Ha vinto la quarta tappa del Giro d’Italia 2014: si tratta per il francese della FDJ della prima vittoria in una grande corsa a tappe; per lui giornata completata dalla legittimazione della maglia rossa che premia il miglior corridore nella classifica a punti. Maglia che apparteneva a Marcel Kittel, ma il tedesco questa mattina non ha preso il via della Giovinazzo-Bari lasciando così al collega la leadership della speciale classifica. Con 115 punti Bouhanni precede di appena 2 lunghezze il nostro Elia Viviani (Cannondale), al terzo posto Giacomo Nizzolo (Trek) già beffato un paio di volte sugli arrivi in volata (oggi è stato secondo).
Il Giro d’Italia 2014 ha fatto tappa in Puglia: nella quarta tappa Giovinazzo-Bari abbiamo avuto un ennesimo arrivo in volata con la vittoria del francese Nacer Bouhanni davanti a Giacomo Nizzolo, che dunque viene beffato ancora una volta. Per quanto riguarda la maglia azzurra che si riferisce agli scalatori, non cambia nulla: oggi non ci sono stati Gran Premi della Montagna, nemmeno di quarta categoria. Dunque in testa rimane l’olandese Maarten Tjallingii con 12 punti, seguito dal nostro Andrea Fedi con 3 e da una serie di corridori con 2, tra i quali il venezualano Yonder Godoy, i due colombiani Miguel Angel Rubiano Chavez e Jeffry Johan Romero Corredor e i due belgi Gert Dockx e Sander Armee.
La neutralizzazione degli ultimi chilometri della quarta tappa del Giro d’Italia 2014 ha prodotto come inevitabile effetto che la classifica generale non è cambiata. Nessun distacco, anche per chi nell’ultimo giro è rimasto attardato a causa delle tante cadute sull’asfalto viscido nel difficile avvicinamento alla volata vinta poi dal francese Nacer Bouhanni davanti a Giacomo Nizzolo. Ecco quindi che l’australiano Michael Matthews non ha avuto problemi a conservare per il terzo giorno la maglia rosa che spetta al leader della classifica: eguagliato Richie Porte, che fino ad oggi era stato l’unico corridore australiano della storia ad avere indossato per tre volte il simbolo del primato della Corsa Rosa. A dire il vero, qualche piccolo cambiamento c’è stato: questo perché a parità di tempo conta la somma dei piazzamenti. Ecco perché ad esempio tra i corridori della Orica-GreenEdge a pari merito a 14″ di ritardo da Matthews troviamo adesso quarto Ivan Santaromita (che era quinto), che segue altri due italiani: Alessandro Petacchi infatti resta secondo a 8″, mentre in terza posizione con 10″ di distacco dal primato troviamo Daniel Oss. Domani però, al termine della tappa Taranto-Viggiano, ci sarà il primo arrivo in salita di questo Giro: nulla di particolarmente difficile, ma di certo la situazione cambierà e lo stesso Santaromita oppure Rigoberto Uran – gli uomini meglio piazzati tra i big – si candidano ad indossare domani sera il simbolo del primato.
La vittoria di Nacer Bouhanni ha chiuso una sofferta quarta tappa del Giro d’Italia 2014. Il velocista francese della Fdj.fr si è imposto davanti all’italiano Giacomo Nizzolo della Trek e al belga Tom Veelers della Giant-Shimano. Le condizioni meteo incerte hanno fortemente condizionato la giornata: l’andatura del gruppo è stata molto moderata e solo nell’ultimo giro del circuito di Bari ci sono state emozioni tra le squadre che avevano sprinter per vincere la tappa. Tuttavia, l’asfalto viscido ha causato numerose cadute che hanno spezzato il gruppo, causando la selezione decisiva: all’ultimo chilometro sono rimasti davanti solo una decina di corridori, con superiorità numerica della Giant-Shimano, che però ha pagato a caro prezzo l’assenza del suo uomo migliore, Marcel Kittel (non partito per febbre). Così Bouhanni è uscito di prepotenza ed ha vinto a braccia alzate, resistendo al ritorno negli ultimissimi metri di Nizzolo. La Francia torna a vincere una tappa al Giro dopo ben quattro anni (Gadret nel 2010), mentre l’Italia sfiora il colpo ma resta ancora a secco in questa edizione. (Mauro Mantegazza)
Il francese Nacer Bouhanni ha vinto la quarta tappa del Giro d’Italia 2014, che si è disputata da Giovinazzo a Bari, grazie a una volata anomala, condizionata da diverse cadute verificatesi negli ultimi chilometri. Il gruppo si è spezzato in diversi tronconi – ma non ci saranno distacchi, l’ultimo giro era neutralizzato – e davanti sono rimasti in pochi a giocarsi la tappa. Alla fine ha avuto la meglio lo sprinter della Fdj.fr, che ha preceduto l’azzurro Giacomo Nizzolo.
