La Germania schianta il Portogallo 4-0 e si prende la prima vittoria ai Mondiali 2014: settima affermazione consecutiva nelle gare d’esordio in Coppa del Mondo. Disfatta lusitana: i ragazzi di Paulo Bento giocano tutta la ripresa in dieci uomini e rischiano di aver perso Fabio Coentrao per tutto il torneo (la Germania tiene il fiato sospeso per Hummels). Decidono una tripletta di Thomas Muller e la rete proprio del centrale del Borussia Dortmund.



Il primo tempo tra Germania e Portogallo si è concluso con il  risultato di 3 a 0 a favore della squadra tedesca. Solo nel primo quarto d’ora il match è stato equilibrato, con buona aggressività da parte di entrambe le squadre: la prima occasione è stata per il Portogallo che, servito sulla sinistra da Almeida, è entrato in area e ha calciato fortissimo addosso a Neuer che ha respinto bene; subito dopo ha risposto la Germania con Patricio che ha sbagliato il disimpegno e ha servito Khedira che calciando al volo ha mancato la porta sguarnita per pochissimo. L’episodio decisivo è arrivato al 12′ con il gol di Muller su calcio di rigore: Goetze è stato steso in area da Pereira, che si è preso il giallo; dal dischetto Muller ha angolato tantissimo il pallone e Rui Patricio, pur avendo intuito, non ha potuto evitare il vantaggio della Germania. Dopo un primo momento di abbattimento e di controllo della partita da parte dei tedeschi, il Portogallo ha provato a reagire con un destro dal limite di Nani che si è concluso di poco alto sopra la traversa, andando vicino al pari. Subito dopo la Germania ha avuto l’occasione per raddoppiare con un destro di Gotze che è terminato di pochissimo a lato del palo per una deviazione di Pereira. Dal corner successivo la Germania ha poi trovato il raddoppio con Hummels al 32′: su corner di Kroos il difensore centrale tedesco è svettato sopra tutti e ha colpito fortissimo il pallone non lasciando scampo a Rui Patricio per la seconda volta. Il colpo decisivo che ha fatto uscire poi il Portogallo dalla partita è stato il rosso a Pepe che ha tirato una testata a Muller ed è stato costretto a lasciare anzitempo il campo. La partita è diventata così facilissima per i tedeschi, che nei minuti di recupero hanno trovato anche il terzo gol con Muller che ha siglato così la sua doppietta personale: servito in area da un pallone di Kroos il giocatore del Bayern ha vinto il rimpallo con Bruno Alves e ha tirato una secca centrale in porta non lasciando alcuna possibilità ad un incerto Rui Patricio. Così il primo tempo tra Germania e Portogallo è terminato con il risultato di 3 a 0 a favore dei tedeschi.  



Il secondo tempo tra Germania e Portogallo si è concluso con il risultato di 4 a 0 a favore della squadra tedesca. In avvio della seconda frazione di gioco, le due squadre hanno continuato a giocare così come avevano finito il primo tempo; in particolar modo il Portogallo non aveva alcuna possibilità di rimontare dato che era sotto di tre gol e con un gol in meno. Di conseguenza, la Germania ha avuto vita facile e ha avuto diverse occasioni per trovare il quarto gol: il primo tentativo è stato di Ozil che servito in area da Gotze ha calciato in bocca a Rui Patricio che ha respinto; sulla respinta è poi arrivato Muller che di testa a porta vuota ha mandato il pallone alto sopra la traversa; subito dopo il secondo tentativo è capitato sui piedi di Gotze che, servito in area da Schurrle, si è accentrato e ha provato il destro che però è stato deviato in corner dalla difesa. Il poker è poi arrivato al 78′ grazie alla tripletta di Muller: dopo un azione insistita sulla destra, Schurrle è entrato in area e ha crossato rasoterra; Rui Patricio non è riuscito a bloccare e sulla respinta cortissima del portiere avversario si è avventato Muller che ha siglato la sua tripletta a porta vuota, chiudendo definitivamente il conto. Nel finale la Germania ha controllato senza infierire sugli avversari; il Portogallo ci ha provato con orgoglio con un destro dal limite di Nani, respinto bene da Neuer e con una punizione di Ronaldo destinata all’incrocio, ma salvata ancora una volta dallo strepitoso portiere del Bayern Monaco. Così il match tra Germania e Portogallo è terminato con il risultato di 4 a 0 a favore dei tedeschi. (Matteo Lambicchi) 



