È la nuova maglia rosa del Giro d’Italia 2014: il colombiano della Movistar passa al comando della classifica generale dopo avere vinto la Ponte di Legno-Val Martello, sedicesima tappa della Corsa Rosa, un tappone alpino con i colossi Gavia e Stelvio prima dell’altrettanto dura salita finale, quasi per intero disputato in condizioni meteo ai limiti della praticabilità. Quella di Quintana è stata una splendida impresa, anche se nata con un attacco nella discesa dal Passo dello Stelvio, quando molti direttori sportivi di altre squadre (certamente non la Movistar) avevano capito che la corsa avrebbe subito una neutralizzazione per ragioni di sicurezza. Quintana invece ha allungato rispetto a chi è sceso con più prudenza, e il risultato è una classifica stravolta, che ora vede Quintana favoritissimo d’obbligo per indossare la maglia rosa fino a Trieste: il connazionale Rigoberto Uran accusa infatti un ritardo di 1’41”, e in salita va più piano del secondo del Tour 2013. Tutti gli altri sono ad oltre tre minuti dalla nuova maglia rosa: per il podio i giochi sono apertissimi, visto che fra il terzo posto di Cadel Evans a 3’21” e il nono di Ryder Hesjedal a 4’16” c’è meno di un minuto di differenza. In questa bagarre ci sono anche i due migliori italiani: Fabio Aru è sesto a 3’34”, Domenico Pozzovivo settimo a 3’49”. Fa un grande balzo in classifica il francese Pierre Rolland, adesso quarto a 3’26” da Quintana e soli cinque secondi dal podio di Evans. Con questo splendido successo, Quintana indossa anche la maglia bianca di miglior giovane, e adesso in questa speciale classifica precede di ben 3’28” il polacco Rafal Majka, quinto nella generale. Guai però a considerare chiuso questo Giro: da giovedì a sabato ci saranno tre arrivi in salita consecutivi, compresa la cronosquadre di venerdì e lo Zoncolan di sabato. (Mauro Mantegazza)
Ha vinto la Ponte di Legno-Val Martello, tappa del Giro d’Italia 2014 che entra nella leggenda della Corsa Rosa: per la prima volta si sono affrontate nella stessa giornata Gavia e Stelvio, con l’aggiunta della durissima salita finale verso l’arrivo di Val Martello. Un attacco da lontano, nato nella discussa discesa dello Stelvio e concretizzatosi poi sulle rampe spesso durissime degli ultimi chilometri, quando hanno ceduto anche i compagni di avventura di Quintana, Ryder Hesjedal secondo e Pierre Rolland terzo. Una tappa epica, con i corridori che hanno affrontato tre salite (e due discese) durissime con il meteo quasi sempre sfavorevole (salvo un po’ di sole nell’ultima salita): complimenti a tutti, da Quintana all’ultimo arrivato al traguardo con distacchi pesantissimi. Per tutti una grandissima fatica, e peccato se si parlerà più del giallo sulla comunicazione della presunta neutralizzazione della corsa nella discesa dello Stelvio. Radio Corsa – l’unica fonte ufficiale delle comunicazioni – non ha parlato di neutralizzazione ma solo delle moto per garantire la sicurezza: purtroppo qualcuno ha capito male, e forse anche per questo l’attacco di Quintana non è stato contrastato efficacemente fin dall’inizio, ma si è trattato con ogni probabilità di un errore delle ammiraglie. Questo nulla toglie all’impresa del colombiano, capace di rifilare oltre quattro minuti a Rigoberto Uran (nono a 4’11”) e Cadel Evans (decimo a 4’48”), che nel finale sono stati staccati anche dall’olandese Wilco Kelderman (a 3’32”), dagli azzurri Domenico Pozzovivo (3’37”) e Fabio Aru (3’40”) e dal polacco Rafal Majka (4’08”), che sono arrivati nell’ordine dal quarto al settimo posto. Tappa dunque positiva per i due italiani, anche se certamente ora sono cambiate le carte in tavola, e il grande favorito per la vittoria finale è il secondo del Tour 2013.
