Successo di Stefano Pirazzi della Bardiani nella diciassettesima tappa del Giro d’Italia 2014, la Sarnonico-Vittorio Veneto, davanti al belga Wellens, all’australiano McCarthy, al belga De Gendt e all’altro italiano Montaguti. Grande scatto da “finisseur” di Pirazzi, che ha lasciato i compagni di fuga a 1300 metri dall’arrivo e ha sorpreso tutti. Per la Bardiani si tratta del terzo successo in questa edizione della corsa rosa; a classifica generale resta invariata, con Nairo Quintana al comando. Domani tappa Belluno-Rifugio Panarotta: si attendono movimenti nelle zone alte della graduatoria, ci saranno attacchi alla maglia rosa e, chissà, si proverà anche a “vendicare” quanto accaduto ieri, l’episodio della presunta neutralizzazione della discesa dello Stelvio che ovviamente continua a tenere banco. Per parlare della tappa di oggi IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva l’ex ciclista Maurizio Fondriest.
Meritata la vittoria di Pirazzi? Direi di sì, è un corridore che ha meritato di vincere, si è messo in luce tante volte in questi anni e non è mai stato fortunato. Un successo quindi che l’ha ripagato di tante fatiche.
Cosa pensa del suo gesto polemico alla fine della tappa? Non l’ho visto personalmente, posso solo dire che certe volte queste cose possono essere comprensibili, anche se sono spiacevoli da vedere. Magari un corridore ha dentro tanta amarezza e tante delusioni che ha subito nella sua carriera, e si sfoga in questo modo. Era capitato anche a me qualche volta di avere determinati atteggiamenti…
Intanto la Bardiani ha colto il terzo successo al Giro… Complimenti a questa squadra che ha dimostrato di essere molto valida, ha un vivaio molto buono. Peccato pensare che per i nuovi regolamenti proprio la Bardiani potrebbe essere esclusa dalle corse più importanti…
Le squadre dei velocisti non potevano fare di più? Non era semplice fermare un’azione del genere, controllare tutti questi corridori. E’ una fuga che può capitare spesso in tappe come queste.
Ora si pensa già alle prossime tappe, Quintana è ormai padrone del Giro?
Per il momento sembra averne di più. E’ lui indiscutibilmente il favorito della corsa rosa, quello in grado di arrivare alla fine in testa alla classifica.
Ancora oggi si è parlato della presunta neutralizzazione della discesa dello Stelvio. Cosa pensa di quello che è successo ieri? Non si è mai davvero parlato di neutralizzazione; forse c’è stato un errore nella seconda parte della comunicazione di Radio Corsa, che non ha usato bene le parole giuste da dire alle varie squadre. In questo senso ci può essere qualcosa di sbagliato; non penso comunque che questo abbia influito sul successo di Quintana, anche se certo magari avrebbe vinto con meno margine sui diretti avversari.
Come cercare di strappargli la maglia rosa? Bisognerà usare qualche tattica particolare? No, saranno decisivi la cronometro, che comunque è una cronoscalata favorevole quindi a Quintana, e la penultima tappa dello Zoncolan. Qui ci sarà una salita con una lunga discesa prima dello stesso Zoncolan: potrebbe succedere qualcosa di importante, anche se Quintana mi sembra veramente troppo forte.
Cosa si aspetta dalla tappa di domani? Credo che domani non dovrebbe succedere niente di particolare.
(Franco Vittadini)