E’ finita a Salvador: Germania 4 Portogallo 0. La partita diretta dall’arbitro Mazic, che espelle Pepe al termine del primo tempo, è un trionfo tedesco: Thomas Muller ne infila tre (il primo su rigore), Mats Hummels porta in dote il quarto gol ma poi si infortuna mettendo a rischio il prosieguo dei Mondiali (così come Fabio Coentrao, lui pure uscito molto dolorante e scoraggiato). Inizia dunque bene la campagna della Germania in Brasile: da sette edizioni della Coppa del Mondo i tedeschi vincono la loro partita di esordio. 

Al 78′ minuto di gioco Germania 4 Portogallo 0, in diretta da Salvador. Ancora una volta a punire i lusitani è Thomas Muller, che corona la sua splendida giornata con una tripletta: iiscio della difesa portoghese che apre la strada a Schurrle sulla fascia destra, cross che Rui Patricio tocca – male – lasciando lì e aprendo al tap in vincente del giocatore del Bayern Monaco che cinque minuti più tardi viene sostituito da Lukas Podolski. In precedenza al Portogallo era stato negato un rigore per atterramento netto di Eder da parte di Howedes che, se il fallo fosse stato sanzionato, avrebbe rischiato il cartellino rosso. Per gli uomini di Paulo Bento piove sul bagnato: Fabio Coentrao è da pochi minuti uscito in barella, dalle smorfie del calciatore e da quanto si è visto il suo Mondiale potrebbe essere finito. 

Thomas Müller oggi è incontenibile! Non contento della doppietta personale stava per sfiorare la tripletta. Al minuto ’51 colpo di testa dell’area piccola e pallone termina alto di poco sopra la traversa. Ancora Germania vicino al gol! Si fa sempre più dura per il Portogallo!. 

Al 46′ minuto di gioco Germania-Portogallo 3-0 in diretta all’Arena Fonte Nova di Salvador. Per il Portogallo è un incubo: segna ancora Thomas Muller, questa volta sfruttando un bel cross da destra di Toni Kroos e riuscendo immediatamente a coordinarsi per sparare il destro che fulmina Rui Patricio. In precedenza proprio il numero 13 era stato protagonista dell’espulsione di Pepe, caduto nuovamente nei suoi istinti quando era andato a cercare rabbiosamente l’avversario, reo (e a dire il vero aveva ragione il lusitano) di aver fatto una scenata su una manata involontaria e appena accennata in un contrasto. Mazic probabilmente ha giudicato anche tenendo conto della “storia” del giocatore: il Portogallo deve rimontare tre gol di svantaggio con un uomo in meno.

Al 32′ minuto di gioco Germania-Portogallo 2-0 in diretta all’Arena Fonte Nova di Salvador. I tedeschi raddoppiano con uno spettacolare gol di testa di Mats Hummels. Il difensore del Borussia Dortmund incorna splendidamente un pallone da calcio d’angolo, svettando più in alto dei frastornati difensori avversari. Un colpo di testa da manuale, e già sull’azione precedente – dalla quale era nato il corner – la Germania aveva sfiorato il gol del raddoppio.

Al 12′ minuto di gioco Germania-Portogallo 1-0 in diretta all’Arena Fonte Nova di Salvador. Tedeschi in vantaggio su calcio di rigore: dal dischetto Thomas Muller incrocia il destro rasoterra e trova l’angolino alla destra di Rui Patricio, che intuisce ma non può arrivarci. Penalty decretato dall’arbitro serbo Mazic per fallo in area di Joao Pereira ai danni di Gotze. Per Thomas Muller si tratta del gol numero 18 in 51 partite con la Germania.