Ha vinto la Ponte di Legno-Val Martello, tappa regina del Giro d’Italia 2014 con le salite di Gavia e Stelvio prima dell’ascesa finale. Splendido l’attacco del colombiano, eccellente anche un redivivo canadese Ryder Hesjedal, secondo davanti al francese Pierre Rolland. Tutti guadagneranno terreno e posizioni in classifica generale, ma soprattutto il capitano della Movistar – grande favorito prima dell’inizio del Giro – va ad indossare la maglia rosa, togliendola al connazionale Rigoberto Uran. I big sono arrivati al traguardo uno alla volta, con distacchi spesso pesantissimi: buone le prestazioni di Domenico Pozzovivo e Fabio Aru, entrambi giunti all’arrivo prima della ex maglia rosa e di Rafal Majka e Cadel Evans. Classifica comunque sconvolta questa sera, al termine di una tappa durissima, anche a causa di freddo e maltempo.
Mentre sulla salita di Val Martello cresce il vantaggio nei confronti del gruppo di Rigoberto Uran. Al di là delle polemiche sulla discesa dello Stelvio (di cui potete leggere più sotto), il colombiano sta compiendo un’impresa leggendaria: ormai anche Pierre Rolland e Ryder Hesjedal stanno mollando (resiste meglio il canadese), la tappa quasi certamente sarà per il capitano della Movistar. Molti movimenti anche dietro, tra tutti gli altri big che stanno cercando di limitare i danni: particolarmente attivo Rafal Majka, che sta onorando al meglio la maglia bianca che però dovrebbe cedere proprio a Quintana. Bravissimo anche l’olandese Wilco Kelderman, un po’ più in ombra invece Cadel Evans, tra gli italiani appare leggermente meglio Domenico Pozzovivo rispetto a Fabio Aru.
Battute finali in diretta per la Ponte di Legno-Val Martello, sedicesima tappa del Giro d’Italia 2014. Al comando c’è il terzetto formato dal colombiano Nairo Quintana, il francese Pierre Rolland e il canadese Ryder Hesjedal, che a circa 10 km dall’arrivo stanno guadagnando oltre due minuti sul gruppo della maglia rosa. Tutto comunque può ancora succedere, perché sarà tutta salita, spesso anche dura: di certo però l’attacco di Quintana a Rigoberto Uran è serissimo. Intanto c’è da segnalare un giallo: alcune squadre hanno capito che la discesa dello Stelvio sarebbe stata neutralizzata per ragioni di sicurezza, convinte forse anche da un messaggio su Twitter. Nessuna comunicazione ufficiale è però arrivata da Radio Corsa, che è l’unica fonte a cui fare riferimento per le notizie da parte dell’organizzazione. Quintana ne ha approfittato, forse gli altri hanno commesso un errore gravissimo dovuto a un fraintendimento che potrebbe avere conseguenze micidiali…
La situazione è ora piuttosto chiara nella sedicesima tappa del Giro d’Italia 2014. La salita finale verso Val Martello è finalmente baciata dal sole, e ora la testa della corsa è composta da Nairo Quintana e Pierre Rolland, che a questo punto molto probabilmente si giocheranno il successo di tappa. Prova a resistere un ottimo Ryder Hesjedal, ma le superiori qualità di scalatori del colombiano e del francese renderanno quasi impossibile il tentativo del canadese e anche di un ammirevole Dario Cataldo, che resiste davanti approfittando di un tratto di salita meno impegnativa (l’ascesa è molto irregolare). A 16 km dall’arrivo, il vantaggio degli attaccanti è di circa 1’37” sul gruppo della maglia rosa, chiaramente sotto attacco da parte del suo grande rivale, anche se Rigoberto Uran può giovarsi del lavoro anche dei gregari di Fabio Aru e Rafal Majka.