La quarta tappa del Giro d’Italia 2014, che si disputa oggi da Giovinazzo a Bari, è ormai vicinissima all’epilogo: siamo infatti alla fine del penultimo giro, meno di 10 km dall’arrivo. Inizia la grande battaglia fra le squadre dei velocisti, con il francese Nacer Bouhanni in difficoltà. Intanto c’è già una notizia: grazie alla neutralizzazione dei tempi, Michael Matthews sarà ancora maglia rosa.
Il gruppo continua a procedere ad andatura piuttosto ridotta in questa quarta tappa del Giro d’Italia 2014 da Giovinazzo a Bari, che ci sta regalando condizioni climatiche incerte. Appena entrati nel circuito finale (8 giri), qualche goccia di pioggia aveva indotto i ciclisti a sospendere le ostilità, procedendo ad una andatura che possiamo definire cicloturistica. Poi ecco la decisione della giuria: tempi neutralizzati all’inizio dell’ultimo giro e niente abbuoni. Dopo questa decisione, il ritmo è aumentato, ma comunque nessuno ha attaccato per adesso. Da poco è stato superato il traguardo volante posto al termine del quarto giro: vittoria su Elia Viviani davanti a Giacomo Nizzolo. Sarà una lunga ‘passerella’ verso la volata finale o qualcuno proverà a stravolgere gli schemi? Lo sapremo fra poco, ormai mancano poco più di 30 km all’arrivo.
Oltre al ritiro di Marcel Kittel, la quarta tappa del Giro d’Italia 2014 ci sta regalando condizioni climatiche incerte. Dopo lo splendido sole del giorno di riposo, oggi il tempo è decisamente più nuvoloso. Le strade sono ancora asciutte nel momento in cui scriviamo, ma sono possibili temporali che potrebbero rendere molto difficili le curve del circuito finale (8 giri), nel quale i corridori sono appena entrati per la prima tornata. Se si eviterà la pioggia, sarà un grande spettacolo, in ogni caso i corridori hanno chiesto alla giuria di neutralizzare i distacchi all’ultimo passaggio sul traguardo prima dell’arrivo, per favorire la sicurezza di tutti i partecipanti alla Corsa Rosa.
Non ha preso il via nella quarta tappa del Giro d’Italia 2014. Da Giovinazzo arriva quindi una notizia clamorosa: la febbre ha messo k.o. il velocista tedesco della Giant-Shimano, dominatore delle due volate disputate in Irlanda e grande favorito della vigilia anche per il presumibile sprint di oggi a Bari. Tutti lo aspettavano, principale personaggio di questa prima parte della Corsa Rosa (anche per il pubblico femminile), invece un messaggio su Twitter ha gelato tutti: “Per me il Giro finisce prima del previsto. Sono veramente dispiaciuto di dover lasciare questa bella corsa oggi a causa della febbre”. Kittel dunque non si è presentato per il ritrovo di partenza. Una brutta notizia per il Giro, ma – egoisticamente parlando – una buona nuova per gli altri velocisti, che vedono aumentare le loro possibilità di successo. Chi vincerà dunque oggi a Bari? La parola alla strada…
Sempre più vicina la partenza della quarta tappa del Giro d’Italia 2014: infatti alle ore 13.15 è cominciato il ritrovo di partenza in Piazza Vittorio Emanuele a Giovinazzo, da dove la frazione prenderà il via alle ore 14.45 in direzione del capoluogo di regione, Bari. Partenza in netto ritardo rispetto al solito: ciò si spiega con il ridotto cronometraggio, il più corto di una tappa in linea dal 2000 a oggi. Comunque, ciò non toglie che i preparativi per mettersi in gara siano sempre gli stessi: il profilo Twitter ufficiale della Cannondale ci mostra la giovane promessa Davide Villella alle prese con le fasi della vestizione. Cosa farà il numero 68? Ce lo diranno fra poco le strade della Puglia….
