E’ andata in scena a mezzanotte Argentina-Bosnia, partita inaugurale del Gruppo F di questi Mondiali 2014 in corso in Brasile. Esordio non esaltante per i biancocelesti ma comunque convincente, concluso con il risultato di 2-1 che li porta in testa al girone in attesa di Iran-Nigeria (in programma oggi, lunedì 16 giugno, alle ore 21). La gara è stata ovviamente commentata su Rtl 102.5 dal Trio durante il programma “Cervellini in fuga ai Mondiali”. I tre ragazzi, ovvero Francesco Taranto, Martino Migli e Gabriele Sanzini, tutti classe 1991, in questo periodo si stanno alternando con la Gialappa’s Band per fare la radiocronaca delle maggiori sfide mondiali. Una partita comunque bella da vedere, durante la quale dopo appena due minuti è arrivata la goffa autorete di Kolasinac seguita dal raddoppio di Messi al 63esimo. Ibisevic ha poi riaperto il match al minuto 85, ma era ormai troppo tardi. Clicca qui per ascoltare la radiocronaca del Trio



L’Argentina ha iniziato bene il suo Mondiale: 2-1 alla Bosnia e primi punti nel girone, in attesa di capire quale sarà il risultato dell’altra partita (Iran-Nigeria, in programma oggi). L’Albiceleste è in estasi: il grande gol di Leo Messi è per il momento la migliore risposta a chi sosteneva che la Pulce non fosse decisiva con la maglia della nazionale, che nel momento del bisogno tendesse a sparire. Così non è stato: vero che ieri fino al gol Leo era stato incolore e dopo una punizione tirata alta qualcuno aveva anche mormorato con dissenso; e però il gran gol di Messi è arrivato, e il popolo argentino festeggia con un grande tango collettivo nel momento in cui il numero 10 albiceleste fulmina Begovic. In Brasile minimizzano: storie di rivalità, come i fischi di paura che si sentono negli stadi quando il fuoriclasse avversario prende il pallone. Ma l’Argentina adesso ci crede un po’ di più.



Argentina-Bosnia è stata giocata quando in Italia era ormai notte. Per tutti coloro che volessero rivivere le emozioni della partita giocata al Maracanà di Rio de Janeiro, ultimo atto della domenica dei Mondiali 2014, un’opportunità importante è fornita dal sito Internet della Rai (rai.tv): dall’autorete di Kolasinac che ha messo subito in discesa la strada per Leo Messi e compagni alla perla con cui proprio il giocatore del Barcellona ha firmato il raddoppio – zittendo anche chi non lo ritiene decisivo in Nazionale – fino al gol di Ibisevic, che non ha cambiato il risultato ma va comunque ricordato perché è il primo di sempre della Bosnia nella Coppa del Mondo.



Alla conquista del Maracanà. L’Argentina supera la Bosnia e la Pulce segna un gol bellissimo: volata centrale, due uomini saltati e sinistro rasoeterra che bacia il palo ed entra in porta. E allora la ESPN giustamente celebra la sua prodezza, e la prima vittoria dell’Albiceleste, con una foto che è tutta un programma: Messi all’interno del Maracanà nella sua ormai celeberrima esultanza. L’Argentina sogna il grande sgarro al Brasile: vincere il Mondiale verdeoro nel grande tempio avversario, quello della delusione storica del 1950. Ci riusciranno? Di sicuro l’inizio è stato dei migliori.

L’Argentina vince (2-1) e Messi segna uno splendido gol, ma la Bosnia non sfigura al debutto assoluto in un Mondiale: questa la sintesi della partita del girone F giocata al Maracana di Rio de Janeiro. Partita a dire il vero non bellissima, nobilitata dal capolavoro di Messi. La Bosnia deve rammaricarsi per l’autorete immediata, che ha consentito ai sudamericani di portarsi in vantaggio dopo soli tre minuti. Apprezzabile invece la reazione dopo il gol di Messi, ma la rete del 2-1 – firmata da Ibisevic – è arrivata troppo tardi per riaprire i giochi.