Continua la sua splendida azione solitaria al comando della tappa Ponte di Legno-Val Martello che stiamo seguendo in diretta. Per il corridore abruzzese del Team Sky primo posto e abbuono al traguardo volante di Lasa, nel breve tratto di pianura che precede l’ultima salita, che il battistrada inizierà fra pochissimo. Le notizie più interessanti arrivano però dall’attacco di Nairo Quintana, che sta assumendo proporzioni interessanti dal momento che il drappello di cui fa parte il corridore colombiano della Movistar ha quasi due minuti di vantaggio sul gruppo della maglia rosa Rigoberto Uran, che comprende anche gli altri big compresi i due italiani Domenico Pozzovivo e Fabio Aru. Potrebbe essere una fase decisiva non solo per questa tappa, ma per l’intero Giro. Val Martello emetterà le sue sentenze…
Situazione fluida nella discesa dal Passo dello Stelvio, affrontata in modi anche molto diversi dai vari corridori in questa epica tappa Ponte di Legno-Val Martello che stiamo seguendo in diretta. Chi ne ha tratto sicuramente vantaggio è stato Dario Cataldo, che si è impegnato ed ha riallungato fino ad avere adesso addirittura circa 3’40” sul gruppo maglia rosa. Attenzione però: la notizia potenzialmente più importante è che in discesa ha allungato Nairo Quintana, che ora dunque è in vantaggio rispetto al connazionale Rigoberto Uran. Si tratta dunque di una fase molto importante di questa tappa, e forse dell’intero Giro d’Italia 2014: l’attacco della Movistar – con Quintana c’è il suo gregario Gorka Izaguirre – e dialtri corridori importanti come Ryder Hesjedal e Pierre Rolland potrebbe sconvolgere ancora di più la classifica generale al termine della frazione odierna…
È transitato per primo al Gpm del Passo dello Stelvio, cioè la Cima Coppi del Giro d’Italia 2014. In diretta stiamo assistendo alla bella azione del corridore abruzzese del Team Sky, che si aggiudica così il Gpm più prestigioso di questo Giro, e anche la bellezza di 40 punti nella apposita classifica, dove raccoglie altri punti pesanti pure il colombiano Robinson Chalapud. Da segnalare però che la fuga è stata sostanzialmente annullata dal gruppo, salvo Cataldo che ha ancora un buon margine ma da solo difficilmente potrà andare lontano: tutto si deciderà sulla salita finale di questa epica tappa Ponte di Legno-Val Martello. In vetta allo Stelvio, tutti i corridori si stanno cambiando i vestiti per mettersi qualcosa di asciutto e affrontare la lunga e insidiosa discesa verso Prato allo Stelvio dove – rarità oggi – ci sarà poi qualche chilometro di pianura. Ma prima, una lunghissima discesa intirizziti dal gran freddo…
In diretta dal Passo dello Stelvio, seconda salita della Ponte di Legno-Val Martello. Sempre in corso l’attacco dei nove coraggiosi fuggitivi, ai quali si è aggiunto il francese Alexandre Geniez della Fdj.fr. Tuttavia, dietro il gruppo della maglia rosa – in cui a dire il vero è Nairo Quintana ad agire in modo concreto con la sua squadra – sta spingendo a fondo: il vantaggio della fuga è di solo , quando al Gpm della Cima Coppi di questo Giro mancano ancora ben 5 km – tantissimi in queste condizioni. Nessun attacco da parte dei big, ma il ritmo alto certamente farà male a molti. Una volta scollinato lo Stelvio, bisognerà poi prestare grande attenzione alla lunga e difficile discesa: per i ciclisti è davvero una giornata difficilissima.
Ponte di Legno-Val Martello in diretta. Il Giro d’Italia 2014 sta affrontando la salita verso il Passo dello Stelvio, con nove coraggiosi fuggitivi all’attacco: tre italiani, cioè Franco Pellizotti e Diego Rosa della Androni Giocattoli-Venezuela e Dario Cataldo del Team Sky, poi ecco Jarlinson Pantano e Robinson Chalapud della Colombia, i francesi Hubert Dupont e Alexis Vuillermoz della Ag2R-La Mondiale, il polacco Przemyslaw Niemiec della Lampre-Merida e il croato Robert Kiserlovski, capitano della Trek. Il loro vantaggio sul gruppo della maglia rosa – dove è sempre la Movistar a menare le danze – si aggira attorno ai tre minuti. Le condizioni meteo restano molto critiche, per tanti sarà un’impresa anche soltanto arrivare al traguardo, possibilmente nel tempo massimo (ma la giuria sarà clemente).
