La settima tappa del Giro d’Italia Frosinone-Foligno non ha modificato la classifica generale e ha visto la vittoria in volata del francese Nacer Bouhanni davanti a Giacomo Nizzolo, beffato al fotofinish per pochi centimetri. Una frazione comunque vivace, caratterizzata da una fuga di cinque corridori ripresi soltanto a tre chilometri dall’arrivo. Poi in volata Bouhanni ha concesso il bis, con la sua seconda vittoria in questo Giro, sempre davanti a Nizzolo. Terzo lo sloveno Luka Mezgec, quarto Michael Matthews, che pur se in maglia rosa non ha rinunciato a disputare la volata, piazzandosi pure molto bene (clicca qui per saperne di più sulla cronaca, l’ordine d’arrivo e la classifica generale del Giro). Domani però molto potrebbe cambiare: sarà una giornata molto interessante: la Foligno-Montecopiolo prevede la salita del Carpegna, si correrà sulle strade di Marco Pantani per un omaggio a dieci anni dalla morte del Pirata. Per parlare della settima tappa del Giro abbiamo sentito Paolo Savoldelli, che ha vinto la Corsa Rosa nel 2002 e 2005. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Bouhanni ha vinto ancora, come descrive questo velocista? E’ un velocista di grande personalità, che può anche vincere senza l’aiuto della sua squadra. Ha grandi qualità tecniche, è uno sprinter di una categoria superiore!
Ci può dare un giudizio sulla sua volata di oggi? Ha vinto con autorità e senza tanta fatica, dimostrando tutta la sua classe. E’ veramente il miglior velocista rimasto al Giro.
Cosa manca a Nizzolo per vincere? E’ giovane, sta crescendo e sta facendo un buon Giro, sta dimostrando di essere un velocista di buon livello. Si trova però di fronte Bouhanni, che gli è superiore in questo momento.
Matthews è sempre maglia rosa e arriva anche quarto in volata… Complimenti a lui, che è un velocista e indossa la maglia rosa. Grazie anche alla cronosquadre si è trovato ad essere il leader del Giro, poi ieri ha saputo difenderla alla grande anche in una tappa di media montagna.
Giro interessante finora? Mancano tre possibili protagonisti, gli uomini attualmente più forti nelle corse a tappe, cioè Contador, Froome e Nibali. Finora purtroppo il Giro è stato caratterizzato dalle cadute e dal ritiro di Rodriguez.
I big aspetteranno veramente le ultime tappe per giocarsi la vittoria finale? E’ normale che sia così perché sarà l’ultima settimana a decidere il Giro, i big si dovranno muovere lì. La cronometro Barbaresco-Barolo in ogni caso potrebbe già dire qualcosa di importante.
Come vede la tappa di domani Foligno-Montecopiolo, cosa potrà succedere? Sarà una tappa interessante con la salita del Carpegna: in effetti potrebbe essere anche questa molto importante ai fini della classifica.
Sarà la tappa che ricorderà Marco Pantani…
Pantani è stato un grande campione, la tappa avrà luogo sulle “sue” strade, quelle che l’avevano visto crescere. Un giusto omaggio a uno dei personaggi più importanti della storia del ciclismo.
Nostalgia per il ciclismo, per il Giro, lei che ha vinto la Corsa Rosa due volte? No, ormai ho lasciato le corse da tempo, non ho nessuna nostalgia. E’ vero, ho vinto il Giro due volte, costruendo i miei successi soprattutto a cronometro, ma è inutile guardarsi indietro e pensare alla mia vita di corridore… (Franco Vittadini)