Seconda tappa oggi al Giro d’Italia 2014, la prima in linea da Belfast a Belfast, dopo la cronosquadre di ieri sempre nella città dell’Irlanda del Nord. Per ora la cosa più evidente è che il Giro d’Italia ha avuto un grande successo da queste parti, con un’ottima cornice di pubblico, tanto interesse, tanta popolarità della corsa in rosa. Un inizio migliore non poteva esserci… Oggi, dopo che le varie fughe sono state bloccate dalle squadre degli sprinter più importanti, l’arrivo è stato in volata, come da previsioni. Così non ci si deve sorprendere se alla fine ha vinto il tedesco Marcel Kittel, uno che può rivaleggiare in fatto di volate con Mark Cavendish (clicca qui per leggere ordine d’arrivo e classifica generale). Secondo il francese Nacer Bouhanni, ma poi sono arrivati quattro corridori italiani nell’ordine dal terzo al sesto posto, Giacomo Nizzolo, Elia Viviani, Roberto Ferrari e Manuel Belletti. La nuova maglia rosa è l’australiano Michael Matthews della Orica-GreenEdge che ieri ha vinto la cronosquadre. Per commentare la seconda tappa del Giro abbiamo sentito Michele Bartoli. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Come giudica queste due prime due tappe irlandesi? Un po’ troppa acqua, ma a parte questo a me piace vedere partire il Giro d’Italia da altre nazioni, nonostante questo crei un po’ di disagio alle squadre e ai corridori. Dà un pizzico di internazionalità in più a questa corsa.
Grande lo spettacolo del pubblico… Direi proprio di sì, è stata esaltante questa cornice di gente, che nonostante la pioggia ha tributato un grande tributo di folla al Giro.
Cosa ha detto la tappa di oggi? Era scontato direi che questa tappa fosse vinta da un velocista, nonostante ci fosse stata una lunga fuga prima. Le varie squadre dei velocisti hanno lavorato in questo senso, per aiutare i loro sprinter migliori.
Sorpreso del successo di Kittel? No, per niente, perchè lui è veramente un velocista di grande valore.
E’ il più forte in questo momento, o lo è sempre Cavendish? E’ una bella domanda, sono lì a giocarsi questa leadership per essere il velocista più forte al mondo.
Buona la prova dei velocisti italiani, tanti nei primi 10… Sì, hanno disputato una buona volata, anche se magari hanno agito molto a livello individuale, perché le loro squadre non hanno l’organizzazione di quelle che hanno i velocisti migliori.
La maglia rosa è andata all’australiano Matthews…



Il verdetto della cronosquadre ha fatto sì che la Orica potesse tenere la maglia pur cambiando il protagonista, ieri Tuft e oggi Matthews. Tutto nella norma.
Cosa si attende dalla tappa di domani Armagh-Dublino? Con l’acqua e il vento potrebbe essere una tappa molto particolare, che potrebbe quindi provocare anche dei cambiamenti importanti in classifica. Non sarà una tappa così facile e potrebbero succedere anche delle situazioni impreviste. (Franco Vittadini)

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