Il gol che apre le marcature in Argentina-Bosnia è purtroppo un’autorete. Ed è la prima autorete della storia dei mondiali della Bosnia Erzegovina, che debutta oggi in questa competizione. Punizione di Messi dalla sinistra, nemmeno irresistibile, e Kolasinac trova di stinco una sfortunatissima deviazione che mette il pallone alle spalle del portiere. Il video di questo gol è destinato a rimanere nella storia, esattamente come l’espressione di Kolasinac

Era sparito per i primi sessanta minuti, ed eccolo ricomparire e regalare agli appassionati uno splendido pezzo di bravura. grande accelerazione, palla al piede e dopo aver percorso quasi tutta la metà campo avversaria fa partire la staffilata che fa secco il povero portiere 

Un pregio, in questa Argentina Bosnia, i bosniaci l’hanEno avuto per non mollare mai, anche sotto di due gol. E allora ecco la sorpresa che tutti si aspettavano. Made in Ibisevic. Sgroppata palla al piede, tentativo di scarico a un compagno, e poi il movimento verso il centro che taglia l’area come burro e mette in condizione Ibisevic di battere a rete 

In attesa di seguire Argentina-Bosnia in streaming video sui siti web o tramite le applicazioni di telefonini e tablet riassumiamo in qualche numero la partita di questa sera. Con le sue 98 presenze con la maglia della Seleccion Javier Mascherano è il giocatore con più gettoni all’attivo per la sua nazionale. Dall’altra parte invece chi ha giocato più partite è il trequartista Zvjezdan Misimovic, attualmente in Cina al Guizhou Rende, che nei suoi 32 anni di vita ha totalizzato 81 presenze. Seguito dall’attaccante Edin Dzeko che ha vestito per 62 volte la maglia della nazionale realizzando 35 gol, più di uno ogni due partite. E solo 3 in meno rispetto a Lionel Messi che con l’Argentina è a quota 38 in 86 presenze: media di tutto rispetto che però quasi scolorisce di fronte alle statistiche catalane della Pulce. I giocatori con meno presenze invece sono: per l’Albiceleste il portiere Agustin Orion (3) e l’interista Ricardo Alvarez (7), per la Bosnia il portiere dell’Aalen (Germania) Jazmin Fejzic (0) e il centrocampista Anel Hadzic dello Sturm Graz (3). 

Si gioca oggi al Maracanà di Rio de Janeiro Argentina-Bosnia, partita valida per la prima giornata del gruppo F dei Mondiali 2014. La partita va in scena alla mezzanotte italiana, le 18 nello stato carioca; è dunque l’Albiceleste, rivale storica del Brasile, a inaugurare il mitico stadio rimesso a nuovo in occasione della Confederations Cup della scorsa estate e pronto a festeggiare il 13 luglio l’eventuale vittoria mondiale dei verdeoro, che nella mente di tutto un Paese deve cancellare il Maracanazo del 1950. Ma intanto qui ci sono altre due nazionali; quella di Alejandro Sabella è lo spauracchio, perchè una Coppa del Mondo vinta dall’Argentina in terra brasiliana sarebbe uno smacco difficile da sopportare. Hanno vinto il girone sudamericano di qualificazione (32 punti) eppure ci sono dei dubbi; non sembrano essere nella loro miglior versione, si sono presentati senza uno straripante Carlos Tevez che tutti avrebbero voluto nella Seleccion e soprattutto hanno dei limiti evidenti nella loro difesa. Ma è anche vero che quando sono partiti sotto traccia sono arrivati in fondo (1986 e 1990), e questo potrebbe finalmente essere il Mondiale di Leo Messi. Dall’altra parte però c’è una squadra da non sottovalutare, l’unica esordiente tra le 32 partecipanti: la Bosnia ha vinto il suo girone (facile) superando la Grecia per differenza reti e si presenta agguerrita in Brasile. E’ forte di un reparto offensivo che poche squadre possono vantare: ci sono Pjanic, Misimovic, Lulic, Dzeko, Ibisevic, tantissimo talento che però è per l’appunto concentrato dalla cintola in su. Dietro, il leader è Spahic (Bayer Leverkusen) ma si balla parecchio; il portiere Begovic gioca in Premier League con lo Stoke City. Possono stupire ma devono decisamente trovare un modo per proteggere la linea arretrata, oppure concretizzare al massimo la filosofia del CT Safet Susic (ha giocato due Mondiali con la Jugoslavia) per la quale l’importante è fare un gol in più degli avversari. Segnaliamo anche la possibilità di seguire le partite sui social network: su Facebook c’è la pagina che ha il suo corrispettivo su Twitter (e quindi ), e poi ci sono i profili delle due federazioni. L’Argentina ha la pagina Facebook AFA – Seleccion Argentina e il profilo Twitter @Argentina, mentre la Bosnia è su Facebook alla pagina Nogometni savez Bosne i Hercegovine e su Twitter all’account @NFSBiH.

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