Argentina-Bosnia inaugura il gruppo F della Coppa del Mondo 2014: si gioca al Maracanà di Rio de Janeiro e dunque sono i rivali storici del Brasile a mettere il primo piede in campo nel tempio magico dei verdeoro, quello che ospiterà la finale. Grande attesa per l’Albiceleste: per il luogo che ospita i Mondiali, perchè i fallimenti recenti sono tanti e perchè nelle sue fila c’è il giocatore più forte al mondo, o almeno quello che ha dominato la scena negli ultimi cinque anni. Ma la Bosnia non va sottovalutata: è l’unica esordiente alla fase finale del Mondiale ma ha tantissimo talento dalla cintola in su, perciò potrebbe anche stupire tutti. Arbitra Aguilar, di El Salvador.
Le polemiche per le convocazioni di Alejandro Sabella hanno agitato i giorni precedenti questa partita: dalla mancata chiamata di Carlos Tevez ad alcune scelte che hanno fatto storcere il naso alla stampa e ai tifosi. Ma adesso ci siamo, e il CT ha scelto il 3-5-2: un modo per coprirsi ma ripartire con la qualità e il tocco dei suoi centrocampisti, che partendo da dietro possono avere più spazio per le loro folate offensive. Dunque niente Gonzalo Higuain: si parte con la coppia di piccoli composta da Sergio Aguero e Leo Messi, alle loro spalle non un trequartista ma la scelta di Maxi Rodriguez e Di Maria in linea però con Mascherano, che in Nazionale riprende il suo ruolo di volante. Ai lati Zabaleta e Marcos Rojo: non in difesa ma già sulla linea mediana e la sensazione che nella fase difensiva sarà più che altro Mascherano ad abbassarsi tra i centrali per formare la linea. Basanta-Fernandez-Garay è la scelta di Sabella, davanti a Romero: sulla difesa permangono tanti punti di domanda.
I nomi ci sono: Higuain sarebbe titolare ovunque ed è chiaro che avere a disposizione un attaccante del genere non può che essere un vantaggio e un grande lusso per Sabella. Il resto però non dà così tanto affidamento: certamente Lavezzi è un’arma utilissima per contropiede e folate offensive, e anche Ricky Alvarez può dare il suo contributo perchè ha un grande sinistro e tanta qualità. Fernando Gago però arriva da una stagione difficile ed è acciaccato, Lucas Biglia è stato positivo nella Lazio ma non è di primissimo livello e Demichelis-Campagnaro sono logori e in particolare il secondo è stato poco utilizzato nel suo club. Dunque, forse non è una delle migliori Argentine della storia per profondità della rosa e soluzioni, ma certo ha le qualità per sfondare.
Non ce la fa Rodrigo Palacio: l’attaccante dell’Inter si è infortunato nel corso dell’amichevole contro Trinidad e Tobago, negli ultimi giorni si è allenato a parte e sta provando a bruciare i tempi per essere a disposizione di Sabella per la prossima partita.
Safet Susic ha a disposizione una squadra che ha tutto il talento concentrato a centrocampo e in attacco. E dunque, la Bosnia fonda molto il suo gioco sul possesso palla per evitare di esporsi troppo nella sua fase difensiva, quando risulta più vulnerabile. Davanti al portiere Begovic, impegnato nello Stoke City in Premier League, c’è una linea a 4 nella quale il leader è Emir Spahic, titolare nel Bayer Leverkusen e di gran lunga l’uomo più esperto (73 presenze in Nazionale); ma bisogna fare attenziojne anche al terzino sinistro Salihovic (Hoffenheim) che sulla carta è un centrocampista. In mediana Miralem Pjanic si occupa dell’impostazione, Besic (un difensore centrale riciclato a centrocampo) sarà il frangiflutti di Susic). Una mano la daranno gli esterni del tridente sulla trequarti: Hajrovic gioca nel Galatasaray, è giovane e può avere un grande futuro davanti a sè. Lulic lo conosciamo bene: può ricoprire tutta la corsia e vede bene la porta. In mezzo gioca Zvjezdan Misimovic, che ha vinto la Bundesliga nel 2009 con il Wolfsburg da grande protagonista. Gol e assist, non un fulmine di guerra ma può mettere la palla dove vuole; da vedere la sua condizione: arriva dal campionato cinese. Davanti a tutti gioca Edin Dzeko, che non ha certo bisogno di alcuna presentazione.