La quarta tappa del Giro d’Italia 2014 inizia alle 14,45. Si inizia da Giovinazzo e si arriva a Bari: siamo in Puglia per quella che – cronometro escluse, ovviamente – è la tappa più corta della corsa rosa. I corridori attendono la partenza, mentre nel capoluogo della regione ad attenderli dovrebbe esserci un meteo buono: splende il sole sul traguardo, si spera dunque che le forti raffiche di vento siano state lasciate in Irlanda e che il Giro d’Italia di quest’anno vada incontro ad un clima più clemente di quello che i protagonisti avevano trovato lo scorso anno. Il freddo si può comodamente lasciare ai tapponi di montagna; qui, sul mare (che verrà toccato alla partenza e all’arrivo, mentre il percorso si snoda anche e soprattutto nell’entroterra) si spera in qualcosa di meglio.
Il grande favorito del Giro d’Italia 2014 è certamente il colombiano Nairo Quintana, capitano della Movistar e secondo al Tour dello scorso anno. Dopo le prime tre tappe, in attesa di ricominciare oggi con la Giovinazzo-Bari che seguiremo oggi pomeriggio in diretta, ecco il bilancio delle tre tappe vissute in Irlanda: “Finora non ho trovato molte differenze con il Tour. Anche lo scorso anno in Corsica fu un avvio molto intenso. Ma è normale, parliamo di corse di altissimo livello, le più importanti al mondo per uno come me”, ha dichiarato in una intervista concessa nel giorno di riposo al collega Claudio Ghisalberti della Gazzetta dello Sport. La differenza principale è che l’anno scorso era ancora una promessa, nemmeno capitano sulla carta della propria squadra visto che al suo fianco c’era Alejandro Valverde, mentre quest’anno è l’uomo più atteso dell’intera Corsa Rosa: “Vero, da questo punto di vista la differenza è sostanziale. Però questo mi dà ancora più fiducia nei miei mezzi, ho una squadra a disposizione che mi tratta in modo magnifico e la responsabilità mi piace. La mia vita me la sono costruita con le mie mani. Essere favorito significa che non puoi sbagliare nulla o distrarti un attimo. E’ una lunga avventura contro rivali fortissimi, pronti a sfruttare l’occasione giusta”. Difficilmente succederà già oggi, in una tappa completamente pianeggiante. Ma il Giro è pronto ad entrare nel vivo…
Con l’arrivo del Giro d’Italia 2014 nel nostro paese dopo le prime tre tappe in Irlanda, per la precisione con la tappa Giovinazzo-Bari che seguiremo in diretta oggi pomeriggio, tornano tanti classici protagonisti della ‘Carovana Rosa‘ che invece erano assenti tra Belfast e Dublino. Per evidenti motivi, una delle ‘novità’ della quarta tappa sarà la scorta della Polizia Stradale. I motociclisti della Polstrada garantiranno la sicurezza della gara tramite l’impiego di ben 40 operatori, di cui 26 motociclisti, 12 operatori in auto e 2 operatori a bordo di un’officina meccanica mobile. Saranno tutti contrassegnati dalla particolare targa “Polizia Stradale – Giro d’Italia” e si avvarranno della collaborazione di altre 500 pattuglie che presidieranno il territorio, per un impegno davvero di primissimo livello, per garantire la sicurezza di corridori, tecnici, operatori e naturalmente tifosi, che da oggi fino a domenica 1° giugno affolleranno le strade d’Italia per salutare i ‘girini’. Al seguito del Giro anche due ‘pullman azzurri’ della polizia di Stato, con l’aula scolastica multimediale itinerante per la sicurezza stradale e uno staff di 7 operatori: il Giro è un’occasione fenomenale anche per diffondere messaggi importanti su un tema delicato come è appunto la sicurezza stradale. I limiti di velocità li superino solo i velocisti nei loro sprint: oggi vincerà di nuovo Marcel Kittel o ci sarà qualche sorpresa?