Joachim Loew e Paulo Bento hanno comunicato le formazioni ufficiali di Germania-Portogallo, partita diretta dall’arbitro serbo Mazic. Confermate le indiscrezioni: Miroslav Klose parte dalla panchina, Thomas Muller fa il finto centravanti e c’è Howedes come terzino sinistro, preferito a Durm. Nessuna sorpresa nel Portogallo: ecco dunque le scelte dei due Commissari Tecnici. 1 Neuer; 20 J. Boateng, 5 Hummels, 17 Mertesacker, 4 Howedes; 16 Lahm, 6 Khedira; 8 Ozil, 18 Kroos, 19 Gotze; 13 Muller. A disposizione: 2w Weidenfeller, 12 Zieler, 2 Grosskreutz, 21 Mustafi, 3 Ginter, 15 Durm, 7 Schweinsteiger, 23 Kramer, 14 Draxler, 11 Klose, 10 Podolski, 9 Schurrle. Allenatore: Joachim Loew 12 Rui Patricio; 21 Joao Pereira, 2 Bruno Alves, 3 Pepe, 5 Fabio Coentrao; 8 Joao Moutinho, 4 Miguel Velos, 16 Raul Meireles; 17 Nani, 9 Hugo Almeida, 7 Cristiano Ronaldo. A disposizione: 1 Eduardo, 22 Beto, 13 Ricardo Costa, 19 André Almeida, 14 Neto, 20 Ruben Amorim, 6 W. Carvalho, 10 Vieirinha, 23 Helder Postiga, 18 Varela, 11 Eder, 15 Rafa Silva. Allenatore: Paulo Bento 

In Germania-Portogallo, partita diretta dall’arbitro serbo Mazic, Miroslav Klose non partirà titolare; ma potrebbe essere l’arma a sorpresa di Joachim Loew per spaccare la difesa lusitana con un giocatore d’area di rigore laddove inizialmente punterà sul finto centravanti. Il bomber della Lazio è già diventato il cannoniere più prolifico nella storia della nazionale tedesca: con la rete segnata in amichevole all’Armenia ha staccato Gerd Muller che deteneva questo primato da ormai 40 anni. Ma Klose stasera può raggiungere la cifra tonda: 70 gol in nazionale. Una cifra pazzesca: aggancerebbe Stern John, attaccane di Trinidad e Tobago ancora in attività, al sesto posto nella classifica dei capocannonieri delle nazionali di tutto il mondo. In testa c’è Ali Daei, 109 gol in 149 presenze con l’Iran; lui è irraggiungibile, il podio potrebbe esserlo molto meno visto che Pelè è a quota 77. 

Come finirà Germania-Portogallo? Quale sarà la chiave tattica? Diretta dall’arbitro serbo Mazic, la partita di Salvador si preannuncia bellissima. Cristiano Ronaldo lo ha ricordato in conferenza stampa: ultimamente i tedeschi hanno sempre avuto la meglio, ma questa volta le cose potrebbero cambiare. Le due squadre giocano un calcio molto simile: in campo il 4-2-3-1 di Joachim Loew contro il 4-3-3 di Paulo Bento, l’idea e la filosofia sono improntate al possesso palla. I lusitani hanno l’anima iberica e quindi puntano su una sorta di tiki taka che però, avendo un terminale come Cristiano Ronaldo che diventa letale se lanciato nello spazio e in campo aperto, punta più che altro sulla verticalizzazione, sull’accorciare la squadra e sul costringere la linea difensiva della Germania ad avanzare di qualche passo per essere presa d’infilata. La Germania sostanzialmente è più solida e bada al sodo, ma nella nazionale ci sono cinque giocatori del Bayern Monaco che in questa stagione hanno iniziato a sviluppare un gioco fatto di possesso palla e circolazione ad oltranza, vista la presenza in panchina di Pep Guardiola; di riflesso proveranno a portare questa idea ai Mondiali, prova ne sia il fatto che Loew adotta uno schema nel quale non è prevista la presenza di una prima punta di ruolo ma bensì un “falso nueve” che sarà Mesut Ozil, chiamato poi a scambiarsi la posizione di Lukas Podolski e Thomas Muller. Dunque, due squadre che arrivano da concetti e mondi diversi ma che negli ultimi tempi sono diventate molto più simili; la qualità poi non è mai mancata, dunque ci aspettiamo davvero un bello spettacolo all’Arena Fonte Nova di Salvador. 

