La Rebecchi Nordmeccanica lascia la pallavolo. Una notizia clamorosa arriva da Piacenza e scuote il mondo del volley femminile italiano: “Lasciamo la pallavolo e non investiremo più un euro nello sport piacentino” è stato l’annuncio shock dei vertici della società emiliana, che ha vinto gli ultimi due scudetti (2013 e 2014), oltre alle ultime due Coppe Italia e all’ultima Supercoppa Italiana: insomma, gli ultimi cinque titoli della pallavolo donne azzurra sono andati tutti a questa società che ora cessa di esistere. Il motivo? L’utilizzo del PalaBanca, impianto in cui fino a qualche settimana fa convivevano il Copra Elior maschile e la formazione femminile, cioè i due fiori all’occhiello dello sport piacentino, che negli ultimi anni avevano reso Piacenza la ‘volley city’ italiana. Spiegano Vincenzo e Antonio Cerciello, rispettivamente presidente e presidente onorario della società: “Da giorni chiediamo all’amministrazione risposte sull’utilizzo dell’impianto. Volevamo avviare almeno un progetto triennale, come possiamo farlo senza garanzie sulla struttura in cui giocheremo? Fino a oggi sono arrivati solamente rinvii, adesso siamo stanchi e chiudiamo con il volley. Il mercato sta entrando nel vivo, come possiamo chiedere alle giocatrici di venire da noi se non sappiamo dove giocheremo il prossimo anno?”. Una situazione incredibile e sostanzialmente inattesa, visto che negli ultimi giorni si parlava soprattutto di problemi per la squadra maschile. Sulla questione è intervenuto con una nota anche Mauro Fabris, presidente della Lega Volley Femminile: “E’ incredibile che in un città come Piacenza non si sia capaci, da parte di chi ne ha responsabilità, di garantire le condizioni perché un club che tanto ha dato al proprio territorio possa proseguire in Italia e in Europa la sua straordinaria esperienza. Parlamento e Governo, Coni e Fipav devono definire leggi che non solo consentano la costruzione di nuovi palasport, ma anche che assicurino che quelli esistenti, tanto più se costruiti anche con risorse pubbliche, possano essere sottratti all’uso totalmente privatistico dei gestori”. La situazione è complessa: la Rebecchi Nordmeccanica attende risposte che non arrivano dall’amministrazione comunale, ma bisogna pure ricordare che fino alla fine del 2017 la proprietà del PalaBanca è di una società gestita da Guido Molinaroli, presidente del Copra Elior (che ha messo in vendita la squadra maschile nelle scorse settimane), e solo dal 2018 passerà al Comune. “Eravamo anche disposti – proseguono i vertici della Piacenza donne – a pagare l’affitto degli ultimi anni, circa 100mila euro a stagione, ma abbiamo bisogno di certezze. Visto che non le abbiamo ce ne andiamo dalla pallavolo e lo facciamo adesso perché siamo una società seria, dando la possibilità a tutte le nostre giocatrici di trovare un’altra sistemazione”. Alla base di tutto c’è una carenza di comunicazione:



Nella sede della Rebecchi Nordmeccanica non è mai pervenuta una richiesta di aumento dell’affitto nonostante i dirigenti abbiamo a più riprese chiesto chiarimenti agli amministratori. Da qui la clamorosa decisione: “Ripensamenti? Lo escludiamo nel modo più assoluto. Noi investivamo per la città, non ci sono più le condizioni e allora salutiamo”, precisano i Cerciello e il vicepresidente sponsor Giovanni Rebecchi. Niente iscrizione inChampions League (il termine scadrebbe lunedì) e niente  per la squadra che dovrebbe giocare il prossimo campionato con il tricolore sulla maglia. Si tratta dell’ennesima società di pallavolo che sparisce negli ultimi anni, soprattutto nel settore femminile, anche se problemi non mancano pure nel maschile, e adesso Piacenza rischia di passare da fiore all’occhiello del movimento italiano a “pecora nera”.

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