Elia Viviani ha conquistato la maglia rossa di leader della classifica a punti al termine della quinta tappa del Giro d’Italia 2014. Il giovane velocista italiano della Cannondale toglie a Nacer Bouhanni il simbolo del primato nella classifica più ambita dagli sprinter grazie alla partecipazione alla fuga che ha animato la prima parte della Taranto-Viggiano: il suo obiettivo era raccogliere punti al traguardo volante di Montalbano Jonico. Obiettivo centrato: con il secondo posto alle spalle di Ben Swift, Viviani ha preso sei punti con i quali è salito a quota 119, scavalcando Bouhanni che resta fermo a quota 115.



Ha conservato la maglia rosa al termine della quinta tappa del Giro d’Italia 2014, la Taranto-Viggiano di 203 km che è stata vinta da Diego Ulissi. Complimenti al corridore australiano della Orica-GreenEdge, che in pochi pronosticavano ancora in testa alla classifica generale dopo il primo arrivo in salita dell’edizione numero 97 della Corsa Rosa. Comunque non sono mancate alcune novità significative: il più soddisfatto è certamente Cadel Evans, che ha guadagnato 6” di abbuono grazie al secondo posto di tappa e ora occupa la terza posizione con 15” di ritardo da Matthews. Tra i due c’è l’olandese Pieter Weening, l’altro superstite ai piani alti della Orica che venerdì scorso vinse la cronosquadre di apertura. Evans guida la classifica virtuale dei big con 4” di vantaggio sul colombiano Rigoberto Uran, quarto sia in classifica generale sia nella tappa di oggi. Scalano diverse posizioni anche gli uomini di classifica di Tinkoff-Saxo e Astana, altre due squadre che si erano ben distinte nella cronosquadre: adesso nella top ten troviamo sia Rafal Majka e Nicholas Roche (quinto e settimo), sia Michele Scarponi e Fabio Aru, ottavo e decimo. Fuori dalle prime dieci posizioni, da segnalare che si fanno sotto anche Ivan Basso e Nairo Quintana, rispettivamente dodicesimo e quattordicesimo: le gerarchie iniziano a delinearsi e la tappa di domani, con un nuovo arrivo in salita a Montecassino, contribuirà certamente a portare sempre più in alto gli uomini più attesi per lottare per il podio di Trieste. (Mauro Mantegazza) 



Ha vinto con uno splendido scatto finale la Taranto-Viggiano, quinta tappa del Giro d’Italia 2014. Per il corridore toscano della Lampre-Merida una bellissima vittoria, la seconda per lui al Giro dopo quella di Tirano nel 2011 e la prima per l’Italia in questa edizione. Nell’intervista dopo il traguardo Ulissi si è tolto qualche sassolino dalle scarpe, dedicando ironicamente il successo a chi non credeva in lui per le corse di 200 km e oltre. Il finale ci ha regalato grandi emozioni grazie anche al coraggioso attacco di Gianluca Brambilla e alle mosse dei big, in particolare Joaquim Rodriguez che ha messo alla frusta la sua squadra anche se poi in volata non ha ottenuto nulla, e soprattutto Cadel Evans che ha colto un ottimo secondo posto che gli è valso anche 6 secondi di abbuono. Complimenti anche al colombiano Julian Arredondo (Trek), terzo sul traguardo, e all’australiano Michael Matthews che – arrivando con i primi in una tappa che proponeva un finale molto difficile – ha meritatamente conservato la maglia rosa.



Vince la quinta tappa del Giro d’Italia 2014, Taranto-Viggiano. Splendido acuto del toscano della Lampre-Merida che vince in volata davanti a Cadel Evans e Julian Arredondo sul traguardo posto in leggera salita, che ha acceso la bagarre anche tra tutti gli uomini più attesi. Nella discesa dopo il primo passaggio da Viggiano bell’attacco di Gianluca Brambilla, che riesce a scavare un importante margine di vantaggio mentre sulla strada torna a brillare il sole dopo il precedente scroscio di pioggia. Prova ad evadere dal gruppo anche Davide Malacarne, ma per lui non c’è niente da fare. Brambilla tocca anche i 30” di vantaggio, ma poi inizia la rimonta del gruppo, tirato soprattutto dalla Katusha di ‘Purito’ Rodriguez. Missione impossibile per un solo uomo contro la forza del gruppo, comunque complimenti al giovane veneto per il coraggioso attacco, che termina a 1,5 km dall’arrivo. Sotto lo striscione dell’ultimo chilometro ci prova Nicolas Roche, ma la Katusha è implacabile. La volata finale è per i big, con un attacco di Cadel Evans e infine l’acuto di Diego Ulissi, che regala all’Italia il primo successo di tappa in questo Giro 2014.

