All’estadio Beira-Rio di Porto Alegre va in scena Francia-Honduras, partita valida per la prima giornata del gruppo E di Coppa del Mondo 2014. I Bleus sono inseriti in un girone assolutamente abbordabile: la Svizzera è la squadra che compete per il primo posto, la H e l’Ecuador hanno chiaramente qualcosa in meno e quindi la qualificazione agli ottavi di finale non dovrebbe essere un problema. Tuttavia i Galletti hanno due grandi fallimenti recenti (2002, da campioni del Mondo in carica, e 2010) e quindi non possono permettersi di abbassare eccessivamente la concentrazione. L’Honduras poi non ha niente da perdere, dunque potrà giocare con la mente sgombra sognando il grande colpo. Arbitra il brasiliano Ricci.
La Francia non è in Brasile per vincere i Mondiali. E’ fin troppo evidente che se ne avrà l’occasione proverà a coglierla, ma questa Coppa del Mondo viene più che altro vista come una palestra in vista degli Europei 2016, che i Blues giocheranno in casa. Anche per questo motivo il gruppo scelto da Didier Deschamps è giovane: l’idea fin da subito è stata quella di crescere una rosa capace di arrivare all’appuntamento della vita con l’esperienza necessaria. Lo schema è il 4-3-3 già sperimentato da Laurent Blanc: Benzema lascia spazio a Giroud al centro dell’attacco, dall’altra parte agisce Mathieu Valbuena che deve anche dare equilibrio e ripiego in fase di non possesso. In mediana spicca la titolarità di Paul Pogba, ormai diventato una stella di prima grandezza; con lui ci sono Matuidi, cresciuto tantissimo nel PSG, e Cabaye che è rientrato in Francia per giocare nel PSG. La difesa è giovane: Varane e Sakho, che compongono la coppia centrale, hanno giocato poco nel corso dell’ultima stagione ma l’esperienza internazionale non fa loro difetto. Sulle corsie Debuchy e Evra, l’unico rimasto del gruppo storico che si era “ammutinato” davanti a Raymond Domenech.
Panchina di qualità: la novità si chiama Scheiderlin, ultimo convocato da Deschamps. E poi c’è Antonie Griezmann, il nuovo fenomeno del calcio francese che è esploso anche dal punto di vista realizzativo con la Real Sociedad. Loic Remy è la prima alternativa in attacco, il suo compagno al Newcastle Moussa Sissoko è un tuttofare che ha tanta corsa e capacità di inserimento. Ci sono Sagna e Digne per le corsie, ci sono Mangala e Koscielny per sostituire i centrali, c’è Rio Mavuba che è un fedelissimo di Deschamps che, ai tempi in cui allenava la Juventus, avrebbe voluto portarlo a Torino.
Ci sono tutti, ma i problemi ci sono stati prima: Franck Ribéry è rimasto a casa causa problemi alla schiena, Clement Grenier è dovuto tornare a casa, mentre Deschamps ha scelto espressamente di non portare Samir Nasri che avrebbe potuto portare problemi in spogliatoio. Il fantasista non l’ha presa benissimo e visto l’infortunio di Ribéry a qualcosa sarebbe potuto servire.
L’Honduras ha stupito tutti nelle qualificazioni. Non tanto per il girone di terzo turno (l’avversario più accreditato era Panama) quanto per l’Exagonal finale nel quale la nazionale di Suarez si è presa subito la qualificazione grazie al terzo posto in classifica e il secondo miglior attacco al pari della Costa Rica. Si tratta della seconda partecipazione consecutiva per questa nazionale che però non ha mai vinto ai Mondiali: tre pareggi e tre sconfitte. Adesso le speranze sono poche: il girone con Francia e Svizzera sembra molto difficile da superare ma si proverà a contare sulla coppia offensiva formata da Carlo Costly e Jerry Bengston, che assommano 113 partite e 50 gol in nazionale. A centrocampo invece la leadership delle 94 partite in nazionale di Wilson Palacios, che ha giocato due stagioni nel Tottenham e dal 2011 milita nello Stoke City. Najar ed Espinoza correranno sulle corsie a centrocampo, mentre per quanto riguarda la porta dovrebbe averla vinta Noel Valladares. In difesa spicca il nome di Emilio Izaguirre, affrontato nelle ultime due stagioni da Juventus e Milan in Champions League: gioca nel Celtic.
