In vista di Brasile-Messico, andiamo a leggere le probabili formazioni del match per andare ad individuare quali potrebbero essere i grandi protagonisti. Certo, Neymar è il nome sulla bocca di tutti, e con lui si va sul sicuro. Però il Brasile non può dipendere da un solo uomo e la “spalla” della star del Barcellona non è di certo inferiore per classe e personalità. Oscar ha già lasciato il segno sulla partita contro la Croazia, e anche dai suoi piedi passano molte delle speranze verdeoro di conquistare la Coppa del Mondo in casa, lavando l’onta del 1950 che brucia ancora. Il giocatore del Chelsea ha già segnato dieci gol in Nazionale (a soli 22 anni), inoltre è uno dei reduci dalla sconfitta nella finale olimpica di Londra 2012 contro il Messico: la voglia di rivincita sarà molto grande. I motivi della scelta sono molteplici: innanzitutto, il numero 10 messicano ha origini brasiliane, dunque per lui questo è un derby. Nella terra di suo padre cerca la consacrazione definitiva, quella di un grande talento delle giovanili del Barcellona che però non è mai sbocciato del tutto. Bene, cosa succede nella prima partita? GDS segna due gol contro il Camerun, entrambi annullati per fuorigioco ma in realtà entrambi erano buoni: provate a mettervi nei suoi panni e capirete perché vorrà rifarsi stasera. A proposito, a Londra c’era anche lui, però vide la finale dalla panchina…



Il dilemma per il Messico è invece come sempre in attacco, dove Giovani Dos Santos, Peralta e il Chicharito Hernandez si giocano due maglie da titolare: in panchina dovrebbe finire ancora una volta il giocatore del Manchester United, che è il più noto a livello globale ma ha perso quotazioni nelle gerarchie. La prima giornata ha dato ragione al c.t. Herrera: Peralta ha segnato il gol decisivo e Dos Santos ne avrebbe messi addirittura due, anche se entrambi ingiustamente annullati per fuorigioco, quindi Hernandez dovrebbe stare di nuovo fuori.



Alcuni dubbi caratterizzano ancora le probabili formazioni di Brasile-Messico. In particolare, Scolari deve fare i conti con l’ottima prestazione di Hernanes quando è entrato in campo con la Croazia: il nerazzurro ha contribuito a dare la svolta a una partita che si stava mettendo non benissimo per i padroni di casa. Tuttavia, il Profeta dovrebbe partire ancora dalla panchina, perché il c.t. almeno nella prima parte del match non dovrebbe rinunciare ad una mediana più muscolare formata da Luiz Gustavo e Paulinho, dunque probabilmente per Hernanes ci sarà spazio nel secondo tempo.

Scrivendo le probabili formazioni di Brasile-Messico bisogna naturalmente tenere conto anche degli assenti, che però a dire il vero si riducono al solo Hulk. L’attaccante brasiliano è uscito malconcio dalla prima partita e Scolari non dovrebbe rischiarlo questa sera: il giocatore dello Zenit San Pietroburgo potrebbe anche accomodarsi in panchina (dove possono andare tutti i giocatori non titolari), ma di certo non scenderà in campo. Rosa al completo invece per il Messico. Merita invece di essere approfondito il tema dei diffidati: alla seconda ammonizione infatti si viene squalificati, quindi corrono già questo rischio i giocatori che al debutto hanno ricevuto un cartellino giallo. Per il Messico deve quindi stare molto attento il difensore dell’Espanyol Moreno, che potrebbe saltare la partita contro la Croazia, ma soprattutto nella stessa situazione si trovano nelle file del Brasile Luiz Gustavo e la stella Neymar. Entrambi comunque saranno titolari: in caso di nuova vittoria il Brasile volerà agli ottavi, e d’altronde è impensabile che Scolari rinunci alla star della squadra oppure al perno della mediana.