Gioà passato il Gpm posto a Viggiano, nel primo attraversamento della località d’arrivo della quinta tappa del Giro d’Italia 2014. Primo Angel Vicioso (Katusha), compagno di squadra di Joaquim Rodriguez che si è invece classificato secondo davanti a Michele Scarponi, terzo. I nomi parlano chiaro: sarà grande battaglia sia nella discesa sia nella nuova salita verso il traguardo, anche a causa della pioggia. Saranno minuti da vivere con il fiato sospeso…

Della fuga iniziale sono rimasti in testa solamente quattro corridori, cioè Frapporti, Thurau, Monsalve e Van der Sande, ma ormai per loro non ci sono più possibilità di successo nella Taranto-Viggiano. Purtroppo, vi dobbiamo anche un aggiornamento meteo sul finale di questa quinta tappa del Giro d’Italia 2014: dopo una breve illusione col sole, è arrivata la pioggia che presumibilmente ci accompagnerà in tutti questi ultimi 15 km, visto che piove anche sul traguardo. Ecco dunque le caratteristiche salienti della salita di Viggiano: 5 km al 4,6% di pendenza media e con punte fino all’8%, mentre la pendenza dell’ultimo chilometro sarà del 7%. Una caduta ha appena spezzato il gruppo, vedremo quali ne saranno gli effetti…

La notizia più bella è che è spuntato il sole ad illuminare la parte finale della quinta tappa del Giro d’Italia 2014 che proporrà a Viggiano il primo arrivo in salita di questa edizione della Corsa Rosa. Mancano ormai circa 25 km e il gruppo sta tirando a fondo: non c’è più niente da fare per i coraggiosi undici uomini in fuga, il cui vantaggio è sceso sotto il minuto. Ricordiamo che il finale sarà caratterizzato dalla doppia ascesa verso la località della provincia di Potenza che ospita il traguardo: ci sarà grande bagarre, e attenzione anche la discesa che potrebbe fare tanta selezione quanto la salita e il forte vento che sta caratterizzando l’intera frazione odierna.

Il margine di vantaggio della fuga che sta caratterizzando la quinta tappa del Giro d’Italia 2014 è costantemente in calo. Quando mancano poco meno di 50 km all’arrivo, i fuggitivi hanno ormai poco più di un minuto di vantaggio sul gruppo che è in grande rimonta, ed inoltre è finita l’armonia tra gli attaccanti: numerosi scatti, ormai con il solo obiettivo di rimanere in testa il più a lungo possibile, anche per ragioni di visibilità. Da segnalare che il Gpm del Valico di Serra di San Chirico è stato vinto da Miguel Angel Rubiano. Ormai però siamo tutti in attesa di vedere cosa succederà tra i big nel finale, quando ci sarà da affrontare due volte la salita che porta a Viggiano, dove sarà posto l’arrivo di giornata.

Il gruppo controlla la fuga che sta caratterizzando la quinta tappa del Giro d’Italia 2014. Il vantaggio degli undici attaccanti è infatti di circa tre minuti quando mancano 85 km alla conclusione sull’arrivo in salita di Viggiano, che dovrebbe regalare le prime grandi emozioni di questa Corsa Rosa. Praticamente impossibile dunque che abbia successo il tentativo degli undici protagonisti di giornata, che meritano comunque di essere nominati di nuovo: si tratta di Ben Swift (Sky), Tony Hurel e Bjorn Thurau (Europcar), Tosh Van der Sande e Kenny De Haes (Lotto-Belisol), Jonathan Monsalve (Neri Sottoli-Alé), Fabian Wegmann e Tyler Farrar (Garmin-Sharp), Miguel Angel Rubiano (Colombia), Marco Frapporti (Androni-Venezuela) ed Elia Viviani (Cannondale). Il percorso finora è stato quasi per intero pianeggiante, ma fra poco si inizierà a salire: non perdete le emozioni in diretta del Giro d’Italia….

La fuga che sta caratterizzando la prima parte della quinta tappa del Giro d’Italia 2014 ha già superato il traguardo volante, vinto da Ben Swift in volata su Elia Viviani e Tyler Farrar. Il velocista italiano della Cannondale può comunque essere soddisfatto: con i punti conquistati su questo traguardo, al termine della tappa la maglia rossa della classifica a punti dovrebbe essere sua. Il vantaggio dei fuggitivi è al momento superiore ai cinque minuti e proprio Swift è la maglia rosa virtuale, anche se è quasi impossibile che questo coraggioso tentativo arrivi fino al traguardo, soprattutto per quanto riguarda velocisti come Swift e Viviani. Meteo: al momento non piove, ma il cielo è coperto e il forte vento potrebbe essere un fattore determinante per l’esito della tappa.

