Ha vinto ancora lui, Nacer Bouhanni, davanti a Giacomo Nizzolo e Michael Matthews. Per il corridore francese è già la terza vittoria a questo Giro d’Italia 2014. La domanda è lecita: Bouhanni è uno sprinter di grande livello, potrebbe diventare anche uno dei più forti velocisti di tutti i tempi? Peccato per Nizzolo, che non è ancora riuscito ad imporsi in una tappa. E peccato anche per Andrea Fedi e Marco Bandiera, che sono stati in fuga per centosessanta chilometri e poi sono stati ripresi a nove chilometri dall’arrivo. In ogni caso la loro è stata una prova molto bella, molto coraggiosa. Domani undicesima tappa Collecchio-Savona, nervosa e aperta a molte possibilità. Per parlare della tappa di oggi abbiamo sentito Serge Parsani, il direttore sportivo della Neri Sottoli, la squadra proprio di Fedi. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Andrea Fedi in fuga per 160 km con Marco Bandiera, una tappa da veri protagonisti… Sì, sono stati bravissimi, sono stati ripresi solo a nove chilometri dall’arrivo. Il nostro ciclista Andrea Fedi è la terza volta che tenta una fuga in questo Giro, la sua prima corsa rosa tra l’altro. Sta veramente comportandosi nel migliore dei modi…
Un ciclista molto promettente… E’ giovane, potrà ancora crescere, è una promessa del ciclismo. A dimostrazione del fatto che ha fatto di tutto per vincere, c’è da dire che oggi la media della tappa è stata di 43 chilometri, vuol dire che le varie squadre hanno cercato in ogni modo di prendere i due fuggitivi. Tutte volevano vincere questa tappa.
Voi ci proverete ancora? Vincere una tappa è il nostro obiettivo in questo Giro d’Italia e in effetti siamo stati presenti in tutte le fughe tranne che una finora. I corridori su cui punteremo di più per aggiudicarci una tappa oltre a Fedi saranno Finetto, Ponzi e Rabottini. Magari Rabottini potrebbe anche vincere con una delle sue azioni importanti, una delle sue fughe strepitose. Dovremo provarci magari in una di quelle tappe non così difficili come lo Zoncolan, dove i big probabilmente si scateneranno, anche se Rabottini sarebbe capace di vincere anche lì.
Per Bouhanni intanto sono tre vittorie al Giro… Non c’è niente da dire, è il velocista più forte qui al Giro, anche se la mancanza di sprinter come Kittel, che si è ritirato dalla corsa rosa, e Cavendish lo favorisce.
Qual è il suo segreto? Sa approfittare delle situazioni di confusione nella parte finale della gara, è uno sprinter esplosivo, che va molto bene negli ultimi 150 metri.
Potrà diventare uno dei più grandi velocisti di sempre? Vedremo col tempo, è ancora giovane e ne avrà le possibilità, ma prima dovrà confrontarsi fino in fondo coi migliori velocisti del mondo.
Un giudizio su Nizzolo? Finora non ha avuto fortuna, ma Bouhanni mi sembra decisamente superiore.
Troppe cadute però… Le cadute ci sono sempre state, poi quando troppi corridori che non sono capaci vogliono fare la volata…
Secondo lei i big stanno aspettando troppo?



Le grandi montagne non sono ancora arrivate, è normale che stia succedendo questo.
Magari i corridori colombiani fanno il gioco di Evans? No, ripeto, stanno aspettando le grandi montagne come tutti i big, anche se sarà la cronometro la prima tappa veramente importante.
Collecchio-Savona domani, tappa nervosa, potrà succedere qualcosa, proverete a fare qualcosa? Sarà una tappa molto lunga, di 249 chilometri, non so se la squadra di Bouhanni e le altre dei velocisti vorranno tenere la corsa, potrebbero nascere fughe in grado di arrivare fino a Savona. Il nostro obiettivo sarà quello di sempre, tentare di vincere una tappa e se potremo cercheremo certamente di farlo. (Franco Vittadini)

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