Diego Ulissi ha vinto l’ottava tappa Foligno-Montecopiolo del Giro d’Italia 2014, che ha visto anche Cadel Evans indossare la maglia rosa di leader della classifica generale (clicca qui per leggere di più sulla cronaca, l’ordine d’arrivo e la classifica del Giro 2014). Una giornata vissuta nel ricordo del decennale della morte di Marco Pantani, che proprio su queste strade, in particolare sulla salita del Carpegna, si allenava e aveva iniziato a fare il corridore. Per Ulissi è il secondo successo a questo Giro, dimostrando ormai di essere sulla strada per diventare un personaggio importante del ciclismo del futuro. La Lampre-Merida e tutto il ciclismo italiano sperano che possa essere davvero così. Peccato per i tentativi del colombiano Julian Arredondo e del francese Pierre Rolland, che hanno tentato con le loro fughe di vincere questa tappa e avrebbero forse meritato maggior fortuna. Cadel Evans invece sostituisce al comando della graduatoria il connazionale Michael Matthews, crollato come prevedibile alle prime montagne importanti. Aspettiamo ancora i corridori colombiani come Rigoberto Uran e Nairo Quintana, per vedere se tenteranno di animare la corsa rosa. Potremmo vederlo già domani in un’altra tappa di montagna, Lugo-Sestola, non comunque dura come quella di oggi. Intanto, per commentare la tappa di oggi abbiamo sentito Claudio Chiappucci. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Grande Diego Ulissi… Sì, è stato bravo ma anche intelligente, ha saputo cogliere il momento giusto per andare all’attacco e vincere questa tappa.
Quali saranno i margini di miglioramento per questo corridore? Adesso è ancora presto per capirlo, bisognerà aspettare.
Complimenti anche a Pierre Rolland e a Julian Arredondo, gli attaccanti di giornata… Sono stati gli unici a muoversi da lontano vivacizzando la tappa, se però Rolland fosse stato quello del Tour non si sarebbe fatto riprendere.
I big quindi potevano fare di più? Direi proprio di sì, mi hanno deluso, quasi nessuno ha tentato di attaccare, non mi è piaciuto il loro atteggiamento in corsa, a parte Evans che ha gestito la corsa con la sua squadra.
Cadel Evans adesso è la maglia rosa, potrà resistere fino a Trieste? Mi sembra proprio che sia il corridore che abbia maggiormente le carte in regola per vincere questo Giro. Poi appunto ha anche una squadra molto buona, che lo aiuta molto.
Quali saranno i suoi avversari più temibili?



Ci sono i corridori colombiani, ma sono molto discontinui. Dico Evans quindi come favorito del Giro.
Una tappa vissuta nel ricordo di Marco Pantani… Purtroppo non c’è più, è stato un giusto omaggio questa tappa. Ora ci sono i giovani, anche se Marco non sarà mai dimenticato…
Domani un’altra tappa in salita, la Lugo-Sestola potrà succedere qualcosa di importante? Non lo so, per come stanno andando le cose non mi aspetto niente. Vorrei che i corridori attaccassero di più, provassero veramente a tentare qualche fuga importante. (Franco Vittadini)

Leggi anche

Tonina Belletti, madre Marco Pantani: “Lui me lo disse: ‘Nel ciclismo c’è la mafia’”/ “Fino alla morte…”