Discesa verso Bormio, dove appena finito il Gavia si comincerà a salire verso lo Stelvio, che sarà la Cima Coppi di questo Giro d’Italia 2014. Questa Ponte di Legno-Val Martello si annuncia una tappa da tregenda: il gruppo si è già frantumato in tantissimi tronconi, l’unica certezza è che la classifica generale verrà pesantemente stravolta. In questo momento, coraggiosamente all’attacco da solo c’è il veterano Franco Pellizotti (Androni), seguito da un gruppetto formato tra gli altri dai colombiani che sono stati protagonisti nella prima salita. Le condizioni meteo continuano a destare preoccupazione: nevischio sia in cima allo Stelvio, sia sul traguardo di Val Martello. Mancano circa 90 km, tutto è ancora da scrivere…
In diretta dalla Ponte di Legno-Val Martello, attesissima sedicesima tappa del Giro d’Italia 2014. Appena passato il Gpm del Passo Gavia, primo posto per il colombiano Robinson Chalapud (Colombia), che è stato il primo ad attaccare sulle rampe di questa salita mitica. Per lui ben 32 punti nella speciale classifica degli scalatori, che si contendono la maglia azzurra. Per Chalapud 49″ di vantaggio su una coppia di suoi connazionali: secondo Julian Arredondo (Trek), terzo Jarlinson Pantano (Colombia), dunque 20 punti per colui che indossa proprio la maglia azzurra e 14 punti per Pantano. Colombia – squadra e nazione – subito sugli scudi, mentre in gruppo la notizia principale è che il ritmo della Movistar ha già decimato tutte le squadre: i capitani avranno dunque ben poco aiuto dai loro gregari oggi.
Primi chilometri cauti sulla salita del Passo Gavia, ma le ultime notizie che arrivano in diretta dalla Ponte di Legno-Val Martello è che adesso la battaglia si è accesa in questa sedicesima tappa del Giro d’Italia 2014: il primo scatto è stato del colombiano Robinson Chalapud (Colombia), che ha già accumulato circa 40″ di vantaggio e probabilmente punta ai 32 punti messi in palio da questo Gpm così prestigioso, ma soprattutto c’è subito la Movistar di Nairo Quintana a tirare in testa al gruppo, che ha già perso tantissimi elementi e dovrebbe quindi essere formato al massimo da 50-60 corridori. Dunque gara dura fin da subito, con un ritmo alto che potrebbe fare male alle gambe di molti, sullo Stelvio e soprattutto sull’ascesa finale verso l’arrivo di Val Martello. State all’erta, potrebbe davvero succedere di tutto.
Da pochi minuti è partita la Ponte di Legno-Val Martello, sedicesima tappa del Giro d’Italia 2014. Appena lasciata la nota località di villeggiatura bresciana, il gruppo affronta immediatamente la dura salita del Passo Gavia, che tante volte ha scritto pagine epiche della storia di questa corsa. Preoccupano però le condizioni meteo: nuvole basse (ci saranno problemi con le riprese tv), temperature molto basse e bisognerà stare molto attenti soprattutto nelle due lunghe discese dal Gavia e poi dallo Stelvio, dove l’asfalto potrebbe essere scivoloso. Di certo sarà una di quelle giornate che entra nella storia di questo sport. Tra i protagonisti non ci sarà però il norvegese Edvald Boasson Hagen: il corridore del Team Sky non ha preso il via a causa di problemi fisici non risolti dopo le cadute degli scorsi giorni.
