E’ arrivata la smentita riguardo la notizie che certificava lo stato di fermo di Ciro Esposito, ancora ricoverato al Policlinico Gemelli (le condizioni restano stazionarie). Il Gip di Roma infatti non ha convalidato l’arresto del tifoso napoletano; intanto lo zio Vincenzo è tornato a parlare (ai microfoni di Marte Sport Live) sostendno che “il ministro Alfano ha detto esattamente quello che sostiene la Digos sulla dinamica dei fatti. Speriamo vengano presi provvedimenti esemplari: un ragazzo è stato ferito da una pallottola esplosiva, mio nipote fortunatamente no ma questo dice che le pistole che hanno sparato sono due. C’è un testimone che ci ha raccontato come è andata, ha preso parte agli scontri successivi al ferimento di Ciro”. Infine, l’annuncio che sabato ci sarà una manifestazione in piazza Dante, alle ore 16, a favore di Esposito: “Invitiamo tutti i napoletani a partecipare”.
Il Gip di Roma ha convalidato lo stato di fermo per i due tifosi del Napoli rimasti feriti durante gli scontri di Tor di Quinto, precedenti il fischio di inizio della finale di Coppa Italia. L’atto istruttorio si è svolto in ospedale: sia Ciro Esposito (che versa nelle condizioni più gravi) che Gennaro Fioretti, l’altro tifoso colpito dai proiettili esplosi – pare – da Daniele De Santis sono ricoverati al Policlinico Gemelli. Dunque i due ragazzi sono in stato di arresto: l’indagine in corso chiarirà poi le responsabilità.
Anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha detto la sua sugli scontri di Roma, e in particolare sulle parole della madre di Ciro Esposito, Antonella Leardi. Lo ha fatto con una nota rivolta a tutti i napoletani e gli italiani, spiegando che il suo silenzio fino a questo momento era dovuto al voler evitare una divulgazione dell’analisi delle varie responsabilità. “Ma una cosa mi ha colpito e non mi lascia indifferente: la grande dignità della signora Antonella Leardi. Le sue parole di amore per il prossimo e perdono mi hanno profondamente colpito”. De Laurentiis ha concluso dicendo che “a lei vanno il mio rispetto, la mia devozione e il mio totale affetto”.
Restano ancora gravissime le condizioni di Ciro Esposito, ricoverato al Policlinico Gemelli. E’ tornata a parlare la madre, Antonella Leardi, che come noto ha vinto il ricorso per poter assistere il figlio nel corso di queste ore travagliate, noostante il piantonamento degli agenti di polizia. “I medici vanno con i piedi di piombo, non si sbilanciano” ha dichiarato. “Noi siamo speranzosi e fiduciosi, perchè la speranza è l’ultima a morire”.
Mentre Ciro Esposito lotta contro la morte, le sue condizioni di salute restano critiche ma stabili, non si affievolisce la polemica attorno ai fatti di Sabato sera. Sono parle dure quelle dello Vincenzo, zio del tifoso ferito, che attacca pubblicamente il questore di Roma richiedendone le dimissioni: “per le ricostruzioni false dell’accaduto che sono state diffuse dalle forze dell’ordine e per le defaillances nella gestione dell’ordine pubblico”. Ulteriore tensione che si aggiunge al clima pensante che si sta creando attorno a questi avvenimenti tra reazioni dei tifosi, minacce e polemiche.
Le condizioni di Ciro Esposito sono stazionarie, questo è quanto si apprende dalla nota del Policlinico Gemelli. Intanto nella mattinata si è venuto a sapere che a sparare potrebbero essere state due pistole; un testimone avrebbe visto un uomo che sparava, e che “aveva il casco”. Ma mezz’ora dopo è arrivata una dichiarazione del questore di Roma Massimo Maria Mazza, che ha ribadito come “è stata ritrovata una sola pistola”; dunque, a quanto risulta per il momento sarebbe stata una sola arma ad esplodere i colpi che hanno ferito Esposito.
Lotta tra la vita e la morte Ciro Esposito, a dirlo è madre Antonella Leardi del giovane tifoso del Napoli ferito durante gli scontri di sabato scorso. Le sue condizioni di salute sono critiche e resta nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli a Roma. In un’intervista ai microfoni del programma ‘La vita in diretta’ ha dichiarato: “Dopo una lunga lotta sono riuscita a vedere Ciro. E’ ancora molto grave, è in coma farmacologico. E’ più morto che vivo”.
