Australia-Olanda inizia tra poco: seconda giornata del gruppo B di Coppa del Mondo 2014. Se prima abbiamo parlato dei protagonisti attesi alla sfida, qui ci concentriamo sui jolly delle probabili formazioni; ovvero di quei calciatori che non dovrebbero partire nell’undici titolare ma che possono risultare utili a partita in corso, perchè in un Mondiale c’è sempre bisogno anche di chi può dare 20-30 minuti di qualità magari ogni due partite. Si vince anche così. Classe ’89, è un mediano che agisce davanti alla difesa e può dare compattezza al centrocampo occupandosi anche dell’impostazione del gioco. Nella sua carriera è stato a lungo in Olanda: tre anni con l’Az Alkmaar senza quasi mai giocare, quindi il prestito allo Sparta Rotterdam per poi fare ritorno ad Alkmaar. Dal 2011 gioca con l’Austria Vienna con cui ha vinto il campionato; in precedenza era stato campione giovanile con l’Australia Under 19, e un titolo di A-League con la maglia dei Newcastle Jets. Ha incrociato Louis Van Gaal per sei mesi all’AZ, ma allora era inserito nella formazione giovanile (lo Jong) facendo ogni tanto qualche incursione in prima squadra. Va detta la verità: si è un po’ perso per strada, perchè solo un anno fa si diceva di lui che fosse il nuovo Xavi e destinato a una carriera da star. Forse ha pagato la permanenza al Feyenoord: sembrava ad un passo dalla Fiorentina, poi ha rinnovato con gli olandesi. Classe ’91, ha un piede magico e una grande visione di gioco; ma in nazionale, dove ha 8 presenze, Van Gaal gli preferisce De Guzman che ha più doti da incursore e si completa di più con Sneijder che è il regista designato. Il futuro rimane limpidissimo, e in questo Mondiale la capacità di ragionare potrà tornare molto utile in qualche partita – come questa – in cui gli avversari si chiuderanno e ci sarà bisogno di un possesso palla illuminato e veloce per sfondare il muro difensivo. 



Abbiamo presentato qui sotto le probabili formazioni di Australia-Olanda, partita valida per la seconda giornata del gruppo B della Coppa del Mondo 2014. Da questi schieramenti usciranno i possibili protagonisti di una sfida che potrebbe risultare già decisiva, in positivo per gli Orange e in negativo per i Socceroos; vediamo allora chi potrebbero essere, con una specifica avvertenza: abbiamo puntato su giocatori che il grande pubblico non conosce o sta imparando a conoscere in questi giorni, non tanto sui campioni già affermati. E allora, ecco le nostre scelte. Classe ’91, è considerato un grande talento fin dalla più tenera età. Nel 2011 era già al Borussia Monchengladbach: qualche fugace apparizione, poi il passaggio al FSV Francoforte nella Zweite Liga dove ha trovato la sua dimensione. Dal prossimo anno giocherà con l’Ingolstadt 04. Può essere l’arma tattica di Postecoglu: parte largo a destra ma può andare a formare un tridente offensivo con Oar e Cahill, o agire sulla trequarti lasciando l’ex Everton in posizione più avanzata. In carriera ha anche giocato il Mondiale Under 20 (nel 2011), ha 8 presenze e 1 gol con la nazionale australiana. Figlio d’arte: suo padre Danny fu capitano della squadra che vinse Champions League e Intercontinentale nel ’95. Allenatore era Louis Van Gaal, che oggi si ritrova dunque Blind junior in squadra. Classe ’90, a differenza di papà è un terzino sinistro che però sa giocare in tutti gli altri ruoli della linea difensiva; ha messo insieme 12 presenze in nazionale e nella sua carriera c’è finora stato solo l’Ajax, salvo una parentesi in prestito al Groningen. Spinge tanto, lo abbiamo visto contro la Spagna, e il Mondiale può essere la sua grande vetrina: tante squadre lo vogliono, i Lancieri chiedono almeno 12 milioni di euro. Se esploderà definitivamente lo vedremo, qui farà l’elastico trasformando lo schieramento di Van Gaal da un 5-3-2 a un 3-5-2 grazie ai suoi movimenti (e quelli di Janmaat dall’altra parte). 



