La Lube Macerata ha vinto domenica il terzo scudetto della propria storia nella pallavolo maschile, dopo quelli del 2006 e del 2012. Una vittoria prestigiosa, ottenuta nella finale contro Perugia, chiusa a gara-4 con un colpaccio in trasferta. La Lube ha saputo rispettare i favori del pronostico, che fin dallo scorso autunno indicavano la squadra marchigiana come la prima pretendente al titolo. Il primo posto in stagione regolare lo aveva già confermato, anche se le eliminazioni precoci in Coppa Italia e in Champions League non hanno fatto mancare momenti difficili anche per questo squadrone, che però alla fine ha dimostrato tutto il suo valore cucendosi al petto il tricolore. Merito anche dell’allenatore, che ha saputo valorizzare una rosa di ottimi giocatori e ha conquistato il terzo campionato della propria carriera, dopo quello del 2010 a Cuneo e quello del 2012, già alla guida della Lube. Ecco dunque cosa ci ha detto sulla stagione di Macerata proprio Alberto Giuliani, in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Per Macerata è stato uno scudetto annunciato? Non proprio, visto come è andata la stagione, piuttosto sofferta. Abbiamo fatto fatica, poi ci siamo ripresi nella parte finale del campionato.
Quali sono i segreti di questa vittoria? La squadra si è ricompattata dopo le sconfitte più amare, come quella della semifinale di Coppa Italia, e ha trovato un suo gioco e una sua identità.
Quali sono stati i meriti dell’allenatore? Proprio aver ricompattato la squadra, oltre a tutto ciò che può fare un allenatore per portare una squadra allo scudetto.
Perugia è stata comunque una rivale importante? L’ha dimostrato battendo in semifinale Piacenza, che è una grande squadra. Basta dire solo questo per capire il valore della formazione umbra.
Quali sono stati i suoi giocatori migliori in questa stagione? Diciamo che non si sono espressi sempre allo stesso livello, hanno trovato dei vertici di rendimento in diverse parti della stagione.
In particolare? Kurek ha giocato bene all’inizio della stagione. I due centrali, Stankovic e Podrascanin, hanno giocato bene nella parte centrale e in quella finale. Kovar e Zaytsev sono stati i più continui. Simone Parodi ha espresso tutto il suo potenziale tecnico, la sua classe nella parte finale di questa stagione.
Come giudica il momento della pallavolo italiana? Tecnicamente è di buon livello, purtroppo ci sono alcuni problemi economici.
Come vede il futuro di questa squadra? Buono direi, visto che rimarranno quasi tutti i giocatori. Solo Zaytsev se ne andrà.
Un pensiero alla Champions League…
Mi piacerebbe vincerla, è normale, ma Macerata dovrà confrontarsi con squadre molto forti come quelle russe, quelle turche, naturalmente anche quelle polacche.
A chi vorrebbe dedicare la vittoria dello scudetto? Mi sento molto vicino a tutta la popolazione di Senigallia, che è rimasta colpita da questa tragedia così grande. Dedico lo scudetto a questa città. (Franco Vittadini)