Anche qui, come per l’Ecuador, non ci sono grandi nomi: il più altisonante è forse quello di Jerry Palacios, fratello di Wilson. Dopo sette anni nell’Olimpia (con qualche prestito) oggi gioca nella Super League cinese con la maglia dell’Hangzhou Greentown.
Tutti a disposizione, ma il Commissario Tecnico ha dovuto rinunciare al terzo fratello Palacios e cioè Johnny, che dal 2006 milita nel Club Deportivo Olimpia in cui per un paio di anni ha incrociato il fratello.
1 Lloris; 2 Debuchy, 4 Varane, 5 Sakho, 3 Evra; 19 Pogba, 6 Cabaye, 14 Matuidi; 8 Valbuena, 9 Giroud, 10 Benzema. Allenatore: Deschamps
In panchina: 23 Landreau, 16 Ruffier, 7 Cabella, 15 Sagna, 21 Koscielny, 13 Mangala, 17 Digne, 22 Schneiderlin, 12 Mavuba,18 M. Sissoko, 20 Remy, Schneiderlin.
Squalificati: –
Indisponibili: –
18 Valladares; 21 Beckeles, 5 Bernardez, 3 Figueroa, 7 Izaguirre; 17 Najar, 8 W. Palacios, 19 Garrido, 15 Espinoza; 11 Bengtson, 13 Costly. Allenatore: Suarez
In panchina: 1 Lopez, 22 Escober, 2 O. Chavez, 4 Montes, 6 J.C. Garcia, 10 M. Martinez, 12 Delgado, 14 O. Garcia, 20 Claros, 23 M. Chavez, 9 Je. Palacios, 16 R. Martinez
Squalificati: –
Indisponibili: –
Arbitro: Sandro Ricci (Brasile)
– Domenica alle 18.00 nostrane scatterà il Mondiale anche per il girone E che vede protagoniste Francia, Equador, Svizzera e Honduras (le prime a scendere in campo). Alle 21.00 sarà dunque la volta dei blues, favoriti del gruppo e molto attesi in questa rassegna. I galletti, all’Estadio Beira-Rio di Porto Alegre se la vedranno con la cenerentola Honduras. I ragazzi di Didier Deschamps sono una nazionale giovane e con grande voglia di fare che vuole gettare la basi in vista dell’Europeo 2016, che giocheranno in casa e che puntano a vincere (come i campionati del mondo del 1998). La Francia vuole partire subito forte, ma guai a sottovalutare i centroamericani che non hanno niente da perdere. Eccovi dunque le probabili formazioni di Francia-Honduras alla vigilia della partita.
I mondiali brasiliani non sono certo partiti sotto i migliori auspici visto che la stella della nazionale francese,Franck Ribéry, ha dovuto rinunciare alla manifestazione per il riacutizzarsi dei suoi problemi alla schiena gli hanno impedito di raggiungere i compagni in terra verdeoro. La qualificazione alla rassegna è poi passata per lo spareggio visto che i blues sono arrivati secondi nel girone alle spalle della Spagna. E il dentro o fuori con l’Ucraina è stato da brividi: dopo la sconfitta in terra ucraina per 2-0, la Francia è riuscita a ribaltare (allo Stade de France) il risultato. Le chiavi della squadra le ha un classe ’93, Paul Pogba, all’interno di un centrocampo a 3 di cui è perno. Deschamps opta per un 4-3-3 offensivo e coraggioso che vede Debuchy, Varane, Sakho ed Evra a protezione di Lloris. Centrocampo, come detto, a tre con Pogba, Cabaye e Matuidi. Tridente offensivo composto da Valbuena, Griezmann e dalla stella Benzema.
– La nazionale hondureña è alla seconda partecipazione consecutiva ai Mondiali. In Sud Africa la selezione centroamericana non andò oltre al girone, ma non sfigurò sul piano del gioco. L’Honduras proverà a vincere la sua prima partita in una fase finale, anche se l’esordio contro la Francia è assai proibitivo. Suarez gioca con un classico 4-4-2 che vede Valladares in porta protetto da Beckeles, Bernardez, Figueroa e Izaguirre. I 4 di centrocampo sono Najar, W.Palacios, Garrido ed Espinoza a sostegno delle due punte Bengtson e Costly.