Diretta dall’arbitro serbo Mazic, Germania-Portogallo inaugura il gruppo G della Coppa del Mondo 2014. Partita molto interessante e vibrante, che sulla carta vale il primato nel girone e dunque la possibilità di evitare lo spauracchio Belgio agli ottavi di finale, sempre che – ovviamente – i Diavoli Rossi confermino le aspettative e vincano il loro raggruppamento. Intanto abbiamo deciso di presentarvi la sfida tra i due capitani della squadra; che si sono affrontati recentemente, nella semifinale di Champions League. Sono 106 le presenze in nazionale per questo ragazzo di 30 anni. Piccolino, ma grande in campo: nel 2006 aprì il Mondiale con un destro a giro sotto la traversa della Costa Rica, otto anni dopo eccolo ancora protagonista, lui che c’era anche nel fallimento europeo del 2004. Cresciuto nel Bayern Monaco che intuendone le potenzialità lo prestò allo Stoccarda da ragazzino: poco spazio allora, tornò formato e si prese la fascia sinistra che con Felix Magath aveva conosciuto en apprezzato. Torna a destra con Louis Van Gaal e da lì non si sposta più; salvo in nazionale, dove continua ad agire sulla fascia mancina potendo rientrare e calciare (5 reti con la maglia bianca). Quest’anno Pep Guardiola, visto l’infortunio di Thiago Alcantara, lo propone a guardia della difesa, come frangiflutti e primo creatore della manovra; ed è qui che Joachim Loew lo vede stasera, per potenziare una mediana in difficoltà. Universale e versatile, rappresenta la vecchia guardia di una Germania giovane ma già tremendamente esperta. Ha bisogno di presentazioni? No di certo. Ha giocato 111 partite con la nazionale segnando 49 gol (miglior marcatore nella storia lusitana): non sono le medie che tiene nel Real Madrid, e infatti gli contestano di non saper trascinare il Portogallo a grandi traguardi. Vero in parte: nel 2004, la grande delusione casalinga, aveva 19 anni, nel 2006 non era ancora protagonista assoluto, poi la squadra del suo Paese non è più stata così forte. Ci riprova in Brasile, sapendo di essere nel suo periodo migliore: a novembre ha trascinato di peso i suoi ai Mondiali segnando tre gol alla Svezia, a gennaio ha vinto il secondo Pallone d’Oro in carriera, a maggio ha vinto la seconda Champions League diventando il miglior marcatore in singola stagione (17 reti). Può vincere le partite da solo, anche contro la Germania: cinque dei titolari di questa sera li ha annichiliti nella semifinale tra Real Madrid e Bayern Monaco. Perchè non riprovarci oggi? 