I corridori sono in strada da circa un’ora per la quinta tappa del Giro d’Italia 2014, con partenza da Taranto e arrivo previsto a Viggiano dopo 203 km. Anche oggi il meteo non è molto clemente ed è concreto il rischio di pioggia. Subito da segnalare vari tentativi di fuga, e infine sono riusciti ad evadere dal gruppo undici atleti: si tratta di Ben Swift (Sky), Tony Hurel e Bjorn Thurau (Europcar), Tosh Van der Sande e Kenny De Haes (Lotto-Belisol), Jonathan Monsalve (Neri Sottoli-Alé), Fabian Wegmann e Tyler Farrar (Garmin-Sharp), Miguel Angel Rubiano (Colombia), Marco Frapporti (Androni-Venezuela) ed Elia Viviani (Cannondale). Dunque spicca la presenza di due italiani e soprattutto il possibile duello fra Viviani e Swift al traguardo volante: per i due velocisti l’obiettivo è quello di raccogliere punti pesanti per la maglia rossa, in particolare per l’italiano che ha solo due punti da recuperare al leader Nacer Bouhanni. Per loro dunque il punto più importante della corsa sarà a Montalbano Jonico, al km 70 di questa tappa, mentre gli altri fuggitivi sperano naturalmente di portare a termine con successo l’attacco, anche se ci sono ben poche possibilità che ciò accada.

Manca ormai pochissimo al via della Taranto-Viggiano, quinta tappa del Giro d’Italia 2014, ma continuano a tenere banco le polemiche generate dalla intensa e complicata giornata di ieri. Il ritiro di Marcel Kittel, che non si è nemmeno presentato al via; le polemiche sulla sicurezza del circuito di Bari, con l’asfalto reso viscido dalla pioggia e la corsa che inizia di fatto solo dopo 70 km (su 112), la neutralizzazione del tempo alla fine del penultimo giro e la cancellazione degli abbuoni, le cadute nel finale, la prima vittoria in un grande Giro di Nacer Bouhanni. Ecco il commento del vincitore: “Giornata parecchio difficile per via della pioggia e dell’asfalto, che era scivoloso e pericoloso. In più ho anche forato e devo ringraziare la squadra, che mi ha aiutato a rientrare in gruppo e a risalire. Ora spero di centrare altri successi, anche se le occasioni da qui in avanti non saranno moltissime e nell’ultima settimana ci sarà tantissima montagna”. Così invece Elia Viviani, soddisfatto per la neutralizzazione dell’ultimo giro: “Gli uomini di classifica si sono spostati e hanno lasciato spazio a noi velocisti, che per cercare di vincere abbiamo dovuto rischiare l’osso del collo. Del resto noi siamo una categoria che vive nel rischio e oggi è stata un’altra situazione parecchio complicata”. Infine il commento di Michael Matthews: “Meglio godersi un’altra giornata in maglia rosa. Devo ringraziare gli organizzatori, che hanno accolto le nostre perplessità e hanno deciso di neutralizzare l’ultimo giro. È stata una giornata impegnativa, ma credo che alla fine nessuno si possa lamentare di nulla. Domani (oggi, ndR) di sicuro darò il 110% per non farmi sfilare la maglia. E accanto a me ho corridori che mi possono dare una grossa mano”. Sarà però il primo arrivo in salita, e per l’australiano non sarà per nulla facile riuscirci: ma ora la parola va alla strada, a mezzogiorno si parte!

La quinta tappa del Giro d’Italia 2014 prenderà il via a mezzogiorno da Taranto in direzione Viggiano, ma l’attesa è già grande, come è normale che sia quando si arriva al giorno del primo arrivo in salita. Assisteremo dunque ad un arrivo certamente combattuto ed interessante, anche se non ci saranno difficoltà tali da stravolgere la classifica generale, che pure certamente cambierà. Difficile, ad esempio, che Michael Matthews possa conservare la maglia rosa. Di sicuro sarà una giornata speciale per Domenico Pozzovivo, simbolo del ciclismo lucano: oggi infatti si arriva in Basilicata (Viggiano è in provincia di Potenza) e si passa anche dal paese del capitano della Ag2R, Montalbano Jonico, dove sarà pure posto il traguardo volante.

