Stasera alle 21.00 ore italiane, all’Arena Fonte Nova di Salvador de Bahia, si giocherà Spagna-Olanda, riedizione della finale dei Mondiali di Sudafrica 2010 e match più interessante del difficile girone B. Un incontro quindi con tanti significati, tante motivazioni tra due delle nazionali candidate sulla carta a fare cose importanti qui in Brasile. Per la formazione di Louis Van Gaal sarà anche l’occasione della rivincita, oltre che quella di strappare una vittoria molto utile per la qualificazione agli ottavi di finale. Per le Furie Rosse di Vicente Del Bosque sarà invece importante anche per verificare le reali possibilità in questa competizione che li vede competere come campioni in carica: la qualità certo non manca, eppure non sono in prima fila nei pronostici. Speriamo che comunque vada sia grande football, grande spettacolo. Per presentare questo match abbiamo sentito il giornalista Alec Cordolcini. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Spagna-Olanda, rivincita della finale dei Mondiali 2010: cosa è cambiato da allora? La Spagna più o meno è la stessa formazione di quattro anni fa, manca solo Puyol, anche se si tratta di uno dei leader. L’Olanda invece ha solo cinque giocatori della finale del 2010.
Quanto potrà influire Diego Costa nel gioco della Spagna? Sarà una cosa interessante vederla giocare con un centravanti, diversamente dal suo solito modo di far calcio. Potrebbe dare molte alternative a un tipo di football che stava ultimamente mostrando molti limiti.
Sarà il canto del cigno per il classico gioco della Spagna? Direi di sì, anche perché questa squadra aveva già manifestato un certo logorio nelle qualificazioni e molti suoi giocatori sono in età calcisticamente avanzata.
Si può fare un paragone tra Del Bosque e Van Gaal? Del Bosque ha dimostrato di essere un allenatore molto bravo a motivare i suoi giocatori sia al Real Madrid sia con la Spagna. Van Gaal è un insegnante di calcio, bravo a lanciare giovani e a far giocare bene calciatori non conosciuti, ma fa più fatica con quelli più famosi. Si è visto infatti il suo rapporto abbastanza difficile con Sneijder nell’ultimo anno.
Si aspetta un’Olanda da contropiede? Potrebbe essere, perché Van Gaal dopo aver puntato inizialmente su un 4-3-3, poi ha scelto il 5-3-2.
L’Olanda ha diversi giocatori giovani, chi potrebbe far bene a questi Mondiali?
Il terzino destro Janmaat, che ha soffiato il posto a Van der Wiel del Paris Saint Germain, non portato neanche ai Mondiali da Van Gaal. E’ un giocatore polivalente. Poi c’è Depay, che nel 4-3-3 gioca come ala sinistra, ma nel 5-3-2 può essere utilizzato come seconda punta.
Come vede il girone di queste due nazionali? Il Cile è un’ottima squadra, avvantaggiata anche dal fatto che si giocherà in Sudamerica. Il clima cileno non è quello del Brasile, ma le sue squadre e i suoi calciatori riescono più facilmente ad abituarsi visto che disputano le varie competizioni sudamericane. Potrebbe mettere veramente in difficoltà Spagna e Olanda per il passaggio del turno. L’Australia non mi sembra invece una nazionale competitiva.
Dove potranno arrivare Spagna e Olanda? Credo che la Spagna non possa ripetere il Sudafrica, il suo massimo obiettivo saranno i quarti di finale. De Jong mi ha detto invece che il traguardo per gli olandesi sarà qualificarsi per gli ottavi di finale. Quando un calciatore dice questa cosa, significa che nella stessa Nazionale olandese non ci sono grandi aspettative.
Il suo pronostico su quest’incontro? Sarà la partita iniziale del girone, perdere significherebbe compromettere in parte le speranze di qualificazione. Per questo dico che dovrebbe venire fuori un pareggio tra Spagna e Olanda. (Franco Vittadini)