Il Giro d’Italia 2014 ha emesso gli ultimi verdetti sullo Zoncolan: ormai è sicuro il successo di Nairo Quintana su Rigoberto Uran. Trionfo colombiano quindi, con Fabio Aru terzo a 4’04” e grande rivelazione della corsa. E’ la prima volta che un corridore colombiano vince il Giro, e Quintana è stato il più forte in salita come già al Tour dell’anno scorso (clicca qui per ordine d’arrivo e classifica generale). Venendo alla cronaca della tappa di oggi, la Maniago-Monte Zoncolan è stata vinta dall’australiano Michael Rogers davanti a Franco Pelizotti e Francesco Manuel Bongiorno. Splendida l’azione di Rogers, ma per Bongiorno resta il rimpianto di non aver potuto lottare sino alla fine a causa di un tifoso come minimo imprudente, che lo ha spinto sulla salita finale dello Zoncolan fino a costringerlo quasi a cadere (clicca qui per il video). Nel gruppo dei big, Quintana e Uran si sono controllati a vicenda e Aru che è riuscito a mantenere la terza posizione in classifica. Domani ultima tappa Gemona del Friuli-Trieste per la passerella finale di Quintana, ma anche per quella di Aru, un corridore dalle potenzialità ancora sconosciute. Per parlare della frazione di oggi e fare il punto su questa grande corsa abbiamo sentito l’illustre ex Gianni Motta. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Quintana ha vinto meritatamente il Giro? Direi proprio di sì, lo ha meritato ampiamente: è stato certamente il corridore più forte.
Ma la discesa dello Stelvio quanto ha inciso sul risultato finale? Per me non è stata decisiva. Quintana ha vinto con merito, se poi non è stato interpretato bene il comunicato di Radiocorsa non è un suo problema.
Dietro di lui ecco Uran, è stato proprio il Giro dei colombiani… E’ vero, sembra che i colombiani abbiano soppiantato gli spagnoli.
Aru terzo: sarà lui il dopo Nibali per il ciclismo italiano? Aspettiamo a vedere quello che farà. Deve ancora cominciare ai massimi livelli, e penso che Nibali possa dare ancora il meglio di sé.
Come giudica il quarto e il quinto posto di Rolland e Pozzovivo? Bravo Rolland, si è dimostrato un ottimo corridore, mentre di Pozzovivo conosciamo tutto. Sono comunque corridori non ancora di prima fascia. Chissà cosa sarebbe successo se ci fossero stati Nibali, Froome e Contador. Sono però problemi loro se non sono venuti al Giro. Nibali poteva provare a disputare Giro e Tour, in fondo Quintana all’inizio non stava neanche tanto bene…
Come mai i big non hanno puntato a vincere la tappa di oggi?
Questa è una cosa che mi sono chiesto anch’io, perché Quintana e Uran non abbiano dato spettacolo oggi sullo Zoncolan, quello spettacolo che rende grandi i campioni del ciclismo. Diciamo che Quintana ha badato a controllare la corsa…
Per Rogers comunque una vittoria meritata? Meritata alla grande, alla fine i big hanno guadagnato solo un minuto sul corridore australiano.
Bongiorno vincitore morale di questa tappa? Mi dispiace per quello che è successo, la spinta del tifoso è stata una cosa molto brutta, ma credo che Bongiorno fosse già in difficoltà. Rogers avrebbe vinto lo stesso.
In ogni caso anche oggi grande pubblico sulle strade del Giro… Grande pubblico, è vero, ma per il Giro è normale, che sia Italia o Irlanda, dove la corsa rosa è approdata dopo il Tour e ha portato tanti soldi. Grande spettacolo di folla per il ciclismo, uno sport sempre bellissimo… (Franco Vittadini)