Gavia, Stelvio e ascesa finale verso Val Martello, in soli 139 km. E’ questo il menù della sedicesima tappa del Giro d’Italia 2014, da Ponte di Legno a Val Martello. Si riparte dunque dopo il giorno di riposo con una frazione breve ma durissima, che potrebbe cambiare una classifica generale guidata dal colombiano Rigoberto Uran con 1’03” su Cadel Evans e 1’50” sul polacco Rafal Majka. Quarto Fabio Aru a 2’24” dopo lo splendido successo di domenica a Montecampione, che ha esaltato l’Italia rivelando il grande talento di questo giovane corridore sardo, e quinto Nairo Quintana a 2’40” (clicca qui per leggere di più). Un Giro sempre più incerto, dove ogni giorno c’è battaglia, e sarà inevitabilmente così nelle tappe di questa durissima terza settimana nella quale saranno decise tutte le posizioni che contano. I protagonisti saranno tanti, compresi Domenico Pozzovivo e Pierre Rolland, e i successi italiani negli ultimi giorni hanno certamente riacceso l’entusiasmo del pubblico. Per parlare della Corsa Rosa abbiamo sentito Michele Bartoli. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Ponte Di Legno-Val Martello, tappa con Gavia e Stelvio, cosa succederà? Potrebbe esserci un vero cambiamento in classifica. Vedremo cosa succederà, è possibile un grande sconvolgimento.
Come si affronta una tappa di questo tipo? Bisognerà stare attenti all’alimentazione, dosare le energie, i big non potranno fare troppi calcoli in questa tappa, come in nessuna altra. Credo in ogni caso che il Giro sarà veramente incerto fino alla fine.
Sorpreso dalla vittoria di Aru domenica? Sorpreso a metà, visto che ci si poteva aspettare una buona prova da lui, forse però non in questi termini.
Quali margini di miglioramento avrà il corridore sardo? Molti, perché è giovane e potrà ancora migliorare. Aru comunque è già una realtà del nostro ciclismo, sono molto contento di queste sue prestazioni al Giro.
Potrà vincerlo? Potrà lottare per il successo finale e giocarsi le sue carte, poi quello che sta facendo è già molto buono.
Uran è sempre il favorito? Direi di sì, domenica ha tenuto e ha dimostrato di essere sempre il candidato numero uno al successo in questo Giro.
E’ Quintana il suo avversario più pericoloso?
Sembra proprio di sì, o comunque sarà lui il corridore che potrà mettere maggiormente in difficoltà la maglia rosa.
Gli altri protagonisti quali saranno? I nomi sono quelli degli atleti nelle prime posizioni di classifica, da Evans a Pozzovivo e anche Rolland, che sta facendo molto bene. In montagna è tra i più attivi e avrà la cronoscalata a suo favore.
Come giudica finora questo Giro? Si mi sta piacendo. È molto bello, molto combattuto, c’è battaglia e si stanno mettendo in luce tanti giovani. (Franco Vittadini)