Le condizioni di salute di Ciro Esposito sono preoccupanti: il tifoso del Napoli che era stato ferito da alcuni colpi di arma da fuoco fuori dallo stadio Olimpico prima della finale di Coppa Italia è peggiorato. Il ragazzo, ricoverato da quel tragico sabato 3 maggio, giorno di Napoli-Fiorentina, all’ospedale Gemelli di Roma, è stato nuovamente intubato e ora si teme un’infezione. La mamma di Ciro ha spiegato a Il Mattino, quotidiano napoletano: “Sabato la febbre è tornata a salire, poi lo hanno riattaccato alle flebo e mi è mancato il terreno sotto i piedi. Prima ci parlavo, adesso è difficile anche toccarlo. Ci avevano avvertito che la situazione era ancora a rischio. Ormai riuscivo a scambiare qualche parola con mio figlio, potevo accarezzargli le mani. Lo so, i medici dicono di stare tranquilla, mi spiegano che in questi casi e con queste ferite a volte si fa un passo in avanti e il giorno dopo capita di farne due indietro, ma per me accettarlo è difficile. Io non vedo l’ora di riportare mio figlio a Napoli, a Scampia”. Questo invece è il bollettino medico diramato questa mattina: “Dopo l’iniziale miglioramento ottenuto nei giorni scorsi, il riaccendersi di un impegno respiratorio accompagnato da febbre e leucocitosi ha imposto il ripristino della ventilazione artificiale meccanica, della dialisi e della sedazione”. Certamente un passo indietro rispetto al precedente comunicato, nel quale si parlava invece di alcuni piccoli miglioramenti. La famiglia del ragazzo ha ricevuto un’altra telefonata da parte del presidente partenopeo Aurelio De Laurentiis: “Mi ha detto di essersi tenuto costantemente informato sulle condizioni di mio figlio, mi ha promesso che appena Ciro starà meglio verrà a fargli visita”, ha detto la madre.