Oggi il Giro d’Italia 2014 riparte con la Giovinazzo-Bari, prima tappa in territorio italiano, ma si parla ancora di quello che è successo nelle tre frazioni in Irlanda. Particolarmente interessanti le dichiarazioni rilasciate da Giuseppe Martinelli alla Gazzetta dello Sport. Il direttore sportivo della Astana, che guida quindi la squadra di Michele Scarponi e Fabio Aru, non è contento di come sono state affrontate dal gruppo le due tappe in linea irlandesi: “Nei 400 chilometri in Irlanda alcune squadre attrezzate per correre nel vento avrebbero dovuto sfruttare di più l’occasione. Mi riferisco a Omega e Bmc, che hanno Uran ed Evans. La Katusha di Rodriguez dopo la cronosquadre andava messa di più alle corde. Manca fantasia in gara. Tutti corrono molto controllati, sperando di restare agganciati quando arrivano le montagne e poi magari fare lo scattino. Non c’è nessuno che ha il coraggio di rischiare un attacco. Invece, soprattutto se non sei il più forte, qualcosa devi provare a inventare”. Insomma, Martinelli critica un ciclismo troppo prudente e calcolato, e probabilmente non è un caso se proprio il suo pupillo Vincenzo Nibali è tra quei corridori a cui non manca invece il coraggio di tentare azioni anche rischiose. Martinelli prosegue: “Non parlo mai volentieri degli altri d.s., si sentono una spanna superiori e mi credono vecchio. Forse do fastidio e non vedono l’ora che me ne vada. Però il ciclismo lo conosco ed è questo”. Infine, alcune riflessioni sulla classifica: “I distacchi possono sembrare importanti, ma sono poca roba perché è un giro persino troppo duro. Ci sono tappe tremende e altre che sembrano normali ma possono fare male”. Tra le salite a sorpresa, Martinelli cita il Cippo nella tappa di Montecopiolo (sabato 17) e l’Alpe Noveis in quella di Oropa (sabato 24). Per oggi però niente di tutto questo: a Bari sarà inevitabile la volata.
Il Giro d’Italia 2014 propone oggi la quarta tappa, la Giovinazzo-Bari di 112 km che segnerà la ripartenza della Corsa Rosa dopo il giorno di riposo di ieri, necessario per trasferire tutta la carovana dall’Irlanda – dove si è corso da venerdì a domenica – e la Puglia, da dove si riparte oggi per cominciare a regalare grande spettacolo anche sulle strade italiane, fino a domenica 1° giugno. Probabilmente ci dobbiamo attendere la terza volata consecutiva, e chissà se questo significherà che ci sarà il tris di Marcel Kittel, indiscutibilmente lo sprinter più forte presente in gruppo. In effetti, la tappa di oggi è nettamente la più corta fra tutte quelle in linea di questo Giro, e il percorso sarà interamente pianeggiante, ad eccezione di una breve e leggerissima salita nei primi chilometri, che comunque non sarà nemmeno considerata come Gpm di quarta categoria. Questo da un certo punto di vista sarà un’insidia: si andrà a mille fin dalle primissime battute, perché tutti vorranno stare davanti e perché ci saranno numerosi attacchi, con il gruppo che non potrà concedere grossi margini di vantaggio ad eventuali fughe. Insomma, adrenalina a mille e possibili sorprese, anche perché si potranno inserire anche gli sprinter puri, quelli che soffrono chilometraggi maggiori e percorsi più mossi. Dovrebbe invece essere una giornata tranquilla per chi punta