Il Giro d’Italia 2014 propone oggi la quinta tappa, la Taranto-Viggiano di 203 km. Un appuntamento da segnare con la matita rossa, perché si tratta del primo arrivo in salita dell’edizione numero 97 della Corsa Rosa. Non una salita particolarmente, difficile, potremmo più correttamente definirla uno strappo dal momento che si tratterà di un Gran Premio della Montagna di quarta categoria, ma in ogni caso le emozioni sono garantite. Si dovranno muovere anche i big, e certamente ci saranno le prime novità davvero importanti per quanto riguarda la classifica generale, che ci consentiranno di capire chi è più in forma in questa prima fase del Giro. Eccovi dunque l’analisi del percorso della Taranto-Viggiano. L’altimetria ci mostra chiaramente che la prima parte del tracciato sarà sostanzialmente pianeggiante. Si inizierà a fare sul serio quando saremo già in Basilicata: al km 70,7 ci sarà il traguardo volante di Montalbano Jonico, collocato in cima ad uno strappo che potrebbe regalare qualche movimento importante. Certamente ci sarà una fuga da lontano, e più avanti attenzione al Valico Serra di San Chirico (km 138,4): salita pedalabile e dalle pendenze certamente non proibitive, tanto che sarà un Gpm di terza categoria (comunque il più duro finora in tutto il Giro), ma gli 850 metri di quota sul livello di mare saranno il primo assaggio di montagna vera di questa Corsa Rosa. Le emozioni arriveranno comunque tutte nel finale di tappa, quando ci sarà da affrontare per ben due volte la salita finale verso Viggiano: 5 km con pendenza media al 4,6% e punte massime fino all’8%. Da questi numeri possiamo definitivamente capire che l’ascesa verso la località in provincia di Potenza non è certo terribile, ma potrebbe esaltare chi si trova bene su salite brevi e che richiedono esplosività. Tanto per fare un nome tra i grandi favoriti, Joaquim Rodriguez: lo spagnolo della Katusha ha perso troppo terreno nella cronosquadre di venerdì scorso, e ora potrebbe cercare ogni occasione buona per recuperare secondi ai principali avversari, magari fin da oggi, su un traguardo che però fa gola anche ai cacciatori di tappe. Gente come Diego Ulissi e Damiano Cunego, tanto per fare i nomi di due italiani che certamente oggi saranno molto attesi… La partenza è prevista per le ore 12.00 dal km 0 della statale 106 Jonica, mentre l’arrivo sarà a Viggiano, presumibilmente tra le ore 17.00 e le 17.30. Un appuntamento da non perdere…

1. ULISSI Diego (Ita, Lampre-Merida) in 5h12’39” (abb. 10”)

2. EVANS Cadel (Aus, Bmc) a 1” (abb. 6”)

3. ARREDONDO Julian David (Col, Trek) s.t. (abb. 4”)

4. URAN Rigoberto (Col, Omega Pharma-Quick Step) s.t.

5. MAJKA Rafal (Pol, Tinkoff-Saxo) s.t.

6. MATTHEWS Michael (Aus, Orica-GreenEdge) s.t.

7. RODRIGUEZ Joaquin (Spa, Katusha) s.t.

8. KELDERMAN Wilco (Ola, Belkin) s.t.

9. POZZOVIVO Domenico (Ita, Ag2R-La Mondiale) s.t.

10. QUINTANA Nairo (Col, Movistar) s.t.

1. MATTHEWS Michael (Aus, Orica-GreenEdge) in 17h41’23”

2. WEENING Pieter (Ola, Orica-GreenEdge) a 14”

3. EVANS Cadel (Aus, Bmc) a 15”

4. URAN Rigoberto (Col, Omega Pharma-Quick Step) a 19”

5. MAJKA Rafal (Pol, Tinkoff-Saxo) a 26”

6. BOASSON HAGEN Edvald (Nor, Sky) a 35”

7. ROCHE Nicholas (Irl, Tinkoff-Saxo) a 37”

8. SCARPONI Michele (Ita, Astana) a 41”

9. CATALDO Dario (Ita, Sky) a 49”

10. ARU Fabio (Ita, Astana) a 52”

 

Posizione

Corridore

Squadra

Punti

1.

Elia Viviani

Cannondale

119

2.

Nacer Bouhanni

FDJ

115

3.

Giacomo Nizzolo

Trek

106

4.

Roberto Ferrari

Lampre-Merida

96

5.

Ben Swift

Sky

86

6.

Davide Appollonio

Ag2r La Mondiale

44

7.

Francesco Chicchi

Neri Sottoli – Yellow Fluo

36

8.

Tom Veelers

Giant-Shimano

34

9.

Maarten Tjallingii

Belkin

32

10.

Manuel Belletti

Androni

32