In attesa di iniziare a seguire in diretta le emozioni della Ponte di Legno-Val Martello, attesissima e durissima sedicesima tappa del Giro d’Italia 2014, andiamo a rileggere cosa hanno detto i tre protagonisti più attesi ieri, nell’ultimo giorno di riposo della corsa. Nessuna dichiarazione da parte della maglia rosa Rigoberto Uran, che si è espresso solo con un sintetico comunicato stampa nel quale afferma che “è tutto ok”: il colombiano sa di non essere il più forte in salita, ma sa anche che i rivali più pericolosi sono abbastanza staccati. Il primo è naturalmente Fabio Aru, nuova grande speranza del ciclismo italiano: “Sono stato travolto dai messaggi, quasi non riuscivo a telefonare ai miei genitori. Ho fatto un brindisi con la squadra, ma adesso si chiude il capitolo e si volta pagina. Ogni salita ha la sua storia e ogni giorno ha le sue gambe. Montecampione però ha dimostrato che facendo vita da atleta si possono ottenere risultati”, ha detto il sardo della Astana. Poi c’è Nairo Quintana, che ha le idee chiare: “A decidere la tappa sarà la salita finale, ma spero di fare anche Gavia e Stelvio“. Desiderio esaudito. Per il capitano della Movistar la notizia migliore è che il raffreddore sembra passato, mentre dei rivali parla così: “Nelle prossime tappe ci saranno molti attacchi, non so se Uran ha la squadra per controllarli tutti. Aru mi ha sorpreso ed è un rivale per la classifica generale, ma adesso sarà più controllato”. Fin qui le parole: ma fra poco toccherà alla strada…
Adesso è ufficiale: la Ponte di Legno-Val Martello, attesissima sedicesima tappa del Giro d’Italia 2014, si svolgerà regolarmente seguendo il percorso previsto fin dalla presentazione dello scorso autunno. Dunque Gavia e Stelvio sono agibili e verranno scalati dai corridori prima dell’ultima ascesa verso l’arrivo in Val Martello. Non sarà dunque necessario adottare il ‘piano B’, che avrebbe previsto Tonale e Castrin al posto dei due mitici colossi, e viene anche scacciato l’incubo dell’anno scorso, quando il maltempo costrinse a cancellare del tutto la tappa che era prevista con questo identico percorso. I corridori dovranno comunque fare grande attenzione, soprattutto in discesa, che naturalmente sarà il punto più critico dal punto di vista della sicurezza a causa del freddo (1 grado in cima allo Stelvio) e dell’asfalto bagnato. Ribadiamo però che le strade sono percorribili, dunque alle ore 12.35 inizieremo a vivere in diretta un grandissimo spettacolo con il ciclismo più bello.
Il Giro d’Italia 2014 propone oggi, martedì 27 maggio, la Ponte di Legno-Val Martello di 139 km. Frazione breve in questa sedicesima tappa che arriva dopo il giorno di riposo, ma una delle giornate più difficili di questa edizione del Giro. Sarà un nuovo arrivo in salita su questa ascesa inedita per la Corsa Rosa, preceduta però da altre due salite leggendarie: Gavia e Stelvio, bastano i nomi. Le particolarità del percorso della tappa odierna sono davvero tante: innanzitutto proprio il chilometraggio molto corto, che però non è detto che sia un favore ai corridori, che dovranno andare molto forte fin da subito, visto che la salita verso il Gavia inizia dopo soli 5 km. Insomma, sarà fondamentale trovare subito il ritmo giusto. Poi bisognerà fare i conti con l’altitudine, perché sul Gavia si arriverà a quota 2618 metri sul livello del mare, mentre sullo Stelvio si arriverà addirittura a quota 2758 metri, per quella che sarà la Cima Coppi di questa edizione numero 97 del Giro. I chilometri di salita saranno circa 60, tanti in assoluto e ancora di più in proporzione alla brevità della tappa, che ripropone il tracciato di quella annullata l’anno scorso a causa del maltempo. Anche quest’anno non è stato semplice liberare Gavia e Stelvio dalla neve, ma salvo brutte sorprese dell’ultima ora, stavolta tutto dovrebbe andare bene. Allora, andiamo ad esaminare l’altimetria di questa tappa così attesa. La partenza è in programma a Ponte di Legno alle ore 12.35: si farà un breve