All’Estadio Beira-Rio di Porto Alegre l’arbitro algerino Djamel Haimoudi arbitra Australia-Olanda, partita valida per la seconda giornata del gruppo B della prima fase di Coppa del Mondo 2014. E’ sfida da dentro o fuori per i Socceroos, che all’esordio hanno perso contro il Cile e dunque hanno bisogno di una vittoria per continuare a sperare, pur se il pareggio potrebbe non tagliarli fuori aritmeticamente. Gli orange invece sarebbero agli ottavi con una vittoria, ma soprattutto sono chiamati alla conferma dopo aver umiliato la Spagna all’esordio ed essersi candidati come mina vagante terribile e da evitare nella corsa al titolo. Si gioca alle ore 18 italiane, quando a Porto Alegre saranno le 13.



Postecoglu cambia qualcosa: consapevole che c’è bisogno di osare tutto e difendersi non serve più, il CT dell’Australia vara una formazione co il 4-4-2 nella speranza di dare più peso offensivo. Tim Cahill è confermato nel ruolo di prima punta ma al suo fianco c’è Tommy Oar, che è un esterno di centrocampo ma alza la sua posizione e soprattutto, giocando nell’Utrecht, potrebbe essere più abituato ai giovani – ma terribili – difensori olandesi. A centrocampo il dinamismo di Milligan sarà affiancato da Jedinak (Crystal Palace), sulle corsie Mathew Leckie che spingerà molto essendo offensivo nella sua impostazione, a sinistra la nostra vecchia conoscenza Mark Bresciano che in carriera ha fatto anche l’interno o la seconda punta. E’ insomma una formazione votata all’attacco: per questo la fase difensiva potrebbe essere particolarmente esposta, ma come detto bisogna rischiare. Dietro, Wilkinson e Spiranovic proteggono dal centro il portiere Matthew Ryan, sulle corsie agiranno MacGowan e Davidson.

A disposizione di Postecoglu ci sono giocatori non particolarmente conosciuti al grande pubblico, alcuni dei quali giocano ancora in patria (è il caso dell’attaccante ventunenne Adam Taggart). Gli elementi più esperti? Oliver Bozanic gioca in Svizzera con il Lucerna, James Holland in Austria mentre Massimo Luongo, il cui nome tradisce origini italiane, è impegnato con lo Swindon Town che è società celebre ma ora scivolata nelle serie minori inglesi.

Bisogna rinunciare a Ivan Franjic, difensore di 29 anni che gioca con il Brisbane Roar nel campionato locale; occhio alle diffide, perchè Cahill, Jedinak e Milligan rischiano di saltare l’ultima partita del girone contro la Spagna. Se l’Australia dovesse essere ancora in corsa sarebbe una brutta botta per Postecoglu.

Squadra che vince non si cambia: Louis Van Gaal ha trovato l’assetto giusto alla sua Olanda e manda in campo gli stessi undici. Questa volta però svela quel che già sapevamo, ovvero che il suo 5-3-2 di partenza è in realtà un 3-5-2 perchè Janmaat e Daley Blind saranno in costante proiezione offensiva, a maggior ragione contro l’Australia che proverà a ripartire. Vlaar-De Vrij-Martins Indi è terzetto difensivo che ha già mostrato le sue qualità nonostante l’età sia verde (il “veterano” Vlaar ha 29 anni ed è il più anziano della linea), a centrocampo come sempre Nigel De Jong si occuperà dell’interdizione con Wesley Sneijder a proporre gioco (e per questo potrebbe partire dall’inedita posizione centrale, quasi davanti alla difesa) e De Guzman che sa ringhiare sugli avversari ma anche buttarsi in area senza palla sfruttando il movimento degli attaccanti. Che sono formidabili, e hanno già due gol a testa: Van Persie rimane nei pressi dell’area di rigore pur sapendo svariare e sfruttare il fisico per prendere spazio in altre zone del campo, a Robben il compito di muoversi un po’ dove gli pare ma sempre con il diktat di provare ad allargare il campo e sfruttare le discese dei laterali di centrocampo. 

Il trionfo contro la Spagna ci ha “impedito” di dare troppa enfasi a una panchina che in realtà è ricca di talento, e che se andasse in campo dal primo minuto centrerebbe senza problemi la qualificazione agli ottavi di finale. E’ un lusso avere a disposizione un attaccante come Huntelaar, è un lusso poter fare entrare a partita in corso un jolly come Kuyt che avrà anche lasciato alle spalle gli anni migliori ma ha pur sempre 24 gol in nazionale. E poi i giovani: non lo è più così tanto Jeremain Lens, lo è Georginio Wijnaldum che abbiamo visto per una mezz’ora contro la Spagna, Memphis Depay potrebbe essere la stella del futuro ma risultare già utile adesso. Inoltre Jordi Clasie: un regista in mediana che sarebbe titolare più o meno ovunque e a cui invece Van Gaal preferisce De Guzman e Sneijder. Scelta che ci sta, ma che fa capire la profondità della rosa dell’Olanda.