Parla ancora Angelo Pisani, avvocato difensore di Ciro Esposito. Il ragazzo ferito sabato sera a Roma, nel corso degli scontri prima di Fiorentina-Napoli, è ancora ricoverato al Policlinico Gemelli in gravi condizioni ma “l’unica buona notizia” ha detto Pisani ad AdnKronos “è che è stato accolto il ricorso che permette alla madre di Ciro di assisterlo”. Antonella Leardi aveva già fatto sentire la sua voce nei giorni scorsi, manifestando incredulità per quanto accaduto ma anche ammettendo di aver perdonato gli assalitori del figlio. “Il calore di una madre, una donna molto credente, può fare miracoli” ha affermato l’avvocato, che poi ha anche rilasciato qualche dichiarazione sull’udienza in corso: “Domani parleremo noi difensori, e ci opporremo alla convalida dell’arresto. Ciro è l’immagine del bravo ragazzo, lui e la sua famiglia sono un esempio per Scampia“.
Gennaro De Tommaso, detto ‘a carogna, capo-ultras della Curva A dello stadio San Paolo di Napoli, ha ricevuto il Daspo che era stato ipotizzato per lui dopo i tristi fattacci della finale di Coppa Italia di sabato scorso fra il Napoli e la Fiorentina, che adesso vedono al centro dell’attenzione le gravissime condizioni di salute del tifoso partenopeo Ciro Esposito. Genny è diventato tristemente noto alle cronache di tutto il mondo per aver discusso con i rappresentanti del Napoli (in particolare il capitano Marek Hamsik) e delle forze dell’ordine nel prepartita della partita dell’Olimpico, la presunta “trattativa” tra istituzioni e ultras che è stato uno dei momenti più bassi di quella pessima giornata per il calcio italiano, anche per la maglietta in onore di Antonino Speziale indossata dal De Tommaso. A comunicare la notizia del Daspo, provvedimento che era nell’aria, è stato il giornalista di Radio Kiss Kiss Napoli Francesco Marciano.
Mentre attendiamo di sapere qualche novità sulle condizioni di salute di Ciro Esposito, operato oggi d’urgenza al Policlinico Gemelli, la Questura di Napoli ha fatto sentire la sua voce: questa sera si gioca Napoli-Cagliari ed è alto il rischio non tanto di scontri e violenze quanto della presenza di striscioni e magliette inneggianti ad Antonino Speziale, ovvero il tifoso in galera con la condanna per omicidio dell’ispettore capo Filippo Raciti nei fatti di Catania. Il nome di Speziale, ricordiamo, è tornato alla ribalta proprio sulla t-shirt indossata da Gennaro De Tommaso (“Genny ‘a carogna”), il leader degli ultras del Napoli più volte inquadrato in televisione; “Speziale libero” la scritta gialla su sfondo nero. La questura ha già fatto sapere che nel caso avvengano episodi inneggianti alla violenza la partita di questa sera sarà bloccata, o addirittura potrebbe anche non iniziare: “Se fosse per me non si giocherebbe” è la posizione del presidente del Coni Giovanni Malagò. “Non se ne parla proprio, è una cosa che non può essere consentita” ha fatto sapere la Questura.
Le condizioni di salute di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli colpito da un proiettile nel corso degli scontri avvenuti a Roma prima di Fiorentina-Napoli, si sono aggravate. Operato in giornata d’urgenza al Policlinico Gemelli, il ragazzo lotta ancora tra la vita e la morte. Angelo Pisani, l’avvocato del trentenne di Secondigliano, ha rivolto un appello su Servizio Pubblico, trasmissione di La7, nel quale chiede alla magistratura di “autorizzare i familiari a stare vicino a Ciro, soprattutto la madre, che può dargli energia e forza per vincere questa partita con la morte”. E ancora: “Speriamo che questo presunto arresto, di cui al momento non abbiamo avuto nessuna comunicazione della convalida o del provvedimento, possa comunque essere umano e consentire ai genitori e ai familiari di stare vicino a Ciro”. Ricordiamo infatti che Esposito è comunque piantonato in ospedale in quanto in stato di arresto per gli incidenti di Tor di Quinto.
È il tifoso del Napoli che è stato colpito da un colpo di pistola vicino alla colonna vertebrale, durante gli scontri tra ultras avvenuti prima della finale di Coppa Italia (Fiorentina-Napoli 1-3 dello scorso 3 maggio). E’ ricoverato al policlinico Gemelli di Roma. Nelle ultime è stata smentita la notizia secondo cui Esposito sarebbe stato comunque piantonato dalla Polizia, per il coinvolgimento nei tafferugli che hanno portato allo sparo ai suoi danni. A tal proposito invece l’esame stub compiuto su Daniele De Santis, il tifoso della Roma accusato del colpo verso Esposito, ha dato esito negativo: l’esame serviva per individuare le eventuali tracce di polvere da sparo sulle mani dell’imputato. De Santis rimane indagato per tentato omicidio alla luce di ulteriori elementi in mano agli inquirenti. Nel frattempo Ciro Esposito continua a lottare tra la vita e la morte.