La Sampdoria ha chiuso la sua stagione, la seconda consecutiva in Serie A, con 45 punti e una comoda salvezza ottenuta con nove giornate di anticipo. E’ stato un anno faticoso e dispendioso, ma che ha anche regalato soddisfazioni; l’arrivo di Sinisa Mihajlovic in panchina ha fatto registrare un cambio di passo che si stava anche risolvendo in una clamorosa entrata nella corsa per l’Europa League, prima che un calo fisico (inevitabile) cancellasse le speranze. Uno dei giocatori più positivi tra le fila blucerchiate è stato senz’altro Eder Citadin Martins: alla Sampdoria da gennaio 2012 – anno della promozione in Serie A – il brasiliano ha realizzato 12 gol che rappresentano il suo record nella massima serie. Ha sviluppato una grande intesa con Manolo Gabbiadini e con i compagni del reparto offensivo, e anche nell’ultima partita contro l’Udinese ha timbrato il cartellino. Dopo la partita del Friuli, in esclusiva per IlSussidiario.net ha rilasciato qualche parola sulla stagione della Sampdoria e su quello che potrebbe prospettare il futuro.
Come giudichi l’anno della Sampdoria? E’ stato un anno impegnativo, un anno molto difficile, perchè siamo partiti i primi tre mesi ed abbiamo fatto molta fatica, poi a novembre avevamo solo 9 punti. É arrivato Mister Mihajlovic e lì abbiamo fatto un cambio importante. Altri tre mesi impegnativi fra dicembre e fine marzo dove la squadra ha speso tanto fisicamente e mentalmente perchè andavamo in campo sempre con l’acqua alla gola. Poi ci siamo salvati con nove giornate d’anticipo pur avendo nove punti a dicembre. Penso quindi che sia una annata positiva perchè alla fine abbiamo ottenuto quello che ci ha chiesto la società, la salvezza.
Da cosa si riparte l’anno prossimo? Si riparte da questi giovani, perché se andiamo a vedere la nostra squadra giochiamo con tanti ’91 e ’92 in campo, una cosa che è difficile vedere in altre squadre di serie A. Non ci sono molte altre squadre che giocano così, noi partiamo da questi ragazzi che hanno fatto un buon campionato e cerchiamo di migliorare anno dopo anno, anche perché dopo l’anno della B la società ha passato un momento difficile; l’anno scorso abbiamo lottato per salvarci, quest’anno pure, speriamo l’anno prossimo di toglierci qualche soddisfazione.
In passato sei stato accostato all’Udinese è vero o erano voci infondate? Si è vero, l’anno della B a Empoli (2009-2010 ndr) c’era qualcosa; ma poi non è venuto fuori niente.
Una parola su Antonio Di Natale, che vi ha segnato una tripletta… Per Totó non ci sono parole, lui è veramente un fenomeno, ogni volta che ci si vede ci si saluta sempre, io lo faccio con molto affetto perché è un giocatore spettacolare, un fenomeno troppo forte.
Che coppia sarebbe stata Eder-Di Natale? Eh magari!
(Giovanni Bellina)