Il torneo è cominciato già ieri, ma da oggi entra nel vivo la settimana degli Internazionali d’Italia di tennis al Foro Italiaco di Roma, il prestigioso torneo Masters 1000 che per una settimana catalizza l’attenzione del mondo del tennis tutta su Roma. Un torneo che non vinciamo dal 1976, quando il successo andò ad Adriano Panatta, in campo maschile, mentre tra le donne Raffaella Reggi si impose nel 1985 ma a Taranto. Questa volta le possibilità di far meglio saranno affidate a Fabio Fognini tra gli uomini, a Flavia Pennetta e Sara Errani tra le donne. Aspettiamo buone cose anche da Camila Giorgi e nel doppio dalla stessa Errani e Roberta Vinci, recenti vincitrici al torneo di Madrid. I favoriti saranno i soliti, in campo maschile Rafa Nadal e Novak Djokovic, in campo femminile probabilmente Serena Williams la favorita numero uno, pur con qualche incognita sulle sue condizioni. Ma sono tante le possibili stelle: tanto per fare due nomi, Roger Federer e Maria Sharapova, vincitrice a Madrid. Per presentare gli Internazionali d’Italia 2014 abbiamo sentito Davide Sanguinetti. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Che significato ha per l’Italia e gli italiani il torneo di Roma? Un significato molto grande. Per i nostri giocatori è un appuntamento veramente importante, anche se c’è molta pressione. E’ vero anche che gli Internazionali di Roma sono uno dei tornei più prestigiosi al mondo.
Errani e Pennetta sono i nostri nomi di punta al femminile: dove potranno arrivare? Dò più possibilità a Sara che sulla terra battuta si difende molto bene, Flavia ha sempre questo problema al polso che la infastidisce molto.
Camila Giorgi ha un tabellone terribile. Cibulkova subito, potenzialmente Kvitova e Serena poi: quali saranno le sue possibilità? Cominciamo a vedere se batterà la Cibulkova, poi vedremo. Certo che Serena William è un’avversaria veramente difficile.
Non vinciamo al Foro Italico dal 1976: potrà essere l’anno giusto o siamo ancora a tanta distanza dai migliori? Potrà succedere di tutto. Vero che i nostri giocatori e le nostre giocatori non sono i migliori del mondo, ma chissà potremmo anche attenderci un exploit di Fognini…
Serena Williams non è al top, Maria Sharapova in ripresa per quello che si è visto a Stoccarda e Madrid. La tennista russa potrà pensare di batterla finalmente dopo dieci anni? Potrebbe essere, anche se Serena resta sempre una tennista di una categoria superiore a tutte le altre.
Il Nadal delle ultime settimane non sembra certo al top: lo reputa comunque favorito?
Lui e anche Djokovic, pur se il serbo non è nelle condizioni migliori di forma, restano i favoriti degli Internazionali.
Nishikori finalista a Madrid (pur se qui assente), Murray in calo, Federer verso il declino…, la rivoluzione in campo maschile potrà partire da Roma? In effetti qualcosa sta cambiando, la rivoluzione è già partita. Ci sono giocatori nuovi che potranno diventare i migliori del ranking mondiale, come lo stesso Nishikori o Dimitrov, che ha grande talento. Mi ricorda Federer.
A Roma nel 1979 Tracy Austin interruppe la striscia di 125 vittorie sulla terra di Chris Evert: Belinda Bencic non è certo a quel livello, ma crede che potrà diventare la numero uno del mondo? Sinceramente non la conosco benissimo, però una cosa posso dirla: non è facile diventare la numero uno del mondo. Bisogna mantenere sempre una grande condizione fisica oltre ad avere una condizione mentale altrettanto importante e mantenere la concentrazione per tutta la stagione. (Franco Vittadini)