E’ più amareggiato che arrabbiato Tommaso Ghirardi, il presidente del Parma. La sentenza dell’Alta Corte è arrivata: i ducali sono fuori dall’Europa League per aver ritardato il pagamento Irpef per alcuni tesserati. Si parla di 300.000 euro, ma la è stata inflessibile e così, in attesa del ricorso al TAS di Losanna che lascia comunque pochi spiragli, è il Torino a guadagnare il diritto a giocare la competizione europea. Ghirardi è stato raggiunto dai microfoni di SportMediaset a pochi minuti dalla sentenza: “Sto leggendo adesso” ha commentato. “Per me il calcio finisce oggi, vadano avanti da soli”. E’ un momento di grande frustrazione: davvero il presidente del Parma lascerà? E’ possibile che si tratti delle solite dichiarazioni a caldo, ma la vicenda è davvero una delusione per tutto l’ambiente di Parma che a lungo ha inseguito sul campo la qualificazione all’Europa League. Attendiamo dunque sviluppi in merito.
L’Alta Corte del Coni ha respinto anche in terzo grado il ricorso del Parma, che dunque non riceve la licenza Uefa che era stata negata agli emiliani da parte delle Commissioni di 1° e 2° grado della Figc a causa del ritardato pagamento Irpef per alcuni tesserati: una mancanza di circa 3000.000 euro a fronte di 13 milioni versati, ma le regole della Uefa sulle licenze sono inflessibili e dunque la società del presidente Tommaso Ghirardi non potrà iscriversi alla prossima edizione della Europa League, che aveva conquistato sul campo. Il Torino, che seguiva in classifica i gialloblù dopo una palpitante volata, guadagna così l’accesso alla ex Coppa Uefa. Ora al club emiliano non resta che il ricorso al Tas di Losanna per sperare ancora, ma le speranze sono ridotte al lumicino.
Dopo 40 minuti di consiglio l’Alta Corte del Coni ha deciso di rinviare a domani (giovedì 20 maggio 2014) mattina la decisione relativa a chi tra Parma e Torino disputerà i preliminari dell’Europa League 2014-2015. All’udienza hanno partecipato il presidente del Parma Tommaso Ghirardi e l’amministratore delegato gialloblù Pietro Leonardi, accompagnati dagli avvocati Luigi Medugno e Letizia Mazzarelli. Se la Corte non darà ragiona agli emiliani questi potranno rivolgersi al Tas di Losanna con un ricorso, anche se i precedenti in questo senso non sono incoraggianti. Lo scorso anno ad esempio gli spagnoli del Malaga non furono ammessi all’Europa League per ragioni finanziarie, e al loro posto vennero iscritti al torneo i connazionali del Siviglia. Che poi hanno vinto la coppa…
Parma o Torino in Europa League: oggi è il giorno della sentenza. Infatti alle ore 18.00 circa di oggi pomeriggio l’Alta Corte di giustizia presso il Coni emetterà il proprio verdetto sul ricorso del Parma, che nei primi due gradi di giudizio ha visto respinta la propria richiesta di ottenere la licenza Uefa, necessaria per poter partecipare alle Coppe europee. Questo è l’ultimo grado di giudizio, quindi oggi sapremo se gli emiliani potranno partecipare alla competizione per la quale hanno conquistato (non senza colpi di scena in extremis) la qualificazione sul campo, oppure se al posto del Parma potrà giocare l’ex Coppa Uefa il Torino, che in classifica seguiva gli emiliani e che è già a posto con la licenza Uefa. Tutto dipende dunque dagli ormai famigerati 300.000 euro di pagamenti Irpef per giocatori della società gialloblù in prestito in campionati minori che il Parma ha saldato solo dopo la scadenza del 31 marzo. La vicenda è piuttosto complicata, dunque il ricorso del Parma si basa su diversi punti, a partire dal fatto che ha versato ben 13 milioni per essere in regola con tutti gli altri aspetti (su questo pagamento invece c’è un dubbio sulla perentorietà della scadenza) tuttavia la Uefa è molto rigida su questi temi, e questo potrebbe far pendere la bilancia dalla parte dei granata. Agli emiliani un verdetto negativo dell’Alta Corte lascerebbe un’ultima speranza: il ricorso al Tas di Losanna. Ma i precedenti in questo senso non sono incoraggianti per la società del presidente Tommaso Ghirardi. Il Tribunale arbitrale dello sport con sede nella città svizzera rigettò lo scorso anno l’appello del Malaga per una causa simile. In Europa andò dunque il Siviglia, che poi vinse addirittura la coppa nella finale giocata proprio – scherzi del destino – a Torino. Di certo oggi sarà un’altra giornata sul filo della tensione per le due tifoserie, dopo il rigore sbagliato da Cerci e il palpitante finale sul campo…