Nel giorno di riposo del Giro d’Italia 2014, andiamo a rileggere le dichiarazioni dei grandi favoriti per il successo finale dopo la tappa di ieri. Nairo Quintana non è certo al top della forma dopo la caduta di Montecassino, dunque tutto sommato è soddisfatto per non avere perso altro tempo: “Mi fa male il gluteo sinistro, ogni volta che c’è un cambio di ritmo in salita soffro. Per fortuna arriva il giorno di riposo: spero di recuperare per le prossime montagne”, aveva dichiarato ieri pomeriggio il colombiano capitano della Movistar. Sta molto meglio la maglia rosa Cadel Evans: “Arrivavamo da tante tappe in pianura, devo dire che ho visto grande livellamento tra chi lotterà per la maglia rosa finale. Pozzovivo? Lo conosciamo, è uno scalatore puro. C’è tanta montagna e può tranquillamente lottare per il Giro, anche perché ha una squadra competitiva”. Per l’australiano anche un piccolo rimpianto: “Una squadra come la Lampre doveva correre in maniera diversa. Avevano l’opportunità di vincere un’altra tappa, non so perché non abbiano tirato per chiudere sulla fuga”. In caso di corsa dura, infatti, magari Evans sarebbe stato in grado di staccare il sofferente Quintana. In questo momento il colombiano di punta è Rigoberto Uran. Il capitano della Omega Pharma-Quick Step, secondo in classifica, si è espresso così: “La fuga stava bene un po’ a tutti, io sono contento di come sto. Le vere montagne sono ancora lontane, il Giro si assegnerà lì”.



Oggi il Giro d’Italia 2014 si ferma a Modena per il secondo giorno di riposo in programma in questa edizione della Corsa Rosa. Ovviamente tengono ancora banco le emozioni del weekend, che ha consegnato la maglia rosa a Cadel Evans ma ha regalato anche buone notizie al ciclismo italiano, sabato con la vittoria di Diego Ulissi e domenica con l’attacco di Domenico Pozzovivo, che ha guadagnato posizioni in classifica generale. Ora è quarto a 1’20” di ritardo dal campione australiano, e per lui è quindi concreto l’obiettivo di salire sul podio, magari persino sul gradino più alto. Così si è espresso il corridore lucano, capitano della squadra francese Ag2R La Mondiale, subito dopo il traguardo della tappa di ieri a Sestola, chiusa al terzo posto dietro ai fuggitivi Pieter Weening e Davide Malacarne, ma davanti a tutti i big: “Ho fatto proprio un bell’attacco, sono riuscito a fare la differenza nel punto più duro della salita. In un certo senso l’avevo anche annunciato. Peccato che i due davanti fossero troppo lontani, altrimenti avrei vinto anche la tappa. Quintana ha detto che era impossibile seguirmi da quanto sono partito forte? Volevo guadagnare un po’ di tempo visto che ho un’ottima gamba. Anche ieri (sabato, ndR) avevo messo la squadra a tirare, ma non ero riuscito a finalizzare, oggi questi 30” (26” e 4” di abbuono) mi danno molto morale, e ho pure un giorno per recuperare. Ora mi difenderò nella cronometro: il percorso mi piace, e l’anno scorso alla Vuelta ero finito terzo. Poi avremo tantissima montagna, già dal prossimo fine settimana, anche se certamente Quintana sarà molto attivo: punto a una vittoria di tappa e a un posto sul podio”. In chiusura, spazio anche a una richiesta sul soprannome: “La Pulce non mi piace. I compagni mi chiamano Dom-Dom per la facilità che ho nel riconoscere le strade, in assonanza col navigatore e col mio nome. Mi piace di più”.

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