Alle ore 21 di questa sera (si intende sempre l’orario italiano) Brasile-Messico va in scena all’estadio Castelao di Fortaleza; seconda partita per entrambe nel gruppo A di prima fase della Coppa del Mondo 2014. Per entrambe può essere la sfida che qualifica agli ottavi di finale: avendo vinto nelle gare di esordio basterebbe una vittoria per festeggiare, meglio ancora se uscisse un pareggio da Camerun-Croazia che si esce domani perchè in quel modo non si dovrebbe eventualmente stare ad aspettare la differenza reti. Arbitra il turco Cakir; verdeoro favoriti, ma il Messico è una bestia nera e due anni fa vincendo 2-1 a Londra si è portato a casa la medaglia d’oro olimpica soffiandola a un Brasile che non poteva fallire.  

Non è stato troppo convincente il Brasile dell’esordio. Al di là del rigore che non c’era (non l’unica partita in cui un arbitro ha sbagliato) il 4-2-3-1 di Felipe Scolari è parso essere debole nella fase di impostazione e poco solido, così che Thiago Silva e David Luiz sono stati esposti agli attacchi croati e sono andati in affanno. Il CT però non cambia, convinto della bontà della sua formazione; e allora in campo vanno dieci undicesimi della squadra che ha vinto 3-1, con Paulinho e Luiz Gustavo che riprendono il loro posto in mezzo al campo nonostante almeno il centrocampista del Tottenham non sia apparso nelle migliori condizioni. L’unica sostituzione è forzata e riguarda Ramires: agirà sulla fascia destra nel tridente che accompagna Fred, con lui ci sarà più protezione alla linea mediana e ripiegamenti difensivi. Per il resto ci si affida a Neymar e si spera che Fred si sblocchi; in Confederations Cup aveva iniziato un po’ a rilento per poi esplodere, qui potrebbe succedere la stessa cosa.

Scolari aveva ventilato anche la soluzione Willian, che nel corso delle amichevoli premondiali si è guadagnato lo status di prima riserva dei trequartisti; invece il giocatore del Chelsea va ancora in panchina, pronto però a dare il suo contributo di qualità. La prima alternativa potrebbe essere ancora Hernanes, che rispetto ai due mediani titolari è in grado di costruire gioco dalla linea centrale del campo, visto che in nazionale gioca in posizione più arretrata rispetto a come è abituato nell’Inter (e prima nella Lazio). Come sempre si segnala l’assenza di una vera alternativa a Fred, anche se Jo la scorsa estate aveva portato in dote due gol nelle prime due partite di Confederations Cup.

Hulk non sembra farcela: uscito malconcio dalla partita contro la Croazia, l’attaccante dello Zenit San Pietroburgo aveva rilasciato dichiarazioni nelle quali si diceva pronto a recuperare, ma Scolari la vede diversamente e così per lui niente Messico, con la speranza di tornare a disposizione per il Camerun.

Confortato dalla vittoria importante contro il Camerun, Miguel Herrera affronta il Brasile con la consapevolezza che anche una sconfitta lo terrebbe in piena corsa per gli ottavi di finale. Due anni fa quando i centramericani batterono i verdeoro alle Olimpiadi non c’era lui in panchina; però, molti dei giocatori che oggi ha a disposizione tra campo e panchina ricordano molto bene quel giorno. In particolare Oribe Peralta, che segnò i due gol che lo resero un eroe nazionale e sancirono la vittoria della medaglia d’oro. La formazione di oggi è un 5-3-2; rispetto alla partita con il Camerun però la variazione potrebbe riguardare il fatto che i due terzini – Aguilar e Layun – dovrebbero rimanere più bassi per contrastare le iniziative di Ramires e, soprattutto, Neymar che punteranno costantemente alla ricerca della superiorità numerica. Per il momento la difesa a 3 sta pagando e Rafa Marquez è un veterano che sa sempre cosa deve fare; a centrocampo si punta sulla qualità di Hector Herrera e di Guardado, che ha anche la fase difensiva nelle sue corde (nel Bayer Leverkusen ha spesso giocato come terzino). Davanti i soliti: Peralta fa coppia con Giovani dos Santos, che nell’esordio mondiale si è visto annullare due gol regolari e si è mostrato piuttosto in palla.

