B), P. Aubameyang (B)