Il problema della Bosnia è quello di non avere una panchina all’altezza. Susic ha chiamato un solo attaccante di scorta. Che è ottimo: si tratta di Vedad Ibisevic, esploso nell’Hoffenheim e affermatosi nello Stoccarda. Però, visto lo schema rischia di giocare poco, e di non farlo quando Dzeko sarà in campo (si può comunque passare al 4-4-2 che il CT ha spesso utilizzato nelle qualificazioni). Gli altri danno molta meno affidabiità: c’è Edin Visca che gioca in Turchia al pari di Ibricic, c’è Vranjes, c’è Haris Medunjanin che nei piani della vigilia sarebbe dovuto essere un titolare in mediana (ma gli dovrebbe essere preferito Besic), c’è Kolasinac che si è messo in mostra con la maglia dello Schalke 04. Insomma, le alternative sono scarse e questo alla lunga potrebbe fare la differenza in negativo.
Susic ha tutti i giocatori a disposizione, dunque ha potuto preparare la partita nel migliore dei modi contando su tutto il gruppo.
1 Romero; 23 Basanta, 17 F. Fernandez, 2 Garay; 4 Zabaleta, 11 Maxi Rodriguez, 14 Mascherano, 7 Di Maria, 16 Rojo; 20 Aguero, 10 Messi. Allenatore: Sabella
A disposizione: 12 Orion, 21 Andujar, 3 Campagnaro, 15 Demichelis, 5 Gago, 6 Lucas Biglia, 8 E. Perez, 13 A. Fernandez, 19 R. Alvarez, 22 Lavezzi, 9 Higuain
Squalificati: –
Indisponibili: Palacio
1 Begovic; 13 Mujdza, 4 Spahic, 3 Bikakcic, 23 Salihovic; 8 Pjanic, 7 Besic; 20 Hajrovic, 10 Misimovic, 16 Lulic; 11 Dzeko. Allenatore: S. Susic
A disposizione: 12 Fejzic, 22 Avdukic, 6 Vranjes, 15 Sunjic, 2 Vrsajevic, 14 T. Susic, 17 Ibricic, 18 Medunjanin, 21 Hadzic, 5 Kolasinac, 9 Ibisevic, 19 Visca
Squalificati: –
Indisponibili: –
Arbitro: Aguilar (El Salvador)
Argentina-Bosnia è una delle partite più attese di questo primo turno Mondiale. Attesa perchè rappresenta il debutto alla competizione di Lionel Messi, ma anche perchè la Bosnia è considerata una delle possibili sorprese sorrette dalla qualità di Pjanic e Dzeko. Fischio di inizio alla mezzanotte italiana di domenica nel prestigiosissimo palcoscenico dello stadio Maracanà di Rio de Janeiro, che sarà teatro anche della finale fra circa un mese. Argentina-Bosnia anticipa di quasi 24 ore l’altra partita del girone, che sarà domani e metterà di fronte Iran-Nigeria. I sudamericani sono arrivati al Mondiale vincendo il girone unico sudamericano, mentre la nazionale di Susic è arrivata a pari punti con la Grecia nel suo girone eliminatorio europeo, ma è dovuta passare attraverso i playoff: ostacolo superato, per il debutto assoluto nel torneo iridato. Eccovi adesso le probabili formazioni e le notizie alla vigilia della partita su Argentina-Bosnia.
La squadra di Sabella si affida a un 4-2-3-1 d’attacco, e non potrebbe essere altrimenti vista la tantissima qualità disponibile nel reparto offensivo della Seleccion Albiceleste. Romero tra i pali sarà protetto da una linea a quattro formata da Zabaleta, Fernandez, Garay e Rojo: non è la difesa il reparto migliore. A centrocampo faranno filtro Gago e Mascherano, che dovranno sorreggere quelle che sono a tutti gli effetti quattro punte. Infatti sulla trequarti ecco Aguero-Messi-Di Maria: agiranno dietro a Higuain che era in dubbio, ma dovrebbe farcela. Un reparto offensivo senza confronti a livello mondiale, per cercare di vincere il titolo in casa dei grandi nemici calcistici brasiliani.
Data per spacciata da molti, ma non da chi ha visto quanto giochi bene la nazionale di Susic. In difesa c’è una linea di grande spessore formata da Vrsajevic, Bicakcic, Spahic, Salihovic con tra i pali Begovic. A centrocampo le qualità di Misimovic e del laziale Lulic sono comandate da quello che è il vero regista e pericolo numero uno per tutti gli avversari, cioè il romanista Pjanic. Davanti la coppia formata da Ibisevic e Dzeko fa paura. Insomma, contro l’Argentina magari non sarà facile, ma questa Bosnia sarà comunque un avversario scomodo per chiunque.