Questa sera Germania-Portogallo sarà diretta dall’arbitro serbo Mazic ed è già importante per definire le gerarchie di potere nel gruppo G di Coppa del Mondo 2014. Le probabili formazioni ci presentano due portieri molto validi che con le loro parate potrebbero decidere la partita; perchè non soltanto gli attaccanti, ma anche gli estremi difensori hanno un ruolo fondamentale. E allora scopriamo chi sono i numeri 1 delle due squadre. Ormai non ha più segreti. Classe ’86, è considerato uno dei più forti al mondo se non il più forte; ragazzo di Gelsenkirchen, tifosissimo dello Schalke 04 che ha coronato il sogno di giocare per la squadra del cuore. Giovanili, formazione riserve, poi prima squadra per sei stagioni; l’esordio in Champions League, e dunque la chiamata del Bayern Monaco con cui vince due volte la Bundesliga, la Champions League, la Supercoppa Europea e il Mondiale per Club. In nazionale conta 45 presenze: ha giocato come titolare in Sudafrica e questa per lui è la seconda partecipazione alla Coppa del Mondo. Grandi doti tecniche ma anche la strana tendenza a uscire mentalmente dalla partita; faccia attenzione, Casillas all’esordio in Brasile ne ha presi 5. Gioca con il numero 12, ma è il titolare. Ha 30 presenze, quattro meno di Eduardo di cui ha formalmente preso il posto dopo il Mondiale 2010. Classe ’88, ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili e non si è mai spostato dallo Sporting Lisbona. E’ al suo primo Mondiale: nel 2010 era tra i preconvocati ma alla fine non fu chiamato. Deve vincere la concorrenza di Beto, che ha trionfato in Europa League con il Siviglia risultando decisivo in due lotterie di calci di rigore; la sensazione è che in caso di prima partita negativa Paulo Bento possa anche decidere di cambiare. 

