Sta facendo discutere il caso Chiellini-Pjanic: durante Roma-Juventus, nella penultima giornata di campionato, il difensore della Juventus ha colpito con una gomitata il centrocampista giallorosso, prima di un calcio di punizione per i bianconeri. L’arbitro Carmine Russo ha visto ma non ha considerato grave l’episodio, limitandosi a fischiare fallo a favore della Roma. Poi è scattata la prova tv contro Chiellini che ha ricevuto tre giornate di squalifica dal Giudice Sportivo; la palla è successivamente passata alla nazionale e al codice etico, che in teoria dovrebbe escludere i giocatori puniti in campionato. Cesare Prandelli però ha definito il gesto di Chiellini non violento. Per parlare di questo fatto ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Antonio Nucera, telecronista di SkySport.
Come valuta il gesto di Chiellini ai danni di Pjanic? Mi è sembrato più istintivo che cattivo: in barriera e dintorni può capitare di sgomitare un pò. Diciamo che il fallo c’era ma non credo che volesse fare male a Pjanic.
Per Prandelli questo gesto non ha infranto il codice etico: è d’accordo? Sì, non mi sembra che il gesto abbia contravvenuto l’idea comportamentale di Prandelli, che sia andato contro il codice etico.
Quindi Prandelli fa bene a convocare comunque Chiellini per i mondiali? Direi di sì, al di là dell’importanza tecnica di Chiellini per la nazionale non mi è sembrato un gesto cattivo.
Un eventuale non convocazione che ripercussioni avrebbe avuto? Tante dal punto di vista tecnico, perché Chiellini è uno dei nostri difensori migliori. Poi probabilmente la decisione avrebbe avuto uno strascico polemico non indifferente.
L’idea del codice etico non è un pò superata? Ogni allenatore prende le sue decisioni, anche in sintonia con i giocatori. Prandelli ha le sue idee che sono ben chiare, è giusto che le porti avanti anche se non in maniera rigidissima.
Nelle altre nazionali si può riscontrare una situazione di questo tipo? Diciamo che ogni commissario tecnico pone dei vincoli comportamentali, c’è chi ad esempio non la prende bene se un giocatore usa troppo il telefonino o i social network. Insomma credo che il codice etico possa intervenire per casi eclatanti, quello tra Chiellini e Pjanic non lo è.
Se il codice etico fosse stato applicato a Maradona…
Lui era uno che sfuggiva da questo tipo di vincoli, di ragionamenti. La gestione di Maradona e dei calciatori come lui è sempre stata un affare complesso, però come si fa applicare il codice etico a Maradona, che poi in campo faceva quello che faceva?
(Franco Vittadini)