Ancora panchina per Javier Hernandez: scelta sorprendente quella di Herrera, che però evidentemente ha valutato che la verve del Chicharito e la sua capacità di muoversi negli spazi in area di rigore possano tornare utili più che altro quando le squadre si stancano e l’attenzione difensiva possa venire meno. Contro il Camerun l’attaccante del Manchester United si è divorato un gol ma è entrato in campo con voglia; chissà che il Brasile non gli faccia tornare il killer instinct che ha mostrato fin qui in carriera e non lo renda un possibile matchwinner. 

Sono tutti a disposizione di Herrera, che deve stare attento soltanto alla diffida di Moreno; in caso di altro cartellino giallo il centrale messicano sarebbe costretto a saltare la partita contro la Croazia che potrebbe rivelarsi fondamentale per il passaggio del turno.

 

 12 Julio Cesar; 2 Dani Alves, 3 Thiago Silva, 4 David Luiz, 6 Marcelo; 8 Paulinho, 17 Luiz Gustavo; 16 Ramires, 11 Oscar, 10 Neymar; 9 Fred. Allenatore: Scolari

A disposizione: 1 Jefferson, 22 Victor, 23 Maicon, 13 Dante, 14 Maxwell, 15 Henrique, 18 Hernanes, 5 Fernandinho, 20 Bernard, 19 Willian, 21 Jo

Squalificati:

Indisponibili: Hulk

Diffidati: Luiz Gustavo, Neymar

 13 Ochoa; 23 Aguilar, 2 F. Rodriguez, 4 Rafa Marquez, 15 H. Moreno, 7 Layun; 6 H. Herrera, 23 Vazquez, 18 Guardado; 19 Peralta, 10 Giovani dos Santos. Allenatore: M. Herrera

A disposizione: 1 Corona, 12 Talavera, 3 Salcido, 5 Reyes, 8 Fabian, 11 Pulido, 16 Ponce, 17 Brizuela, 20 Aquino, 21 Pena, 9 Jimenez, 14 J. Hernandez

Squalificati:

Indisponibili:

Diffidati: Moreno

 

Arbitro: Cakir (Turchia)

Si avvicina la partita Brasile Messico e gli allenatori di entrambe le squadre stanno pensando alle modifiche da effettuare alle formazioni ufficiali che scendereanno in campo questa sera. Nel Brasile per Maicon si prospetta ancora panchina, favorito Alves mentre si prospetta un attacco leggero con unica punta Fred con dietro 3 attaccanti veloci come Neymar, Oscar e Willam.

Parte con Brasile-Messico la seconda giornata della Coppa del Mondo 2014. Di fronte due squadre che hanno vissuto fino a oggi esperienze diametricalmente opposte. I padroni di casa, allenati da Scolari, hanno aperto la competizione vincendo 3-1 contro la Croazia, reti di Neymar, doppietta, Oscar e sfortunata autorete di Marcelo ad aprire il match. Numerose le polemiche a fine gara, per il rigore assegnato ai verdeoro che portava la squadra brasiliana sul risultato di 2-1. Dall’altra parte i centroamericani protestano per un gol valido annullato a Giovani dos Santos, la squadra allenata da Herrera è riuscita comunque a vincere contro il Camerun grazie a un gol di Peralta. Sfida interessante che potrebbe quindi già regalarci una delle sedici squadre che si affronteranno agli ottavi di finale.
QUI BRASILE –  Scolari ha un solo dubbio per la sfida con il Messico, Hulk infatti non è al 100% e dovrebbe accomodarsi in panchina. Il possente attaccante sarà sostituito probabilmente dal brevilineo William. Tutto confermato per il resto, con le chiavi del motore in mano a Oscar e un Neymar in condizione fantastica. Confermatissima la linea a quattro dietro.
QUI MESSICO – Herrera è, giustamente, molto felice della prestazione offerta nella prima gara contro il Camerun dai suoi giocatori. In campo dovrebbe riproporre il suo 5-3-2 con la coppia Dos Santos-Peralta davanti a fare male e Hernandez ancora una volta in panchina dall’inizio. Modulo a due facce quello del Messico, con Layun e Aguilar pronti a trasformarsi da terzini in ale con una spinta in più. Dietro le punte agirà la qualità di Guardado.

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