Alle ore 18 italiane l’Arena Fonte Nova di Salvador ospita la diretta  Germania-Portogallo, prima giornata del gruppo F di Coppa del Mondo 2014. Diretta dall’arbitro serbo Milorad Mazic, è una delle sfide più affascinanti del primo turno: tecnicamente potrebbe valere poco visto che entrambe le nazionali sono nettamente favorite per il passaggio del turno, ma in realtà arrivare primi o secondi in questo raggruppamento potrebbe fare tutta la differenza del mondo perchè dall’altra parte c’è il Belgio che rappresenta uno spauracchio non da poco. Ad ogni modo quella tra tedeschi e lusitani sta diventando una grande rivalità: nelle ultime sei fasi finali dei grandi tornei internazionali ci sono stati sei incroci. Il primo è andato in scena nel girone eliminatorio dell’Europeo 2000: è stata anche l’unica volta in cui si è imposto il Portogallo, un 3-0 secco firmato da una clamorosa tripletta di Sergio Conceiçao. Da allora però soltanto vittorie tedesche: nel 2006 la Germania giocò in casa la finale per il terzo posto dei Mondiali 2006, ovviamente una partita che non avrebbe mai voluto giocare (nè il Portogallo) ma la vinse 3-1 con doppietta di Schweinsteiger e autorete di Petit (per i lusitani segnò Nuno Gomes). L’ultimo incrocio nei quarti di finale di Euro 2008: il Portogallo sperava in una rivincita alla prima occasione utile e invece fu ancora vittoria tedesca per 3-2, sfida bellissima aperta da Schweinsteiger e Klose, rimessa in discussione da Nuno Gomes e poi chiusa da Ballack, prima che Helder Postiga provasse a rimettere in partita i lusitani quando però mancava troppo poco. Alcuni dei protagonisti dell’ultimo precedente sono ancora in campo oggi; in realtà però entrambe le nazionali si sono rinnovate perchè hanno saputo crescere giovani che in poco tempo sono diventati grandi protagonisti. La Germania in questo senso ha fatto un grande lavoro: nel 2010 Joachim Loew ha preso i giocatori che avevano vinto l’Europeo Under 21 l’anno prima e li ha portati in blocco nella nazionale maggiore, rendendoli immediatamente titolari. Paulo Bento non ha avuto una generazione d’oro simile, perciò il suo gruppo risulta essere un mix di veterani e nuove leve che stanno maturando piuttosto in fretta. E’ una sfida nella sfida: il pragmatismo e la solidità della Germania contro la fantasia del Portogallo che si avvicina al futebol bailado del Brasile e al tiki taka della Spagna dei tempi recenti, pur non avendo la stessa genialità che le due nazionali citate possiedono. Sia come sia, sarà una partita sulla carta bellissima e tutta da gustare. La Germania è la squadra che nella storia dei Mondiali ha giocato più finali: sette, record in condivisione con il Brasile (intendendo come finale la partita del Maracanà che nel 1950 chiudeva il girone decisivo). Tuttavia, i tedeschi sono anche la nazionale che ne ha perse di più: nel 1966 ai supplementari contro l’Inghilterra, nel 1982 contro l’Italia, nel 1986 contro l’Argentina e nel 2002 contro il Brasile. I titoli mondiali come sappiamo sono 3 (1954, 1974 e 1990) ma è successo spesso nel corso delle edizioni della Coppa del Mondo che i tedeschi si perdessero nei momenti decisivi. Detto questo, contro di loro non vuoi mai giocare: trovano sempre un modo per andare fino in fondo, l’unico momento di “vuoto” lo hanno avuto a metà degli anni Novanta quando sono stati eliminati per due volte consecutive ai quarti. In mezzo però ci hanno messo la vittoria del terzo Europeo, quindi anche in quel periodo storico si erano dimostrati vincenti. L’edizione 2014 di Joachim Loew è la stessa di quella giunta terza in Sudafrica: le nuove leve sono state lasciate a casa (vedi Goretzka) o comunque non rappresentano ancora una prima scelta (Draxler e Max Meyer). Il Portogallo come detto è molto simile alle versioni precedenti, di sicuro a quella che allo scorso Europeo ha centrato la semifinale per poi perdere contro la Spagna; la differenza casomai la fa la maturità raggiunta da certi giocatori, come ad esempio Joao Moutinho o l’ex Genoa Miguel Veloso. O, soprattutto, Cristiano Ronaldo: oggi il numero 7 del Real Madrid è un calciatore nettamente superiore, ha trascinato quasi da solo il Portogallo al Mondiale demolendo la Svezia nel playoff e arriva dalla vittoria del Pallone d’Oro, che gli ha dato lo status di calciatore più forte al mondo. Naturalmente sarà lui a guidare la squadra verso il tentativo di vincere il Mondiale; difficile che accada perchè ci sono squadre più competitive, ma anche i lusitani sono una squadra da evitare perchè quando sono in giornata possono nasconderti il pallone e poi innescare la velocità di CR7, o di Nani che cerca qui in Brasile la sua definitiva consacrazione nel gotha del calcio Mondiale. Ci aspettiamo perciò una grande partita, di quelle che ti lasciano con il fiato sospeso e che non concedono pause. La Germania come abbiamo detto è favorita, e vuole vincere per prendere subito un vantaggio nel girone; ma il Portogallo sa bene che non perdere oggi potrebbe aprire scenari interessanti in termini di primo posto nel girone. Non resta allora che mettersi comodi, dare la parola al campo e stare a vedere come finirà la sfida di Salvador: all’Arena Fonte Nova la diretta di Germania-Portogallo sta per cominciare…

Marcatori: 12′ Muller, 32′ Hummels, 46′ pt Muller, 78′ Muller

 Neuer; J. Boateng, Mertesacker, Hummels (74′ Mustafi), Howedes; Lahm, Khedira; Gotze, Ozil (62′ Schurrle), Kroos; Muller (81′ Podolski). Allenatore: Joachim Löw

 Rui Patricio; Joao Pereira, Bruno Alves, Pepe, Fabio Coentrao (65′ Hugo Almeida); Joao Moutinho, Miguel Veloso (46′ Ricardo Costa), Raul Meireles; Nani, Hugo lmeida (29′ Éder), Cristiano Ronaldo. Allenatore: Paulo Bento

Arbitro: Milorad Mazic (Serbia)

Ammoniti: Joao Pereira (P)

Espulsi: Pepe (P)