anello nella cittadina montana in provincia di Brescia tanto per non cominciare a salire fin dal primo chilometro, ma cambia poco. Al km 5 si inizia a salire verso il leggendario Passo Gavia: sono 16,5 km di salita, con un dislivello di 1320 metri per arrivare in vetta, pendenza media dell’8% e punte di pendenza massima che toccano il 16%. Il Gran Premio della Montagna è posto dopo soli 23,3 km di gara, e naturalmente sarà un Gpm di prima categoria. I velocisti saranno già in difesa, con l’unico obiettivo di evitare di finire fuori tempo massimo, qualcuno tenterà un coraggioso attacco da lontano per provare a vincere la tappa, raccogliere punti pesanti per la maglia azzurra o almeno mettersi in mostra in questa tappa con salite leggendarie, ma non dovrebbero essere i big della classifica generale, che non si prenderanno il rischio di attaccare da così lontano. Attenzione alla discesa, lunga e impegnativa: si passerà anche da Santa Caterina Valfurva per arrivare a Bormio, dove finirà la discesa del Gavia e subito inizierà la salita verso il Passo dello Stelvio. Senza respiro. Qui il gioco si farà ancora più duro, anche perché la fatica si farà sentire di più: in programma ci sono altri 21,7 km di salita, con un dislivello di 1553 metri fino allo scollinamento, pendenza media del 7,2% e punte di pendenza massima fino al 12%. In effetti lo Stelvio è una salita regolare, con pochi pezzi durissimi ma anche rarissimi momenti di respiro. Freddo e altitudine potranno fare il resto verso i 2758 metri di quota del Gpm, Cima Coppi del Giro (km 70,3 della tappa). Si passerà così dalla provincia di Sondrio a quella di Bolzano: la lunghissima e insidiosa discesa ci porterà a Prato allo Stelvio (km 95,1), dove i corridori troveranno una vera e propria rarità nella tappa odierna: qualche chilometro di pianura verso il traguardo volante di Lasa (km 104, 5). Una leggera discesa ci porterà poi fino a Coldrano (km 116,6), dove avrà inizio la lunghissima salita finale verso Val Martello, dove l’arrivo è previsto fra le ore 16.55 e le 17.35. Questa ascesa è un inedito per il Giro, che avrebbe dovuto scoprirla appunto l’anno scorso, quando però ebbe la meglio la neve. La caratteristica principale di questa salita è appunto la lunghezza di ben 22,3 km, attraversando l’abitato di Martello (unico paese italiano con il 100% di abitanti di madrelingua tedesca, caso unico anche in Alto Adige) per poi salire verso la sommità della valle. La salita è a dire il vero assai irregolare, e non mancano alcuni tratti di salita leggera, di falsopiano o addirittura brevi discese: ecco perché la pendenza media è “soltanto” del 6,4%, con dislivello di 1422 metri. Attenzione però, perché dall’altra parte non mancheranno tratti durissimi, e che saranno resi ancora più difficili da tutto quello che sarà già stato affrontato prima. Si arrivano a toccare punte di pendenza massima fino al 14%, tra l’altro nel tratto finale, quando le energie saranno davvero ridotte al lumicino. L’ultimo chilometro è durissimo: se non ci sarà ancora un eroe solitario, sarà qui che si deciderà la tappa. E chissà, forse anche il Giro…
1. Nairo QUINTANA (Col, Movistar) in 4h42’35”
2. Ryder HESJEDAL (Can, Garmin-Sharp) a 8”
3. Pierre ROLLAND (Fra, Movistar) a 1’13”
4. Wilco KELDERMAN (Ola, Belkin) a 3’32”
5. Domenico POZZOVIVO (Ita, Ag2R-La Mondiale) a 3’37”
6. Fabio ARU (Ita, Astana) a 3’40”
7. Rafal MAJKA (Pol, Tinkoff-Saxo) a 4’08”
8. Sebastian HENAO (Col, Sky) a 4’11”
9. Rigoberto URAN (Col, Omega Pharma-Quick Step) a 4’11”
10. Cadel EVANS (Aus, Bmc) a 4’48”
1. Nairo QUINTANA (Col, Movistar) in 68h11’44”
2. Rigoberto URAN (Col, Omega Pharma-Quick Step) a 1’41”
3. Cadel EVANS (Aus, Bmc) a 3’21”
4. Pierre ROLLAND (Fra, Movistar) a 3’26”
5. Rafal MAJKA (Pol, Tinkoff-Saxo) a 3’28”
6. Fabio ARU (Ita, Astana) a 3’34”
7. Domenico POZZOVIVO (Ita, Ag2R-La Mondiale) a 3’49”
8. Wilco KELDERMAN (Ola, Belkin) a 4’06”
9. Ryder HESJEDAL (Can, Garmin-Sharp) a 4’16”
10. Robert KISERLOVSKI (Cro, Trek) a 8’02”