Nessun indisponibile, ma per Van Gaal si pone il grande dilemma: arrivano diffidati a questa partita in tre e cioè De Vrij, De Guzman e Van Persie. Il rischio è che vengano ammoniti nella prossima sfida e debbano così saltare gli ottavi di finale che potrebbero anche essere contro il Brasile. Qualche maligno potrebbe già sospettare che in caso di risultato positivo nel secondo tempo vadano in cerca dell’ammonizione volontaria così da saltare il Cile ma essere a disposizione per la fase ad eliminazione diretta. Si vedrà.

 

 1 Ryan; 19 MacGowan, 22 Wilkinson, 6 Spiranovic, 3 Davidson; 7 Leckie, 5 Milligan, 15 Jedinak, 23 Bresciano; 11 Oar, 4 T. Cahill. Allenatore: Postecoglu

A disposizione: 12 Langerak, 18 Galekovic, 8 Wright, 10 Halloran, 13 Bozanic, 14 Troisi, 16 Holland, 17 McKay, 20 Vidosic, 21 Luongo, 9 Taggart

Squalificati:

Indisponibili: Franjic

Diffidati: Milligan, Jedinak, T. Cahill

 1 Cillessen; 2 Vlaar, 3 De Vrij, 4 Martins Indi; 7 Janmaat, 8 De Guzman, 10 Sneijder, 6 N. De Jong, 5 Blind; 11 Robben, 9 Van Persie. Allenatore: Van Gaal

A disposizione: 22 Vorm, 23 Krul, 12 Verhaeg, 18 Veltman, 14 Kongolo, 16 Clasie, 18 Fer, 20 Wijnaldum, 15 Kuyt, 17 Lens, 19 Huntelaar, 21 Depay

Squalificati:

Indisponibili:

Diffidati: De Vrij, De Guzman, Van Persie

 

Arbitro: Haimoudi (Algeria) 

– Dopo l’inaspettata manita alla Spagna (5-1 per gli orange all’esordio all’Arena Fonte Nova di Salvador) l’Olanda va a caccia della seconda vittoria nel gruppo B che le darebbe, con grandissima probabilità, il primo posto nel girone, che vede protagoniste anche il Cile (vittorioso nella prima tornata) e l’Australia. Gli olandesi in questa seconda giornata – in programma domani alle 18.00 italiane allo stadio Beira-Rio di Porto Alegre – se la vedranno proprio contro gli australiani, sconfitti 3-1 dai Cile di Vidal. I ragazzi di Van Gaal sono galvanizzati per il trionfo contro la Roja, ma ora sono chiamati a confermarsi per non mandare a carte quarantotto l’exploit. L’Australia non è certo un top team e nella partita inaugurale si sono visti tutti i limiti di una nazionale certamente non irresistibile, ma con un gran cuore e orgoglio e che sa che quella contro gli orange è l’ultima spiaggia per le (velleitarie) speranza di qualificazione agli ottavi di finali del torneo. Ecco dunque le notizie alla vigilia e le probabili formazioni di Australia-Olanda.

Il morale non è certo alto: la sconfitta all’esordio contro il Cile – avversaria più abbordabile di un girone già assai duro – ha compromesso il cammino della nazionale di Postecoglou, che comunque vuole provarci fino in fondo e sogna lo sgambetto a un Olanda che potrebbe prendere sotto gamba la partita. Il ct dell’Australia opta per un 4-4-1-1 difensivo: il piano gara è chiudersi a riccio e ripartire. Basterà per portare a casa un risultato utile? Le speranze di ben figurare sono affidate ancora ai veterani Tim Cahill (in gol contro il Cile) e Mark Bresciano, vecchia conoscenza del calcio italiano.

– Anche gli olandesi più ottimisti non potevano certo pensare a un inizio così entusiasmante. In svantaggio dopo i rigore di Xabi Alonso, gli orange hanno reagito alla grande e trascinati da Van Persie e Robben hanno siglato un 5-1 da sogno, che ha messo in ginocchio i campioni del mondo in carico, in balia di una squadra scatenata. Van Gaal rimane fedele ovviamente al 5-3-2, modulo quasi eretico dalle parti di Amsterdam ma perfettamente funzionante venerdì scorso, e agli uomini scesi in campo a Salvador, un bel mix di gioventù e di esperienza, simboleggiata dalle stelle Robin Van Persie, Wesley Sneijder e Arjen Robben.

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