Come sta Gigi Buffon? Il portiere e capitano della Nazionale è stato costretto a saltare l’esordio di Manaus contro l’Inghilterra a causa dell’infortunio rimediato in allenamento. Ieri sera la Gazzetta dello Sport aveva pubblicato un’indiscrezione secondo cui il numero 1 della Juventus aveva confidato a qualche amico di poter tornare contro il Costa Rica, nella partita che l’Italia gioca venerdi; e le parole che il dottor Enrico Castellacci ha pronunciato oggi in conferenza stampa sembrano andare verso questa soluzione. “Gigi si sarà visto passare davanti agli occhi momenti ed esperienze negative che io ho passato con lui” ha dettio; come l’Europeo del 2000 in cui sarebbe dovuto essere titolare, o come il Mondiale in Sudafrica. “In realtà lui quasi sorrideva, e mi diceva che era contentissimo perchè per un attimo aveva pensato di dover lasciare il Mondiale”. Di cosa si è trattato dunque? “Nel corso del riscaldamento ha avuto un trauma un po’ particolare, una distorsione della caviglia e del ginocchio. Nessun problema per il ginocchio, mentre la caviglia ha visto interessato il legamento tibiale anteriore sinistro. Valuteremo e se sarà necessario faremo delle analisi strumentali. Ora Gigi ha iniziato delle terapie e cercheremo di recuperarlo il prima possibile. Siamo piuttosto fiduciosi su un recupero abbastanza veloce, ma non so ancora dire se ci sarà nella prossima partita”.
Dopo la vittoria all’esordio contro l’Inghilterra, la Nazionale italiana è attesa il prossimo 20 giugno a Recife per la seconda sfida del girone contro il Costa Rica. A seguire, gli Azzurri voleranno a Natal, città del nord-est del Brasile, per la terza partita contro l’Uruguay. Il match è però a forte rischio a causa delle abbondanti piogge che continuano a cadere sulla capitale del Rio Grande do Norte e che hanno spinto le autorità locali a dichiarare lo stato di emergenza. Mancano quasi dieci giorni alla gara, ma secondo le previsioni continuerà a piovere almeno fino al 23 giugno, quindi fino alla vigilia della sfida mondiale. Nella città sono state registrate frane e allagamenti che hanno costretto anche la Fifa a cancellare gli eventi in programma nella “Fan Fest”, quindi non è ancora chiaro se Italia-Uruguay potrà andare in scena.
“Ritorno a Mangaratiba” e “che sonno”: Claudio Marchisio sceglie queste due frasi per accompagnare la foto postata sul suo profilo Instagram. L’Italia ha appena battuto l’Inghilterra all’esordio della Coppa del Mondo 2014: avventura dunque iniziata bene, lo spauracchio Roy Hodgson è stato messo nel cassetto e adesso c’è molta più serenità nell’affrontare le altre due partite del gruppo D. Quale miglior modo di sintetizzare il agli inglesi se non questa immagine? Ci sono Marchisio e Mario Balotelli, ovvero i due marcatori azzurri del pomeriggio di Manaus; e il gesto che fanno, quello tradizionale della vittoria, può indicare anche i due palloni messi in fondo alla porta di Joe Hart. Insomma: chi ben comincia è al dl là dell’opera, si dice di solito, e in questo caso speriamo che il motto valga per l’Italia del Mondiale 2014.
Immagini scioccanti, provenienti dalle aree occupate in Iraq dai militanti dell’Isil, lo Stato Islamico dell’Iraq e Grande Siria, circolano in queste ore in Rete. Come ha fatto sapere l’International Business Times sul proprio profilo Twitter, è stata recentemente pubblicata la foto della testa mozzata di un ufficiale di polizia con un commento riferito ai Mondiali di calcio brasiliani che fa rabbrividire: “Questa è la nostra palla. È fatta di pelle”, a cui è stato aggiunto anche l’hashtag #WorldCup. In tutto sono state diffuse più di cinquanta immagini, in cui appaiono anche i corpi di persone uccise durante esecuzioni di massa.
Le bombolette spray, l’ultima trovata del Mondiale brasiliano. Ma per chi segue il calcio non è di certo una novità perchè sono anni ormai che questa pratica si usa in Sudamerica. Con una bomboletta si spruzza una specie di schiuma intorno al pallone e sulla linea della barriera durante i calci di punizione per evitare che i giocatori facciano i furbi. Divertente e singolare quanto accaduto durante Spagna-Olanda, terminata 5-1 per la banda di Louis Van Gaal. L’arbitro italiano Nicola Rizzoli, ovviamente non pratico di questa particolare attività, ha spruzzato con la bomboletta andando a colpire il piede del difensore orange Bruno Martins Indi. Clamorosa la reazione del difensore che è andato su tutte le furie. Una reazione che forse avrebbe meritato un cartellino, ma che è rimasta impunita. Chissà: avrà pensato alla rabbia dello sponsor o si è trattato della classica reazione di chi non vuole sciuparsi l’abito? Sia come sia, un siparietto decisamente divertente.
La fantasia del popolo di internet prende sviluppo dall’evento del momento, il Mondiale di calcio in Brasile. E’ così che Robin Van Persie, da probabile flop del Mondiale 2014 diventa il protagonista assoluto di vignette e fotomontaggi. Il centravanti degli Orange ha messo ko la Spagna di Vicente Del Bosque con un colpo proibito, un gol difficile da immaginare. Su una palla alta ha deciso di esibirsi in un salto balistico, piazzando il pallone sotto la traversa. E’ così che internet ha voluto far di lui il Superman dell’Olanda, mettendogli un mantello o una lattina di Red Bull tra le mani riprendendo un famoso spot pubblicitario. Fatto sta che Robin improvvisamente è diventato insolito protagonista e ha azzerato le quote della sua Olanda che nel girone con Cile, Australia e Spagna era vista da tutti come la prima grande esclusa dagli ottavi di finale. E invece no: l’Olanda ha vinto e convinto, ha demolito i campioni di tutto dopo essere passata in svantaggio con un rigore molto dubbio e Van Persie si è ripetuto dopo la prodezza aerea, sfilando il pallone a Casillas e andando ad appoggiare in rete un altro gol. Gli Orange sono partiti con il piede giusto, giustissimo: adesso si tratta di confermarsi, con una vittoria la squadra di Louis Van Gaal potrebbe già festeggiare la qualificazione agli ottavi di finale. Intanto, il messaggio alle avversarie è già stato lanciato, ed è arrivato forte e chiaro.