Successo di Nairo Quintana nella diciannovesima tappa, la cronoscalata che portava i corridori da Bassano del Grappa a Monte Grappa (clicca qui per l’ordine d’arrivo e la classifica generale). Il colombiano, già in maglia rosa, ha preceduto un sorprendente Fabio Aru di 17 secondi, mentre terzo e staccato di più di un minuto è risultato Rigoberto Uran, che ha probabilmente lasciato su queste salite la possibilità di riprendersi la leadership della classifica e vincere la corsa rosa, che sembra appartenere in via definitiva al suo connazionale Quintana visto il distacco salito a più di 3 minuti (Aru ha 3’48” di ritardo, Pierre Rolland quasi cinque minuti e mezzo). Domani è in programma la penultima tappa di montagna prima della passerella finale di domenica a Trieste: si scalerà lo Zoncolan, ma è difficile ipotizzare che possa succedere qualcosa tale da far saltare la maglia rosa e portare così stravolgimenti in classifica. Ad ogni modo si può ben dire che questo sia stato il Giro dei colombiani, viste le prime due posizioni nella generale. Per parlare della tappa di oggi IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva l’ex corridore Mario Beccia.
Quintana vince anche la cronoscalata: è ormai padrone del Giro? Penso proprio di sì, a meno che domani sullo Zoncolan non avvenga una coalizione dei suoi avversari; nell’uno contro uno non vedo chi possa batterlo.
Si aspettava un suo exploit così grande nella cronoscalata? Ha fatto veramente grandi cose: complimenti a lui, anche per come ha saputo vincere la tappa di oggi.
Chi potrà metterlo in difficoltà per la vittoria finale? Direi che a questo punto Uran e Aru potrebbero provare ad attaccare, ma non so quanto vorranno mettere a repentaglio il loro piazzamento sul podio per andare a prendere la maglia rosa. E’ questo il problema, bisognerà tenerne conto.
Si aspettava una crono così brillante da parte di Aru, e qualcosa in più da Uran? Aru è stato sorprendente, mi ha invece un po’ deluso Uran che è un cronoman ma non è riuscito a dimostrarlo appieno. In ogni caso questo è il Giro dei colombiani.
Il ciclista sardo potrà andare sul podio a questo punto o dovrà temere Rolland e Pozzovivo in particolare? Penso che a questo punto il piazzamento sul podio sia suo; gli basterà controllare Rolland e Pozzivivo.
Quintana e Aru sono entrambi corridori molto giovani: sarà il duello anche del futuro?
Quintana si è confermato, Aru è stato una sorpresa; andava forte da dilettante, ma è difficile ripetersi anche da professionisti, con le andature che tengono. Bisognerà però che entrambi non si brucino e si mantengano a questi livelli.
Buona la crono di Cataldo, il suo comunque un grande Giro come quello dello stesso Pozzovivo?Bravi, veramente bravi. Cataldo ha fatto un grande Giro, Pozzovivo è quinto in classifica. Bello vedere altri due corridori italiani oltre ad Aru protagonisti di questo Giro.
Domani cosa si aspetta dalla penultima tappa con lo Zoncolan? Penso che lasceranno andare una fuga senza gli uomini di classifica. Credo infatti che tutti vorranno mantenere le loro posizioni di vertice; magari Uran e Aru potrebbero tentare qualche attacco, ma arrivare fra i primi cinque al Giro è sempre un grande risultato.
Giusto in questa tappa l’omaggio ai caduti della Prima Guerra Mondiale… Giusto come era già successo durante il Giro dare un omaggio ai caduti della Prima Guerra Mondiale. Penso che si ripeterà anche l’anno prossimo quando saremo nel 2015, cioè a 100 anni dall’entrata in guerra dell’Italia.
(Franco Vittadini)