Terminate le fatiche del Roland Garros, il circuito del tennis fa tappa sull’erba. Superficie amata da alcuni giocatori (Eugenie Bouchard ha postato una foto del campo di allenamento con la didascalia “Heaven”), mal sopportata da altri, comunque mai banale: con il tempo i grandi specialisti su questi campi si sono persi, ma il fascino del verde e dei campi all’inglese non ha eguali. Peccato solo sull’erba si giochi pochissimo; eppure un tempo quasi tutti i campi erano ricoperti di verde. Ad ogni modo, prato significa una sola cosa: Wimbledon. E, a conferma di quanto detto finora, non è certo un caso che i Championships siano il torneo che tutti gli aspiranti tennisti sognano di vincere quando sono bambini. Siano essi inglesi, americani o quant’altro: a Londra si è scritta la storia della racchetta e sempre la si scriverà. Sono tre i tornei di avvicinamento a Wimbledon: in campo maschile si gioca al Queen’s (Londra) e ad Halle in Germania, in campo femminile a Birmingham. Partiamo dal circuito ATP: al Queen’s il campione in carica è Andy Murray, che deve difendere anche il titolo di Wimbledon. Lo scozzese ha appena superato il secondo turno battendo in due set Paul-Henri Mathieu (doppio 6-4) ma deve stare attento a Stan Wawrinka, la testa di serie numero 1 che oggi ha approfittato del ritiro di Marcos Baghdatis (a proposito di specialisti sull’erba) e che deve riscattare una stagione sul rosso non esaltante (ma ha vinto a Montecarlo). Paolo Lorenzi, unico italiano in tabellone, ha perso subito: eliminato al primo turno dal canadese Vasek Pospisil, a caccia di una risalita nei risultati dopo la semifinale che aveva centrato a Montréal la scorsa estate. Ad Halle c’è Rafa Nadal: al secondo turno il fresco campione del Roland Garros se la vede con Dustin Brown, non ci sarà l’incrocio con Andreas Seppi più avanti perchè l’altoatesino ha già perso da Philipp Kohlschreiber (3-6 4-6). Qui si va verso una possibile finale contro Roger Federer, che cerca un ultimo grande trionfo a Wimbledon (sarebbe l’ottavo) e si allena qui dove ha vinto l’unico torneo del 2013. Occhio però a Milos Raonic: il canadese ha un gioco ideale per l’erba e si prepara a stupire tutti dopo l’ingresso in Top Ten e l’ottima campagna sul rosso. A Birmingham, circuito WTA, hanno perso Francesca Schiavone (da Sloane Stephens) e Camila Giorgi, che ancora una volta non riesce a elevarsi dai suoi limiti e prende un eloquente 3-6 2-6 da Kirsten Flipkens. Al di là degli 8 doppi falli e dei 30 errori gratuiti (la solita solfa) il risultato in termini assoluti ci può anche stare: la belga è una di quelle giocatrici che quando vedono l’erba si trasformano, prova ne è la semifinale giocata lo scorso anno a Wimbledon. Testa di serie numero 1 è Ana Ivanovic, ma il torneo apre anche a tante giovani (Lauren Davis e Petra Cetkovska sono già al terzo turno).
(Claudio Franceschini)