alle posizioni più nobili in classifica generale. Passando ad analizzare nel dettaglio il percorso, l’altimetria fornisce ben pochi spunti d’interesse. Nella prima parte di gara, dopo la partenza che avverrà alle ore 14.45 da Giovinazzo, in via Molfetta, si attraverserà appunto Molfetta per poi andare nell’entroterra verso Bitonto e poi tornare verso la costa ed entrare nel capoluogo di regione. Qui ci saranno da affrontare otto giri di un circuito da 8,3 km, con il traguardo che sarà posto in Corso Vittorio Emanuele. Al passaggio sotto lo striscione per l’inizio del quinto giro (km 78,9) sarà posto il traguardo volante, mentre non è previsto alcun punto di rifornimento ufficiale vista la brevità della tappa. Infine, ecco l’arrivo al termine dell’ottavo giro: presumibilmente, la volata si svolgerà fra le ore 17.10 e le 17.30. Non prendete altri impegni…
La classifica generale del Giro d’Italia dopo tre tappe vede in testa l’australiano Michael Matthews (team Orica GreenEDGE) con il tempo complessivo di 10 ore, 6 minuti e 37 secondi. Segue l’azzurro Alessandro Petacchi dell’Omega Pharma Quick Step a 8 secondi di distacco, terzo il trentino Daniel Oss della BMC a +10”. Seguono a un distacco di 144” Luke Durbridge, Ivan Santaromita, Svein Tuft e Pieter Weening, tutti del team Orica GreenEDGE, poi i ciclisti dell’Omega Pharma e della BMC. Il primo ciclista di una squadra diversa è Rafal Majka della Tinkoff-saxo a 26”, seguito da Ben Swift ed Edvald Boasson Hagen del team Sky (rispettivamente +29 e 35 secondi).
1. Nacer BOUHANNI (Fra, Fdj.fr) 2h22’06”
2. Giacomo NIZZOLO (Ita, Trek) s.t.
3. Tom VEELERS (Ola, Giant-Shimano) s.t.
4. Roberto FERRARI (Ita, Lampre-Merida) s.t.
5. Elia VIVIANI (Ita, Cannondale) s.t.
6. Matteo MONTAGUTI (Ita, Ag2R-La Mondiale) s.t.
7. Kenny DE HAES (Bel, Lotto-Belisol) s.t.
8. Luka MEZGEC (Slo, Giant-Shimano) s.t.
9. Bert DE BACKER (Bel, Giant-Shimano) s.t.
10. Francesco CHICCHI (Ita, Neri Sottoli) s.t.
1. Michael MATTHEWS (Aus, Orica-GreenEdge) in 12h28’43”
2. Alessandro PETACCHI (Ita, Omega Pharma-Quick Step) a 8”
3. Daniel OSS (Ita, Bmc) a 10”
4. Ivan SANTAROMITA (Ita, Orica-GreenEdge) a 14”
5. Pieter WEENING (Ola, Orica-GreenEdge) s.t.
6. Luke DURBRIDGE (Aus, Orica-GreenEdge) s.t.
7. Svein TUFT (Can, Orica-GreenEdge) s.t.
8. Serge PAUWELS (Bel, Omega Pharma-Quick Step) a 19”
9. Rigoberto URAN (Col, Omega Pharma-Quick Step) s.t.
10. Julien VERMOTE (Bel, Omega Pharma-Quick Step) s.t.
POS | NOME | NAZ | TEAM | PUNTI |
---|---|---|---|---|
1 | TJALLINGII Maarten | NED | BEL | 12 |
2 | FEDI Andrea | ITA | NRI | 3 |
3 | GODOY Yonder | VEN | AND | 2 |
4 | RUBIANO CHAVEZ Miguel Angel | COL | COL | 2 |
5 | ROMERO CORREDOR Jeffry Johan | COL | COL | 2 |
6 | DOCKX Gert | BEL | LTB | 2 |
7 | ARMEE Sander | BEL | LTB | 1 |
Posizione | Corridore | Squadra | Punti |
---|---|---|---|
1. | Nacer Bouhanni | FDJ | 115 |
2. | Elia Viviani | Cannondale | 113 |
3. | Giacomo Nizzolo | Trek | 106 |
4. | Roberto Ferrai | Lampre-Merida | 96 |
5. | Ben Swift | Sky | 76 |
6. | Davide Appollonio | Ag2r La Mondiale | 44 |
7. | Francesco Chicchi | Neri Sottoli – Yellow Fluo | 36 |
8. | Tom Veelers | Giant-Shimano | 34 |
9. | Maarten Tjallingii | Belkin | 32 |
10. | Manuel Belletti | Androni | 32 |